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Autore: Angy_Sunny    22/06/2014    4 recensioni
-Ehi, dove credi di andare?- chiese alzando un sopracciglio e indicando la busta.
-Vado a trovare un'amica- il ragazzo prese una sigaretta dal pacchetto e se la infilò fra i denti, senza accenderla.
-Sai che non possiamo avere contatti diretti con i vivi se non in occasioni eccezionali- disse Todd con tono esasperato, come se avesse ripetuto quella frase un'infinità di volte.
Un sorrisetto sbilenco si dipinse sul viso di Augustus.
-Cosa ti fa credere che questa non sia un'occasione eccezionale?-
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Augustus 'Gus' Waters, Hazel Grace Lancaster, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come- prima di morire - lui stesso aveva scritto nella lettera a Peter Van Houten, Augustus Waters era davvero uno scrittore di merda.
Aveva in mente dei concetti precisi, ma quando provava ad esprimerli sotto forma di parole risultavano un groviglio confuso di idee.
Il passaggio nel Posto con la P maiuscola non aveva cambiato questo dato di fatto.
Quel giorno però aveva deciso di tentare e, mentre se ne stava chino sulla scrivania a scrivere e cancellare e accartocciare fogli, ce la metteva tutta per tenere insieme i pensieri.
Dopo un tempo indecifrabile (dal momento che nell'Aldilà il tempo non esisteva), riuscì a compiere la sua impresa.
Ripiegò il foglio candido che aveva fra le mani, lo infilò con attenzione in una busta da lettera e vi scrisse sopra "alla mia Hazel Grace".
Si girò verso la porta con l'intento di lasciare la stanza, ma a bloccargli il passaggio trovò un ragazzo alto e snello con folti capelli scuri e occhi limpidi:Todd.
Todd era stato l'angelo custode di Gus, anche se in realtà non aveva fatto molto per proteggerlo.
-Ehi, dove credi di andare?- chiese alzando un sopracciglio e indicando la busta.
-Vado a trovare un'amica- il ragazzo prese una sigaretta dal pacchetto e se la infilò fra i denti, senza accenderla.
-Sai che non possiamo avere contatti diretti con i vivi se non in occasioni eccezionali- disse Todd con tono esasperato, come se avesse ripetuto quella frase un'infinità di volte.
Un sorrisetto sbilenco si dipinse sul viso di Augustus.
-Cosa ti fa credere che questa non sia un'occasione eccezionale?-
L'angelo sospirò e si coprì il volto con una mano.
-Non posso farti uscire da qua, Gus-
-Allora portala tu la lettera- ribattè il ragazzo con enfasi.
Todd sembrò rifletterci su, forse stava valutando i pro e i contro.
-Lo faccio solo se mi dai un paio di quelle- sentenziò accennando alla sigaretta spenta sull'angolo della bocca di Augustus.
-Credevo che gli angeli non potessero fumare-
-Tu dimentichi che sono stato vivo anche io- Todd  tese la mano per avere la lettera.
Gus gliela porse, poi sfilò tre Camel Light dal pacchetto e le mise da parte.
-Portala a...-
-...Hazel Grace Lancaster. Lo so, io so tutto di te- l'angelo sorrise, poi scomparì.
 
 
Quella mattina, Hazel si svegliò da un lungo sonno con la BiPAP, un sonno che le era sembrato in qualche modo strano.
Durante la notte le sembrava di aver sentito dei rumori, come un battito di ali, ma aveva pensato che fosse solo la sua immaginazione.
Dopo essere riuscita a fatica a districarsi dal macchinario, si accorse che in grembo aveva una busta da lettera.
Cofusa, controllò il mittente, però non trovò un nome bensì delle parole scritte con una grafia storta.
Alla mia Hazel Grace
Sentì i polmoni collassare, ma non era per il cancro.
Possibile che fosse lui?
Scosse la testa come per cacciare dalla mente quei pensieri assurdi.
Aprì la busta e, con le mani tremanti, ne estrasse un foglio di un bianco accecante.
La grafia era sempre la stessa, sempre la sua.
Cominciò a leggere.
 
Cara Hazel Grace,
questa lettera non sarà sicuramente all'altezza della tua intelligenza, ma sappi che ce l'ho messa tutta per farla sembrare decente.
Mi manchi tanto.
So che anche io ti manco.
Ma questo non significa che voglia che tu mi raggiunga qui.
Hai ancora il tuo limitato infinito da vivere, Hazel!
Ti vedo, anche se non lo sai, io ti vedo.
Vedo che sei ancora bellissima e vedo che continui a rileggere "Un imperiale afflizione" nonostante il tuo odio per Van Houten.
Vedo anche che sei migliorata nei videogiochi per ciechi, complimenti!
(A proposito, saluta Isaac da parte mia e digli che se continua a imprecare così non lo ammetteranno mai nel Posto con la P maiuscola).
Però Hazel, vedo anche che, mentre ti addormenti piangendo sulle note degli Hertic Glow, il tuo ultimo desiderio è quello di non risvegliarti più.
Questa cosa non la posso accettare.
Forse sono troppo egoista da non volere la fine delle tue sofferenze, ma vorrei ricordarti che comunque io non sono morto.
Anche se sono chiuso in una bara sotto terra, non sono morto.
Non per te.
Io sono sempre lì con te, anche se non fisicamente.
E quando starai così male da non farcela più, chiedimi di venire e io farò di tutto per superare la sicurezza e arrivare da te.
Pensa a tua madre, a tuo padre, ai miei, a Isaac...se te ne andassi lasceresti un mucchio di cicatrici.
Uno degli effetti collaterali del morire.
Quando verrai qua, voglio che sia al momento giusto.
Questo è il mio desiderio.
Il mio unico desiderio.
Ti amo Hazel Grace.
Ti amo tanto.
 
-Augustus Waters
 
 
 
Angolo Angy
Salve a tutti! ^^
E' la mia prima fic in questo fandom, quindi spero che sia accettabile.
"The fault in our stars" è un libro assolutamente incredibile, quindi dovevo scriverci qualcosa.
Spero di essere stata all'altezza.
Mi scuso per eventuali errori.
Se vi va, lasciate una recensione c:
Alla prossima
Angy
  
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