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Autore: Nessie86    23/06/2014    3 recensioni
Scott, continuamente in bilico tra umanità e bestialità. Un piccolo squarcio di una notte come tante, o forse no.
Genere: Angst, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Scott McCall
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Alone in the moonlight

 

 

L'ebano della tua pelle corre liscio sotto la sua mano bianca.

Che cosa sei?

Tormento nel tuo sonno e scuoti il capo annaspando al richiamo della luna.

Squarcio nella notte, amico, figlio, ragazzo.

Pieno e vuoto.

Tutto e nulla.

Potenza e fragilità si alternano in te e l'una non soccombe all'altra quando la smania predatoria ti assale.

In equilibrio sul filo del rasoio tra uomo e bestia mentre la tenebra sopraggiunge imperterrita.

Sei tu.

La roccia di una madre sola, l'appiglio di una giovane fragile, l'ancora di un amico alla deriva.

Racchiudi un universo di luminosa oscurità, quercia perenne, accogli tra le tue fronde e proteggi senza chiedere nulla in cambio.

Eccola che ti sfiora ancora.

Incontrastata seta è il tuo corpo quando le sue dita scompaiono tra i tuoi capelli.

Ti muovi appena, profondamente addormentato e indifeso.

Gioca tra quel velluto nero che circonda il tuo volto fanciullesco. Non ti ha mai detto quanta forza riesca a trarre da te, naturali nemici che i magici misteri dell'amore hanno reso amanti.

L'istinto ti guida quando le afferri il polso e lo porti alle tue narici per ispirarne l'essenza fino all'ultima goccia.

Bestiale umanità, il lupo scalpita nell'iridescenza dei tuoi occhi e gli artigli ti squarciano la carne per venir fuori e segnare i confini del tuo possesso.

Lei.

T'inebria, ti surclassa, ti scuote la coscienza, afferra i tuoi fianchi, ti desidera, lo senti e non potrai tenere a bada la belva ancora a lungo.

 

"Scott"

 

Il tuo nome dalle sue labbra, poggiate sulla tua fronte, viene fuori come melodia incantatrice, innescando il tremore che si dipana dal midollo, attraverso le tue membra, fino all'estremità di ogni tua cellula.

I suoi lunghi capelli corvini ti circondano spandendosi sul cuscino e in un attimo tutti i tuoi sensi sono immersi in lei.

Trattieni un urlo disumano quando senti nella bocca il sapore del sangue e le tue zanne che si allungano dolorosamente.

Controllati, controllati!

Devi proteggerla persino da te stesso.

Lei.

La cui pelle diafana potrebbe strapparsi come carta se solo la toccassi adesso che le tue mani sono strumenti di morte.

Non avresti desiderato darle questo di te, il lato animale che non hai cercato e del quale non riesci tuttavia a fare a meno.

Vorresti allontanarla da te. Se solo ti vedesse fuggirebbe o forse ti ucciderebbe.

Ma l'incanto del suo corpo nella notte ti costringe a restare immobile mentre fa di te ciò che vuole.

 

"Scott"

 

Un altro rantolo.

Non ti rendi neanche conto di aver ormai abbandonato la tua forma umana finché il ghigno non deforma con forza la pelle del tuo volto.

Perché, perché non riesci a contenerlo?

Perché il lupo balza fuori da te, pronto ad accanirsi su di lei?

Poi, improvviso, un raggio di luna piena colpisce il tuo volto.

Lei ti vede.

Urla.

Cerca di allontanarsi ma è ormai preda delle tue grinfie.

Spalanchi le fauci attratto dalla vena pulsante del suo collo.

Un ululato agghiacciante fende la notte e ti avventi su di lei.

 

"Scott!"

 

Apri gli occhi e la luna illumina il lato del tuo letto. Vuoto.

La cerchi con le mani, il panico si irradia da ogni fibra del tuo corpo.

Cosa le hai fatto? Che cosa sei diventato?

 

"Scott, Scott, calmati! Era solo un brutto sogno."

 

Tua madre ti accoglie sul suo petto, ti circonda e ti calma, ti sussurra e ti accarezza.

 

"Lei non c'è. Se n'è andata."

 

A malapena riconosci la tua voce impastata dal sonno e rotta dal pianto.

 

"Mamma, se n'è andata."

 

"Lo so, amore mio, lo so."

 

Stringi le ginocchia al petto e ti lasci cullare. Non sai nemmeno più quanto tempo passi prima che il respiro torni regolare e lei possa raggiungerti nuovamente, come fa ogni notte ormai, da quando è morta.

Lasci che ti prenda per mano ed attraversi il tuo sguardo d'ossidiana.

Nessuno potrà più farle del male.

Nemmeno tu stesso.

Mai più.

 

 

Dedicata a Giulia.

  
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