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Autore: angelad    27/06/2014    8 recensioni
In casa Castle sembra una mattina come tutte le altre, ma in realtà non è così....
Cosa sta accadendo?
Come mai Kate è così di malumore?
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Kate Beckett, Quasi tutti, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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L'arcobaleno nel cuore

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Il sole stava tramontando, quando Rick e Joy giunsero a New York. La piccolina non aveva dormito neanche un minuto durante il viaggio di ritorno e aveva tempestato il padre di parole, spiegandogli con cura, ed elencandogli uno ad uno, tutti i più svariati motivi per cui la sua mammina sarebbe stata entusiasta del pensierino che la piccola custodiva gelosamente sul sedile accanto a lei.
Castle aveva tentato di arginarla, ma inutilmente.
Quando sua figlia partiva per la tangente, niente e nessuno riusciva a dominarla. La sua prolissità era famosa in tutto il condominio e quasi in tutto il quartiere.
Dopo una piccola tappa intermedia durata qualche minuto, la figura famigliare del distretto di polizia si delineò davanti ai loro occhi.
Super Daddy ringraziò il cielo.
Qualcun altro si sarebbe sorbito il sermone di Joy, senza dubbio adorabile sermone, ma le sue orecchie incominciavano a correre il rischio di un possibile sanguinamento e chiedevano pietà.
Avrebbe fatto venire il mal di testa a chiunque.
Con una fortuna davvero sfacciata trovò parcheggio quasi davanti alla porta principale e, in men che non si dica, padre e figlia furono dentro all'ascensore che li avrebbe condotti al piano dell'ufficio di Kate.
Joy sembrava molto agitata ed emozionata. Stringeva forte nelle manine il suo prezioso regalino..
Rick sorrise nel vedere quella scena e le donò un dolce bacio sulla testa, prima di impartirle il suo ultimo consiglio: "Mi raccomando piccola, non saltare addosso a tua madre appena la vedi. Nascondi la sorpresa dietro alla schiena e cammina verso di lei come se nulla fosse. Poi quando le sarai a due passi, falle un bel sorriso e mostrale il suo regalo. Sono sicuro che lo apprezzerà ancora di più..".
Joy annuì: "Lo crredo anche io papino. Mi sembla una splendida idea... Sarà felicissimissima! ".
In quel preciso istante un clic sonoro annunciò loro l'arrivo al piano desiderato, ma non appena le porte dell'ascensore si aprirono, ebbero un'accoglienza del tutto inaspettata. Esposito e Ryan si diressero verso di loro a passo svelto e con un gran sorriso, finto lo avrebbe capito chiunque, si avvicinarono a Joy. Mentre Ryan la prese in braccio, ottenendo dalla piccola un bacino dolce sulla guancia e il suo magnifico sorriso, Esposito si rivolse a Castle dicendo: "Amico, la tua situazione è tutt'altro che rosea. Noi prendiamo la piccola e la portiamo in salvo nella sala relax. Le prepariamo qualcosa da mangiare per merenda. Tu va e accetta il tuo destino. Hai scatenato le Furie. Più di così non possiamo, devi cavartela da solo".
Rick parve sorpreso e preoccupato nello stesso tempo: "Le Furie? Di cosa stai parlando? Credo solo di dovere delle scuse a mia moglie per non averle risposto al telefono, ma non credo di aver commesso quale crimine.. E poi non capisco questo plurale. Di chi dovrei preoccuparmi oltre Kate?".
Esposito gli mise una mano sulla spalla: "Auguri, mister Innocenza. Tu non hai idea di cosa hai combinato...".
Joy piegò la testolina: "Cosa ha combinato il mio papino dolce? Sono culiosa...".
Ryan le sorrise: "Nulla di cui tu debba davvero preoccuparti piccola. Che ne dici, andiamo a mangiarci un buon pancake?"
Castle intervenne: "Ma quale pancake, è quasi ora di cena..".
Per la prima volta nella sua storia mister Latte e miele tirò fuori un'occhiata inceneritrice alla Beckett verso il suo amico che rimase senza parole.
Joy lo guardò perplessa: "Mi falebbe davverro molto piacere, ma io vollei salutarre la mia mammina..".
Esposito le accarezzò la testolina: "Mamma adesso è occupata, appena si sarà liberata, in realtà calmata, verrà da te..".
Avrebbe continuato volentieri la frase, ma il rumore sonoro di una porta che si apriva e il suono forte e deciso di una voce chiamare "Signor Castle", lo indusse a desistere e in men che non si dica i due agenti e la bambina scomparvero nella saletta relax.
Un Castle sempre più stupito e confuso, vide il capitano Gates avanzare verso di lui con aria tutt'altro che rassicurante.
Appariva decisamente alterata.
Non ebbe il tempo di proferir parola che venne investito dall'ordine della donna: "Nel mio ufficio, ora.."
"Ma capitano, io..."
"Adesso! Ora!!! Non sono stata abbastanza chiara??? E ringrazi la sua buona stella che sono disarmata".
L'uomo non osò controbattere e si diresse a passo rapido nella stanza della Gates. Voleva chiedere notizie di sua moglie, di dove fosse finita, ma il susseguirsi degli eventi non glielo aveva permesso.
Non capiva perfettamente cosa stesse succedendo, ma non si osò di certo chiederlo. Ebbe la netta sensazione che lo avrebbe scoperto da lì a poco.
Infatti quando oltrepassò la porta, vide sua moglie seduta sulla sedia di fronte alla scrivania.
Un sorriso istintivo gli apparve sul viso. Non poteva farci nulla, la vista della sua amata gli provocava ancora emozioni così intense da non poter essere spiegate. In più quella mattina si erano lasciati così male, avrebbe voluto solo abbracciarla e chiarire. Odiava restare arrabbiato con lei, per di più senza un reale motivo.
Chissà perchè era stato convocato lì dentro come se fosse un criminale..
Quando la porta si chiuse alle loro spalle, la Gates incominciò a parlare: "Si starà chiedendo perchè è stato portato qui dentro in questo modo, vero?"
"Effettivamente sì, signora".
"Quindi non si è reso conto di ciò che ha fatto stamattina signor Castle?".
L'uomo apparve del tutto sconcertato: "Non capisco proprio di cosa sta parlando capitano".
La donna allora si voltò prima verso Beckett alzando gli occhi al cielo, poi tornò a guardare torva lo scrittore: "Lei ha rapito sua figlia da scuola!!".
Rick sussultò: "Ma cosa sta dicendo? Io non ho fatto nulla di tutto ciò!! La sono solo andata a prendere!".
La Gates assunse colori indefiniti che andavano dal fucsia al rosso corvino e gli puntò il dito contro, scandendo ben bene le parole: "Lei ha rapito sua figlia dall'asilo! Mi ha costretto a mobilitare gli uomini migliori del mio distretto ed accorrere come furie sul luogo come nelle migliori scene dei telefilm polizieschi, per poi scoprire che la piccola Joy era stata prelevata da suo padre?! Le pare una cosa possibile??"
"Ma, ma, ma..."
La donna continuò imperterrita: "Lei non ha idea di come ci siamo sentiti! Io l'avrei strangolata davvero volentieri, glielo giuro.. Se fossi sua moglie non se la caverebbe così a buon mercato! Ma perchè le sto facendo io la ramanzina? La lascio nelle sue grinfie... Mi sono fatta davvero coinvolgere troppo... E non è da me.. Non è decisamente da me! Non posso diventare una sciocca sentimentale" disse scuotendo la testa.
"Beckett è tutto suo!" e in men che non si dica uscì.
Castle si voltò verso una moglie che era rimasta impassibile e in silenzio per tutto il tempo della sfuriata del suo capo.
La fissò, ma il viso di Kate non lasciava trapelare nessuna emozione.
Non era un buon segnale. Di solito significava che una bomba ad orologeria stava per scoppiare e per lui sarebbero stati dolori.
Fece un passo verso di lei e provò ad intavolare un discorso: "Kate, tesoro.. Non crederai davvero che..", ma venne interrotto in maniera perentoria.
Non da un urlo, non da un dito alzato con rabbia.
Ma da una sonora risata.
Kate scoppiò a ridere sonoramente, mettendosi una mano sul viso.
Rick si fermò inebetito, di certo non si aspettava quella reazione dalla sua bella detective.
"Dovresti vedere la tua faccia! Mamma mia quanto sei ridicolo! Ora ho capito da chi ha preso Joy quando fa tutte quelle smorfie.. Non ci avevo mai fatto caso.. Siete troppo uguali..  Eri davvero buffo quando la Gates ti ha fatto il cazziatone.. ho fatto davvero fatica a trattenermi!" disse la donna alzandosi in piedi ed andando verso di lui.
Rick la strinse a sé, ma ancora un po' stupito le chiese: "Mi spieghi cosa sta succedendo? Lei mi sgrida, tu ridi... Sono confuso.. Mi ha accusato di essere un rapitore di bambini! Io? ti rendi conto della stupidaggine di quell'affermazione?".
Kate rise di nuovo: "Rick, non hai ancora capito?! La Gates ha ragione! Tu hai davvero prelevato indebitamente Joy da scuola. Sei un "rapitore di cucciolotta Castle"".
"Ti ci metti anche tu adesso?"
"Rick, ascolta. Quando sei andato all'asilo hai visto qualche maestra e hai parlato con qualche adulto? Hai firmato il registro che attesta l'uscita anticipata di Joy?".
L'uomo rimase per un attimo pensieroso, poi colse: "No, effettivamente no.. Joy mi aspettava sulla porta con la giacca e lo zainetto. L'ho presa in braccio, lei mi ha abbracciato e poi abbiamo iniziato a giocare. Lei era la mia principessina, io il suo prode cavaliere che l'avrebbe portata in salvo da quella prigione di noia.. Così ci siamo messi a cavalcare verso l'uscita.. Oddio, non ho detto a nessuno che veniva con me! Ci ho riflettuto solo adesso. Per la miseria, l'ho sottratta per davvero. Sono un rapitore di bambini! Non ci posso credere...".
La sua espressione visiva non poté non strappare un'ulteriore risata a Kate: "Hai capito finalmente? Naturalmente quella povera maestra si è spaventata, per non parlare di me quando mi hanno telefonato per informarmi che non trovavano più Joy. Ho passato davvero le due ore più brutte della mia vita, ero terrorizzata e non riuscivo a contattarti. Tutti qui si sono preoccupati e siamo accorsi subito alla scuola materna ed abbiamo visionato tutti i filmati delle telecamere di sicurezza per capire chi potesse essersi macchiato di quel crimine. Ti immagini quando ti abbiamo visto saltellare con Joy in braccio per il giardino? Te lo giuro, ti avrei strangolato con le mie mani. Ero arrabbiatissima...".
Castle cupo in volto commentò: "Ne avevi tutte la ragioni, ma non me ne sono reso conto. Non l'ho assolutamente fatto con volontà... Mi picchierei da solo se potessi.. Ma scusa, come fai ad essere così serena adesso? Non dovrò subire punizioni o ricatti per i prossimi venti mesi?".
Kate lo accarezzò: "Potrebbe essere un'idea. Di sicuro dovrai farti perdonare, ma devo ammettere che nell'istante in cui ti ho visto entrare con il capitano, l'arrabbiatura è sbollita di colpo. Devo ammettere, però, che mi ero tranquillizzata dopo la vista del video. Vuoi sapere perchè? Il primo motivo è perchè, nonostante fossi in collera con te, sapevo che mia figlia era al sicuro. Era con te. Il secondo è semplicemente perchè ti conosco. Tu sei così: sei un vero uomo quando devi esserlo, ma sei un eterno bambinone quando ti rapporti con la nostra cucciola. La ami così tanto da perderti nel vostro mondo fatato e il resto dell'umanità sparisce. Ma il motivo principale è che ti amo così come sei. Coi tuoi pregi e con i tuoi difetti. Quando ti ho sposato sapevo a cosa sarei andata incontro. Sai, non solo Joy è stregata da te scrittore.. Anche io non posseggo del tutto le mie facoltà mentali quando ti vedo.
Stamattina ero irritabile e il nostro battibecco non ha aiutato la nostra proverbiale sintonia. Capisco la tua distrazione, anche io non ero per nulla concentrata oggi.. Avevo la nostra bambina nella testa tutto il giorno...".
Castle la strinse forte e le accarezzò la schiena.
"Non ho scusanti però, ti ho fatto prendere un colpo. E di questo mi dispiace.. Non te lo meritavi.. Potevo almeno lasciare il cellulare acceso".
Kate tornò a guardarlo negli occhi: "Già, avresti dovuto, ma è passato. Tutto è andato per il meglio. Ho solo voglia di fare la pace con te! Allora ti decidi a baciarmi o no?".
Castle sorrise e si avvicinò pian piano alle labbra della sua donna, ma una vocina dolce e lo sbattere di una porta li fermò: "Mammina, papino! Siete qui! Ma pelchè voi due dovete semple darrvi bacini? E io??".
Mise le manine sui fianchi, in maniera offesa.
Rick rise: "Guardati sei tutta tu in miniatura.. quando fa così, s'intende".
Kate gli diede un buffetto sulla spalla e, staccatasi da lui,  si accucciò per ricevere sua figlia nelle sue braccia.
"Tesoro mio, vieni qui. Mi sei mancata un sacco oggi.. Me lo dai un abbraccio dei nostri? stretto, stretto?".
La piccola sorrise e si lanciò contro di lei facendola cadere all'indietro: "Cerrrto mammina!".
Kate la strinse al suo seno e le accarezzò la testa. Averla di nuovo tra le sue braccia spense definitivamente la paura provata nelle ore precedenti.
"Allora mi racconti dove sei stata con papà? Dal buon profumo di sudore misto a un odore non ben definito direi che avete giocato molto.. Stasera il bagnetto è assicurato piccola mia".
Joy rise: "Beh cerrto mammina, cledo che hai lagione. Sai siamo stati in un posto bellissimissimo! E' un po' lontano da qui, ma erra davvelo speciale. Ci siamo diveltiti e abbiamo giocato un sacco! Pelò papino ha balato, ha vinto con un trrucco...".
"Come ha vinto con un trucco? Non si fa! Ma lo devo arrestare???".
"No, mammina! Ha già pagato pegno. Ha dovuto fale il cavallino...".
La piccolina, però, si rattristò di colpo: "Sai mammina, mi piaceva quel posto, ma poi sono diventata tliste.. Tu non c'eli, non potevamo diveltilci così tanto da soli.. Così siamo tolnati a casa".
Il cuore di Kate si strinse un poco, la sua bambina possedeva davvero una sensibilità straordinaria. Era fiera di lei..
"Pelò mammina ti ho porrtato una cosina, un piccolo rregalino! Aspetta te lo prrendo" e scoparì di corsa verso la sala relax.
Kate si voltò verso Rick guardandolo con aria interrogativa, ma l'uomo si limitò a sorriderle.
Dopo pochi secondi Joy fu di ritorno con le manine dietro alla schiena. Si avvicinò pian piano e poi mise davanti agli occhi della sua dolce mamma un bel mazzetto di fiorellini di ogni colore.
"Sorpresa!! Ti piace mammina? Papino mi ha porrtato in un bel campo  dove ce n'elano davvelo tantissimissimi! l'ho fatto con le mie manine.. Volevo che anche tu ne avessi un pezzettino piccolo piccolo.. ma è ploplio piccolo..".
Kate era commossa: "No Joy è bellissimo.. Grazie.. Il tuo pensierino è davvero magnifico, doveva essere un posto decisamente speciale. Un giorno ci andremo insieme d'accordo? Voglio fare con te una collana di margherite. Vedi, questi fiori bianchi si chiamano margherite.. Si possono fare dei gioielli bellissimi se si intrecciano l'un con l'altro".
"Non vedo l'ora mammina. Papino, scusa, ma non hai anche tu un regalino da darle?".
La donna rise: "Un'altro? Vi sentivate davvero in colpa voi due!".
Joy ammiccò: "Un pochino.. Lo abbiamo scelto insieme. Sai è qualcosa di magico! Dai, dai papino fallielo vedele".
Rick allora tirò fuori dalla tasca un piccolo pacchettino fasciato accuratamente e lo porse alla moglie.
Kate lo scartò con rapidità e lo aprì. Rimase decisamente sorpresa dal suo contenuto: davanti a lei, stava un piccolo cuore di cristallo.
Lo prese in mano e guardò i due amori della sua vita in attesa di una spiegazione, poichè sospettava che potesse essercene una.
La prima a parlare fu sua figlia.
"Ti piace??? è bellissimissimo!!! Fa le magie!".
Kate non capì alla prima e allora Rick le suggerì: "Prova a metterlo davanti a quel raggio di sole e guarda cosa succede".
La donna ubbidì e all'istante un arcobaleno apparve riflesso sul muro.
"Magia!!!" gridò Joy saltellando entusiasta.
"Vedi amore mio, questo è l'arcobaleno nel cuore. Ha sette colori uno più bello dell'altro. Appare solo dopo una tempesta o un temporale. Sta a significare che nel cielo è ritornata la pace. Io e Joy cercavamo un oggettino che rappresentasse un po' e questo ci è parso il migliore. Adesso ti spieghiamo il perchè..  Tu sei il nostro cuore e con il tuo amore rendi la nostra vita bella, colorata e variopinta come questo splendido arcobaleno. Ma, ebbene sì c'è un ma, non tutti possono vederlo. Solo se si usa la luce giusta esso si mostra. E, senza tirarcela troppo, io e cucciolotta Castle siamo quel raggio di sole.. Specialmente dopo che tra di noi c'è stata una litigata o un'incomprensione come stamattina. Se riusciamo a far apparire di nuovo il nostro sole, tutto torna sereno. Che ne dici tesoro, abbiamo ragione o no?".
Kate era davvero emozionata. Posò il cuore nel suo astuccino e prese in braccio sua figlia per poi avvicinarsi a Rick e lasciarsi stringersi a sua volta dalle sue possenti braccia.
"Assolutamente ragione. Voi non immaginate quanto io vi voglia bene, dolci e splendidi amori miei".
Joy si accucciò contro di lei: "Credo che ne abbiamo un'idea, mammina bella".
Improvvisamente si battè una manina sulla fronte: "Ma allola sono ploplio addorrrmentata oggi! Sai papino, c'è un rregalino anche pel te! L'ho fatto stamattina all'asilo, quando mi stavo davvelo annoiando. Non ci cledelai, gualda! Anche tu hai il tuo alcobaleno pelsonale!".
Prese dalla tasca un foglietto stropicciato e lo aprì davanti agli occhi dei suoi genitori.
Rick e Kate risero all'istante.
Joy, invece, continuò divertita la sua spiegazione: "E' incledibile la coincidenza delle nostle idee papino. Siamo semple in sintonia!  Vedi? Questo qui sopla è ploplio alcobaleno  che polta la pace e l'alleglia come quello di mammina. Questa pelsona grrossa sei tu, quella piccolina sono io.
Stamattina ti ho visto tliste e spelavo che il nostlo rritlatto liuscisse ad attivale la magia del solliso. Io sono la tua gioia, quindi, se non mi sballio, dovlesti sollidele.. Ci sono riuscita?
Siete felici tutti e due adesso?".
Rick commosso la baciò sulla guancia destra, mentre Kate quella di sinistra, poi risposero: "Sì tesoro, lo siamo! Tantissimissimo!".
Risero tutti e tre e si abbracciarono l'uno all'altro.
La luce del tramonto era ormai al termine e se quella giornata era iniziata in maniera non del tutto esaltante, proseguita con qualche spavento e qualche rimprovero, era finita davvero col botto.
Con la famiglia Castle stretta in un abbraccio infinito dal quale non si sarebbero staccati con tanta facilità.
Non finchè l'arcobaleno fosse rimasto visibile nel loro cuore.
 
 
 
Angolo mio
 
La mia "pazzia" è finita.
Dite la verità vi ho sorprese, vero? Chi avrebbe scommesso che Kate avrebbe reagito in quel modo?
Mi sa che i nostri Caskett si amano troppo :P
Ringrazio dal profondo del cuore chi è passato per leggerla, spero vi siate divertite.
Un bacio a chi mi ha sopportato e supportato durante la stesura! Grazie my editors!
E uno ancora più speciale va al mio nipotino che mi ha fatto il disegno di Joy (se volete ammirarlo è nel banner)..
Alla prossima, se mai ci sarà! ;)
  
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