Film > Altro - Fantascienza
Segui la storia  |       
Autore: GRACE_WHITE    26/06/2014    2 recensioni
[La guerra dei mondi]
Anno 2045.
I protagonisti di questa storia sono Jena e Theo, figli di Rachel Ferrier, la più giovane superstite alla guerra dei mondi avvenuta nel 2005. I due si accorgono cogliendo i segnali collegati all'infanzia della madre, che i Tripodi sono tornati. Dovranno combatterli con le poche persone che saranno in grado di aiutarli, e capiranno che la prima guerra dei mondi non era niente, niente in confronto a quella che sta per scoppiare.
Genere: Azione, Guerra, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Jena
 
Apro gli occhi e alzo lentamente la testa dal cuscino. Strizzo le palpebre per mettere a fuoco la mia stanza. Sento il russare della mia compagna di stanza dall’altra parte della camera, Becki, del dormitorio femminile della mia università. Non scendo dal letto, rimango immobile. Aspetto di sentire ancora il suono che mi ha svegliato, ma regna un insolito silenzio, intorno a me.
Strano.
Non ci sono le solite luci dei cartelloni appesi ai palazzi newyorkesi che irrompono dalle finestre. Butto giù i piedi e li appoggio nel pavimento freddo e mi dirigo verso la finestra, sopra la scrivania. Scosto la tenda e noto che ogni luce della città che ospita la mia scuola, la New York University, si è spenta.
Strano.
Trattengo il fiato per ascoltare meglio tutto ciò che il mio padiglione auricolare potrebbe captare. Un verso di un animale. Parlottii di persone in strada. Ma tutto quello che riesco a sentire è il gorgoglio che emette Becki quando respira. Mi scosto una ciocca di capelli bionda dietro l’orecchio. L’aria della stanza è consumata, quindi decido di aprire la finestra, anche se fuori è autunno. La tensione si allevia quando sento i ticchettii della pioggia infrangersi contro il davanzale davanti al vetro.
Mi avvicino alla lampada da lettura che ho sopra il comodino, accanto al mio letto, e alzo il suo interruttore. Non si accende, tolgo la lampadina, l’avvito di nuovo e ci riprovo, ma niente, resta spenta.
Black out? Probabile. Ma le luci di New York si riaccendono pochi secondi dopo, compresa quella della mia abat-jour. Stringo le labbra e faccio finta di niente, rientro nel letto e chiudo gli occhi, tentando di dormire.
Sento il suono.
Mi alzo di scatto, sono sicura che quella specie di suono di una tromba amplificata sia reale, non l’ho sognato. Becki non si sveglia, ma ha smesso di russare, deve aver avvertito il suono anche lei, anche se probabilmente in modo lieve. Mi affaccio dalla finestra sopra al mio letto e vedo una luce di una camera del dormitorio maschile accesa, un ragazzo vi si affaccia e guarda verso la mia direzione. Mi sporgo in avanti e lascio che le gocce di pioggia mi annacquino un po’ i capelli, alzò una mano verso di lui e la muovo da destra a sinistra. Lui mi imita e credo stia stringendo il pugno lasciando tesi il pollice e il mignolo, appoggia un orecchio nell’incavatura tra le due dita e scuote la mano. Io annuisco.
Prendo il cellulare dal comodino, vibra non appena lo prendo in mano. Sollevo lo sportelletto e leggo la scritta: “Theo”. Mio fratello.
Lui non mi saluta, si limita solo a chiedere:- Hai sentito anche tu?-
-Si.- sussurro, coprendomi la bocca con la mano per non svegliare Becki- C’è stato anche un black out poco fa, non so quanto sia durato, sono sveglia da qualche minuto.- mi avvicino alla finestra, è ancora li e scruta la città.
-Non sembra esserci un black out.- mormora lui, muovendo la testa in più direzioni, per osservare meglio New York.
-Per questo ho usato il passato.- ribatto a bassa voce- Devo chiamare la mamma?-
-No.- si affretta lui- Sono sicuro che ha da fare. Non mettiamola in ansia, ancora di più. E poi non ci sono stati i lampi, giusto?-
-Giusto.- farfuglio. Ma non sono sicura di quello che è successo. Sono sicura sul fatto che ho paura. Nostra madre ci raccontava storie della sua infanzia prima di addormentarci, per questo avevo ogni notte gli incubi. Suoni simile a quello che ho udito mi stordivano nel sonno e quelle creature, che mamma diceva che erano morte da tempo, mi venivano a torturare o uccidere nel letto. Ho ancora il ricordo dell’incubo più nitido: quegli esseri mi infilzano per bere il mio sangue e spargerlo per il pianeta, lasciandomi accasciata a terra, come un palloncino afflosciato e sgonfio.
Il terzo suono mi riporta alla realtà.
-Theo! Ti prego, vieni qui.- lo imploro, in preda ad un attacco di panico. Mi infilo sotto al letto, abbraccio le ginocchia e vi ci nascondo la testa.
-Calmati! Va tutto bene, Jena!- sentire il mio nome mi riporta alla realtà, e riprendo il telefono che ho lasciato cadere a terra
Deglutisco a fatica- Si. Si, okey.- la mano mi trema senza il mio premesso. Qualunque cosa sto per dire non riesco a sputarla fuori. Il segnale di pericolo della New York University rimbomba nella scuola e nei dormitori. Esco fuori dal letto, trovo Becki seduta sul suo, con aria confusa e con i capelli in scompigliati e in disordine.
Chiudo la chiamata e mi precipito fuori dalla mia stanza, il corridoio è affollato dalle altre ragazze del mio piano, mi faccio largo con spintoni tra le mie coetanee, come un pesce contro corrente. Raggiungo il dormitorio maschile e intravedo mio fratello in mezzo ai suoi compagni, anche lui sta tentando di venire nella mia direzione. Mi afferra per un braccio e mi trascina per le scale insieme agli altri, fino a trovare l’uscita d’emergenza più vicina. Non appena mettiamo piede fuori ci ritroviamo inzuppati dalla testa ai piedi in qualche secondo. La pioggia picchia forte, quasi a farmi male alla testa e alle braccia nude. Indossavo solamente una T-shirt e un paio di pantaloni larghi: il mio pigiama.
-Lo sapevo! Sono tornati, lo sapevo!- sono quasi sull’orlo dell’isteria. Il mio battito cardiaco e il mio respiro si fanno veloci, non è un buon segno. Theo mi afferra le spalle e mi scuote per farmi riprendere il controllo.
-Jena, stai più tranquilla se adesso chiamo la mamma?- ci scansiamo per far passare altri studenti e studentesse. Io annuisco e gli presto il mio telefono perché lo ha dimenticato nella sua camera. Aspettiamo quasi un minuto prima che nostra madre risponda, lo capisco dalla reazione di Theo: spalanca gli occhi e trasale- Mamma, sono Theo!- mi avvicino al telefono per ascoltare meglio.
-Tesoro! Cos’è successo? Perché mi chiami a quest’ora?- la sua voce è preoccupata, era più stanca del solito.
Strappo il mio telefono dalle mani di mio fratello- Sono loro mamma! Sono tornati! Abbiamo sentito il loro suono e c’è stato un black out!- sento mia madre parlarmi ma la ignoro, penso solo a quello che potrebbero farmi quegli esseri- Ci uccideranno, mamma, vieni a prendici!-
-Jena, ascolta la mia voce.- dice, ma le sue parole arrivano alle mie orecchie come se fossero piene di ovatta- Mando un elicottero, okey? Dovete restare dentro l’università, restate ! Non muovetevi.- ordina, poi chiude il telefono.
Guardo Theo per uno, forse due minuti. Poi i nostri sguardi si capiscono e corriamo verso la New York University, percorriamo le rampe delle scale e ci nascondiamo in camera mia, a guardare fuori dalla finestra l’orizzonte della città, temendo di poter avvistare quegli alieni.
-Secondo te sono tornati, giusto?- mi chiede Theo, stringendomi le spalle con un braccio.
-Si. Ne sono sicura.- rispondo. Ne sono certa, mia madre mi ha raccontato ogni dettaglio, lei c’è stata in quell’inferno. Lei è la più giovane che è sopravvissuta alla guerra dei mondi di quarant’anni fa, Rachel Ferrier.

-I Tripodi?- bisbiglia lui.

-I Tripodi.-
 
NOTA D’AUTRICE:  Ecco un altro mio racconto. Questa idea mi è venuta in mente ieri mattina, quando stavo guardando La Guerra dei Mondi :-) Spero vi sia piaciuto, però forse non riuscirò ad aggiornare ogni giorno o due, ma ogni tre massimo quattro perché ho anche da pubblicare i capitoli dei miei altri due racconti: Disney vs DreamWorks e Questa è sfortuna…?. Se volete fateci un salto! :)
GRACE_WHITE  <3
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Altro - Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: GRACE_WHITE