Osservava incantato quella ragazza dai morbidi boccoli che ondeggiava sul palco. Lei sempre così composta e raffinata ora ballava sensualmente davanti ai suoi occhi senza paura di essere giudicata, senza alcun timore. Seguiva con il suo sguardo ogni sua movenza attento a non perdere un singolo attimo di quella danza rivelatrice. Blair si denudava di ogni moralità e mostrava la sua vera indole. Era una ragazza tutt'altro che delicata, tutt'altro che timida, una fanciulla che dopo essersi tolta  quella maschera di finta pudicizia esercitava un tal fascino d'ammaliare anche lui, quel ragazzo che in realtà sapeva che era diversa e che nascondeva la sua vera natura per compiacere solo  la sua famiglia e il suo storico fidanzato. Scese dal palco e gli sorrise vittoriosa. Blair era  felice e libera. Libera come un'usignolo che finalmente spicca il volo e che ormai non ha più paura di cadere. Lei le porse la mano e lui la baciò delicatamente facendo in modo che le sue labbra sfiorassero appena la sua pelle diafana . Era così bella, così perfetta e Chuck si rese conto solo poco dopo di aver formulato quei pensieri così poco appropriati. Lei era sempre la ragazza del suo migliore amico anche se si erano lasciati alcuni minuti prima. L'aiutò a raccogliere gli indumenti che aveva lanciato durante la sua esibizione e silenziosamente si avviarono verso la sua limousine. Non aveva proferito parola, voleva solamente contemplarla. Saliti in macchina i loro sguardi si rincontrarono e in quel momento Blair si rese conto di non aver pensato nemmeno per un secondo a Nate e alla loro rottura che le sembrava un così lontano ricordo. Si sentiva sollevata e per tutto questo doveva ringraziare solo se stessa. Era stanca di soffrire, di piangere e quella serata era stata una valvola di sfogo. Si avvicinò lentamente al ragazzo e lo ringraziò per il passaggio.

Chuck con le sue grandi mani sfiorava  le sue braccia delicatamente fino a scendere sui suoi stretti fianchi, una carezza a dir poco infinita. Blair lo assecondava e baciava ogni membra del suo corpo. Sapeva che lei non aveva avuto nessun amplesso e decise di cercare di arrecarle meno dolore possibile, le voleva bene e per nessun motivo al mondo avrebbe desiderato vedere calde lacrime ornare il suo bel viso. Lentamente le tolse quella sottoveste perlacea che vestiva il suo minuto corpo e allo stesso tempo baciava ogni centimetro del suo collo. Blair si era lasciata guidare inebriata dal suo pungente profumo e dopo aver preso coraggio incominciò a sbottonare la sua cerulea camicia.