[...]“Sansa”, dice Catelyn, mentre la culla tra le braccia – un fagotto tremante, piccolo ma grazioso, fin troppo quieto. E’ la solennità del nord che scorre nelle sue vene, pensa Ned e acconsente, perché’ non c’è stata una Sansa a Grande Inverno da generazioni. [...]
Quando nasce Arya, rossa in viso, urlante e percotente, con gli occhi grigi e lo sguardo penetrante –come Brandon e Lyanna erano stati a loro tempo-, Ned non prova altro se non silenzioso panico. [...]