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Autore: Agnese_san    19/06/2014    2 recensioni
Seguito di - A Love Story -
Raccolta di drabble sul futuro di Finn e Rachel ( e compagnia varia xD) alle prese con pannolini, show e drammi.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Finn Hudson, Rachel Berry | Coppie: Blaine/Kurt, Finn/Rachel, Puck/Quinn
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4 – (I’ve Had) The Time Of My Life

2 Novembre 2018

È strano come la vita cambi in pochi attimi.

Un minuto ci sei, e l’altro…

Finn era in servizio quando c’era stata la chiamata.

Una sparatoria. Un proiettile aveva colpito il serbatoio di una macchina provocando una piccola esplosione mandando in fiamme anche le macchine vicine.

2 Morti.

4 Feriti.

1 Grave.

Forze dell’ordine coinvolte.

Finn non aveva fatto caso all’ultimo particolare fino a quando non era arrivato al luogo dell’incidente ed aveva intravisto, dopo aver appurato che non c’era nessun incendio perché le macchine erano bruciate ma spente, il partner di Puck che veniva medicato sull’ambulanza.

“Eric” Urlò Finn mentre i suoi colleghi aiutavano i paramedici con i soccorsi.

“Finn, sarà meglio che chiami Satana e la tua donna” disse quello mentre gli fasciavano la testa.

“è successo qualcosa a Puck?” chiese preoccupato non vedendo l’amico in giro.

La faccia di Eric si chiuse per un istante in una smorfia di dolore prima di riconcentrarsi su Finn che stava iniziando a sudare freddo.

“è in ospedale” dille l’altro “ l’hanno colpito con una pallottola”

In quel momento il tempo si fermò.

 

Niente colleghi

Niente fumo

Niente rumore

 

C’era solo Finn

 

Stupito

Incredulo

Shockato

Terrorizzato

 

E poi c’era Puck

 

Da qualche parte

 

Lontano da lui

 

All’interno della mente di Finn qualcosa si ruppe.

 

“Hudson” disse il collega accanto a lui riscotendo il ragazzo dallo stato di trance in cui era caduto.

Finn si voltò verso l’uomo con il volto pallido.

“va dal tuo amico, qui non abbiamo bisogno di altri aiuti”

Finn annuì, ringraziandolo con lo sguardo prima di voltarsi e fermare il primo taxi che passava.

“All’ospedale” disse velocemente all’autista per poi prendere il telefono e digitare velocemente il numero della moglie

 

1 squillo

2 squilli

 

“Rachel rispondi”

 

3 squilli

4 squilli

 

“pronto?”

 

La voce cristallina della moglie uscì dall’apparecchio del giovane pompiere che respirò di sollievo

“Rachel, Puck è in ospedale” disse vedendo davanti a se l’edificio

“che cosa?” chiese la ragazza con una nota di preoccupazione nella voce.

“c’è stata una sparatoria, Puck è stato colpito” disse scendendo dalla vettura e passando una banconota al tassista “io sono appena arrivato al St. James. Avverti gli altri. Ok?”

Chiese rapidamente entrando nell’edificio.

“ci penso io. Arrivo prima che posso. Ti amo”

“anche io”

Chiuse velocemente e si rivolse al banco informazioni. Avere l’uniforme da pompiere gli facilitava le cose anche se non era un familiare*.

Noah Puckerman

La donna cercò nel compiere

“è in sala operatoria. Può aspettare in sala d’attesa. Da quella parte!” disse dopo aver squadrato Finn con gli occhi.

“Grazie” rispose correndo nella direzione indicata.

 

Finn si ritrovò in silenzio in una stanza vuota.

Si passò una mano tra i capelli e si sedette a peso morto su una delle sedie appoggiando la testa al muro dietro di lui.

Non era un tipo religioso, se si esclude l’imbarazzante parentesi a nome santo panino del secondo anno, ma si ritrovò a pregare ogni singolo dio che gli veniva in mente, Allah, Javhe, Buddah*, il serpente gigante*. Voleva solo che il suo amico ne uscisse vivo.

Il ragazzo non seppe dire esattamente quanto tempo rimase fermo a fissare la luce rossa della sala operatoria prima che le porte si aprissero nuovamente per far entrare Rachel con in braccio la figlia di 5 anni seguita da Santana.

“Ehi” disse Rachel facendo scendere Faith che corse ad abbracciare il padre.

Lui scosse la testa prendendo la figlia sulle ginocchia.

“Zio Noah starà bene, papà?”

Lui accarezzò la testa alla figlia.

“non lo so tesoro” disse lui con un debole sorriso.

Nella sala calò il silenzio per alcuni minuti fino a quando un squillo non lo interruppe.

Finn e Rachel si voltarono verso Santana che prese il telefono.

“è Quinn” disse rispondendo al telefono avvicinandosi alla finestra della sala.

Rachel poggiò la testa sulla spalla di Finn

“che cosa è successo?”

Lui sospirò

“c’è stata una chiamata in centrale. Parlavano di una sparatoria. Nel conflitto a fuoco è esplosa una macchina facendo bruciare anche quelle vicine quindi hanno chiamato i rinforzi”

Disse lui stringendo più a se a figlia.

“li ho visto Eric. Lui ha detto che Puck era stato ricoverato per una ferita da arma da fuoco. Jacob mi ha dato il permesso di andare dato che non avevano bisogno di altri aiuti. Qui non mi hanno detto nulla.”

Concluse circondando la moglie con il braccio libero.

“Andrà bene, vedrai” lo rassicurò lei.

Finn guardò poi Santana che si era seduta accanto a Rachel.

“Quinn sta arrivando più velocemente che può.”

“magari questa è la volta buona che Quinn apre gli occhi”

Santana annuì

“sarebbe anche ora”

La comunicazione dopodiché scemò fino a far ritornare il silenzio.

Quando la luce si spense e il dottore uscì dalla sala Santana fu la più veloce ad alzarsi. Finn prese in braccio la figlia e Rachel trattenne il fiato.

“Siete di qui per Noah Puckerman?” chiese rivolto più a Finn, che era ancora in uniforme, che alle ragazze.

“Si!” rispose velocemente Rachel

“Come sta?” continuò Finn

“Il signor Puckerman è stato colpito al fianco destro ma per fortuna la pallottola ha evitato organi vitali.

L’intervento è andato senza complicazioni e il paziente si rimetterà nel giro di qualche settimana.”

“oh Dio, Grazie” sospirò sollevata Rachel.

“possiamo vederlo?” chiese Santana.

“certo. Seguitemi!”.

 

Entrando nella stanza, Finn sentì Rachel che tratteneva il fiato e avvicinarsi di più a lui.

“sta dormendo così si riposa e guarisce?” chiese Faith tra le braccia del padre

Finn annuì e si sedette sul bordo del letto mentre Santana rimaneva sulla porta e Rachel si sedeva sulla sedia.

Il gruppo rimase in silenzio ascoltando il ritmico bip dell’elettrocardiogramma.

Dopo qualche minuto Finn si alzò dal letto.

“vado a prendere un caffè, qualcuno vuole favorire?” disse dirigendosi verso la porta.

Entrambe le ragazze scosserò la testa, quindi Finn uscì e si diresse verso la mensa.

Quando tornò 10 minuti dopo si trovò una testa in più nella stanza.

Una testa bionda che Finn ricollegò a Quinn era voltata verso il letto del ragazzo. I singhiozzi che le scuotevano il corpo.

“Il medico ha detto che se la caverà senza problemi.” La rassicurò Santana.

Quinn annuì senza però distogliere lo sguardo dal ragazzo.

Faith sbadigliò tra le braccia della madre e Finn le si avvicinò.

“forse è meglio andare a casa. Puck è in buone mani”

Disse alludendo a Quinn.

La moglie annui e i due, seguiti poco dopo da Santana, lasciarono la stanza.

Quinn rimasta sola appoggiò la faccia sulle coperte.

“non lasciarmi ti prego.” Sussurrò la bionda “ho bisogno di te.

Mi sono comportata da stupida non accettando il tuo invito a cena. Vorrei potermi rimangiare  la risposta che ti ho dato. Torna da me”

Sussurrò la ragazza

Un mugugno incomprensibile si levò dal letto e la ragazza alzò il capo di scatto.

Puck stava muovendo la testa sul cuscino.

Quinn lo vide stringere le palpebre e poi aprirle lentamente rivelando due occhi confusi e assonnati.

“Ti sei svegliato”

Puck voltò la testa verso di lei e sorrise

“ehi, bionda” sussurrò con voce rauca stringendole un poco la mano.” Che cosa è successo.”

“Finn ha detto che ti hanno sparato, ma ti rimetterai velocemente”

Puck si portò una mano al viso toccandosi la cresta sempre presente sulla sua tosta.

“Spero abbiano preso quel figlio di puttana”

Quinn scosse la testa.

“questo dovrai chiederlo a Finn, quando viene”

Dopodiché ci fu un minuto di silenzio imbarazzante

“senti..” iniziò Quinn

“guarda…” disse Puck

I due si guardarono e Puck si affrettò.

“prima le signore”

Lei sorrise

“Mi sono resa conto di quanto sia stata stupida nell’ultimo periodo.” Disse con un sorriso di scuse “ non amo Mattew. Avevi ragione. Probabilmente non l’ho mai amato.”

“ci sei arrivata… ci hai messo un po’”

“sto cercando di fare un discorso…”

“scusa”

“dicevo” ricominciò Quinn divertita “ avevi ragione a dire quelle cose e io non ti ho ascoltato.”

Dopodiché ci fu un attimo di silenzio rotto poi da Puck

“ti perdono”

“cosa?” disse Quinn stupita

“ti perdono” ripeté Puck “ ma devi accettare ad uscire con me” finì con un sorriso strafottente

Quinn scoppiò a ridere di cuore.

“vedo che la pallottola non ti ha cambiato molto.

“io sono come un Dio, bambolina. Nessuno mi ammazza”

Lei sorrise prima di alzarsi e posargli un dolce bacio sulle labbra

“meglio così, perché non ho intensione a lasciarti andare per i prossimi 70 anni…”

 

 

 

* non so onestamente se le commesse possono dare informazioni ad un pompiere ma credo che ispirino fiducia.. xD

* Buddah non è un dio, ne sono consapevole, ma Finn non è una cima LoL..

*Nella mitologia Cinese si parla di un enorme Drago simile ad un serpente, così come nei miti Australiani.. non ricordo il nome … *///*

 

Vi ho fatto sudare freddo sta volta, dite la verità xD

Che devo dire.. Amo Puck e nonostante la mia antipatia per Quinn sono convinta che lui riesca a tirar fuori il meglio di lei *__*

Quindi a voi i voti.

Non è molto Finchel ma farò dei capitoli incentrati su di loro, sui Klaine ma, mi dispiace dirlo… niente Brittana *si nasconde dai coltelli*

Mi piace Santana e trovo Brittany adorabile ma insieme non mi piacciono … nono..

 

Xòxò

 

 

Agnese

   
 
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