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Autore: FallenAngelsGoToHell    24/06/2014    2 recensioni
Dal testo: "La lametta dentro la tua tasca ti punge una gamba, fa sentire la sua presenza. E' un intruso tra di voi, non dovrebbe esserci. Finirà prima o poi ... "
Il tema è l'autolesionismo. Ho voluto descrivere sprazzi di vita, episodi, che possono succedere in una coppia, dove è presente un cutter. Non vi sono scene sanguinose, ma un po' violente (non troppo). Buona lettura!
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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How long will this take?
How much can I go through?
My heart, my soul aches
I don't know what to do
I bend, but don't break
Somehow I'll get through
'Cause I have you





- Credo che forse sarebbe molto più semplice finirla così, in silenzio. Non dire una parola. Guardare fuori, senza pensare, perchè se pensi poi torni indietro e ti dici che non è giusto, la vita deve essere vissuta -
-Perchè non è forse vero?-
-E per quale motivo dovrebbe essere vero per tutti? Vivi come vuoi, ma lasciami morire quando voglio-
-Non dire queste cose, ti prego-
-E' la stessa cosa che mi ripeto ogni giorno-





And if I had to crawl
Well, you'd crawl too
I stumble and I fall
Carry me through
The wonder of it all is you
See me through





E lei era lì, immobile, con le ginocchia strette al petto. Non si volta quando entri, ma sa che ci sei. Ti sei già trovato in quella situazione diverse volte e, come al solito, muovi istintivamente gli occhi a terra. La cerchi. La vedi. La raccogli. Era vicino ai suoi piedi, sporca di sangue secco, abbandonata sul pavimento come se fosse stata semplicemente dimenticata. Vorresti fosse così. Tutti e due lo vorreste. Vai in bagno a prendere dell'alcool e un asciugamano per pulirla da quel casino. Non dite una parola. In fondo, quanto fiato si può spendere per commentare una scena vista decine di volte nell'arco di due anni? Mentre le tamponi le ferite, lei piange. Si vergogna ancora. Tu la fai sedere sopra di te e l'abbracci. Dalle veneziane di quella squallida finestra filtrano gli ultimi raggi del sole, che preannunciano l'inizio dell'ennesimo crepuscolo estivo. La lametta dentro la tua tasca ti punge una gamba, fa sentire la sua presenza. E' un intruso tra di voi, non dovrebbe esserci. Finirà prima o poi ...





Oh, Lord, where are you?
Do not forget me here
I cry in silence
Can you not see my tears?
When all have left me
And hope has disappeared
You'll find me here






-L'hai buttata via? Sei stato tu?
-Tess cerca di stare calma ...
-Cazzo non dirmi di stare calma! Chi ti ha dato il permesso di prenderla, è? Come cazzo ti permetti di ...-
-Dio, ma ti senti? Dovresti dirmi grazie, che ti aiuto e invece ...-
-Mi aiuti? Ma se lo sai che non servirà a niente! Cosa credi? Che perchè mi hai buttato la lametta io non possa più tagliarmi? O stare male, piangere e cadere in depressione? ... -
-Faccio quello che tu non hai il coraggio di fare! Cazzo, ma mettiti anche nei miei panni! Pensi di stare male solo tu? Come se a me non me ne fregasse niente! ... -
-E quindi cosa dovrei fare? Secondo te a me piace 'sta cazzo di situazione? Non l'ho mica chiesto io di avere 'sti cazzo di problemi! -
-Va bene, allora hai sempre ragione tu! Se la smettessi di commiserarti ogni volta le cose andrebbero meglio, ma a te non te ne frega un cazzo, ecco qual è la verità!-
-Ma vaffanculo ... -
-Cazzo Tessa guardami quando ti parlo! GUARDAMI!-
Tu le afferri il braccio e la fai voltare con forza. Sei arrabbiato. Lei non vuole capire. Finge di non capire. Si divincola dalla tua presa senza riuscirci. Ti guarda con odio e cerca di colpirti al volto con l'altra mano. Anche lei è arrabbiata. Per lei sei tu a non capire. E delle volte quando nessuno dei due capisce si finisce così. Tu la sbatti al muro e lei ti sputa in faccia. Ogni gesto che fate vi fa male, ogni insulto che dite vi distrugge, ma non vi importa, perchè in questo momento ciò che vale di più è il dolore dell'altro. Le dai uno schiaffo e lei ti spinge via. Vi fissate con odio, vorreste non aver mai iniziato quella discussione. Senti gli occhi inumidirsi e ti rendi conto di quanto sia inusuale per te piangere di fronte a lei. Ti volti e te ne vai per non far vedere le lacrime e per evitare di cedere e finire tutto così, attaccati a quella parete. Sbatti la porta e da dentro la senti singhiozzare. No, così non si può continuare.







When everything I was is lost
I have forgot but you have not
When I am lost, you have not lost me






-Drew ...-
-Non ti voglio vedere, vattene via-
-Per favore, Drew-
-Ti ho detto di andartene!-
Aspetti che lei replichi qualcosa, ma non senti niente. Ti volti e lei è lì, in piedi a fissarti, lo sguardo triste e vuoto. Temevi se ne fosse andata davvero, ma è troppo intelligente per non capire quando vuoi che rimanga. E capisci che qualunque cosa avvenga in quella stanza lei lo aveva già previsto. Sa sempre tutto prima di te, è sempre stata più avanti. Tu sei solo uno spettatore paziente. Il posto d'onore è più comodo del loggione in alto, ma è sempre troppo distante dal palco, dove si recita la sua vita. Tuttavia, ti rendi anche conto che lei non c'è là sopra, non è la protagonista. Lei si manifesta in ogni personaggio, in ogni oggetto. Non ha bisogno di stare al centro per essere osservata. Ecco perchè adesso, in quella camera semi buia, fatichi a vedere in lei il promettente avvocato che è, la donna di 34 anni che si sta ritagliando un posto nella società, che punta sempre più in alto per sè, non per quel palco e nemmeno per i riflettori.
Ti alzi e ti siedi sul letto. La guardi e lei ti guarda. Si avvicina e si mette sulle tue gambe. Le tue mani, sfiorando i suoi polsi, li sentono gonfi. Fa per nasconderli, ma tu glieli prendi e li osservi: altri graffi. Questi non li ricordi, li ha sicuramente fatti dopo il vostro litigio. La stringi contro il tuo petto e lei ti abbraccia con forza. Il silenzio si dimostra un prezioso alleato.




    When everything I was is lost
    I have forgot but you have not
    When I am lost, you have not lost me,


     you have not lost me ...
  
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