Christian se ne sta avvinghiato a me come un rampicante e io necessito aria. Tento di separarmi da lui liberando le braccia dalle sue e facendo scivolare la gamba dal mio lato di letto. Missione compiuta, non si è svegliato. Infilo le ciabattine belle quanto costose e mi dirigo lentamente verso la cucina, per prendere qualcosa di fresco. Sono stanca, preoccupata e sento solamente il bisogno di una bevanda che mi aiuti a prendere sonno. Una volta arrivata nella stanza vedo Taylor intento a preparare un thermos con del thè.
«Buonasera.» mormoro cercando di non spaventarlo.
«Oh, buonasera Mrs. Steele.» Fa un cenno con il capo mentre continua a preparare il thermos.
«E' rimasta dell'acqua calda nella teiera per caso?» Chiedo avvicinandomi cautamente a lui.
«Certo signorina, ecco.» Dice porgendomi la fine porcellana bollente «Stia attenta a non scottarsi.» Annuisco con calma. Prendo una tazza con i fiori, ci verso l'acqua e immergo una bustina di Twinings nella tazza. Zucchero il tutto e mi siedo sull'ultimo degli sgabelli del bancone, guardando il magnifico skyline di Seattle.
«Aveva ragione.» Dico rivolta all'uomo che sta lasciando la stanza.
«Come scusi?» Chiede interrogativo, con il viso allarmato.
«Aveva ragione su Christian. E' un brav'uomo. La ringrazio per quelle parole.» Affermo fissandolo negli occhi «E' stato lei a convincermi che potevo tornare.»
«Noi invece dobbiamo ringraziare lei. Ha cambiato la vita di Mr. Grey.» Sorride a queste ultime parole.
Rimango a bocca aperta mentre lui mi augura la buonanotte e se ne va. Respiro profondamente, appoggiandomi allo schienale dello sgabello. Una normalissima ragazza come che che cambia la vita a un miliardario. Potrei scriverci un libro sulle avventure delle ultime settimane. La vita con Christian Grey non è mai noiosa, né normale. E' una vita piena di avventure. Lo sento ticchettare il piede sul parquet e mi giro: il mio bellissimo uomo e appoggiato al bancone, coi capelli scompigliati e un'aria a metà tra l'assonnato e il preoccupato.
«Credevo te ne fossi andata di nuovo.» Mormora abbracciandomi il busto da dietro.
«Non è che se nel bel mezzo della notte vado a prendermi qualcosa da bere obbligatoriamente io sia scappata, sai?» Protesto finendo in un sorso il thè.
«Non si sa mai...» Dice cupo, con i suoi bellissimi occhi grigi e tristi.
«Su, forza, torniamo a letto piccolo.» Dico mordicchiandomi il labbro e dandogli un leggero bacio sullo zigomo.
«E letto sia!» Sospira prendendomi in braccio e trascinandomi in camera.


#Star
Dopo anni che non riaprivo Efp mi ritrovo a scrivere questa breve storia su “Cinquanta Sfumature”, trilogia che ho letto da un po'. Per chi non ha letto il secondo libro potrebbe essere uno spoiler, quindi (non si sa mai) attenzione. Non è nulla di spinto (strano?), ma semplicemente un “incontro notturno” in cucina tra Taylor e Anastasia, intenti tutti e due a cercare del thè. Certi particolari ho dovuto saltarli o inventarli, come ad esempio il gigantesco dubbio che mi è venuto su “Taylor avrà un cucinino nel suo ufficio?” oppure “Dalla cucina si vede lo skyline?”, ma improvvisando riesce tutto. Ho sempre voluto scrivere una fan fiction sulle parole che Taylor dice ad Ana su Christian, ed eccola qui. Mi scuso per eventuali errori di battitura, grammaticali o generali. Se me li segnalate correggerò al più presto. Spero sia stata di vostro gradimento!