Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Lelusc    26/06/2014    3 recensioni
Cosa potrà mai far scoprire un nuovo lato di se stessa, ad una ragazza che tutti chiamano maschiaccio e che anche lei stessa si crede così? Cosa la cambierà? e cosa succederà? Questo è tutto da vedere,cosa potrà mai accadere?
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Spalanco la porta della biblioteca così bruscamente che diversi ragazzi si voltano verso di me infastiditi, ma l’ignoro. Io sono il tipo di ragazza che si può definire tranquillamente un maschiaccio, sono forte, irruenta e non mi muovo con grazia, solo il mio modo di parlare lascia notare che sono di sesso femminile, come anche il fisico, altrimenti verrei scambiata tranquillamente per un ragazzo gracilino,delicato,ma pur sempre un ragazzo.

Senza prestare molta attenzione, poso lo zaino sulla scrivania e comincio a cercare in libreria alcuni libri che possano essermi utili.

 La nostra scuola, la Meridian, situata al centro di New York, è un posto molto accogliente con professori e inservienti gentili, non potevo trovare di meglio, mi sono sentita subito bene fra loro. Le lezioni iniziano alle otto e finiscono alle due, ma il nostro preside ha voluto creare diversi club sportivi e intellettuali per sviluppare le capacità dei suoi alunni, quindi dopo la scuola chi ne fa parte, si ferma per partecipare; coloro che invece non fanno parte di nessun club, possono approfittare delle ore in cui la scuola è aperta, per studiare con calma e tranquillità o andare in biblioteca, ed è proprio quello che faccio.

Purtroppo sono debole in matematica, un problema che hanno molti,quindi, avevo pensato di farmi la tessera della biblioteca e prendere in prestito alcuni libri di esercizi per migliorare, per questo ho dovuto declinare, con profondo rammarico, l’offerta delle mie amiche.

Sono felice però, perché anche se è passata solo una settimana dall’inizio della scuola e ancora non ci conosciamo tutti bene, ho già fatto amicizia con Gabriella, una ragazza italiana e Lola, una ragazza spagnola. Sono loro che mi hanno chiesto di andare al karaoke dopo le lezioni, ma ho dovuto declinare l’invito, quindi ora sono intenta a cercare dei libri di matematica e non a cantare le canzoni del mio gruppo preferito,chi me l’ha fatto fare!

Trovo subito i libri che spero mi aiutino e, nel riprendere la borsa, sempre con un modo non proprio calmo e femminile, qualcosa che prima non ho notato, cade a terra. È un foglio appallottolato che qualcuno si è dimenticato. Lo raccolgo e curiosa lo apro.

Rimango allibita nel vedere cosa c’è disegnato. Una ragazza con i capelli marroni rossicci mossi dal vento,pieni di boccoli perfetti e onde,occhi color erba e un sorriso che ti lascia senza parole,luminoso,felice.

Anche gli occhi sembrano avere una luce vera, come se da un momento all’altro l’immagine sul foglio potesse prendere vita e fare parte della realtà, ed essere una persona vera della scuola, per l’esattezza essere la mia fotocopia, siccome la ragazza disegnata con maestria e perfezione in ogni minimo particolare, sono io, circondata da candidi fiocchi di neve.

Guardo colpita i tratti delicati del viso e dei boccoli che sembrano veri. In alcuni punti, tipo gli occhi, il tratto è più scuro, i capelli hanno linee più marcate e l’abito che indosso, dimostra che sono un’alluna della Meridian e poi,quel sorriso così vero,così incredibile. Veramente ho un sorriso simile?

Mi guardo intorno agitata, voglio sapere a ogni costo chi mi ha fatto questo ritratto, chi è il genio così delicato, gentile da fare un disegno così minuzioso in ogni piccolo dettaglio. Presa da una frenesia che non mi appartiene, comincio a chiedere a tutti.
Molti non sanno niente, altri non mi rispondono nemmeno, irritati dalla mia intromissione nel loro studio o nella loro lettura, quando alla fine trovo un ragazzo che sa più o meno rispondermi.

“Sì, è un ragazzo biondo. Siede sempre a quella scrivania laggiù” dice indicandomela. “Credo ogni giorno, non so fino a quanto resti, ma si mette seduto lì, da solo con i suoi acquerelli e dipinge senza dar fastidio a nessuno, ma non so dirti altro, non ci ho mai parlato”. Questo è quello che mi ha detto il ragazzo, ma non mi è molto d’aiuto.

 Beh, non serve dire che rimango con il mio ritratto in mano e con una voglia pazza di sapere chi è qual ragazzo biondo e, di conseguenza, mi dimentico del tutto dei libri che ho appoggiato sulla scrivania. Voglio solo conoscere quella persona dall’animo gentile e delicato che mi ha ritratto in un modo che è lungi da me, ma che forse, chissà, rispecchia la vera me stessa.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Lelusc