Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Marne    21/06/2014    2 recensioni
Era stato incredibilmente facile, per lui, abituarsi a quella nuova e lunga serie di azioni quotidiane.
Si era abituato a sentire odore di bruciato la mattina, quando lei fingeva di voler preparare la colazione, solo per intenerirlo e spingerlo ad alzarsi e cucinare per sfamare entrambi.
Si era abituato a sentire tonfi per casa, seguiti da disperate richieste di aiuto e corse con il diavolo alle calcagna a casa di sua suocera, ormai più esperta di una Guaritrice.
Si era abituato addirittura al suo caos, ed era tutto dire.
...
Si era abituato a tutto, ma la cosa che più di tutte continuava a sorprenderlo piacevolmente era poter dormire accanto a lei, sentirla stringersi contro la sua schiena, trasmettergli il suo calore.
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Fandom: Harry Potter

Fandom: Harry Potter.
Pairing/Personaggi: Remus Lupin/Ninfadora Tonks.
Rating
: Verde.
Chapters
: 1/1.

Genere
: Commedia; Comico.
Words:  504

Note: Questa è davvero una cosa estremamente stupida e forse neppure divertente, ma io ho letto un post al riguardo su Tumblr, ore fa, ed ancora ridacchio come una ragazzina sotto l’effetto del gas esilarante. Dovevo farlo, capite? Dovevo. Non prendetevela se è davvero tanto, tanto stupida, ma è stato più forte di me. Non ce l’ho fatta. Non odiatemi! Soprattutto perché io ADORO Lupin e Tonks con tutta me stessa e penso di essere stata una dei molti pieni di disappunto nell’apprendere che quell’idiota di un Potter abbia ben pensato di chiamare il suo secondogenito come Piton e come Silente, piuttosto che mettere in mezzo Lupin. O Fred. Colui che è stato quasi come un vero padrino, vista l’assenza di Sirius, e suo cognato morto giovane. Davvero, Potter? Davvero? Sorvolando sul mio sproloquio indignato, mi auguro davvero che apprezzerete e sorriderete per questa piccola sciocchezza!

 

Terrori notturni.

 

Era stato incredibilmente facile, per lui, abituarsi a quella nuova e lunga serie di azioni quotidiane.

Si era abituato a sentire odore di bruciato la mattina, quando lei fingeva di voler preparare la colazione, solo per intenerirlo e spingerlo ad alzarsi e cucinare per sfamare entrambi.

Si era abituato a sentire tonfi per casa, seguiti da disperate richieste di aiuto e corse con il diavolo alle calcagna a casa di sua suocera, ormai più esperta di una Guaritrice.

Si era abituato addirittura al suo caos, ed era tutto dire. Non era cosa da tutti trovare delle mutandine da donna all’interno della credenza. Oppure delle pantofole nel frigorifero.

Come erano arrivate nel dannato frigorifero?

Si era abituato a tutto, ma la cosa che più di tutte continuava a sorprenderlo piacevolmente era poter dormire accanto a lei, sentirla stringersi contro la sua schiena, trasmettergli il suo calore.

Lo faceva sentire amato e voluto, per la prima volta dalla morte di sua madre.

Certo, i suoi amici lo avevano aiutato tantissimo, nel periodo lontano da casa, arrivando a compiere atti illegali - anche se Remus era ben convinto che avrebbero fatto qualche altra sciocchezza, senza di lui, dopotutto si parlava di Sirius Black e James Potter - per farlo sentire accettato e benvoluto. Ma quell’amore incondizionato non era più riuscito a riscaldarlo, da quando Hope Lupin era morta, lasciandolo solo. Era stata Tonks, la sua Tonks, a mostrargli, ancora una volta, di non essere un mostro, di poter essere amato. La sua Tonks che lo abbracciava, che lo aiutava quando i postumi della luna lo facevano stare male. La sua Tonks, che aveva messo a repentaglio la sua carriera difendendo e sposando un lupo mannaro.

Furono questi i pensieri che, quella sera in particolare, lo fecero sorridere, ancora sveglio nonostante l’ora tarda. Fu un lampo di incredibile gratitudine che lo fece voltare, lentamente, con tutta l’intenzione di baciare la sua meravigliosa moglie, per restituirle un po’ dell’amore che lei gli donava in modo così incondizionato.

La strana sensazione provata sulle labbra, dopo averla baciata, fu ciò che lo spinse ad aprire de finitamente gli occhi, confuso dall’assenza della tipica morbidezza delle belle labbra di Ninfadora.

Un paio di gelidi occhi neri si puntarono nei suoi, sul cuscino rosa dei lunghi e unti capelli neri si allargavano come petrolio sull’acqua. Un ghigno crudele accompagnava quel lungo ed adunco naso che aveva accompagnato molti dei suoi incubi, da giovane.

« Lupin. »

L’urlo che lanciò, in quel momento, scattando di lato con violenza, fu quasi certamente udito dal vero Piton, nascosto in qualche recondito angolo dell’Inghilterra in attesa di tornare ad Hogwarts. Ma, con ogni probabilità, Silente in persona, ovunque la sua anima fosse finita, riuscì a sentire il tonfo di Ninfadora sul pavimento, insieme ad una risata talmente forte da far tremare il letto.

 

Quando, la mattina seguente, lei scese per fare colazione, trovò, ad attenderla, una grande torta al cioccolato, finemente decorata, con la dedica “Per la mia adorata moglie, NINFADORA”.

« Remus! NON CHIAMARMI NINFADORA! »

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Marne