Storie originali > Fantascienza
Segui la storia  |       
Autore: Steve the miner    25/06/2014    0 recensioni
Questo è una storia che iniziai a scrivere alcuni anni fa.
Il protagonista è Alex, un ragazzo che possiede poteri tanto potenti quanto devastanti, e i cui genitori sono stati uccisi da alcuni uomini misteriosi. Alex avrà un ruolo importante nel futuro del mondo e dell'umanità, ma non è certo se sarà un ruolo positivo o negativo. Potrebbe lottare per salvare il pianeta, come potrebbe ingegnarsi per distruggerlo.
Ancora poco si sa di lui. Ancora poco so io, di lui.
Lo scopriremo con il procedere della storia.
Genere: Avventura, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Ancora una volta, signor Hill. Lo smaterializzi ancora una volta.-
Alex odiava tutto di quell’uomo. La sua faccia altezzosa, i suoi ridicoli baffetti arricciati, il suo camice lindo, lo stupido “Dr.” sul suo tesserino identificativo. Se Beatrice non gli avesse vietato di uccidere altri scienziati dopo l’incidente della scorsa settimana, gli avrebbe fatto sparire il cervello. O quello che era rimasto.
Invece, alzò scocciato la mano destra e la puntò verso il cubetto bianco che era stato appoggiato su un tavolino davanti a lui.
Il solito bagliore verde che scaturì dal suo petto precedette di qualche millisecondo un lieve sbuffo. E il cubo era sparito. Come al solito.
-Va bene così, dottor Lewis?- disse con strafottenza voltandosi. Era ovvio che andasse bene. Dopotutto aveva smaterializzato il cubo senza intaccare minimamente il tavolo sottostante.
L’uomo confermò i suoi pensieri, ripetendo parola per parola.
– Perfettamente, signor Hill. Ha smaterializzato il cubo senza intaccare minimamente il tavolo sottostante. Esattamente il risultato che ci aspettavamo, da un prodigio come lei.-
Ad Alex venne in mente una parola per descrivere quell’uomo.
–Leccaculo…- sussurrò.
-Mi scusi.- disse lo scienziato –Cosa ha detto?-
Il ragazzo lo guardò dritto negli occhi, sogghignando. Stava per fargli scomparire la testa, come meritava, quando vide una persona che lo fissava dalla galleria soprelevata.
E il suo cuore quasi si fermò.
Una donna stupenda, dai capelli corvini lunghi fino al prosperoso seno, il volto angelico ed allo stesso tempo sensuale, lo stava osservando attraverso il vetro, sorridente.
Alex si voltò a guardarla, totalmente dimentico dello scienziato, e le sorrise a sua volta.
La donna si voltò e se ne andò, rompendo la magia di quel momento. Ma Alex era felice. Beatrice aveva assistito al suo allenamento, e probabilmente era soddisfatta di lui.
-Stupenda come sempre, il nostro capo. Non sai cosa darei per passare una sola notte con lei…-
Il ragazzo si voltò di scatto, e vide lo scienziato di prima parlare di Beatrice con un assistente. La sua Beatrice!
Si avvicinò all’uomo, che si voltò sorpreso  -Signor Hill! Cosa ci fa ancora qui? Gli esperimenti sono già finiti, è liberissimo di ritornare alle sue stanze…-
Non fece in tempo a finire il discorso che il ragazzo lo afferrò per la gola e lo sollevò in aria.
- La prego… Si fermi…- gorgogliò lo scienziato, il volto paonazzo.
Qualche istante dopo, i vestiti da laboratorio caddero a terra vuoti, assieme al tesserino identificativo.
 


-Ma ti sei mangiato il cervello!? Hai idea di quanto fosse importante il dottor Lewis per le nostre ricerche!? Hai idea che, per colpa del tuo impeto di rabbia, l’intero progetto potrebbe subire un gigantesco ritardo, se non addirittura FERMARSI!?-
Marcò molto l’ultima parola, come per sottolineare la gravità della cosa.
-Alexander, io non ho più intenzione di tollerare queste tue bravate da perfetto idiota! Stai danneggiando l’intera struttura, e mettendo in pericolo il progetto!-
Beatrice si stava sbracciando, le vene del collo decisamente gonfie, camminando rabbiosamente avanti ed indietro per il suo ufficio.
Alex, intanto, era seduto su una sedia, al centro della stanza, le braccia appoggiate sulle ginocchia e la testa china.
Si sentiva tremendamente in colpa. Non per aver ucciso lo scienziato. Quello non lo toccava minimamente.
Si sentiva un inetto, una persona inutile, perché aveva rallentato il progetto che tanto stava a cuore alla sua amata Beatrice.
Ma quell’idiota se lo meritava, dopotutto.
-Aveva detto che gli sarebbe piaciuto andare a letto con te! Non potevo perdonarlo!-
La giovane donna lo fissò, ancora imbestialita. Ma in un attimo, dove prima vi era un’espressione furiosa, sbocciò un bellissimo sorriso.
-Alex, mio caro Alex- disse dolcemente –dovresti ormai saperlo che la stragrande maggioranza degli uomini in questa struttura ha pensieri poco puri nei miei confronti. E’ normale. E’ la natura corrotta dell’umanità.-
Dicendo questo, si voltò verso l’ampia vetrata che illuminava l’intera stanza. –E’ per questo che dobbiamo portare a termine il progetto. Per eliminare per sempre l’impurità dall’animo umano. Per rendere il mondo un luogo perfetto.-
Allargò le braccia e si voltò nuovamente verso Alex.
-Mi capisci, vero?-
Certo che la capiva. Era lo scopo della sua vita rendere realtà l’utopia della persona che amava. E il suo potere era l’unico modo per farlo.
Il potere di annichilire. Un potere che, distruggendo, avrebbe portato l’umanità alla perfezione.
Alex annuì –Certo che ti capisco. E sarò dalla tua parte, ti aiuterò in ogni modo. Dovrai solo permettermi di farlo.-
Beatrice si avvicinò lentamente al ragazzo, ancora seduto sulla sedia, e si chinò sul suo volto. Dolcemente, gli sussurrò nell’orecchio –Grazie, amore mio.-
E lo baciò sulle labbra.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: Steve the miner