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Autore: willow11    21/06/2014    6 recensioni
Cosciente del suo "dono", Santana torna ad Hogwarts per imparare a controllare i suoi poteri.
La storia è il seguito di OBLIVIATE ed è ambientata durante il sesto libro della saga di Harry Potter, saranno presenti i personaggi principali della saga.
Santana/Hermione
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Finn Hudson, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Obliviate'
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obliviate.2.1
Premesse
Eccoci qua, è sabato e, dopo una hiatus di poco più di due mesi, sono tornata!
Questa fanfic è il seguito Obliviate, chiamandosi Obliviate anno VI,
e segue passo passo gli avvenimenti del sesto capitolo di harry potter.
Se non avete letto Obliviate, vi consiglio di leggerla prima,
perché essendo un seguito rischiate di perdevi dei passaggi o non goderveli fino in fondo…
(come si dice, lettore avvisato)

 
Due avvisi.
Il mood della storia sarà molto diverso dalla precedente, devo dire che mi sono un pò ispirata al film,
lo stesso David Yates(il regista) ha definito il sesto film “sesso droga e rock and roll”
perché i protagonisti vivono i loro amori e turbamenti adolescenti.
Altro avviso SPOILER… ma necessario
….

non aspettatevi un triangolo amoroso con Ron Weasley,
perché per permettere la storia tra le due e non trafiggere il mio cuore Potteriano
ho scelto di tagliare l’innamoramento di Hermione per Ron.
Scusate ma sarebbe stato troppo…
Comunque ne vedranno delle belle.
 
Adesso basta,
vi lascio alla lettura

 
 

Obliviate
 
 

-E all’ufficio misteri?-
 
-Semplicemente prima di far esplodere la profezia hai stabilito una connessione con essa… Vorrei che fosse chiaro però, che la tua posizione è molto diversa da quella della professoressa Cooman… Lei è una veggente… Tu, invece, hai ereditato il dono di una famiglia di sensitivi… E questi cambiano da persona a persona- Precisò Silente
 
-Ma io… Non me ne sono accorta… voglio dire, tutto quello che faccio… lo faccio e basta… Un po’ come faceva Britt- rispose Santana confusa
 
-Ed è per questo che dobbiamo lavorarci su…-
 

--

 
-E tu?- Chiese la Grifondoro non tradendo nessuna emozione.


Dopo un estenuante e imbarazzante silenzio, Santana guardò negli occhi la ragazza che le aveva salvato la vita durante tutto l’anno.
Non era per riconoscenza, semplicemente si sentiva pronta, pronta a conoscerla, ad aprirsi a lei.

Così si avvicinò di più alle sue labbra e vi poggiò un bacio.

Un piccolo e casto bacio.

Hermione, con il cuore a mille, e ancora confusa per quel gesto improvviso riaprì gli occhi e vide Santana allontanarsi di pochi centimetri da lei.
-Non ho idea di cosa sia giusto fare... ma ho un sacco di paura Hermione-
Hermione continuò a guardarla cercando di capire a cosa si riferisse.

-Voglio dire... Non so nemmeno se sono più in grado di amare qualcuno… Ma ci voglio provare…- disse con sincerità.

Hermione allora allungò una mano e le accarezzò la guancia.

Santana chiuse gli occhi e si cullò di quel tocco.

La Grifondoro allora si fece coraggio e annullò nuovamente le distanze.

-Non avevo mai baciato una donna- disse poi staccandosi.
-Non ti spaventa che sia un po’ troppo anticonvenzionale?- chiese Santana sorridendo.
-E’ anche poco convenzionale un rapporto tra alunno e insegnante...- rispose piano Hermione.

Santana sorrise e si specchiò nei suoi occhi percependo per la prima volta l’euforia e l’eccitazione nella mente di Hermione.

Sbattè le palpebre in un misto di confusione ed eccitazione.

Hermione sembrò accorgersene –tutto bene?-

L’ispanica sorrise con la piena consapevolezza che tutta le parole di Silente erano vere e, per la barba di Merlino, era pazzesco.

-Sei sicura che è tutto ok San?-
-Mai stata meglio Granger!- Disse la Serpeverde prima di tuffarsi nuovamente in quelle labbra per  farle sue in un bacio molto meno casto del precedente.
 



anno VI


 
 
 
Santana, ferma fuori dalla bottega tiri vispi dei gemelli Weasley, guardò oltre le vetrate per vedere chi ci fosse dentro.
 
In realtà sapeva benissimo che Hermione era li, la sentiva.
 
Nonostante non si fossero viste parecchio durante l’estate, e si perché i genitori babbani di Hermione avevano organizzato un viaggio in una specie di campeggio, l’ispanica aveva imparato a percepire la sua presenza e a capire quando questa era vicina e quando no.
 
Doveva ammettere che in quel momento era emozionata, era passato quasi un mese dall’ultima volta che si erano riuscite a vedere, e adesso, che la scuola stava per riprendere, non vedeva l’ora di rivedere il suo sorriso.
 
Dopo averla cercata ai piani superiori, inclinò di poco la testa e finalmente la vide, Hermione era lì, stranamente senza divisa, intenta a guardare dentro una specie di piccola fontana da cui fuoriusciva del fumo rosa.
 
-Filtri d’amore?-
Hermione perse un battito sentendo quella voce provenire dietro di lei.
-Dovrebbe stare attenta con quella robaccia o qualcuno potrebbe rimanerci fregato!- continuò Santana.
 
Hermione, consapevole che da li a poco Santana sarebbe diventata una sua insegnante a tutti gli effetti, si trattenne dal girarsi e saltarle addosso.
Miseriaccia, non la vedeva da un mese!
Così fece un respiro profondo e con molta, molta, calma si girò verso di lei e finalmente la vide.
Santana Lopez era li, per lei.
Era più bella di come se la ricordava in più gli abiti “normali” la rendevano decisamente più sexy. Avrebbe dovuto farci l’abitudine.
 

 
--
 
 

Un treno rosso e nero attraversò le montagne inglesi.
Il cielo era limpido e a breve sarebbe tramontato il sole.
All’interno di uno dei vagoni finali un via vai di ragazzi chi in divisa e chi no, si spostavano da una cabina all’altra in cerca del carrello dei dolciumi.
 
Le tende di uno scompartimento si abbassarono di botto.
 
Dentro lo scompartimento completamente sigillato e isolato dal resto del treno –e del mondo- Santana ed Hermione in piedi davanti alla porta, si stavano baciando con passione.
La Grifondoro le stringeva il viso mentre l’ispanica la baciava con urgenza.
Sebbene fosse costretta nella sua rigida divisa, Hermione, riusciva a seguire senza problemi l’impeto della più grande. L’ex Serpeverde dal canto suo, poteva percepire tutta l’emozione e l’eccitazione della ragazza che aveva desiderato per tutta l’estate.
Era la prima volta che si perdevano così tanto l’una nell’altra.
 
Il treno entrò in una galleria e tutto si fece buio.
Santana fece un paio di passi indietro e si sedette.
Appena lo scompartimento si rilluminò Santana si ritrovò Hermione a cavalcioni sopra di lei.
La più piccola si staccò dalle labbra della latina e cominciò a riprendere fiato.
Santana invece, completamente in balìa delle emozioni di Hermione, faticava pure a metterla a fuoco.
 
-Ciao…- disse infine Hermione.
 
-Ciao…- rispose Santana dopo essersi ripresa, poi squadrò la ragazzina sopra di lei con la camicia che si era magicamente sbottonata, e alzò un sopracciglio malizioso.
Hermione arrossì violentemente e fece per scendere, l’ispanica allora la fermò afferrandole il bacino per poi guardarla intensamente negli occhi.
Non si vedevano da troppo tempo e il desiderio del contatto fisico era davvero troppo.
 
-Mi fai impazzire…- disse sincera Hermione.
Santana sorrise –lo so…- rispose con un ghigno.
 
Hermione arrossì ancora e abbassò lo sguardo, poi scese da Santana e si distese poggiando la testa sulle sue gambe.
Santana si sentì sollevata, perché anche se da una parte la desiderava intensamente, dall’altra, quando le cose cominciavano a riscaldarsi troppo, le sensazioni di Hermione diventavano così forti da farle perdere completamente la lucidità.
 
E non voleva, la loro prima volta doveva essere perfetta.
 
Senza contare che il treno per Hogwarts non era per niente un luogo adatto.
Avevano aspettato due mesi, un paio di giorni in più non avrebbe turbato nessuna delle due.
 
-Sai già dove dormirai?- Chiese la Grifondoro mentre intrecciava la mano con quella della Serpeverde.
-No… Silente mi ha solo scritto di presentarmi alla cerimonia dello smistamento… Ma immagino nell’ufficio di madama Bump…-
Hermione sembrò pensarci su –che strano che Silente abbia pensato proprio a te…-
 
Santana la guardò accigliata.
-Non fraintendermi San… Sono felicissima… E’ solo che non capisco il perché…-
-E’ perché sottovaluti le mie capacità nel volo…- la beffeggiò la latina piegandosi in avanti per strapparle un bacio a fior di labbra.
Hermione sorrise al bacio –incredibile…-
-Addirittura?- Chiese divertita l’ispanica riferendosi al bacio.
 
-Scema… Pensavo che è incredibile il fatto che Tu sia insegnante ad Hogwarts… Non succedeva da…-
-102 anni…- la interruppe Santana guardandola con aria di sfida.
Hermione sbuffò, come era possibile che ne sapeva sempre di più di lei, forse era proprio per questo che le piaceva da impazzire.
Santana ridacchiò e si abbassò di poco per lasciarle un bacio a fior di labbra.
 
 

-Come pensi che sarà quest’anno?-
-In che senso?- rispose Hermione.
-Non saprei, da quello che ne so, tu e il tuo amico sfregiato ogni anno rischiate la vita…-
-Hey!-
-Ah giusto… C’è pure lo sfigato dei Weasley…-
-Ma la smetti! A volte dimentico che sei pur sempre una Serpeverde!- disse alzando il tono di voce.
Santana alzò le mani in segno di resa con un sorriso divertito.
-Non è proprio così…- Continuò Hermione -Semplicemente ci troviamo sempre nel posto sbagliato nel momento sbagliato… E poi calcolando che Harry non è riuscito a sentire la profezia, non sappiamo neanche se è il prescelto…-
Santana sorrise non tradendo nessuna emozione; lei sapeva benissimo che Harry era il prescelto.
 
 
-San…- disse Hermione sempre accoccolata con la testa sopra di lei.
-Dimmi…-
-Pensi che ce la faremo?-
L’ispanica fece un respiro profondo –Credo di si… la battaglia con tu-sai-chi non mi sembra…-
-No San, non parlavo di Voldemort…- disse tranquilla Hermione.
Santana la guardò torva, non amava che Hermione pronunciasse quel nome.
 
-Intendevo io e te…- disse poi leggermente in imbarazzo.
Santana la guardò confusa, evidentemente anche Hermione lo era in quel momento.
Aprì la bocca per rispondere ma proprio in quel momento la carrozza si fermò.
 
-Già arrivati?-
Hermione si alzò di scatto e cominciò a ricomporsi.
Santana allora prese la bacchetta e, agitandola leggermente fece richiudere tutti bottoni della camicetta di Hermione e strinse il nodo della sua cravatta.
La Grifondoro si guardò soddisfatta e sorrise -chi va per prima?-
Santana si specchiò nel riflesso notando i capelli tutti scombinati, poi guardò Hermione praticamente perfetta.
-Ovviamente tu- disse sorridendo.
Hermione sorrise e si avvicinò a lei –allora… In bocca al drago professoressa Lopez!- disse prima di stamparle un bacio sulle labbra.
Santana sorrise e rispose al bacio –speriamo che non rutti- rispose leggermente imbarazzata prima di vedere Hermione uscire dal loro scompartimento.
 
L’ispanica si lasciò cadere sul sedile e chiuse gli occhi.
Se qualcuno un anno prima le avesse prospettato quella situazione, sicuramente si sarebbe beccato una maledizione senza perdono.
Eppure era successo, si era lasciata andare con una Grifondoro e non poteva dire di stare male.
Anzi.
 
Quinn le aveva consigliato bene.
 
Quinn, chissà quando l’avrebbe rivista.
 
Una ventata di euforia le invase la mente interrompendo i suoi ragionamenti, evidentemente i ragazzini del primo anno stavano correndo verso l’esterno passando proprio davanti al suo scompartimento.
Si sentì euforica anche lei.  
 

Dopo essersi sistemata i capelli e il mantello uscì dallo scompartimento.
Guardò prima a destra e poi a sinistra costatando che era rimasta sola.
Prima di avviarsi verso destra, dove c’era l’uscita più vicina, qualcosa attirò la sua attenzione.
Santana roteò la testa verso sinistra cercando di capire cosa stesse sentendo.
Senza pensarci troppo si avviò verso l’ultimo vagone del treno, dove solitamente sedevano i Serpeverde.
Entrata nel vagone senza scompartimenti, si guardò intorno non vedendo nulla.
Intanto nella sua mente si accavallavano suoni con emozioni fino a quando non riuscì a distinguere nettamente “Santana a terra”.
Santana sbarrò gli occhi e abbassò lo sguardo verso terra, poi allungò la mano cercando qualcosa.
Nonostante fosse invisibile riuscì ad afferrare qualcosa, un tessuto probabilmente.
Sotto quello che doveva per forza essere il mantello dell’invisibilità, c’era  Harry Potter.
Santana notò il sangue sul viso pietrificato e scosse la testa.
-Lo dicevo io che frequentare il Signor Potter sarebbe stato pericoloso- disse prima di agitare la bacchetta e sciogliere il Pietrificus Totalus.
 
-Come hai fatto a sapere che ero li?- Chiese Harry scendendo dal treno.
-Sono superdotata, pensavo che le sapessi- lo beffeggiò Santana.
 
Harry si bloccò imbarazzato, aveva detto superdotata?
-Potter! Ma cosa ti viene in mente? Intendevo come strega- Lo rimproverò la latina.
-No… Io non… L’ho detto ad alta voce?-
Santana rise –come siete puritani voi Grifondoro- Poi ci pensò su –anzi no…-
-Basta Santana ti prego, è già strano così- disse il ragazzo sempre più imbarazzato.
-Stai facendo tutto da solo Potter…-
-No cioè… Voglio dire tu ed Hermione… devo farci l’abitudine…- disse ancora confuso.
Santana alzò gli occhi al cielo in un misto tra il divertito e lo scocciato, anche se effettivamente era buffo vedere il prescelto Harry Potter in panico per via della relazione saffica della sua migliore amica.
-Piuttosto dimmi di te… con chi ti sei picchiato?- Chiese la latina riferendosi al naso sporco di sangue.
Harry non rispose.
Santana poteva percepire la rabbia del ragazzo, così decise di non indagare.
-Vabbe vediamo di sistemarlo… Sembri uno di quegli elfi che lavorano alla Gringott- disse la latina fermandosi davanti a lui e prendendo dal mantello la bacchetta.
-Santana sei sicura che… Ahi!-
-Ecco a te… E se ti capita di fare un salto in infermeria, dì a madama Berry che te l’ho sistemato io… Magari è la volta buona che si fa rimpicciolire quella proboscide!-
Il Grifondoro ancora confuso, annuì agli sproloqui della latina.
 
I due ragazzi arrivarono davanti il grosso cancello dove il professor Vitius li stava aspettando.
 
-Scusi Professore- disse Harry dispiaciuto per il ritardo.
-Potter, Lopez… Lopez?- Chiese il professore confuso guardando la ragazza.
-La nuova insegnante di volo giusto?-
Santana annuì.
-Silente mi aveva parlato di tre nuovi insegnanti, ma non sapevo fossi tu…- disse il nano contento.
-Tre?- Chiese Santana curiosa.
Il professor Vitius fece di si con la testa e chiuse il grosso cancello.
A pochi metri davanti a loro Draco Malfoy stava discutendo con Gazza.
Non era una semplice discussione su che bagagli portare ad Hogwarts.
Harry fissò il ragazzo con astio.
Draco dal canto suo ricambiò l’occhiataccia con aria di sfida.
 
Santana che aveva visto e sentito tutte le energie negative che si erano scambiati i due non aveva più dubbi su chi fosse l’artefice dello scherzetto ad Harry.
Tuttavia non sapeva ancora il perché.




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Ed è cominciato un altro anno,
cosa succederà?

Grazie a chi seguirà questa storia!
Se vi va fatemi sapere che ne pensate

Ci si vede sabato prossimo

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ask(raramentissimo ma c'è)
  
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