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Autore: lukas1998    22/06/2014    3 recensioni
Una storia catastrofica diversa dal solito, nella quale si descrivono e si evidenziano più i sentimenti delle persone che altro.
Genere: Dark, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THE MORNING AFTER ( Versione Completa)
Anno 2077

Ormai è questione di giorni.Tra poco tutto quello che stato creato verrà distrutto e noi esseri umani moriremo, con un sacco di rimpianti, con odio e con rabbia. Bambini che non potranno mai assaporare le esperienze della vita, anziani che hanno sprecato la loro vita e genitori che non hanno potuto crescere i propri figli.
La fine sembra certa ma la speranza è l'ultima a morire, nella vita ho imparato che C'è qualcosa dentro di te che nessuno ti può toccare nè togliere, se tu non vuoi, si chiama speranza!
Domani sarà un vero e proprio inferno e la cosa che mi fa rabbia e che non ho nessuno a cui dare l'ultimo saluto.
Gli ultimi saluti, gli ultimi abbracci e le ultime lacrime di un popolo che nella storia ha seminato solo odio e quindi
Guerre ed ora quell'odio si rivolta contro di noi e domani mattina ci eliminerà per sempre. 

2:00

È notte e la paura aumenta a dismisura, sono qui a passeggiare per la città, una città che questa notte è morta. Gli unici rumori udibili sono le urla assordanti di dolore che arrivano dalle abitazioni, che momento orribile. 
Vedo gli occhi di queste persone e vedo il vuoto, la gente si è arresa e ormai la fine è alle porte.

3:00 

È passata un'ora e l'atmosfera non è cambiata, ora  davanti ai miei occhi c'è una villetta, che rappresenta la mia infanzia e la mia adolescenza, era da 8 anni che non passavo di qui, non è cambiato nulla, sinceramente in questi momenti i ricordi creano unicamente rimpianti.
Cammino e  non riesco a fermarmi, l'unica cosa che la gente riesce a fare in questo momento è pregare, io nella mia vita non ho mai avuto fede ma ho avuto unicamente speranza.
6:00
Manca poco, non oso immaginare cosa succederà ma posso dire che sarà catastrofico. Sono seduto su una panchina, ricordo quando venivo qui con mia sorella, ci sedavamo qui  e guardavamo il panorama spettacolare, con tutte le luci dei grattacieli e con le montagne sullo sfondo, ora quei grattacieli sono privi di luce e quindi privi di vita e le montagne sono coperte da delle nubi scurissime.
Un silenzio macabro caratterizzato dai pianti del popolo, le mie lacrime invece non riguardano quello che ho fatto in questa vista, ma sono rivolte a quelle persone che non hanno avuto la possibilità di vivere.
Ora non so più che fare...... Aspetto..... Inesorabilmente la mia morte.
 
 
7:00
Silenzio… solo e unicamente silenzio in attesa di una fine straziante. Sono le sette ma il sole non si è svegliato, la città è completamente coperta nell’oscurità, la nebbia è cosi fitta che non riesco a vedere niente, sembra un film di paura ma purtroppo è la realtà.
Questa notte è stata tremenda e l’unica cosa che sono riuscito a fare è stato pensare e quindi ricordare il mio passato. Ora sono a casa e voglio ricordare per l’ultima volta i ricordi più belli delle mia vita, pensare che ho solo 27 anni. 
Potevo avere tutto e alla fine non ho avuto niente. Sono nato in una grandissima casa di New York, mio padre era un ricchissimo imprenditore mentre mia madre era una stilista di successo, quindi il tempo per me era 0.
Non ricordo eventi particolarmente felici, mai un compleanno, un natale o qualsiasi altra festa festeggiati insieme, mai un ‘ti voglio bene’ ricordo solo quella scuola composta unicamente da figli di papà che si credevano chissà chi e invece non valevano niente.
Mio padre mi voleva trasformare in un imprenditore come lui ma io rifiutai il suo lavoro, il suo aiuto e i suoi soldi e a 18 anni me ne andai anzi scappai di casa e cosi sono venuto qui a Vancouver per  stare  solo.
 
 
10:00
 
Manca poco… pochissimo alla fine.
Ma io non voglio morire per mano del signore, voglio cambiare il mio destino anche se morirò comunque.
Mi ucciderò con le mie stesse mani.
 
 
 
 
10:30
 
Una corda attorno al collo e piedi appoggiati alla sedia questo è il mio orrendo destino ma preferisco morire per mano mia che di qualcun altro quindi al mio tre dirò addio a questo crudele mondo.
 
Uno, Due, Tre
ADDIO.
 
20:00
 
TG: “Possiamo festeggiare siamo ancora vivi!! Quella che doveva essere la Fine era invece l’ennesima bufala. La fine sembrava evidente quando le temperature si erano incredibilmente abbassate e la terra  ha cominciato a tremare in diverse parti del globo e invece non è successo niente di catastrofico”

 
  
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