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Autore: M_Padfoot    19/06/2014    1 recensioni
Lily Evans e James Potter. Perchè l'amore è magia, è un tipo di magia che va oltre ogni cosa. La storia di un amore e della guerra durante la quale è nato.
Genere: Drammatico, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Capitolo primo: Un’estate da incubo

Lily Evans aveva sempre odiato le vacanze estive, fin dal primo anno ad Hogwarts.
Sua sorella Petunia non la degnava mai di uno sguardo e, se lo faceva, quello era carico di odio e disprezzo, e accompagnato da insulti sussurrati (era troppo anche sprecare più voce per lei).
Sua madre cercava di essere carina con lei, ma la sua preferita era sempre stata Tunia (si assomigliavano molto) quindi il loro rapporto era sempre più forzato e Lily non riusciva più a chiacchierare liberamente e a confrontarsi con lei.
Il padre era invece molto affezionato alla figlia minore ed era un grande punto di riferimento e conforto per lei. Stessi capelli rosso fuoco e stesso carattere dolce e timido ma allo stesso tempo deciso, Harry e Lily Evans si capivano alla perfezione. Però purtroppo lui era sempre fuori casa per lavoro, quindi Lily lo vedeva pochissimo, solo nei weekend, ed era per questo costretta alla sola compagnia delle altre due donne di casa.
Le sue migliori amiche erano tutte appartenenti a famiglie di maghi quindi lei, Nata Babbana, era l’unica a vivere lontana, nel quartiere di Spinner’s End. Ogni tanto ne vedeva qualcuna se riusciva a sgattaiolare a Diagon Alley, come quando aveva incontrato Mary e Marlene da Fortebraccio, ma era comunque difficile per loro organizzarsi.
L’unica sua consolazione era Severus Piton, quel mago Serpeverde suo vicino di casa che era diventato il suo migliore amico e l’aiutava a rimanere collegata al mondo magico.

Quell’estate però era stata di gran lunga la peggiore di tutte.

Per cominciare Tunia si era fidanzata con un certo Vernon Dursley, un ragazzone grassoccio e odioso che stava sempre più spesso in casa Evans e deliziava anche lui Lily di numerosi sguardi truci. La sorella non poteva avergli detto che lei era una strega, ma probabilmente l’aveva descritta in modo orribile.
Le sue amiche erano tutte andate via per le vacanze, quindi le scarse possibilità di vederle si erano azzerate del tutto. Mary era andata a New York per due mesi e da oltre oceano non riusciva neanche a mandarle le lettere (un gufo non riusciva ovviamente a sorvolare l’Atlantico, figuriamoci Shabby, quell’impossibile gufetto maldestro e spelacchiato che Mary aveva ricevuto per il suo compleanno e che tanto adorava). Marlene ed Emmeline erano in vacanza insieme in campeggio con le loro famiglie, che si conoscevano da una vita, mentre Alice era riuscita a convincere i suoi genitori a mandarla in vacanza con gli amici, ma in realtà era al mare da sola con Frank, il suo ragazzo. Queste tre le scrivevano regolarmente ma se da un lato Lily era felice di rimanere in contatto con loro, dall’altro il loro entusiasmo nel descrivere la bellissima estate che stavano passando la rendeva ancora più depressa.
Dulcis in fundo aveva perso anche il suo migliore amico dopo che quello l’aveva chiamata “schifosa mezzosangue” davanti a tutti durante il quinto anno. Piton si presentava quasi ogni giorno sotto la finestra di Lily, supplicandola di perdonarlo, ma la ragazza era stata talmente tanto delusa e ferita da quella scena che non ne voleva più sapere di lui. Aveva pianto moltissimo nonostante lei fosse una persona forte, restia a crollare: si era fidata di lui, lo credeva diverso dalle altre Serpi, ma evidentemente si era sbagliata. Era imperdonabile e le aveva fatto troppo male.

Per fortuna mancava solo una settimana al primo di settembre. Una settimana e avrebbe rivisto le sue amiche, il suo letto a baldacchino nella torre di Grifondoro, i corridoi e le scale di Hogwarts. Certo avrebbe dovuto faticare e studiare tanto per i M.A.G.O., compiere i suoi doveri talvolta noiosi di prefetto e sopportare gli scherzi idioti di quei quattro Malandrini che non la lasciavano mai in pace, in primis Potter, ma tutto quello che voleva in quel momento era lasciarsi alle spalle quell’estate da incubo.

A rallegrarla ancora di più fu una sorpresa che proprio non si aspettava. Mercoledì pomeriggio suo padre era tornato inaspettatamente a casa, era venuto in camera sua e le aveva annunciato che prima dell’inizio della scuola l’avrebbe accompagnata a comprare l’occorrente a Diagon Alley e avrebbero passato qualche giorno tutto per loro là nel quartiere magico. Lily era entusiasta e, dopo aver abbracciato il padre per un quarto d’ora, si mise subito a preparare il baule. Sarebbero partiti la mattina dopo.
 
Giovedì mattina Lily si svegliò presto per partire. Diede un bacio a sua madre che le augurò un buon anno scolastico e si girò verso Tunia per salutare anche lei, ma non ebbe successo perché la sorella si voltò dall’altra parte e corse su per le scale senza neanche un “ciao”. Con un sorriso triste si voltò verso il padre e si chiuse la porta alle spalle, quindi raggiunse l’auto, sistemò il baule ed entrò. I primi dieci minuti di viaggio li trascorsero in silenzio, ognuno perso nei propri pensieri, ma non era un silenzio pesante e imbarazzante, anzi padre e figlia erano entrambi persone loquaci ma capaci di stare in silenzio quando serve.
Lily ripensava a sua sorella. Avevano un così bel rapporto prima che Severus le avesse rivelato la sua vera natura di strega: certo, erano molto diverse tra di loro, ma si fidavano molto l’una dell’altra. Poi la gelosia, quell’inutile gelosia, aveva accecato Petunia, e da lì era cambiato tutto. Ma era possibile che la odiasse così tanto? Era pur sempre sua sorella e non poteva aver dimenticato tutto quello che avevano passato insieme crescendo. Eppure i suoi sguardi di fuoco erano sempre carichi di un rancore fortissimo e le sue parole sempre velenose. Lily cercava di non darlo a vedere (era troppo orgogliosa per farlo) ma ne soffriva molto. Come se le leggesse nel pensiero, Harry distolse per un attivo lo sguardo dalla strada per guardare la figlia e le disse:
-Non devi stare così male per questo, tesoro. Lo sai com’è fatta, è gelosa. Tu non hai fatto niente di male, è lei che deve capirlo e io gliel’ho detto un sacco di volte. Vedrai che col tempo capirà.-
-Non lo so papà, mi accorgo dei suoi sguardi. Mi considera un mostro e io non so più come comportarmi. Ho paura che sarà così per sempre, che non potremo tornare più come una volta.-
-È solo gelosa. E come può non esserlo, insomma, tutti vorrebbero fare qualunque cosa con un semplice “abracadabra” come fai te! Invece noi siamo solo dei Ba… com’è che ci chiami tu?-
-Babbani!- Lily sorrise –E non esiste “abracadabra”, è una cosa che vi siete inventati!-
-Sì, sì lo so era solo per dire!-
-Comunque posso capire che sia gelosa, ma io le voglio bene lo stesso, voglio bene a tutti voi, anche se siete Babbani. Cosa cambia?-
-Non cambia nulla! Si deve solo abituare. Magari ora che ha incontrato Vernon sarà più felice… Anche se proprio non capisco cosa ci trovi Tunia in quel grosso tricheco…-
-Papà!- Rise Lily -È il ragazzo di tua figlia!-
-Cosa c’è? È vero dai, devi ammetterlo è un tricheco odioso! Non dirmi che non lo pensi anche tu!-
-Beh, non è che mi stia proprio simpatico in effetti… Ma…-
-Oh non ci riesci proprio a parlar male delle persone tu eh? Sei troppo buona! È odioso, punto.-
-Ok va bene, è odioso!- Lily continuava a ridere, suo padre a volte era davvero incorreggibile!
-L’unica persona che riceve i tuoi insulti da quanto sento è sempre quel Potter. Deve essere proprio una persona orribile per riuscire a farti arrabbiare così tanto!-
-Oh no ti prego non parliamo di Potter! È un tale pallone gonfiato!-
-Ecco vedi? Però ogni estate non manchi mai di nominarlo eh? Non è che un po’ ti piace? Al tuo paparino puoi dirlo!-
-No!- Esclamò Lily indignata –Non mi piace Potter! E non è vero che lo nomino!-
Harry rise di gusto nel vedere la faccia di sua figlia. Aveva uno sguardo offeso e gli aveva voltato le spalle con le braccia incrociate. Poi la ragazza si girò, lo guardò negli occhi e, anche se ancora un po’ indignata, iniziò a ridere anche lei.
-Mi manca parlare tanto con te papà, e mi mancherà tutto quest’anno.- Disse Lily.
-Anche a me mancherà, tesoro! Prometto che ti scriverò spessissimo, anche se non è la stessa cosa.-
-Ti voglio bene papà.-
-Anche io Lily mia!-


Angolo dell'autrice:
Ciao a tutti! Questa è la mia prima long-fic e ho voluto dedicarla alla coppia James-Lily perchè è la mia preferita! Spero di essere innovativa e spero che la mia storia sia degna di questi personaggi meravigliosi! Mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate del primo capitolo, anche se è solo l'introduzione. Mi sa che è un po' noiosetto D: ma mi serviva per cominciare, scusate! Dal prossimo capitolo prometto che arriverà anche James :3
Fate anche tutte le correzioni e critiche che volete, mi serviranno molto per migliorare!
A presto!
Marti :)
  
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