Storie originali > Poesia
Ricorda la storia  |      
Autore: Ancient_Mariner    22/06/2014    3 recensioni
"Oh, dolce espressione di Dio, nulla siamo, se non foglie in turbinii confusi, se non girotondi in percorsi asintotici".
Dante diceva: «I' mi son un che, quando Amor mi spira, noto, e a quel modo ch'e' ditta dentro vo significando». Questo lo spirito della composizione, composta abbastanza di getto.
Buona lettura, e grazie a chi vorrà dirmi che ne pensa.
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

ANGELO DI CITTA'


Risplendi, angelo di città,

quando il sole tramonta all'orizzonte;

risplendi, più luminoso di una stella cadente.

Assedia i nostri cuori, stella,

Venere dagli occhi d'ebano,

lascia le note danzare sul nostro pianoforte;

e non fuggire.

Oh, Dea, lascia che l'alba si riverberi nell'anima,

lascia che i miei pensieri siano liberi,

liberi di rimbombare in questo silenzio assordante.

Nella notte più nera,

tu ci sarai, a brillare come pietra preziosa,

come diamante, nascosto dalle onde di Oceano.

Mi troverai, naufrago tra i sogni,

approdare sulla tua sacra riva,

in cerca della tua sola presenza.

Mi vedrai vagare senza meta,

all'interno di castelli di carte,

distrutti dal vento di Amore.

Ma tu, dolce espressione di Dio,

tu, chiara immagine nella mia mente annebbiata,

continuerai a rifuggire noi mortali.

Perché questa oscurità che ci divide

non potrà rischiararsi,

questo Nulla lacerante

non potrà venir colmato;

perché nulla siamo,

se non foglie in turbinii confusi,

se non girotondi in percorsi asintotici.

 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Poesia / Vai alla pagina dell'autore: Ancient_Mariner