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Autore: theshinygirl    27/06/2014    10 recensioni
Severus Piton e Hermione Granger vengono catturati. Osserva la loro relazione cambiare in 30 giorni durante i quali vengono tenuti prigionieri in una cella.
-traduzione-
Genere: Angst, Dark, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hermione Granger, Mangiamorte, Severus Piton
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Questa è la traduzione della storia “30 Days” pubblicata sul sito ‘fanfiction.net’ da The-shiny-girl. Potete trovare il link della versione originale nel profilo.

 

 

 

- Epilogo -

 

 

Mi passo una mano tra i capelli, gemendo.

 

A cosa stavo pensando quando mi sono tagliata i capelli? Stavo almeno pensando?

 

Guardo l’orario scolastico che ho nell’altra mano, rendendomi conto di avere cinque lezioni prima della fine. E il resto della giornata lo trascorrerò studiando in biblioteca, cercando di mettermi al passo con tutte le lezioni alle quali sono mancata.

 

Un mese è un sacco di tempo.

 

E sono tornata da una settimana soltanto. C’è troppo lavoro scolastico da fare. Almeno gli insegnanti sono stati tutti molto comprensivi.

 

“Hermione!”

 

Mi volto, “Oh, ciao, Ron.”

 

“Forza, faremo tardi per la lezione di Pozioni,” dice mettendomi fretta per le scale.

 

“Dov’è Harry?”

 

“Non so, ha detto che ci vedremo lì.”

 

Silenzio.

 

“Perché quella faccia, Mione?” Chiede lui, “Non sei felice di essere tornata? Ci sei mancata.”

 

Sorrido, “Vi sono mancata perché non c’era nessun’altro ad aiutarvi a fare i compiti.”

 

Lui arrossisce un po’, “Beh, anche questo era uno dei motivi, ma – “

 

“Oh, risparmiatelo, Ron. E sbrigati, non voglio fare tardi.”

 

 

ooo

 

 

“Piton?” Sussurra Harry, “Cosa ci fa lui qui?”

 

Alzo gli occhi al cielo, “È il Professor Piton, Harry.”

 

C’è un silenzio di tomba in classe. Tutti gli studenti sono sorpresi dal fatto che ci sia Piton di fronte a loro al posto del Professor Lumacorno.

 

“Il Professor Lumacorno non è disponibile al momento,” Dice Piton, la sua voce rimbomba per tutta la classe, “Pertanto, avrete a che fare con me.”

 

Io ascolto pazientemente.

 

Gli occhi di Piton si spostano da uno studente all’altro con attenzione, ma stranamente sta ignorando me. Guarda Harry e Ron, i suoi occhi restano puntati su di loro per dei lunghi istanti e quando arriva il mio turno, mi evita continuando con Neville, lanciandogli uno sguardo freddo.

 

“Preparerete la Pozione Singhiozzante, niente di troppo complicato,” Dice sogghignando, “Cominciate ora.”

 

Tutti iniziano a prendere gli ingredienti.

 

Nessuno osa parlare.

 

 

ooo

 

 

No,” Sussurro, “Mescola una volta in senso orario. Una, Neville. Una.”

 

Sospiro, con il sudore che inizia a scorrermi dalla fronte. Lo asciugo con una mano, avvicinandomi a Neville che ormai è andato nel panico.

 

“Va tutto bene,” Gli dico con calma, “Non è ancora rovinata.”

 

E poi alzo il capo, per vedere il Professor Piton seduto dietro la sua cattedra intento a correggere alcuni compiti.

 

Mi sporgo verso Neville, “Aspetta un minuto e poi comincia a mescolare di nuovo.”

 

Guardo di nuovo verso la cattedra di Piton, e mi ritrovo a guardargli dritto negli occhi.

 

E anche lui mi sta guardando.

 

Sa che sto aiutando Neville.

 

Mordendomi il labbro inferiore dalla paura, aspetto che mi punisca, ma non succede.

 

Torna semplicemente a guardare i suoi compiti.

 

Cos’è successo?

 

Hermione,” Mi sussurra Neville agitato, “Cosa faccio adesso?”

 

Mi ci vuole un lungo istante prima che mi ricomponga.

 

Um, mescola in senso orario e basta. Una volta,” Ripeto, sentendomi un po’ strana.

 

C’è qualcosa che non va.

 

Passano un paio di minuti.

 

“Hermione, sta diventando blu. Non dovrebbe diventare blu,” Sussurra Neville, con voce tremante.

 

“Probabilmente hai – “ Inizio.

 

“Professore, Granger sta aiutando Paciock,” Draco Malfoy dice dietro di noi, “L’ha aiutato fin dall’inizio.”

 

Mi volto, notando il sorrisetto sul volto di Malfoy.

 

“Fatti gli affari tuoi, Malfoy,” Dice Ron difendendomi.

 

“Silenzio,” Dice alla fine Piton.

 

Lo guardo, arrossendo un po’.

 

Ma poi non dice nulla.

 

Lo fisso, alzando le sopracciglia, aspettando che mi dia una punizione o qualcosa del genere.

 

“Fuori,” è l’unica parola che gli esce da bocca.

 

C-cosa?” Chiedo con calma.

 

“Fuori. Tutti quanti,” Ci aggredisce, “La lezione è finita. Fuori.”

 

Non ce lo facciamo ripetere due volte.

 

Raccogliamo velocemente le nostre cose e lasciamo la classe immediatamente.

 

 

ooo

 

 

“E quello cos’era, Hermione?” Chiede Harry mentre saliamo le scale.

 

I-io non lo so,” Rispondo sinceramente.

 

“Da quando Piton esita prima di dare una punizione a qualcuno di noi?”

 

Scuoto la testa, non sapendo cosa dire.

 

“E quel Malfoy,” Ron si unisce alla conversazione, “Deve sempre intromettersi.”

 

Harry e Ron continuano a parlare, esprimendo la loro sorpresa riguardo al comportamento di Piton e la loro rabbia nei confronti di Malfoy, ma non li sto più ascoltando.

 

Ho altre domande in testa.

 

Cosa sta succedendo?

 

Perché il Professor Piton si comporta in modo strano?

 

Non posso più fingere di non notarlo. Da quando sono tornata non fa che guardarmi, comportandosi stranamente con me. La settimana scorsa gli ho consegnato il mio compito, chiedendogli scusa per il ritardo e le nostre dita si sono toccate per un millesimo di secondo. Gli ci è voluto così poco per sobbalzare via da me, facendo cadere il mio compito a terra.

 

Sospiro, togliendomi dalla testa certi pensieri.

 

Ho troppo lavoro da fare per perder tempo prezioso pensando a cose del genere.

 

 

ooo

 

 

“Hermione, puoi passarmi quel pezzo di pane?” Chiede Ron, allungandosi sul tavolo.

 

Lo fisso, aspettando la parolina magica.

 

Per favore?” Aggiunge lui, sorridendo.

 

Non posso dirgli di no quando fa così.

 

Un debole sorriso si forma sulle mie labbra e gli passo il suo pane prezioso.

 

“Hermione,” Dice diventando improvvisamente serio, “Cosa hai sul polso?”

 

Abbasso lo sguardo, notando una brutta cicatrice sull’interno del polso.

 

“Cos’è successo?” Chiede Ron.

 

“Ho solo… cercato di raccogliere dei pezzi rotti di uno specchio. E credo di… essermi fatta male,” Rispondo, persa nei miei pensieri.

 

Credi?”

 

“Non ricordo molto. Quel mese intero è un po’ confuso. La malattia di mia madre, lo stress. È stato un brutto periodo per me,” Spiego, osservando ancora la cicatrice sul mio polso.

 

Ce ne sono anche molte altre.

 

Cicatrici che ricordo di essermi procurata, ma c’è sempre quella sensazione strana.

 

Come se qualcosa non andasse.

 

 

ooo

 

 

“Sono in ritardo per Trasfigurazione,” Dico a me stessa mentre mi affretto lungo il corridoio.

 

Non avrei davvero dovuto studiare tutta la notte.

 

Prima che mi renda conto di cosa stia succedendo mi scontro con qualcosa di duro.

 

Qualcosa di nero.

 

Qualcosa di caldo.

 

“Miss Granger!”

 

Alzo lo sguardo, notando un Professor Piton molto arrabbiato.

 

“Mi dispiace così tanto, Signore, i-io non stavo guardando!”

 

“L’ho pensato anch’io,”  Sogghigna lui, poi si allontana un po’ da me.

 

Perché fa così?

 

Perché si allontana da me?

 

Crede che io non noti queste cose?

 

“La prossima volta usa gli occhi che madre natura ti ha donato e guarda dove stai andando,” Dice con fare freddo e poi se ne va.

 

Me ne sto lì per un paio di istanti.

 

Il mio cuore sta battendo furiosamente.

 

Ci sono alcune forti emozioni dentro di me.

 

Emozioni che non riesco a spiegare.

 

Emozioni che non sono molto logiche.

 

Cosa mi sta succedendo?

 

 

ooo

 

 

Harry si guarda attorno, assicurandosi che siamo da soli nella Sala Comune.

 

“Credi che sia una buona idea?” Chiedo, incrociando le braccia al petto.

 

Ron mi guarda, “È un’idea di Silente.”

 

“Quindi?” La rabbia inizia a crescere dentro di me,” Solo perché è una sua idea non significa automaticamente che sia una buona idea.”

 

Harry si volta verso di me, “Hermione, cos’hai che non va? Ti stai comportando in modo strano… da quando sei tornata.”

 

Espiro a lungo.

 

“Senti, Silente vuole che mi avvicini a Lumacorno ed è quello che farò,” Spiega Harry, “Ha un motivo per chiedermi una cosa del genere, ne sono sicuro.”

 

Vorrei rispondergli in modo sarcastico, ma mi mordo la lingua.

 

Perché provo questa rabbia?

 

Silente non se lo merita.

 

Tutto ciò che ha sempre fatto è stato aiutarci.

 

 

ooo

 

 

Prendi… prendi…

 

Mi si chiude la gola mentre guardo Severus Piton morire davanti ai miei occhi.

 

E cos’è questo strano liquido sul mio volto?

 

Sto… piangendo?

 

Qualcosa di blu prende vita attorno agli occhi, alla bocca e alle orecchie di Piton.

 

So cos’è.

 

Ma Harry sembra non aver capito.

 

Velocemente faccio apparire una provetta e la porgo ad Harry, con la speranza che sappia cosa farci.

 

Lo sa, con la bacchetta spinge la sostanza argentata nella provetta.

 

Chiudo gli occhi, voltando il viso da un’altra parte.

 

Perché mi fa stare così male?

 

Piton è un traditore.

 

Non gli sono mai piaciuta. Mi ha odiata. Ha reso la mia vita un inferno.

 

Ma perché mi sento così?

 

Granger…

 

I miei occhi si spalancano.

 

Cosa?

 

Granger…” Sussurra di nuovo.

 

Mi sta guardando.

 

Per un lungo istante non mi muovo.

 

Perché chiamerebbe proprio me?

 

Ma poi noto qualcosa nei suoi occhi scuri.

 

Una supplica.

 

E alla fine mi muovo, inginocchiandomi affianco ad Harry.

 

Non so cosa dire.

 

Cosa dovrei dire?

 

Piton mi sta guardando, cercando di parlare. Le sue labbra si muovono, tremando, sussurrando.

 

Mi avvicino ancora, cercando di sentire cosa sta dicendo.

 

“… mi dispiace.”

 

“Probabilmente ha… le allucinazioni,” Dice Harry con calma.

 

“… Granger… Mi dispiace.”

 

Mi si spezza il cuore e non ho idea del perché! E mi sento come se dovessi sapere il perché, ma c’è solo vuoto e non riesco a ricordare!

 

“… Signore…” Inizio, poi noto che la sostanza argentata si sta formando di nuovo attorno alla sua testa.

 

Senza domande evoco un’altra provetta, ripetendo ciò che ha fatto Harry pochi minuti fa.

 

Cosa vuole mostrare Piton proprio a me?

 

Mi perdo nella profondità dei suoi occhi, cercando di ignorare il sangue che gli sgorga dal collo, coprendolo con le sue vesti.

 

“… l’Ordine…” Si sforza di dire, “… il settore segreto… dei test.”

 

Di cosa sta parlando?

 

“… perdonami…” Sussurra, i suoi occhi stano scavando un buco nella mia anima.

 

E prima ancora che sappia cosa stia succedendo, le parole mi escono di bocca, “Io la perdono.”

 

E non ho idea del perché mi stia chiedendo perdono.

 

E non ho idea del perché lo stia perdonando.

 

Ma sembra aiutarlo a rilassarsi un po’.

 

E alla fine torna a guardare di nuovo Harry, afferrandolo per i vestiti, attirandolo più vicino a sé, “Guar… da… mi…

 

E un attimo dopo è andato.

 

Severus Piton è morto.

 

 

ooo

 

 

Ricordo tutto.

 

È passata quasi un’ora da quando sono tornata dal viaggio dei miei ricordi.

 

E ancora non riesco a muovermi.

 

Ricordo tutto adesso.

 

Guardare le cose dal punto di vista di Piton ha risvegliato in qualche modo i miei stessi ricordi.

 

E mi è tornato tutto in mente.

 

Tutto.

 

Sono stata assalita da molte emozioni.

 

Shock.

 

Rabbia.

 

Ira.

 

Disgusto.

 

Tristezza.

 

Confusione.

 

E ora non provo più nulla.

 

Sono sorprendentemente calma.

 

Silente è morto. Non posso sfogare la mia rabbia su di lui.

 

Piton è morto. Non posso parlare con lui. Sono successe così tante cose tra di noi. Cose di cui avrei bisogno di parlare, cose che mi vengano spiegate, chiarite.

 

Ma lui non c’è più.

 

E io non otterrò mai delle risposte.

 

La risposta che ho disperato bisogno di avere.

 

 

ooo

 

 

La Guerra è finita.

 

Abbiamo vinto.

 

Sono felice.

 

Ma il mio lavoro non è ancora finito.

 

 

ooo

 

 

Il settore segreto che si occupava dei test.

 

Ne sono tutti a conoscenza adesso. È stato pubblicato un articolo sulla Gazzetta del Profeta.

 

Così come la mia storia.

 

Non ogni minimo dettaglio. Ci sono alcune cose che ho preferito tenere per me. Cose che sappiamo solo io e Piton.

 

Ma almeno adesso le persone sanno cosa stava succedendo dietro le loro spalle. Cosa stava facendo l’Ordine.

 

Le persone responsabili sono state perseguitate. Quelle ancora vive, certo.

 

Ho trovato l’uomo che ricopriva il ruolo di quella guardia, quella che ha oltrepassato il limite e mi assicurerò che paghi per le sue azioni.

 

Ron non ha ancora accettato la realtà. Gli è stato offerto di riavere i suoi ricordi ma non ha ancora deciso. I suoi ricordi fasulli sono decisamente migliori rispetto alla dura realtà di cosa gli è successo durante l’estate. Non lo biasimo.

 

È difficile essere capaci di ricordare.

 

Ma sto bene.

 

Tengo duro.

 

Mi dispiace per Harry. L’uomo di cui si fidava, Silente, si è rivelato essere un mostro. Ed essendo un bravo ragazzo come lui, Harry non ha potuto fare altro che sentirsi responsabile di tutto. Ma so che non è colpa di Harry. C’è stato un momento nella cella in cui mi sono pentita di essere sua amica, ma quello è stato un attimo di debolezza.

 

Sono fiera di essere sua amica.

 

 

ooo

 

 

Severus Piton era un eroe?

 

Ricordo di aver avuto una conversazione del genere con lui molti anni fa quando eravamo insieme in quella cella.

 

Lui non era d’accordo che lo definissi un eroe.

 

E forse non era un eroe.

 

Ma è stato molto coraggioso.

 

E nobile.

 

Lo ammetto, all’inizio ero arrabbiata con lui. Ma adesso non più. Vedere i ricordi dalla sua prospettiva mi è stato d’aiuto. Non era un malato perverso o un sociopatico con dei disturbi. Era un brav’uomo. Non poteva farmi uscire di lì e così ha deciso di aiutarmi a sopravvivere.

 

Lo capisco adesso.

 

Sono più forte grazie a questo.

 

Ci sono ancora delle notti in cui mi sveglio urlando ed aspettandomi che Piton mi aiuti a calmarmi come ha fatto molte volte. Quando mi sveglio nel bel mezzo della notte e tutto intorno a me è scuro, mi sembra di essere ancora nella cella, con il Professor Piton sul suo materasso ad un paio di metri da me.

 

Ma non è così.

 

Ho visitato la cella una volta, mesi dopo la fine della Guerra.

 

Sono scoppiata a piangere.

 

Mi ha suscitato tanti di quei ricordi.

 

E potevo sentire la presenza del Professor Piton.

 

Mi manca.

 

Nessuno lo sa. Non posso più ammetterlo.

 

Ma è così. Muoio dalla voglia di parlargli. Voglio vederlo.

 

Ma lui non c’è più.

 

E io vivo la mia vita.

 

Non voglio mai più dimenticare ciò che è successo in quella cella. Nemmeno le cose orribili.

 

Voglio ricordare.

 

Questo è il motivo per cui ho dato a mia figlia il nome Rose, dopo che quella ragazza è teoricamente morta nella cella, davanti a me. Per colpa mia.

 

Non sono mai stata capace di ritrovarla. Chi era? Esisteva almeno? Era un’altra visione?

 

Non lo so.

 

E non ha più davvero importanza adesso.

 

Continuo ad andare avanti. La mia vita non è perfetta, ma va bene così.

 

Ci sono sempre delle piccole cose che mi ricordano quei trenta giorni.

 

Vedere le mie cicatrici.

 

Chiamare mia figlia per nome.

 

Il secondo figlio di Harry.

 

Anche vedere un pezzo di pane mi riporta alla mente quei ricordi. Ricordi di quando il pane era tutto ciò che mi veniva dato da mangiare.

 

Il tempo passa.

 

E io continuo a vivere.

 

Ma non dimenticherò mai.

 

 

 

 

 

  
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