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Autore: InnocentSecret    23/06/2014    2 recensioni
Era peggio di ciò che si sarebbe mai potuto aspettare: aveva un viso pallido come un cadavere, aveva delle occhiaie incredibili, una barba che non tagliava da quel giorno..quando iniziò il suo incubo. Guardando la sua immagine riflessa nello specchio, rivisse quel momento di dolore e disperazione che lo aveva colpito in pieno…sul cuore.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Erano un paio di giorni che Louis non usciva più dalla sua stanza, da casa, non mangiava, non beveva.
Era vivo fuori ma morto dentro. In realtà, erano più di un paio di giorni.
Precisamente, era quasi un mese che nessuno lo aveva più visto, neanche sua madre che ogni tanto gli portava un vassoio con tutte le porzioni che doveva mangiare per riprendere forza sussurrandogli un flebile ‘Lou, ti ho portato da mangiare, se ne hai voglia. Te lo poggio qui sulla scrivania. Ciao, ti voglio bene’. Ma Louis non voleva, si limitava a rispondere con un debole ‘Grazie, anche io ti voglio bene’ continuando a dare le spalle alla porta. La mamma sospirava, guardando le sue spalle per poi uscire chiudendo la porta e lasciandolo solo.
Erano settimane che il ragazzo non si guardava allo specchio, non aveva idea di come fosse diventato. Allora decise di alzarsi e di andare in bagno. Era peggio di ciò che si sarebbe mai potuto aspettare: aveva un viso pallido come un cadavere, aveva delle occhiaie incredibili, una barba che non tagliava da quel giorno..quando iniziò il suo incubo.
Guardando la sua immagine riflessa nello specchio, rivisse quel momento di dolore e disperazione che lo aveva colpito in pieno…sul cuore.



Louis era ancora steso a letto, dopo un bel po’ che si era svegliato.
Girandosi dall’altro lato, non trovò il suo ragazzo che la sera prima aveva dormito sul suo petto. Assunse una faccia confusa e si mise a sedere, infilandosi le ciabatte e alzandosi girando per la casa.
‘Harry? Harry? Hazza?’ disse arrivando in cucina. Guardando sul bancone, trovò un biglietto.
‘Boo, io sono da mia mamma se mi cerchi, loro mi volevano vedere, ci vediamo dopo, ti amo. Con amore, Haz.’ Louis, leggendo quel ‘ti amo’, sorrise e andò a mettere quel biglietto nel cassetto del comodino. Appena stava tornando nella sua stanza, squillò il telefono. Accettò la chiamata.
‘Hey Haz’ disse sorridendo avendo letto il nome con cui lo aveva salvato ‘Haz.’
‘Ehi Louis, sono Gemma’ disse la ragazza trattenendo i singhiozzi. Louis si preoccupò e il suo sorriso scomparve.
‘Gemma? Che succede?’ La ragazza singhiozzò.
‘Ha-Harry..’ A Louis venne un nodo alla gola.
‘Harry? Che ha fatto Harry?’ Gemma non rispose. ‘Gemma? Che ha fatto Harry?’ iniziò ad andare in panico.
‘Lou’ Gli occhi del ragazzo iniziarono a riempirsi di lacrime.
‘Gemma…no’ disse iniziando a piangere.
‘Lou…’ disse Gemma cercando di mantenere la calma per cercare di calmare il ragazzo al telefono.
‘No, Gemma, ti prego…dimmi che sta bene…che sta t-tornando qui…’ disse il ragazzo singhiozzando.
‘Lou…’
‘No, Harry tra un po’ verrà a suonare al campanello e io…’ venne interrotto dalla voce di Gemma dall’altro capo del telefono.
‘L-Lou…è…’
‘No, Gemma, è così, succederà…si, è così’ disse Louis interrompendo la ragazza e piangendo.
‘No…Lou, no, è andato via, è finita.’ A quelle parole, le gambe di Louis cedettero e lui cadde sulle ginocchia piangendo.
‘Cazzo, no, Gemma…Dio, no’ disse singhiozzando.
‘Lou…sto arrivando…’ disse Gemma per poi chiudere la chiamata
.

Dopo aver rivissuto quel momento, Louis era ancora, per un’ennesima volta, in lacrime.
Guardando nello specchio, vide il suo ragazzo guardarlo negli occhi e sorridergli. Louis scosse la testa e Harry scomparve. Louis cadde in ginocchio, mettendosi le mani sul viso e singhiozzando.
Si rialzò e prese la sua compagna di vita. La poggiò sul polso, per poi premere e strisciare forte un paio di volte. Il sangue iniziò a scorrere sul suo braccio pieno di tagli. Il polso iniziò a bruciare forte e il sangue non accennava a voler smettere di uscire.
Ma Louis stava bene…oh, ma chi vogliamo prendere in giro, Louis non stava affatto bene. Non lo sarebbe mai stato senza di lui. Louis continuò a piangere e sussurrò uno ‘Scusa mamma’ continuando a versare lacrime su lacrime, incapace di smettere.
Prese un foglio e iniziò a scrivere:


‘Cara mamma,
mi dispiace tanto, sai che io vi amo, amo te, amo Lottie, amo Fizzy, amo Daisy, amo Phoebe, amo papà. Vi amo.
Sai, mi dispiace di non esser stato tanto presente nell’ultimo mese ma, davvero, mi dispiace, sai come sto, sai qual è la mia situazione. O forse no, forse dopo questo lo capirai.
Mamma, ti voglio chiedere un favore, un grandissimo favore:  potresti dire ad Eleanor che le voglio un mondo di bene?
All’inizio, non mi stava tanto simpatica perché, sai, impediva la relazione tra me e Harry ma alla fine, ho realizzato che lei fa solo il suo lavoro, vuole solo il meglio per me e Harry e che anche lei soffre vedendoci in questo stato.
Sai, mamma, non so ancora perché parlo di me e Harry come un ‘noi’. Insomma, lui non c’è più e, in un certo senso, non ci sono più neanche io.
Magari tu e il resto della famiglia, quando leggerete questa lettera, mi prenderete per matto. Ma non è così, mamma, io non sono matto.
Spero che mi vorrete bene per sempre, spero che voi sappiate che, anche se non ci sarò fisicamente, sarò sempre lì, accanto a voi, a sostenervi in tutto quello che fate. Anche se sbagliate.
Vi amo e mi mancherete tantissimo. Non smetterò mai di amarvi.
                                                                                                                                      Con tanto tanto amore, Louis.


Poi prese una boccetta, si buttò velocemente il contenuto in bocca e deglutì il tutto.
La sua vista iniziò ad appannarsi, sussurrò piano un ‘Sto arrivando, ti amo Haz’ per poi chiudere gli occhi…per sempre.





 
   
 
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