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Autore: Sabb MR    24/06/2014    1 recensioni
E se non fossero stati solo Katniss Everdeen e Peeta Mellark ad aver deciso di organizzare un matrimonio che tutti aspettavano? Magari Panem avrebbe un motivo in più per ribellarsi.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gloss, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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....-Non stiamo andando per scelta. Voi siete la nostra famiglia, e non vedo come chiunque altro possa amarci meglio.  

....Un coro intenerito si alza dal pubblico alle parole di Gloss, e io non posso far altro che sorridere divertita. Tutto quello che dice non mi sembra altro che una grandissima menzogna, un architettato discorso per accaparrarsi più sponsor possibili e uscire vivo dall'arena, anche se con qualche arto in meno.
....I miei occhi non si spostano un attimo dalla sua figura possente, così elegante nel suo abito nero, ma comunque capace di incutere timore in chiunque si trovi davanti lui. In 28 anni della sua vita non ha fatto altro che allenarsi, e anche con l'aspetto di un damerino si può benissimo comprendere che molto probabilmente riuscirà ad arrivare tra gli ultimi. O almeno spero.
....Subito noto che cerca qualcuno tra il pubblico, e meccanicamente alzo la mano sinistra per far risplendere l'anello di diamanti che mi ha regalato quando mi ha proposto di sposarlo. La pietra brilla sotto la luce dei riflettori, e lui riesce a individuarmi tra la folla. Poggia il suo sguardo su di me e sorride. Ma a Caesar non sfugge nulla, e la domanda arriva come previsto.
....- A chi stai sorridendo? Magari a una futura moglie? - chiede il conduttore abbracciando tutto il pubblico con uno sguardo malizioso, e la reazione dei presenti non si fa attendere molto.

....Riesco a entrare nella Camera di Lancio proprio mentre un ometto agghindato da tatuaggi e orecchini di una strana tonalità di verde e uno strano vestito tutto ondine a destra e a manca sta freneticamente girando e rigirando intorno a Gloss per aiutarlo a mettersi la tuta progettata per l'arena di quest'anno. Una volta completato il suo lavoro, lo stilista - di cui non ricordo nemmeno il nome - mi si avvicina profondendosi in numerosi e quanto mai finti complimenti sul mio aspetto e proponendosi di farmi qualche plastica facciale o uno strano tatuaggio in alcune parti del corpo non proprio baciate dal sole. Io lo guardo di sottecchi mentre lui analizza ogni singolo millimetro del mio corpo prima che il pacificatore che mi ha accompagnato non gli intimi di uscire e lui, come un piccolo verme, sgattaioli fuori lasciandomi finalmente sola con l'uomo che a breve sarebbe stato mio marito.
....Io guardo lui, lui guarda me. È dal giorno dell'ultima mietitura che non parliamo di come si potrebbe trasformare il nostro futuro da quel momento. Abbiamo semplicemente continuato a fare i quasi-sposini progettando casa, abito, bouquet, rinfresco, scegliendo invitati e testimoni...
....È lui a rompere il silenzio. - Come hai fatto ad arrivare fin qui?
....- Ti devo costantemente ricordare che sono i soldi a far girare Capitol City e che procurarsi un hovercraft che ti porti ovunque è una grande stronzata? - dico avvicinandomi a lui. Gloss poggia le mani sui miei fianchi e io i palmi sul suo petto. E a quel punto cedo.
....Gli getto le braccia al collo e lo stringo forte. Lui fa altrettanto, e io ne approfitto per imprimermi per l'ultima volta il suo profumo addosso. E qui inizio a ricordare tutto quello che abbiamo passato dal primo attimo in cui ci siamo visti fino a ora.
....La prima volta che ci siamo incontrati è stato alla sessantacinquesima edizione dei Giochi della Fame, quando io ero un tributo e lui un mentore. Ci guardammo a lungo prima che scoppiasse in una sonora risata.
....- E tu dovresti essere...? - mi chiese divertito.
....- April Wolf, tributo del distretto 6 - gli risposi con fare orgoglioso.
....- E uno scricciolo come te dovrebbe riuscire a vincere gli Hunger Games? - mi disse guardandomi con scherno con i suoi occhi puntati nei miei. E allora scattó qualcosa che né io né lui saremmo riusciti a fermare.
....Rise di nuovo, anche se in maneria meno convinta questa volta, e se ne andò. Da quel momento per tutta la durata dei giochi cercai di imitare in tutto e per tutto quello che aveva fatto lui due anni addietro, quando era solo una preda. Volevo vincere per la mia famiglia, certo, ma anche per dimostrargli che uno "scricciolo come me" sarebbe stato capacissimo di sopravvivere anche senza l'aiuto di alleati. E cosí successe.
....Una volta fuori di lì, sopraffattta dalle telecamere durante il Tour della Vittoria, fu lui a venire da me. Mi allungò la mano e si congratulò per l'ottimo lavoro svolto nell'arena. E fece qualcosa che nessuno di noi si aspettava facesse e che mandò in delirio l'intera Capitol City: mi attrasse a lui, mi strinse e mi stampó un bacio sulle labbra. Ci misi parecchio prima di assorbire il colpo e chiudere gli occhi lasciandomi trascinare dagli eventi.
....In realtà pensavo che mi avrebbe uccisa, dato che sono riuscita a ottenere la vittoria squarciando la gola proprio a un tributo del distretto 1 con un pugnale, ma era alquanto evidente che mi sbagliavo. E da quel giorno in poi i telefoni delle nostre case nei Villaggi dei Vincitori non smisero di suonare nemmeno un attimo. Da quel momento più di un treno partì dal distretto 6 all'1 e viceversa. Da allora le nove edizioni successive degli Hunger Games hanno sempre avuto qualcosa su cui puntare gli occhi. Ma quest'anno è stato diverso. Quest'anno la Ghiandaia Imitatrice ha portato novità più interessanti per i capitolini e più importanti per la gente nei distretti. Ma onestamente non mi è mai importato granché della fama.
....E dall'anno prossimo? Chissà, magari la coppia Gloss-April esisterà ancora, o magari ci sarò solo io, un povero cuore infranto annegato dai media che ne vogliono sapere sempre di più sulla vita privata di ognuno di noi. Ma ripeto che di questo poco me ne importa.
....Mi allontano leggermente e gli poggio un lieve bacio sulle labbra, bacio che poi diventa più profondo e ci stringiamo forte, una sua mano tra i miei corti capelli rossicci, le mie unghie conficcate nelle sue spalle che non vogliono più lasciarlo andare. E proprio in quel momento, quando sembriamo essere ormai diventati una persona sola, che vorrei che il tempo si fermasse.
....Purtroppo una voce metallica ci riporta alla realtà, e siamo costretti a lasciarci. Mi bacia sulla punta del naso e sale sulla piastra di metallo che lo porterà nell'arena.
....- Possa la buona sorte... - dico prima che un cilindro di vetro lo circondi. Vedo le sue labbra finire la mia frase componendo le parole "... essere sempre a nostro favore" senza però poterle sentire.
....È una specie di rito, una frase di arrivederci che formuliamo ogni volta che siamo costretti a lasciarci. Anche se questa volta molto probabilmente sarà l'ultima.
....Senza che me ne renda conto, una lacrima salata mi graffia la guancia mentre cerco di sorridere quasi divertita per non farlo impensierire, ma ho come la sensazione di non esserci riuscita. Gloss ride tranquillo lo stesso, e vedo di nuovo delle parole silenziose formarsi sulle sue labbra. "Ciao, scricciolo" mi dice facendomi l'occhiolino, e la piastra si solleva portandolo al di fuori della mia vista, nell'arena, dove altri 23 tributi proveranno a guadagnarsi la propria vita pagandola con la sua. E a quel pensiero cedo di nuovo.
....Abbasso la testa e chiudo gli occhi. Sento delle gocce cadere sul pavimento e stringo i denti, ma non ci metto molto a tornare un me.
....Alzo lo sguardo, mi asciugo le poche lacrime che ho sprecato, mi giro e me ne vado. Capitol City mi ha tolto la cosa più cara che avevo, ma non ho intenzione di mostrargli quanto questo mi faccia male. Chissà, magari solo la cornetta del mio telefono mi sentirà piangere ancora.





~Angolo autrice ~
Salve a tutti, ho scritto questa nuova one-shot su Hunger Games giusto ieri. Amo la saga, ho letto tutti i libri e devo ammettere che mi hanno presa moltissimo. Riguardo alla storia, era già da un po' che avevo in mente un'idea del genere, basata poi su un personaggio di cui sappiamo poco quanto niente e una "nuova arrivata". Per quanto riguarda la fine della storia, suppongo che la maggior parte riuscirà a intuirla.
Che posso dire di più, fatemi sapere se vi piace! :*
   
 
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