Non odo nulla, se non una debole musica dalle tristi note che,
da tempo immemore,
risuona nella mia mente.

Non riesco a vedere niente, se non le ombre che,
danzando senza tempo,
si muovono di fronte a me.

Il mio corpo è sospeso nel nulla.
Sopra di me,
sotto di me,
dietro di me,
di fronte a me,
vi è solo il nulla.

Il nulla è nulla,
il nulla è oscuro e privo di luce,
il nulla è l'oblio,
il nulla è dentro di noi ed attende paziente
di coglierci impreparati e di poter nutrirsi di noi.

Nessuno vi è mai sfuggito e tutti,
come farfalle ignare,
sono caduti tra le labbra di questo famelico mietitore.
 

Non provo nulla, a parte il dolore
e non cerco nulla, a parte l'amore.

Non sento e non vedo,
non provo e non ottengo.
Ma perché arrendersi?
Perché non combattere? Mi domando
 

Ma, come il resto, le mie parole non avranno risposta,
se non un'eco lontana priva di parole.
Cado nel mare del niente e del tutto,
annego in una spirale di odio e devastazione e
come un naufrago,
cerco disperatamente la salvezza.

Cerco una salvezza che non è mai esistita,
che non esiste e
che non esisterà mai.

E qui, priva di vita e piena di vane speranze,
continuo ad andare alla deriva,
alla disperata ricerca di risposte.