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Autore: Love_My_Spotless_Mind    17/06/2014    2 recensioni
Ci sono persone impossibili da dimenticare, anche se era sbagliato amarle.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Hongbin, Hyuk
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Affondai le dita nei suoi capelli, lo baciai con tutta l’intensità che potessi trasmettergli. Il cuore mi palpitava nel petto, ogni emozione diveniva amplificata, il contatto con la sua pelle era la più grande scoperta della mia vita.


Per la prima volta nella mia insulsa esistenza desiderai con tutto me stesso di tornare indietro nel tempo. Avrei voluto incontrarlo prima, molto prima, quando ero ancora una persona che si sentiva degna di essere definita tale. Quando la vita non mi aveva ancora spinto e sepolto con le sue disgrazie, con le sue insulse malinconie. Quando ero ancora capace di sorridere senza finzioni, di brillare tutto per la felicità. Quando i miei occhi sapevano comunicare ogni cosa tranne che stanchezza. Quando potevo ancora amare. Quando non sarebbe stato proibito.


Hyunk si stringeva a me, il suo corpo fragile, ancora acerbo a causa della giovane età, fremeva sotto il mio. Il suo sguardo era languido, i suoi occhi enormi e colmi di una toccante confusione. Ero io a creargli quello smarrimento, era la mia vita andata alla deriva a infondergli tanti timori.


Ed io, il suo professore, continuavo a baciarlo con un’avidità mai posseduta, lo desideravo con tutto me stesso, sempre di più. Non volevo solamente il suo corpo, volevo assaporare quella sua voglia di vivere, quella sua fortuna di avere di fronte a sé ancora tutte le possibilità. Desideravo mi donasse tutta quella innocenza perduta, i fremiti del primo amore, il dolce scompiglio delle nuove emozioni.


Mentre gli sfilavo i vestiti il suo respiro si fece incerto, chiuse gli occhi, attese che il suo cuore rallentasse un po’ in  quella folle corsa. Accarezzai la sua pelle candida, baciai il suo collo sottile. Potevo nutrirmi della sua giovinezza, dei suoi dodici anni di meno, potevo tornare ad essere un qualcuno a cui la felicità non era ancora negata.


Poi i nostri corpi si unirono e le sue guance si bagnarono di calde lacrime. Il dolore, il senso di colpa, potevo leggere tutto questo nel suo viso contratto, nell’espressione persa.  Chissà se quell’amore per me non si sarebbe rivelato il più grande errore della sua vita. Ne sarei stato la causa, quello sarebbe stato l’ennesimo peso da portare sulle spalle.


Eppure, mentre lo trattavo con il massimo delle accortezze, mi accorsi di amarlo a mia volta. Solo che il mio amore non brillava della sua purezza, il mio amore non aveva più alcun tipo di speranza.


Dopo l’esplosione di piacere gli restai abbracciato, accarezzandogli la fronte madida di sudore. Sospirò faticando a guardarmi negli occhi.


-Professore, se sua moglie lo sapesse? –


Mi domandò con la voce insicura.


-Non c’è nulla che lei debba sapere. –


Lui strinse le labbra, quasi volesse trattenere tante parole.


-Nel mondo degli adulti non è poi così importante andare a letto con qualcuno. –


Spiegai freddamente, mettendomi a sedere.


-E fare l’amore? –


Mi voltai per guardarlo, i suoi occhi erano colmi di lacrime, si copriva le labbra con il dorso della mano. Allungai un braccio verso la sua spalla e lo tenni abbracciato per un po’, fino a quando non smise di singhiozzare. Con le sue lacrime aveva finito per bagnarmi il petto. Quando si divise tenne il volto basso, timidamente.


-Non ci vedremo più, Hyuk. –


Prese tra le sue mani la mia, la osservò senza dire niente, senza nemmeno sollevare lo sguardo.


-A lei non importa del mio cuore. Perché nel mondo degli adulti non conta nemmeno questo, giusto? –


-Ho sbagliato, Hyuk. Non avevo preso atto del fatto che tu fossi così sensibile. Non sono più abituato ai sentimenti delle persone, né all’idea che qualcuno possa rimanere ferito.  –


-Perché non ha pensato prima che stava sbagliando? –


Rispose con durezza, riprendendo a piangere sommessamente.


-Volevo illudermi di poter amare ancora. Di poter fare l’amore con qualcuno. –


Sollevò lo sguardo, ammirai il suo viso arrossato, gli occhi gonfi e sofferenti.


-Ci ha creduto? –


Gli accarezzai il viso, la mia mano era grande quanto la sua piccola guancia.


-Con tutto me stesso, Hyuk. –


Tra le lacrime mi sorrise ed io avrei ricordato quel sorriso per il resto della mia vita, come la melodia più dolce, come il raggio di sole più luminoso, che può riscaldare anche un cuore congelato.
 
 
  
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