Aprì la porta della stanza provocando lo sbattere di essa contro la parete. Dopo quella strana serata sono cambiato. Tirai le coperte scoprendo un ragazzo assonnato. Spalancai la finestra in modo che i raggi di sole mattutini svegliassero quel disgraziato che mugolava perdono ai suoi peccati. 
-Itsuki, capisco che questa casa sia tua e che Haruhi ha preso tutte le stanze, e che siamo costretti ha dividere la camera, e che sei gay, e che tu mi abbia quasi stup...
-Dì ancora una congiunzione e ti sputo in faccia!
-Che schifo!
-Se tu te le cerchi...
Andai sul balcone. Inspirai profondamente quell'aria salata.
-Perchè non andiamo fino sulla spiaggia?
Guardai il mio compagno di stanza. Scandalizzato mi girai a guardare il cielo limpido e senza nuvole che in quell'angolo di paradiso regnava sovrano.
-Forse prima è meglio che tu ti metta almeno un costume.
Koizumi prese svogliatamente uno dei jeans che erano disseminati dappertutto in quella stanza e se lo infilò. Si avvicinò maliziosamente per abbracciarmi alle spalle. Sorrisi malizioso. Era il mio momento per fargliela pagare.
-Ora sarò io a dirigere i giochi.
Lo spintonai fino alla sponda del letto. Un sorriso molto poco casto mi apparve in volto. Un'altra spinta bastò per fare cadere il ragazzo bruno a sedere. Koizumi rise.
-Credevo che non ti fosse piaciuto davvero.
-Stavo mentendo. A chi non sarebbe piaciuto. Le tue mani sono divine.
-Sono davvero lusingato dalle tue parole.
Misi una mano dietro alla testa del ragazzo, lo avvicinai. Sentivo il suo fiato caldo accarezzarmi il basso ventre. Arrossì. La sua bocca scese. Le sue dita giocavano con l'elastico dei miei boxer, come quella volta.
-Riprendiamo da dove ci siamo interrotti l'altra volta... 
La sua bocca tornò sul mio ventre facendomi venire i brividi. Non appena le mutande furono sfilate sentì la sua lingua leccarmi sull'inguine. Le mie mani accompagnarono le sue spalle a stendersi sul letto. Seguirono la linea di quei muscoli perfettamente scolpiti e arrivarono alla cerniera dei pantaloni. I miei occhi, avidi, cercavano di non distogliere l'attenzione dalla sua pelle candida. Avvicinai la bocca alla sua. Amavo il sapore delle sue labbra, e ancora di più amavo il loro contatto con le mie. 
POV Koizumi Itsuki
Le sue labbra scesero lungo il collo. La sua lingua seccava la mia pelle. Mi morse sulla scapola. Gemetti. Era per entrambi molto eccitante, si vedeva che Kyon provava piacere in quello che faceva. La mia mano andò a posarsi sulla pancia di Kyon. Scese lentamente. Kyon ansimò ma non smise di leccarmi, baciarmi, mordicchiarmi il collo. 
-Sono già eccitato di mio, serve anche la tua mano?
Gemetti ancora una volta.
-Si, serve molto.
Le labbra di Kyon tornarono giocose verso le mie. Il loro contatto mi fece emettere un suono che equivaleva a "ne voglio ancora". Kyon parve recepire il messaggio perché dopo meno di Due secondi il suo peso fu completamente sopra di me. Si rialzò. Mi girò di lato. Lui si sdraiò di fianco per abbracciarmi.
-Ci siamo spinti troppo oltre... Avrebbero potuto sentirci. I tuoi orgasmi sono stati decisamente elettrizzanti però...
-Non sono io quello che ha aggredito il compagno di stanza che si era appena svegliato. Comunque gra...
Mi tappò la bocca con la mano.
-Devo essere sincero, è più piacevole farsi coccolare da te.
Girai la testa verso la sua. Le nostre labbra si scontrarono. 
-E allora fatti coccolare...
POV Kyon
E così, la tiritera rincominciò. Le sue mani che giocavano con il mio corpo, la sua bocca che mi regalava succhiotti qui e lì, il suo naso che perlustrava ogni centimetro di pelle, la sua lingua che cercava di impossessarsi della mia bocca, del mio corpo...