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Autore: Astrid Solberg    26/06/2014    1 recensioni
Ogni anno, una Cacciatrice di Talenti va in giro per il mondo a bordo di un treno infinito. Solo gli Apprendisti più speciali, però, possono salirvici. Come fare a diventare un Apprendista Speciale? Semplice: bisogna essere figli di Apprendisti. Come si riconosce un Apprendista? Ancora più semplice. Sono i più stravaganti. Esistono tre forme di Apprendisti: colui o colei che possiede Capacità Mentali, colui o colei che possiede Poteri Illusori o, ancora più raro, colui o colei che possiede un Potere Elementare. Sono tutti Poteri molto potenti, che neanche il più Speciale tra gli Apprendisti riesce a controllare perfettamente. C’è, però, chi si avvicina molto alla perfezione (come la Leggenda di Annabella e Max), ma questa è un’altra storia.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Stavo sfogliando svogliatamente una rivista di moda.
Era tardi, quasi mezzanotte. Tra pochi minuti sarebbe stato il mio diciottesimo compleanno, ma non era ciò a rendermi così emozionata. Ero emozionata perché, domattina, avrei fatto il viaggio più importante della mia vita, in una destinazione sconosciuta. A dire il vero non sapevo quasi nulla del viaggio, durante l’addestramento non ce ne hanno parlato. I miei genitori dicevano di averlo affrontato, ma “quello che è successo nel viaggio rimane nel viaggio”. Mi avevano soltanto raccomandato le buone maniere e di mettere in pratica a pieno tutto l’addestramento svolto sin ora. Ebbene sì, stavo andando in una destinazione sconosciuta, con gente sconosciuta su un mezzo sconosciuto.
E la cosa era terribilmente eccitante.
-Buon compleanno, Blaze!- gridarono i miei, entrando in camera con una torta alle fragole. Mi buttai subito sulla torta. Mia madre cucinava le migliori torte della città, per cui non aveva quasi mai tempo per cuocerne una a mio padre o a me. Mi gustai a pieno la fetta e mi raccomandarono di addormentarmi subito.
Spensi la luce ed iniziai a pensare. Riflettei sull’addestramento, su ciò che avevo imparato. Solo qualche dozzina di libri strani. Strani ed estremamente interessanti. A scuola non ne avevano mai sentito parlare e, per paura che divulgassi questo “grande segreto” di cui parlano tutti, smisero di mandarmi a lezione.
Ricontrollai per l’ennesima volta la valigia, stracolma di vestiti e libri di teoria. Mi infilai sotto le coperte e dormii profondamente. Dormii così profondamente che dovette venire mia madre a svegliarmi, o avrei perso il mezzo misterioso. Corsi a lavarmi i denti e vestirmi, mi pettinai i capelli lunghi e misi anche un po’ di make up. Ero così eccitata che mi sono chiesta svariate volte come io avessi fatto a dormire durante la notte.
Sentimmo il campanello, mio padre andò ad aprire. Erano loro. Corsi anche io verso la porta, dopo una chiamata ad alta voce di mio padre, e vidi una signora bassina piuttosto in carne vestita di blu, la quale mi incitava a muovermi, visto che non avevamo tempo.

Mia madre scese la valigia per me e io abbracciai entrambi i miei genitori.
Non sapevo quando li avrei rivisti.
La signora bassina mi aiutò con i bagagli e mi fece accomodare su un treno mai visto prima. Era quasi vuoto, essendo le cinque del mattino. Vidi uno scomparto semi vuoto e mi ci intrufolai.
I due ragazzi –un ragazzo ed una ragazza- stavano parlando a proposito di un certo professore a cui avevano intenzione di fare uno scherzo.
Mi intromisi nella questione, giusto per farmi qualche amico.
-Di chi parlate?- sorrisi.
-Oh, solo di un professore della scuola.- mi rispose la ragazza, poi si ammutolirono.
-Ad ogni modo, io sono Blaze, molto piacere- provai di nuovo.
-Piacere mio, io sono Dim e questa cretina è Winnow- sorrise, stringendomi la mano. 
-Non dargli troppa corda, o si monterà la testa- rise, stringendo a sua volta la mia mano. –Così… Blaze, giusto?- annuii.
–Qual è il tuo Talento così Speciale?- disse Winnow. I suoi occhi sprizzavano curiosità e voglia di approfondire.
-Che io sappia, l’unico talento che ho è di combinare guai- dissi ridendo.
-Prova a fare così- mi incitò Dim. Lui aprì la mano, le vene del collo pulsarono e dalla mano uscì una sorta di fumo blu scuro, da cui non si riusciva a staccare gli occhi.
–Niente male, eh?- disse vantandosi.
-Pivello- lo derise Winnow, che a sua volta fece lo stesso movimento a mano aperta, da cui, stavolta, uscirono numeri e lettere trasparenti su uno sfondo verde scuro, il solito fumo.
-Wow!- esclamai.
-Non è niente di che, è la prima lezione di pratica dell’Accademia- spiegò Dim. –In pratica, devi riuscire a concentrare il tuo potere sul palmo della mano, piegando le dita e incurvando il polso per aiutare il Potere ad uscire più facilmente.-
E lo fece un’altra volta.
Sbalordita, seguii i suoi insegnamenti e lo feci, dopo qualche tentativo si creò, però, una minuscola fiamma al centro del palmo, la quale si spense subito. Mi voltai a guardare le facce incredule dei miei nuovi amici, fiera del gesto appena fatto.
-Ha la fiamma!- esclamò Winnow.
-La fiamma!- ripetè.
-E’ un potere così schifoso?- chiesi quasi ridendo.
-Tutt’altro!- stavolta toccò a Dim. –Conosci le Capacità basilari degli Apprendisti, Blaze?-
-Certo! Capacità Mentali, Poteri Illusori e Poteri Elementari, perciò deduco di appartenere a quest’ultimo gruppo.- dissi.
-Sai perché è sempre nominato per ultimo, il Potere Elementare?- disse Winnow.
-Perché fa figo?-
-Perché, già nascere con un Potere ti rende speciale, ma il Potere Elementare è ancora più raro di questo!- Ancora più scioccata, non si rese conto che l’ultimo posto del nostro scompartimento era stato occupato.
-Hey ragazzi, chi si rivede!- esclamò lo sconosciuto.
-Ciao Shade.. Scusala, ma è ancora scioccata- disse Dim.
-Scioccata da cosa? Cosa mi sono perso?- sorrise, voltandosi per un millesimo di secondo verso di me, per poi tornare a guardare Dim.
-La ragazza qui affianco, Blaze, ha il Potere Elementare della Fiamma Infernale!-
-Cosa?!- quasi urlò il ragazzo nuovo.
–Potresti darmene una dimostrazione?- chiese, rivolgendosi a me, finalmente.
-C-Certo, non so cosa ci sia di strabiliante..- dissi, per poi usare lo stesso movimento della mano sinistra di prima, per creare una fiamma un pochino più grossa della precedente, ancora quasi impercettibile.
Si spense subito, come prima.
-Riesci a controllarlo con la mano sinistra?- annuii.
–Sei mancina?-
-No, è rilevante?-
-Wow. Sei la prima persona delle poche che incontro che non si vanti di avere un Potere Elementare!- risero.
Sorrisi anch’io, mi piaceva parlare con loro.
-Comunque, scusami, io sono Shade. Molto piacere- disse dandomi la mano, che io strinsi come feci con gli altri.
Neanche un’ora passata su questo treno e già avevo degli amici. Che esperienza fantastica.

FINE PRIMO CAPITOLO


ANGOLO AUTRICE
Salve a tutti, sono l'autrice, il mio nome d'arte è Scarlett ^^
E' un po' che stavo scrivendo questa storia e mi sta prendendo parecchio, dopo diversi mesi ho finalmente deciso di pubblicarla.
Mi spiace per le info un po' messe a caso, ma non ci sono davvero degli "avvertimenti", in questa storia e, essendo totalmente originale, non sapevo davvero cosa mettere. Specifico, inoltre, che il "sentimentale" non è riferito solamente a storie d'amore!
Detto, questo, aspetto con ansia i vostri pareri, che siano positivi o negativi.
Grazie mille per aver letto il capitolo, ci vediamo al prossimo :3
Konnichiwa! ^^

   
 
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