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Autore: StrychnineTwitch    27/06/2014    3 recensioni
E' mai capitato, almeno una volta nella vita, di fermarsi per un momento e riflettere? Riflettere soltanto su noi stessi, pensando al nostro presente, al nostro passato e al nostro futuro, e fermarci ad osservare ogni ricordo come un trofeo. L'unica cosa a proteggerci, è un'immaginaria barriera di cristallo che noi abbiamo posto lì in mezzo. Ma quando questa si spezza? Quando questa si spezza tutto ci cade addosso. Tutto ciò che era nostro, tutto ciò che eravamo e che siamo. Ci ritroviamo sommersi dal nostro stesso essere.
This is mine, this is me.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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AA. A volte ritornano, anche dopo un anno che se ne sono andati, quindi eccomi qui. Una breve introspezione di ciò che ho dentro ora, o meglio, il contrario, ho preso tutto e l'ho strappato dal mio petto, per chiuderlo qui e lanciarlo come una bottiglia di vetro in mezzo al mare. Dedico lo scritto a me stessa. Perché ultimamente sono per tutti una delusione, me compresa, e non mi farà di certo male ricevere un po' di conforto, anche se da moi.
Quindi ecco qui l'unica cosa che mi è rimasta: 

 


 
Dimenticare è sempre stato un punto debole dell'uomo. A volte è troppo facile, altre estremamente impossibile. Quanto è semplice scordarsi un nome, il volto di un passante non appena si prosegue nella direzione opposta alla sua. Quanto è difficile invece lasciarsi alle spalle le esperienze pericolose, il brivido che percorreva le membra, l'adrenalina che scorreva, quanto è complicato dimenticare una persona che ha costituito la nostra fonte di benessere ma che poi, per alcuni impedimenti, non ha più avuto l'occasione di farlo. Quanto è doloroso voler scordare ciò per cui ci siamo ritrovati a ringraziare il cielo in ginocchio, con le lacrime agli occhi, che, per almeno una volta nella vita, erano solo lacrime di gioia, che trasportavano in quelle scie umide il dolore appena passato. Ciò per cui ci siamo sentiti fortunati sembra la più insormontabile delle cose da dimenticare, quando questo sembra l'unico modo per guarire. Perché forse è fin troppo facile dimenticare una persona, ma troppo complicato dimenticare i suoi gesti, i momenti, e uno solo di questi che riaffiora alla mente sembra prendere il potere che un fiammifero ha su un cubetto di ghiaccio: sciogliere. Scioglie i sentimenti, rabbia, rancore, amore, delusione, liquefà la rete di cristallo che avevamo accuratamente posto davanti al resto delle memorie, per poterle solo contemplare come trofei. E quando tutto torna a galla, in un lago di ghiaccio fuso, i brividi prendono il sopravvento, il corpo trema e si intorpidisce, i piccoli icebearg cozzano l'uno contro l'altro, fanno rumore, tanto rumore, un rumore assordante che ci fa venir voglia di tappare le orecchie e strillare, strillare forte, tanto da coprire l'urlo straziante del dolore.
 
Fa male.
Fa male dimenticare.
Fa paura.
Fa paura ricordare.
 
Ho la voglia d'immergermi in quel ghiaccio, di non sentire più il mio corpo, di ibernare il sacchetto di pelle, organi e sentimenti di cui sono composta.
Ho voglia, per un momento, prima che il mio cuore smetta di battere, sì, ho voglia di immergermi nel lago delle memorie e trovarvi solo ricordi felici, ricordi tristi, ricordi e basta, perdendo il mio essere, scordando il presente e vivendo ciò che resta nel passato.
 
Perché lo sai? Mi manca tutto ciò che avevo congelato.
Mi manca svegliarmi al mattino e trovare il messaggio della buonanotte che non avevo letto perché ero troppo stanca, mi manca passeggiare, aspettare che arrivino le nove la sera per poterci rivedere, mi manca chiederti un bacio e riceverne due in risposta. Mi manca stare a letto e non fare nulla, e annoiarmi, e guardare il soffitto senza dire nulla, e avere altri due baci. Mi manca dirti che sono grata al mondo della tua esistenza, mi manca che tu sia mio, mi manca andare contro il mio stesso istinto per fidarmi di te. Mi manca criticare il tuo nome, i tuoi capelli e i tuoi gusti in fatto di musica. Mi manca sorridere per vederti felice, mi manca la sigaretta che mi lasciavi se io non ne avevo più, mi manca il batticuore mentre parli. Mi manca che mi abbracci e che dici che tutto andrà bene. Mi manca lamentarmi perché mi fai fare il the, mi manca il messaggio in cui dici che ci sarai sempre per me. Mi manca il coraggio di poter concludere il "noi" insieme.
Ho voglia di rifare tutto da capo, di uscire per divertirci senza sentire niente, rivoglio il nostro primo bacio. Rivoglio macchiare con l'indelebile la tua pelle, mentre tu hai macchiato il mio cuore sotto le stelle. Rivoglio il momento in cui spiavi l'orologio alle mie spalle, e continuavia rimandare l'ora di partire. E poi l'agitazione di comprare dalle macchinette, e poi la tranquillità di fumare sigarette. Rivoglio il mio cuore ma non lo riavrò indietro, rivoglio far l'amore dentro il mio letto largo un metro. Rivoglio piangere con te che dici di non farlo, che dici che il mio sorriso è tanto bello, anche se per me ti sbagli, perché averti è il vero meglio. Rivoglio le mie coccole quando ci dobbiamo lasciare, rivoglio le carezze che mi facevano addormentare. Ho voglia di sentirmi presa in giro per il ginger, per le partite all'xbox che ho perso, ma anche per tutte quelle vinte. Rivoglio stare a casa soli, e rivoglio tutto il mondo che ci guarda e ci invidia. Rivoglio la pioggia che si accanisce sulla nostra tenda, e se non posso averla rivoglio almeno le mie lacrime, rivoglio poter piangere.
Ho bisogno di essere di nuovo la tua principessa, e anche senza una corona, sentirmi la più bella. Ho bisogno della panchina sulla quale abbiamo scritto la nostra storia, ho bisogno di pensare ancora che correvamo dietro un sogno. Ho bisogno di racchiudere qui i miei sentimenti, in modo che l'inchiostro sia l'unico testimone di un elenco che ho scritto con le lacrime nel cuore.
Solo ora mi accorgo di quanto mi manchi la felicità, di quanto mi manchi tu, di quanto mi manchi io. Mi sono persa, mi manca ritrovarmi.
   
 
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