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Autore: Rain e Ren    16/08/2008    5 recensioni
La mia prima ff di Yu-gi-ho GX…quindi vi prego di essere clementi.
Immagina che tutti voi appassioni di questo cartone abbiate visto la puntata di oggi, e io ho deciso di scriverci sopra una piccola One-shot.
Una storia vista dal punto di vista di Zane su tutto quello ch’è successo in quegli anni all’Accademia ora che lui e gli altri…
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alexis Rhodes/Asuka Tenjouin, Zane Truesdale/Ryo Marufuji, Jaden/Judai Yuki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ambientata alla fine della puntata di oggi, questa piccola One-shot è raccontata in prima persona da Zane.
Ripercorre tutti gli anni passati all’Accademia…
Spero che vi piaccia e…me lo lasciate un commentino??
Grazie!



Anch’io so piangere!



Molto spesso le persone indossano delle maschere capaci di farle sembrare chi non sono.
Gli Esseri Umani le usano per nascondersi dagli altri, o più semplicemente per nascondersi da se stessi e da dolori che non sono in grado di affrontare.
Perché i veri Demoni non sono gli altri, siamo noi se stessi, e le cicatrici che ci portiamo addosso.
Si tende, sempre più spesso, a scappare da se stessi per non dover affrontare i problemi e ci si rifugia in bugie e false speranze che non provocano che altro dolore.
C’è stata una ragazza molto tempo fa, una ragazza che conoscevo bene e che altrettanto bene mi conosceva.
Era bella, forte ed orgogliosa: una vera Regina!
Ed era così che tutti la chiamavano, la Regina degli Obelisk Blue!
Era conosciuta in tutta l’Accademia per la sua grinta nei duelli, per il tenere la testa alta davanti a qualsiasi difficoltà.
Ma era davvero così?
Posso dire di si…almeno in parte.
Ho passato intere notti insieme a lei, sul molo, a guardare le onde che s’infrangevano sul muretto.
Ore passate a parlare, scherzare, prendersi in giro e…e a sfogarsi.
Perché solo le tenebre erano in grado di rivelarci davvero.
Io ero il migliore dell’Accademia, il Kaiser, che tutti rispettavano, ma nessuno mi voleva davvero bene.
Probabilmente era a causa mia e della mia tendenza all’isolamento, ma fatto sta che sono stato solo per molto tempo, fino a quando non è arrivato lui.
Atticus Rhodes!
Un ragazzo completamente fuori dagli schemi, tendente all’egocentrismo e pazzo psicopatico, ma era anche un grande duellante, il migliore, ad essere precisi.
Poi lui scomparve nel nulla, e con lui se ne andò anche la serenità che avevo acquistato stando assieme.
Tornai ad essere solo, senza più il mio migliore amico vicino.
E alla fine, quando credevo che sarei rimasto così per sempre, arrivò Lei.
Chi è Lei?
Bhè, lei è Alexis Rhodes, la sorella di cui Atticus mi aveva parlato con tanto entusiasmo e affetto e che ormai conoscevo benissimo anche senza averla mai incontrata.
Mi sentii subito attratto da lei.
Chissà, forse fu per la grinta che le vidi all’esame di ammissione, forse per quella strana luce che le brillava negli occhi, forse per la fierezza che dimostrava davanti al dolore.
Non lo so…ma so che lei era la mia salvezza.
Era venuta all’Accademia per trovare suo fratello, mi confessò poi, la persona a cui teneva di più.
Quando si sparse la voce che lei era la sorella di Atticus…bhè, diciamo che le cose cambiarono per lei.
Ora tutti volevano starle accanto, soprattutto le ragazzine perse per quel pazzoide del mio migliore amico, e tutti facevano finta di consolarla solo perché era la sorella di quello che era stato il campione indiscusso dell’Accademia del Duellante.
Ma era soltanto una ragazza da compatire e consolare perché era rimasta sola.
Lei era come me: tutti le stavano accanto perché rappresentava qualcosa!
E vi posso assicurare che è la cosa peggiore.
Ma al contrario di me, che ho continuato ad isolarmi sempre di più, lei ha trovato il modo di fargliela vedere…a tutti, me compreso.
Come gia detto non so cosa mi attirò di lei, so solo che m’incuriosiva; e molto probabilmente fu perché era la sorella del mio migliore amico, e perché in lei vedevo una parte di Atticus…almeno fisicamente, perché caratterialmente…
Avete presente quelle persone che riescono bene in tutto, che sono bellissime, bravissime a scuola e hanno un coraggio da leoni? In altre parole quelle persone che sembrano perfette?
Bene, questa era Alexis!
Almeno in parte…
Ma questa è una cosa che ho capito solo in seguito, quando finalmente sono riuscito a dare un nome all’ombra che offuscava continuamente i suoi occhi argentei.
Era il Dolore!
Ne aveva provato così tanto che aveva dovuto imparare a difendersi da esso, in qualunque modo.
E così si era creata uno scuso.
Uno scudo contro il dolore generato dalle esperienze passate!
Era cresciuta troppo in fretta, e questo l’aveva portata a diventare quasi fredda nei confronti degli altri, ma mai aveva perso il suo carattere gentile ed allegro.
Razionale!
Penso sia questo il modo migliore di descriverla.
Ho sempre pensato che fosse così, fino a quando non è arrivato Lui.
Jaden Yuki, uno dei migliori che abbia mai conosciuto.
Era un ragazzo sempre allegro, sorridente e con una passione sfrenata per il Duel Monsters.
Preferiva l’istinto al ragionamento, ma non era affatto stupido. Anzi.
Fu grazie a lui che Alexis perse la sua maschera, che era solita togliere solo quando eravamo al faro, io e lei.
È stato grazie a lui che è stata trascinata in quel mondo fantastico che è stato la sua casa per gli anni avvenire, e che le ha permesso di essere se stessa.
Jaden ha fatto cadere la sua maschera!
Con la sua allegria e la sua spontaneità le ha permesso di lasciarsi andare.
Ricordo ancora il suo sguardo quando si formò quella strana squadra assolutamente assurda.
Erano tutti fuori come balconi, ma erano amici fedeli e leali, pronti a sacrificarsi per gli altri.
Non so come fece Alexis ad unirsi a loro, e nemmeno come feci io in seguito, ma so che alla fine eravamo diventati una squadra, un muro compatto che nessuno ha mai abbattuto.
Io…sempre abituato a stare solo, ho trovato in quei ragazzi un’amicizia infinita.
Fu grazie a Jaden e a tutti i guai che avvennero durante quell’anno che riuscimmo a ritrovare Atticus.
Lui che aveva perso la memoria e si era unito al nemico…
Fu proprio Alexis a duellare per lui, per ridargli i ricordi perduti.
Gli voleva bene, e per lui era pronta a dare persino la sua anima.
E ci riuscì…e io ritrovai il mio migliore amico.
Davvero…io…non so come sia potuto succedere quello che è successo, ma so che gli anni che seguirono furono i migliori della mia vita.
Avventure a non finire, nuovi amici e guai assurdi li hanno caratterizzati.
Vedevo Alexis sempre allegra, spensierata a sorridente; nemmeno i pensieri di quello che succedeva intorno a noi riuscivano e renderla triste.
Nulla ci riuscì…fino a quel momento…
Jaden…
Jaden che le aveva donato di nuovo il sorriso glielo tolse.
Non lo fece volontariamente, questo no…lui…lui non l’avrebbe mai fatta soffrire.
Mai!
Ma la sua missione lo porto a fare quella scelta, anche per lei.
Sparì!
Semplicemente…dopo il duello finale lui scomparve nel nulla, senza lasciare traccia.
E quel giorno vidi le lacrime rigare il volto candido di Alexis nonostante non fosse notte e non fossimo al pontile.
Pianse tanto, pianse tutte le lacrime che aveva per lui, per chi l’aveva fatta sentire se stessa dopo tanto, tanto tempo…
Pianse dimostrando a tutta l’Accademia che anche lei possedeva le lacrime.
Perché prima era ritenuta la Regina dal cuore freddo e lo sguardo di ghiaccio, priva di lacrime.
Quel giorno tutti si ricredettero.
Ricordo di averla sentita sussurrare un frase al vento:
“ Anch’io so piangere!”
Era forte, è vero, ma non invincibile, e quel giorno lo capirono tutti.

Anche una Regina può piangere…
Anche la Regine dell’Obelisk Blue possiede lacrime…!


Guardo le onde infrangersi sul porticciolo.
Quanto tempo è passato da quando sono stato qui l’ultima volta?!
5 anni sicuro.
Sento dei passi dietro di me, ma non occorre voltarsi per sapere chi è.
“ È bello essere qui!” sussurra Alexis sorridendo.
La guardo con la coda dell’occhio e sorrido.
“ Se i nostri vecchi compagni ti vedessero sorridere chissà che facce farebbero.” Commenta prendendomi in giro. “ Erano tutti convinti che tu non fossi capace di sorridere.”
“ E che tu fossi fredda e distaccata, priva di lacrime!” dico a mia volta rievocando antichi ricordi. “ Ma poi si sono dovuti ricrede…quel giorno…”
La vedo sospirare e chiudere gli occhi per godersi la leggera brezza che soffia.
“ Anch’io so piangere!” sussurra così piano che a mala pena me ne accorgo.
“ È vero.” Ammetto con un’alzata di spalle. “ Ma è anche vero che, oltre a piangere, quel giorno hai fatto anche un’altra cosa.”
“ E cosa avrei dovuto fare secondo te?” mi chiede calma e tranquilla. “ Non potevo certo lasciarlo impunito dopo la paura che mi ha fatto prendere.”
Apre gli occhi e mi scocca un’occhiata per niente rassicurante prima di scoppiare a ridere seguita da me.
Eh, gia…che giornata fu quella.
Credo che a Jaden sia passata la voglia di salvare il mondo quel giorno, a meno che non abbia voluto trovarsi di nuovo faccia a faccia con un’Alexis incavolata nera che sbuffava fumo dalle orecchie.
Però la scena fu anche molto dolce.
Alexis gli urlò di tutto per un tempo che sembrò infinito, tanto che ci chiedemmo se dopo quella sfuriata avremo avuto Jaden tutto intero.
Ricordo che Alexis iniziò a prenderlo a pugni sul petto piangendo e urlandogli qualcosa di non ben definito dato il volume della sua voce, almeno fino a quando le braccia di Jaden non la strinsero mettendo a tacere ogni suo insulto o protesta.
Rimasero li a lungo, e quando si separarono erano gia accerchiati da noi e stretti in un abbraccio collettivo tipo panino.
Torno alla realtà e il mio sorriso si allarga.
“ Ti vedo allegro.” Mi dice Alexis guardandomi con la coda dell’occhio.
“ Stavo solo ripensando a quando hai quasi ucciso Jaden.” Le dico soffocando una risata mentre lei diventa scarlatta.
“ Zane!” mi grida dandomi un pugno sul braccio. “ Per favore! Ho gia fatto la mio bella figura con quella scena davanti a Crowler e a Sheppard senza che me lo ricordi tu.”
Scoppio a ridere beccandomi un altro pugno sul braccio mentre lei mette il broncio.
“ Scusa, scusa. Ma la scena è troppo divertente.” Le dico a mo di scusa.
“ Ok, scuse accettate.” E sorride prendendomi a braccetto. “ Che ne dici di avviarci prima che pensino che siamo affogati?”
Io non rispondo, mi limito e condurla sulla via.
“ Sai, questo posto mi è sempre mancato!” ammette guardando l’Accademia del Duellante che si erge imponente davanti a noi.
“ Anche a me.” Annuisco ricordando tutto quello che ho vissuto in questa scuola.
“ L’idea di questa rimpatriata è stata proprio bella, non vedevo l’ora di tornare.”

Quando arriviamo c’è il caos più totale.
Abbiamo deciso di fare una rimpatriata con tutti quelli del gruppo, insegnati e personale scolastico compresi, e ci siamo messi sulla spiaggia.
E ora c’è il caos totale.
Schizzi d’acqua da una parte, tovaglioli dall’altra, un bicchiere di birra è pure volato in testa a Crowler!
E c’è Alexis che rimprovera Jaden per l’essere così infantile prima che le labbra del ragazzo di posino sulle sue mettendo a tacere le sue lamentele.
Ah, ma che gente!
Ma sono pur sempre i migliori che io abbia mai conosciuto.
E ora finalmente non ci sono più maschere.
Tutti sono se stessi, chi in un modo chi nell’altro.
E so gia che, se mai un giorno dovessi esser tentato di indossare nuovamente la mia maschera di freddezza, allora ci sarebbe quella frase pronunciata da Alexis a impedirmelo.

“ Anch’io so piangere!”



Piaciuta?
Fatemi sapere. Baci, Rain.
   
 
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