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Autore: milly92    19/08/2008    8 recensioni
Debora è una normalissima ragazza di quasi sedici anni che purtroppo non esita a sentirsi “Sfigata” in ogni occasione, così decide di partecipare ai provini per diventare la “Life coach” del suo aspirante cantante preferito di un programma musicale, Music’s Planet, che si chiama Niko. Con suo grande stupore ce la fà, ma purtroppo per lei quell’evento non è un arrivo, bensì un inizio: ce la farà a vivere nel frenetico mondo della tv, dove contano solo l’aspetto esteriore, i soldi e il potere? Resisterà alle varie offese, orari stancanti e un certo aspirante cantante che la manda in tilt? E se poi all'affetto per Niko si aggiungesse anche quello per Andrea, basato più sul sentimento che sull'aspetto esteriore?? Dedicata a tutti coloro che amano sognare un (bel) po’ e che sanno che essere adolescenti e crescere NON è assolutamente semplice… Baci, milly92 ^^
Genere: Romantico, Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Just Believe In Yourself- Debora's Confessions'
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1. La prima vera soddisfazione della mia vita

Salve, popolo di Efp! E’ la prima volta che pubblico una fic in questa sezione, e devo dire che mi fa uno strano effetto, mi sento quasi emozionata. Volevo dirvi giusto un paio di cose prima di lasciarvi al capitolo: l’ispirazione per il programma in cui sarà ambientata la fic l’ho presa dal Programma “X Factor”,di cui sono molto appassionata. Il titolo è preso dall’originale titolo americano del film “Quanto è difficile essere teenager!” dato che la trama ha qualcosa di simile, e, ultima cosa, volevo dirvi che i primi 37 capitoli di questa storia sono già stati scritti, quindi, se la storia vi piace (speriamo…) non dovete far altro che farmelo sapere ed io pubblicherò il secondo cap al più presto, dopodomani credo. Ultima cosa: dal contenuto vi accorgerete che in questa fic capitano cose spesso impossibili, ma spero che non la prenderete a male, il mio scopo è semplicemente quello di farvi sognare un po’ insieme a Debora! Come chi è Debora?! Correte a leggere e lo scoprirete!  Buona lettura! ^^

Milly92

P.s.: Le recensioni sono sempre ben accettate…. :-)

Confessions of a Teenage Drama Queen

Capitolo 1

La prima vera soddisfazione della mia vita

 

“Partecipa anche tu alle selezioni per essere il life coach di uno dei protagonisti di MUSIC’S PLANET!”

Alzai lo sguardo dalla versione di Tacito che dovevo tradurre per il giorno seguente e rimasi a fissare con sguardo sognante quella pubblicità che stava facendo per tv, finchè l’ultimo eco della colonna sonora del programma non si spense.

“Hai sentito, Debora?”

Mia madre, che era appena entrata in cucina, mi guardava sorridendo.

“Si, ho sentito… purtroppo!”

“Dai, ci saranno altri modi per vedere il tuo amato Niko, tranquilla. Sai quanti concerti farà quando uscirà da Music’s Planet?” mi rassicurò.

Niko e Music’s Planet erano le mie risorse di energia e apparenti ragioni di vita in quella burrascosa primavera del 2008, quando ero costretta a trascorrere le mie giornate tra scuola, casa e studio.

Music’s Planet era un nuovo programma musicale, in cui aspiranti cantanti e gruppi si sfidavano nell’arco di 12 puntate per poter vincere un contratto discografico, ed io lo seguivo soprattutto per il mio concorrente preferito, Niko, un bel diciannovenne che veniva da Napoli. Ed io, essendo della provincia di Caserta, mi illudevo di poterlo incontrare e conoscere un giorno.

“Si, ma io non lo vedrò mai, sai che papà si rifiuterà di accompagnarmi a meno che non farà il concerto sotto casa” sbuffai, guardando il testo della versione con astio e cercando una parola sul vocabolario di malavoglia.

“E cosa vorresti fare, allora? Diventare la sua…?”

Dovete sapere che mia madre non ha mai masticato molto l’inglese, così suggerii: “Life coach, mamma, life coach! E comunque, perché no? Chi mi vieta di fare i provini?” dissi in tono scherzoso.

Eppure, quella sera, continuavo a chiedermi cosa fosse questo “life coach” e lo scoprii sul sito di Music’s Planet: era una persona che doveva comportarsi come specie di baby sitter con il concorrente a cui era stato assegnato, doveva tirargli su il morale, vedere i vari appuntamenti e cose simili. Una specie di manager in poche parole. E bisognava avere almeno 15 anni per poter fare il provino, con il capogruppo della categoria del cantante a cui si era interessati. Ne erano tre: Maria Di Maio, il capogruppo degli under 25, Silvia Fortuna, capogruppo degli over 25 e Luke Castagna, capogruppo dei gruppi.

Io ne avrei compiuto sedici tre mesi dopo, così quella notte dormii poco e niente,  continuando ad illudermi di diventare la life coach di Niko…

Basta, domani compilo il modulo di iscrizione per i provini sul sito di Music’s Planet e la faccio finita! So che non mi chiameranno, ma almeno potrò dire di averci tentato!

“Hai fatto la versione, Debora?” mi chiese la mattina dopo Cristina, una delle mie migliori amiche.

“Si, ma inutile dire che mi è venuta uno schifo…” risposi rabbuiata, accelerando il passo verso la mia scuola, il liceo Classico Europeo “G. Pascoli”, dato che la campanella sarebbe suonata da lì a cinque minuti.

“Immagino che ciò sia dovuto al fatto che ieri nella puntata di Music’s Planet ha fatto vedere Niko che provava il suo pezzo per martedì!” sghignazzò lei. “Hai visto com’era bello? Ho fatto i salti mortali per riuscire a vederlo, sono uscita dalla piscina con i capelli ancora bagnati…”

“Eh si… No, più che altro è dovuto al fatto che ho visto la pubblicità che parlava dei provini per i life coach…”

“Si! L’ho vista, non sai cosa darei per poter poterci provare…”

“Di Bene! Della Ventura! Cosa ci  fate ancora qui? Filate in classe, su!”

Sobbalzammo, trovandoci davanti il nostro professore di latino e greco che ci guardava con aria impaziente appena fuori il cancello dell’istituto.

“Si, stiamo andando, professore!” risposi, e subito corremmo in classe.

“Ti dico solo che questo oggi ci fa nere!” esclamai senza fiato due minuti dopo, mentre prendevamo posto appena in tempo per vedere il professore entrare in classe e fare subito l’appello.

“Di Bene, su, inizia a correggere la versione…” mi chiamò, mentre Cristina faceva una faccia dispiaciuta e sentivo rimbombarmi nelle orecchie una sola parola: “Sfigata! Sfigata! Sfigata!” mentre Luisa, la secchiona della classe, si voltava a guardarmi compiaciuta.   

Fu quell’episodio che, due ore dopo, mentre eravamo in sala informatica e il prof uscì dalla sala, mi convinse ad iscrivermi velocemente sul sito.

“Ma cosa fai?” mi chiese Lina, un’altra delle mie migliori amiche.

“Cerco di dare una svolta a questa vita di merda!” affermai, mentre digitavo il mio cognome.

Era il ventitré marzo, ed aspettai invano per una settimana. Ma quando notai che nessuno mi contattava, passata la rabbia, ringraziai il cielo dato che era una cavolata, dovevo terminare l’anno scolastico e non sarei mai stata scelta, oltre al fatto che non sapevo come avrebbero reagito i miei dato che non gli avevo detto niente.

Eppure, il primo aprile, quando tornai a casa alle tre e mezzo(eh si, la scuola mi tratteneva fino a quell’ora) trovai mia madre un po’ confusa ed incredula ad aspettarmi.

“Ma non sai che pesce d’aprile mi hanno fatto, oggi!” disse subito, mentre posavo lo zaino nella mia stanza.

“Cosa?” chiesi distrattamente, mentre posavo il vocabolario di greco e mi buttavo sul mio letto esausta.

“Mi hanno chiamata stamattina e mi hanno chiesto se  c’eri tu…”

“E chi era?”

“Diceva di essere uno della redazione di Music’s Planet e che eri stata convocata per i provini per diventare life coach per domani…” disse scettica, prima di fare una risata sarcastica.

Mi alzai di botto dal letto, con gli occhi quasi fuori dalle orbite. “Cosa? Ma mi stai prendendo per i fondelli?” chiesi senza giri di parole, incredula.

“No! Ma… perché?”

“Merda! Mamma, io… Io mi sono iscritta sul sito, lasciando i miei dati! Davvero mi hanno invitata…?”

E lì venne il caos: mia madre fece un piccolo urlo, svegliò mio padre che stava riposando dicendogli tutto, mi connessi ad internet per vedere meglio gli orari ed ebbi anche una dolce sorpresa: gli studi televisivi e il loft si erano trasferiti da Roma a Napoli a causa di non so cosa ed io nemmeno lo sapevo!

“Cri, non sai cosa è successo! Domani andrò a fare i provini, Cri! Mi hanno chiamata! Ti rendi conto?!”

Feci la stessa telefonata a Lina, Giusy e Sabrina, le mie altre migliori amiche, e tutte mi risposero senza parole…

Senza speranze mi presentai ai provini con i miei e mio fratello. Era una semplice prova, un’esperienza! Non sapevo nemmeno cosa bisognasse fare ai provini, se era cantare ero spacciata: sono super stonata…

Mano a mano seppi che bisognava solo parlare di sé a Maria Di Maio, e dire perché si desiderava entrar a far parte del programma.

Tante persone venivano eliminate, altre venivano accettate per passare ai provini successivi. Non me ne capacitavo: Maria come faceva a comprendere se eravamo giusti o no in due minuti?

Quando arrivò il mio turno volevo morire: il cuore mi batteva all’impazzata, e a stento sentii l’imbocca al lupo della mia famiglia.

Indossavo dei semplici jeans chiari, una maglietta azzurra abbastanza leggera che nascondeva la mia ciccia sui fianchi ed avevo i miei capelli castani legati in una treccia. Che impressione avrei fatto?

Entrai e la vidi, la Di Maio: esattamente com’era in tv, solo che sembrava stanca a causa dei provini. Indossava un tailleur grigio, aveva i capelli più ricci del solito e il mascara sceso sotto gli occhi.

“Ciao, come ti chiami?” mi chiese.

“Debora Di Bene…” dissi, arrossendo come una pazza. Ero iper emozionata, cercavo di non balbettare; essere lì, di fronte a colei che guidava Niko nel suo percorso musicale era un vero onore.

“Bene, Debora, da dove vieni?”

“Maddaloni, provincia di Caserta” risposi, cercando di ostentare sicurezza.

“So dove si trova Maddaloni” ribattè lei secca, come se si fosse offesa.

“Ah! Mi scusi, è solo che nessuno la conosce…” mi scusai mortificata. 

Maria annuì, inforcando gli occhiali e prendendo in mano la penna. 

“Cosa fai nella vita?”

“Secondo anno di liceo Classico Europeo”

“Sarebbe?” chiese.

Sospirai. Spiegare la particolarità del mio liceo era dura!

“Beh, è simile ad un semplice classico solo che in più studio diritto, spagnolo e inglese, arte, geografia e scienze le studio tutti e cinque gli anni invece che solo nel primo biennio o l’ultimo triennio”

La donna si tolse gli occhiali, squadrandomi . Mi metteva un’enorme soggezione.

“E perché sei qui? La scuola ti impegna molto a quanto vedo” ribattè sicura di sé. “Sei giovane! Quanti anni hai?”

“Sedici a luglio” risposi all’istante, decidendo di farmi valere. “E la scuola non sarà un problema, ne ho parlato già alla scuola e nel remoto caso in cui dovrò partecipare studierò lì nel loft, tanto mi manca solo un voto in qualche materia per terminare il quadrimestre” aggiunsi stizzita,inventando tutto di sana pianta e implorando tutti i miei santi protettori.

“Va bene! E dimmi, immagino tu sia qui per Niko” dichiarò convinta, guardandomi con un’occhiata di sfida.

Cosa fare? Mentire? Essere sincera?

“Si” risposi. “Ma, insomma, non per conquistarlo o cose simili, non sono così scema! So che lui è a Music’s Planet per lavorare…. Non lo conosco, certo, ma mi piace la sua modestia, la sua serietà, e il suo modo di cantare è davvero unico”.

Dissi tutto questo in un battibaleno, quasi quasi mi mancava il fiato.

E, alla fine, dopo un enorme silenzio… Maria mi sorrise. Mi sorrise!

“Mmmh, bene, direi che puoi passare al prossimo turno, Debora!” disse infine dopo avermi squadrata per bene.

“Cosa?” chiesi senza capire, mentre il cuore mi martellava forte.

“Ho detto che puoi passare al turno successivo, che si terrà domani!” ripetè, e mi affrettai ad annuire.

“Oh, oh, si, oh, grazie mille!”  esclamai, ancora senza aver realizzato la cosa ed uscendo, andando incontro verso i miei che mi aspettavano ansiosi.

Non volevo crederci, urlai come una pazza, mi dimenai addosso a mia madre…

“Ce l’ho fatta, ce l’ho fatta! Sono passata al prossimo turno! ” urlai per mezza giornata.

Ma la gioia e la gaiezza andarono via non appena vidi, ventiquattro ore dopo, che eravamo circa cinquanta persone ad aver passato il primo turno di provini per diventare la life coach di Niko.

“Debora Di Bene e Annalisa Ferrara!” chiamò Maria, e mi feci avanti tremante insieme ad una ragazza dai lunghissimi capelli neri.

Questa volta ci sottopose ad alcune prove particolari, chiedendoci di immedesimarci in alcune situazioni e chiederci come avremmo reagito.

“Va bene, ragazze, vi faccio sapere dopo…” ci congedò.

E non potete immaginare la mia incredulità quando passai anche il secondo turno, quando, da cinquanta eravamo diventate venticinque.

E poi da venticinque diventammo dodici. Da dodici divenimmo sei.

E da sei divenimmo tre.

Io, la Sfigata per eccellenza in certe situazioni, avevo passato ben cinque turni, uscendone illesa.

“Ragazze, è stata una scelta dura, devo dirlo, e sono sicura che tutte voi potreste essere delle perfette life coach per Niko. Ma purtroppo devo sceglierne solo una… Perciò, Stefania, mi dispiace ma tu non hai passato questo turno…” iniziò Maria con aria triste, mentre Stefania, una venticinquenne bassina e con i capelli mossi, annuiva e usciva dalla stanza, lasciando nella sala me e Lucia, una ragazza di 18 anni di Torino.

“In bocca al lupo” mi disse, mentre a stento riuscivo a ricambiare l’augurio, con lo stomaco che si annodava.

Ripensai ai miei, al fatto che era meglio non vincere perché avrei avuto problemi con la lontananza, anche se mio padre era andato a parlare con il preside che, vedendo che avevo almeno due voti in ogni materia, aveva detto che non c’erano problemi e che al massimo avrei studiato lì e poi sarei uscita ogni tanto per fare i vari test ed interrogazioni.

“Bene ragazze, alla fine, dopo varie prove voi siete state quelle che mi hanno dimostrato di essere più mature e responsabili ed io ho scelto… Debora!” annunciò Maria, mentre Lucia mi guardava e mi abbracciava, con uno sguardo deluso.

Fu quel gesto a convincermi del fatto che avevo sentito bene, e mi sentii le lacrime uscire per la gioia e l’emozione.

“Oh, Maria, non ci credo! Grazie!” dissi, abbracciandola.

Uscii dalla sala emozionata, ancora piangente, mentre dicevo: “Sono passata! Sono stata scelta!” e mio fratello restava allibito mentre mia madre iniziava a piangere a sua volta e papà sorrideva suo malgrado…

“Mi raccomando, Deb, spacca tutto e parla di me a Niko!” mi salutò Cristina quella sera, dato che l’indomani sarei arrivata al loft.

Ed eccomi lì il giorno dopo, nei pressi del loft di Music’s Planet.

Me ne stavo lì, fuori la porta con gli altri life coach. Ci guardavamo emozionati, curiosi su ciò che sarebbe successo da lì a qualche minuto, quando i tre capogruppo arrivarono e ci fecero segno di seguirli.

Non riuscivo a capacitarmi del fatto che avrei conosciuto Niko e che sarei stata la sua life coach finchè sarebbe rimasto lì… Cosa avrebbe pensato di me?

Continua...

Qualche Anticipazione:

 
Martina mi sorrise. Era una ragazza di diciotto anni dell’Aquila, sembrava davvero simpatica. Ma, ahimè, dovevo ancora conoscerla bene.

Non seppi darmi una risposta perché Niko era lì davanti a me, visibilmente confuso. Non avevo nemmeno sentito la porta aprirsi, cavoli!

Niko fece una piccola risata. “Anche io non credevo avrei mai arrivato qui, ma, beh, alla fine ce l’ho fatta” mi raccontò. “Ma perché, quanti anni hai? Diciotto?” chiese.

“Si. Ah, e comunque, i tuoi cugini di Pisa non capiscono niente” disse Niko sereno mentre ci avviavamo in sala prove.

  
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