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Autore: _antigone    29/06/2014    7 recensioni
[Stydia] ♥ [ipotetica scena della quarta stagione]
Intrappolati in una teca di vetro che si riempie a poco a poco di acqua, Stiles e Lydia si trovano a discutere di alcune cose rimaste in sospeso.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lydia Martin, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'A strong connection, an emotional tether.'
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A mali estremi, estremi rimedi.
 
 




Di tutti i guai che aveva passato – e ne aveva passati molti –, Stiles non avrebbe mai immaginato di trovarsi in uno ridicolo come quello.
Per quello, bisogna precisare, si intendeva una teca di vetro alta due metri e mezzo e larga uno e mezzo che piano piano si stava riempiendo d’acqua.
Per di più, non avrebbe mai immaginato di starci con Lydia, appiccata a lui e con un’espressione disperata sul volto mentre fissava quel liquido trasparente che continuava a riempire la teca in modo piuttosto lento, ma non per questo meno terrificante, anzi: probabilmente era anche più mortale, dato che, se non sarebbero morti per l’acqua, l’avrebbero fatto per mancanza d’ossigeno.
«Lydia?»
La voce non gli tremava poi tanto. Curioso, pensò. Non credeva di essere così coraggioso.
«Sì, Stiles?»
La mano di lei si attanagliò al suo braccio, intanto che cercava di allontanarsi da quell’acqua che ormai le arrivava alle cosce.
«Sii sincera. Stiamo… insomma, stiamo per morire?»
Nonostante la situazione poco gradevole, Lydia si voltò a guardarlo come se fosse pazzo.
«Secondo te?» borbottò, ironica, con la fronte aggrottata.
Stiles deglutì e cercò di spiegare quel groviglio di idee che ogni secondo attraversavano la sua mente. «No, voglio dire… Lo senti? Come banshee?»
Lydia si fermò un attimo a guardarlo, un ciuffo color rame sceso sul suo viso dalla treccia perfetta che sulla sua testa sembrava un cerchietto fatto di capelli, indecisa su cosa dire. Stiles si compiacque: la sua domanda, a quanto pare, era decente quanto bastava perché lei si fermasse a rifletterci almeno un attimo.
«Non lo so, Stiles, non lo so» farfugliò alla fine, con la voce leggermente rotta, guardando di nuovo in basso.
«Cioè, tu puoi sapere quando morirà uno sconosciuto qualunque ma non sai quando potresti farlo tu? Che schifo. Fossi in te, manderei una lettera di reclamo al Ministero delle Banshee d’America.»
Lydia lo fissò. Tra tutte le cose che avrebbe potuto rispondere a quella frase così assurda, scelse: «Non esiste nessun Ministero delle Banshee d’America, Stiles.»
«Mm. Peccato. Potresti fondarlo tu.»
«Stiles!» Stavolta Lydia non riuscì a trattenersi. «Ti pare il momento? Siamo in una… teca di vetro, dove probabilmente moriremo a momenti mentre Scott, Derek, Malia e Kira sono là fuori a combattere contro degli psicopatici assassini, e tu ti preoccupi di…»
Furono interrotti dallo scroscio dell’acqua; l’orlo della maglietta di Stiles si bagnò. Evidentemente, quei tizi avevano deciso di ignorare i metodi mortali o meno mortali e di diminuire i tempi. Forse, pensò Stiles, stavano sprecando troppa acqua.
In fondo anche gli assassini psicopatici pagavano le bollette, no?
«Sai, ora che ci penso, dato che, be’, stiamo per andarcene, potremmo discutere di alcune cose rimaste in sospeso.» disse.
«Del tipo?» fece lei, scettica.
Stiles si schiarì la gola. «Tipo… ehm… non abbiamo mai parlato di quel…» iniziò a gesticolare. Non era un buon segno. «Di quel bacio. Ti ricordi?» Lydia spalancò gli occhi e abbassò lo sguardo.
La sua mano gli lasciò il braccio. Stiles temette di essere stato un po’ troppo impulsivo e diretto. 
«No, no, Lydia, ascolta, io…»
«Sì» lo interruppe lei rialzando il capo. «Certo che me lo ricordo.» sussurrò flebilmente. Stiles sgranò gli occhi a sua volta. Il tono con cui l’aveva detto, quasi… quasi dolce lo aveva colpito.
«Oh, ehm. Bene. E, vediamo, ti ricordi quando, al ballo, ti ho detto che avevo una cotta per te…»
«… Dalla terza elementare? Sì, Stiles, ricordo anche quello. E allora?»
Sembrava più tranquilla, ora, nonostante l’acqua le arrivasse all’addome.
Stiles prese un respiro. «Okay. Devo dirlo. Ora o mai più, no?» Si sfregò le mani. La guardò negli occhi. Nocciola nel verde, verde nel nocciola. «Pensavo che fosse solo una cotta all’inizio, sai? E invece… Lydia, penso proprio di… di essermi innamorato di te.»
In realtà, non passarono poi molti secondi dalla sua frase alla reazione di lei, ma nella mente di Stiles sembravano secoli. Si diede dell’idiota.
 Che cosa avrebbe dovuto rispondergli? Anche io?
No.
 Lydia magari poteva essergli affezionata, ma non in quel modo.
E poi, lui aveva Malia. Le piaceva. La cosa era anche reciproca. Ma Malia, lo sapeva, non sarebbe mai riuscita a cancellare quel sentimento che provava verso di lei.
Infatti, da qualche tempo non funzionavano più come prima. Forse si era allontanato troppo?
Ma gli piaceva così tanto stare con Lydia…
Oppure perché ormai lei si era ambientata, e lui non le serviva più come Cicerone del mondo umano?
Scartò quell’ultima opzione. No, Malia poteva essere anche impulsiva, animale, anche, ma non era una sfruttatrice.
«Stiles»
La voce di Lydia gli arrivò alle orecchie come una carezza su una guancia. Si guardò i piedi, la cui immagine era distorta dal riflesso dell’acqua.
«No, va bene, lo so che tu non provi lo stesso e…»
Non riuscì a continuare, perché le labbra di Lydia premettero con forza sulle sue. Sgranò gli occhi, proprio come la prima volta, ma stavolta ricambiò, perché era un bacio vero, non un’azione anti-attacco-di-panico.
Le mise una mano dietro la nuca e l’attirò a sé, come se fosse potuta scappare da un momento all’altro – cosa tecnicamente impossibile, considerato dove si trovavano –, e lei poggiò le mani sul suo petto.
Quando si staccarono, Stiles rimase per un attimo con le labbra sporte verso il nulla, desideroso di risentire quel sapore di fragola posarsi sulla sua bocca.
«Non pensavo che…»
«Pensavi male» replicò lei; le labbra le si incresparono in un sorriso che lui conosceva ed adorava terribilmente. «All’inizio magari no, ma ultimamente…»
«Tutto questo è così dannatamente meraviglioso! Peccato che, ecco, stiamo per morire.» La frase gli sfuggì di bocca.
«E poi sarei io quella pessimista, eh?» lo rimbeccò Lydia ricordando quando, una volta, in Messico, lei aveva detto “moriremo” e Stiles le aveva domandato se lo avesse detto per via dei suoi poteri di banshee o perché era solamente pessimista. Non c’è bisogno di dire che lei gli aveva scoccato un’occhiataccia per niente gentile, poco dopo.
«Be’, ma con te non c’è paragone» proseguì Stiles intrecciando le dita con le sue, «tu sei una banshee. Prevedi la morte, senti sussurri che solo tu puoi sentire, urli…» Appena detta quella parola, Stiles spalancò gli occhi.«Giusto! Le banshee… urlano!»
Lydia inarcò un sopracciglio. «Sì, Stiles, urlano. Esatto. Vuoi dire qualcos’altro che so già di me
Lui la ignorò. Scosse la testa. «Hai mai visto Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban?»
«Dimmi che ho sentito male.»
«Lydia, rispondi»
«Harry Potter? Che c’entra adesso Harry Potter? Stiamo per morire e tu…»
«Lydia, per favore!» Nei suoi occhi, Lydia scorse disperazione. Decise di accontentarlo. «Sì. E allora?»
Stiles gesticolò. Come al solito, senza riuscire a trattenere un sorriso alla constatazione che Lydia conosceva Harry Potter. Era proprio perfetta. «Ti ricordi la scena della Signora Grassa col bicchiere?»
«La scena del… Aspetta, sì. Quando canta ma il bicchiere non si rompe, giusto?»
Stiles annuì. «Esatto!» esclamò. «Lei non c’è riuscita. Ma tu sei una banshee. Tu puoi urlare. Tu puoi rompere il vetro, Lydia!»
Lydia ci pensò un attimo. Aveva senso.
«Io…»
«Ti prego.»
Lo guardò negli occhi. Sospirò. «Okay. Okay, lo faccio.»
L’acqua le bagnava le spalle, ormai. Galleggiavano. Le loro teste quasi toccavano il soffitto. Prese un respiro. Era tutto buio, il rumore dell’acqua le riempiva la mente, monotono. Sentì qualcosa toccarle la mano. Quasi si riscosse, ma poi si rese conto che era quella di Stiles.
Okay, si disse, adesso, Lydia, devi fare la banshee. Non sei molto brava come banshee, perciò fa’ la cosa che ti riesce meglio dell’esserlo. Urla.
E lo fece.
Non aprì gli occhi finché non sentì la mano di Stiles stringere più forte, quasi stesse per cadere. L’acqua le scivolò di dosso, ed una sensazione di freddo l’assalì all’istante.
«Ce l’hai fatta!»
Aprì gli occhi, ansimante. La teca era rotta, i frammenti di vetro stavano per terra, bagnati dall’acqua. Stiles sorrideva, tutto bagnato. D’altronde, anche lei doveva esserlo.
«Siamo vivi.» sussurrò Lydia ancora scossa.
«Esatto»
«Non era un piano stupido, sai?»
«Oh, ehm, grazie.»
Lei gli sorrise dolcemente. Stiles le rispose timidamente e le si avvicinò. Lydia pensò che stesse per baciarla di nuovo, invece le carezzò solamente la guancia con la mano, mentre con l’altra teneva delicatamente la sua. Ma a Lydia andava bene lo stesso, perché  finalmente aveva capito che l’importante era avere Stiles accanto.
Poi, il rumore di una porta buttata giù giunse alle loro orecchie e si voltarono contemporaneamente, terrorizzati di ritrovarsi davanti quegli assassini psicopatici.
Lydia tirò un profondo e lungo sospiro di sollievo quando la figura di Scott si stagliò davanti a loro ansimante.
Il licantropo li squadrò curioso; il suo sguardo si posò prima sulle loro facce sia sollevate che spaventate, dopodiché sul braccio di Stiles, che si era tolto dal viso di Lydia con uno scatto, ed infine sulle loro mani ancora intrecciate.
Rise, facendo sollevare le sopracciglia sia a Stiles che a Lydia.
«Insomma, ragazzi, vi si doveva quasi uccidere in una teca di vetro per farvi mettere insieme?»













Note:

Ehilà gente ♥ eccomi qui con una vera e propria stydia *non gliene frega niente a nessuno ma okay*
Il titolo è riferito all'ultima riga della storia: Stiles e Lydia non ne volevano sapere di mettersi insieme (male estremo) e per farglielo fare li hanno dovuti intrappolare (estremo rimedio).
Che dire, questi due li amo proprio. Jeff, vedi che puoi fare eh!
Ci tengo a dire che non ho nulla contro Malia. Questa storia si localizza in non so quale episodio. Ma avete visto la scena stalia nella jeep? xD E la faccia di Lydia?
Non dico che si metteranno insieme già nella 4x02 o 4x05, che so, ma Lydia sta iniziando a capire che prova qualcosa per Stiles ed io ho solo accelerato i tempi.
Spero che la storia vi sia piaciuta. Se è così, o anche no, mi farebbe piacere ricevere una recensioncina ^^

 
   
 
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