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Autore: Ely Gryffiindor    29/06/2014    3 recensioni
Hermione si scosta con le gote arrossate ed i capelli zuppi sulle spalle, mentre dedica uno sguardo dolcissimo al ragazzo di fronte a sé. Lui si trova ad essere invidioso di quello sguardo. Uno sguardo che lei non gli avrebbe mai regalato.
Non può più respingerla…
….. Non può più farlo….
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Vicktor/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
- Questa storia fa parte della serie 'Il Cammino dell'amore di Draco'
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Gelosia




La Sala Grande è allestita per quel Ballo, l’ennesimo pretesto per poggiare sul podio i quattro eletti.  I Campioni stanno entrando in Sala come soldati. Ghigna beffardo alla vista di Potter che, imbarazzato fino alle punte dei capelli, si lascia trascinare dalla Patil.
-E’ Hermione Granger quella al braccio di Krum?-.
Lo sguardo di Draco scatta sulla figuretta accanto al bulgaro dal profilo arcigno. La musica e le chiacchiere che stanno infestando la sala sembrano sfumare. Deglutisce a fatica, prima di notare parecchi sguardi maschili osservare la Granger con occhi compiaciuti, come se la vedessero per la prima volta.
Indossa un abito di raso color pervinca. Ha i capelli raccolti in uno chignon,con alcuni boccoli che ricadono sulla schiena,  ed il volto è truccato delicatamente. Sorride mesto e vorrebbe cruciare tutti quegli idioti che la stanno osservando. Lui non ha mai avuto bisogno che il suo topo da biblioteca si spogliasse di ciò che è, per dimostrare di essere una ragazza. Krum ha gli occhi di un guerriero e  trafigge chiunque osi sfiorarla con uno sguardo distratto. La tiene stretta a sé mentre danzano e lei sorride divertita davanti all’inglese stentato del campione di Durmstrang.

E’ il sapore della sconfitta, quello che sta salendo dallo stomaco?

No, perfino lui sa che si chiama gelosia… Guarda dispiaciuto Pansy, la sua accompagnatrice, che sorride bonaria ed annuisce nella sua direzione.
Lui fugge
Si allenta il nodo della cravatta di quel vestito che sua madre gli ha spedito qualche giorno prima. L’aria invernale gli schiaffeggia il volto,mentre quella consapevolezza della quale ha avuto sensore qualche anno prima, fa capolino nel suo cuore. Non può più respingerla la verità. Non può più farlo.
-Ehi Draco- esordisce la voce di Blaise –Cosa Merlino stai facendo qui?-. Il suo migliore amico è elegantissimo, proprio come è richiesto ad un Purosangue di antico lignaggio.
-Mi stavo annoiando- replica guardingo. Si fida di Blaise, ma dar voce a quel segreto sarebbe strano. Finché può, si crogiolerà nell’illusione che se non dai voce ad un pensiero, quello sparirà.

-Ti ho visto fuggire-mormora il moro appoggiandosi con una spalla al colonnato del cortile. Lui solleva le spalle e tenta di assumere una smorfia indifferente tentando di sfuggire agli occhi indiscreti dell’amico .
Blaise sbuffa divertito. –Hermione Granger- asserisce come se fosse una cosa ovvia con gli occhi blu puntati sul lastricato.

-Cosa stai blaterando?-

Blaise lo osserva con il volto inclinato ed un sorriso timido che gli increspa le labbra – E’ per lei che sei fuggito-
Draco scuote con veemenza la testa ed alcune punte dei capelli gli solleticano la fronte. –Sei fuori strada amico- .
Blaise sorride perchè nonostante abbia capito tutto non lo forzerà per  parlare.
-Ce ne hai messo di tempo per capirlo- ridacchia il moro. Draco non ha tempo di replicare che il suo amico sparisce tra il buio dei corridoi. Fissa il cielo stellato sopra di lui e sospira. Bel problema….
 
 
Hogwarts, Lago Nero, seconda prova.
 
Le urla dei tifosi lo innervosiscono, quel torneo lo inquieta . Diggory è il primo a riemergere dalle acque scure del Lago con una Chang infreddolita e leggermente spaurita. Si guarda intorno ed ora comprende cosa Silente volesse dire con la frase “Dovrete recuperare il vostro Tesoro”. Sgrana gli occhi quando la testa da squalo del bulgaro riassume forme umane. Draco, non ha dubbi, da squalo è più affascinante. Ghigna divertito, solo un attimo prima che il sorriso gli muoia sulle labbra.

Hermione è il tesoro di Viktor Krum.

E’ lei, quella che sta nuotando al suo fianco e che lui sta aiutando a raggiungere il molo. Gli porge una mano  per risalire e senza curarsi del freddo, il bulgaro pone intorno alle spalle tremanti della ragazza un telo bianco, prima di stringerla a sé per infondere a quel piccolo corpo del calore. Dovrebbe distogliere lo sguardo, consapevole che quell’immagine lo distrugge. Vi è un qualcosa di masochista in lui, perché continua a spiarli. Vede il ragazzo sfiorare delicatamente le labbra di lei con le sue, un bacio delicato quasi abbia paura di romperla. Una scena che non avrebbe mai voluto vedere.

Il dolore che lo ha colto durante il Ballo del Ceppo si fa più acuto.

Hermione si scosta con le gote arrossate ed i capelli zuppi sulle spalle, mentre dedica uno sguardo dolcissimo al ragazzo di fronte a sé. Lui si trova ad essere invidioso di quello sguardo.

Uno sguardo che lei non gli avrebbe mai regalato.

Non può più respingerla…

….. Non può più farlo….
  
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