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Autore: i suoi occhi verdi    24/06/2014    4 recensioni
Voltò lo sguardo verso il basso, mentre alcune lacrime bagnavano il suo viso.
La sua vista era offuscata, ma riuscì comunque a scorgere una piccola violetta, di fianco a se.
La raccolse sorpreso e se la rigirò tra le mani, come fa un bambino col suo nuovo giocattolo.
Non gli piaceva la parola “morte”, riconduceva a sentimenti tristi e lacrime. Per lui, spegnersi significava ricongiunsi alla sua vita. Quando trovarono il corpo di Leon, la sua bocca era piegata in un sorriso. Si era finalmente ricongiunto alla donna che amava. Neanche la morte era riuscita a separarli e forse li aveva avvicinati ancora di più.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Violetta
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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A SKY FULL OF STARS

Era intenzionato a lasciarsi andare, senza  lottare o combattere.

Non gli piaceva la parola “morte”, riconduceva a sentimenti tristi e lacrime. Per lui, spegnersi significava ricongiunsi alla sua vita.

Un vecchio di circa ottant’anni, si ritrovava pensieroso camminando per il parco.

I suoi occhi vispi osservavano tutto ciò che lo circondava,: era primavera, i primi boccioli crescevano, le prime farfalle volavano posandosi da un posto all’altro, l’odore d’erba tagliata gli entrò nelle narici.

Passo dopo passo, arrivò sotto un gran albero, colorato dal rosso vivace dei petali dei suoi fiori.

Si sedette all’ombra dell’arbusto e guardò verso il cielo.

I suoi occhi verdi si godevano quella vista meravigliosa, il cielo era completamente limpido, azzurro come non mai e il sole risplendeva in alto.

Voltò lo sguardo verso il basso, mentre alcune lacrime bagnavano il suo viso.

La sua vista era offuscata, ma riuscì comunque a scorgere una piccola violetta, di fianco a se.

La raccolse sorpreso e se la rigirò tra le mani, come fa un bambino col suo nuovo giocattolo.
 
“Leon Vargas! Smettila immediatamente.”

“Solo se ammetti che sono un figo pazzesco” disse la voce maschile continuandole a fare il solletico alla ragazza che aveva di fronte.

“Ok! Ok! Sei un figo pazzesco!” disse la donna ormai stremata.

I suoi capelli prima ordinati alla perfezione ora erano in condizione pietose, il vestito era tutto stropicciato, ma il sorriso era sempre sul suo volto, accompagnato da due grandi occhi tanto vivaci quanto intensi.

“Il mio figo pazzesco” disse la mora per poi dare un dolce bacio a Leon.

“Tieni. Una violetta per Violetta” disse il ragazzo porgendole delicatamente un piccolo fiorellino tra le mani.

“Grazie” disse Violetta allargando gli angoli della sua bocca, per regalargli un sorriso, per poi buttarsi tra le sue braccia.

“Sai, in questo cielo penso di vederti” disse dopo qualche minuto di silenzio.
“ in un cielo?” disse il ragazzo osservandola confuso.

“Si, perché è formato da tante piccole stelle e se ne manca una rimane un vuoto incolmabile. Insomma t-tu mi completi.”

Leon era rimasto affascinato dalle sue parole. Era pazzo di lei: il rossore delle sue guance, la sua ingeniutà, il suo bisogno di protezione, ma anche la sua determinazione.

Prese la ragazza per il viso e la baciò, sorridendo sulle labbra.
 
 
“Anch’io in questo cielo penso di rivederti” disse farfugliando tra se l’anziano.

In quel preciso momento il tempo si fermò, il cuore dell’uomo smise di battere e i suoi polmoni respirarono un’ultima volta.
Leon fu accecato da una luce fortissima, ci vollero un paio di minuti per riprendere completamente la vista.
Davanti a se vi era una donna della sua stessa età che gli tendeva la mano, i capelli bianchi le arrivavano alle spalle, alcune rughe circondavano il suo viso coronato da un caloroso sorriso.
Il vecchio a fatica si alzò e sorrise, sorrise come non faceva da tanti anni. Afferrò con forza la mano dell’anziana, come se avesse paura che scappasse.
I loro sguardi si incrociarono dando vita alla fusione tra il verde e il nocciola.
Leon attirò con forza il suo esile corpo al suo e la strinse tra le braccia.
Entrambi con gli occhi lucidi dissero: “Ti amo” e camminarono insieme verso l’eternità.
 
 
Quando trovarono il corpo di Leon, la sua bocca era piegata in un sorriso. Si era finalmente ricongiunto alla donna che amava. Neanche la morte era riuscita a separarli e forse li aveva avvicinati ancora di più.
 
 
 
HEILA GENTE!
Eccomi con questa piccola storia che mi è venuta in mente ascoltando “A sky full of stars” dei Coldplay.
Che dire? Mi piacerebbe che commentiate questa mia piccola pazzia delle due del mattino, dandomi consigli e pareri.
Un bacio e alla prossima, i suoi occhi verdi.
 

 
  
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