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Autore: lillilola    29/06/2014    10 recensioni
Abbiamo sempre desiderato di prenderci cura di un cucciolo, no?
Ma se invece di un morbido pelo bianco, capitassero dei capelli color biondo miele?
Se invece del cucciolo, ti dovessi prendere cura di una bambola rotta?
Quanto sei disposto a evitare di romperla del tutto, e di mettere insieme i pezzi mancanti?
Facciamo così, Nikki ora è la tua bambola ferita, fanne ciò che vuoi.
Distruggila o aggiustala.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton, Irwin, Calum, Hood, Luke, Hemmings, Michael, Cliffors, Nuovo, personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO 18: SEGRETI.
Mike guardava attentamente la nuvola fuori dalla finestra, alla disperata ricerca di una buona idea per  una nuova canzone, da mettere nel nuovo disco.
Avevano già bocciato l’idea di una giraffa che parla in greco antico di Luke, ovviamente, sulla pioggia, di Calum, e sulle amate piante di Ginko Biloba di Ashton, che tra l’altro aveva deciso di farne crescere una sul loro terrazzo.
Pianta che sarebbe morta entro una settimana perché tutti insieme quei quattro avevano lo stesso pollice verde di Batman con il costume.
Quindi, per chi non lo sapesse, il pollice di Batman con il costume è nero.
Erano rinchiusi nella sala prove del loro manager da almeno tre ore, e non avevano concluso nulla.
 - Che ne dite di una su…- iniziò Luke.
 - NO!- risposero tutti in coro.
 - Ma non mi avete nemmeno lasciato finire! – si lamentò il biondo.
 - Hai proposto almeno cinque volte sempre la stessa idea sulla giraffa. E noi non parleremo di una dannatissima giraffa in una canzone – disse Mike uscendo dal suo momento zen di contemplazione del cielo.
Il biondo sbuffò.
 - Maledetti razzisti verso le giraffe – bofonchiò andando a sedersi sullo sgabello e strimpellando un po’ la chitarra.
A quel punto il manager entrò nella stanza, e li guardò con aria tutt'altro che comprensiva.
 - Ditemi ragazzi, credete per caso di essere a Hogwarts? – chiese sarcastico.
Nessuno dei presenti rispose.
Le scale non cambiano da sole, e con la magia non scriverete un altro pezzo- sospirò.
Marcus, era questo il nome del loro folle manager con possibili problemi di sdoppiamento della personalità, a volte era Marcus la mamma che portava i biscotti, e a volte era Marcus il rompiballe.
In quel caso era Marcus rompiballe.
Ashton si alzò dalla batteria ignorando l’umore dell’uomo dai capelli bianchi.
 - Vado a casa Marcus – si girò e guardò i suoi compagni, erano stanchi anche loro – o meglio, andiamo a casa a riflettere – detto questo non aspettò una risposta e uscì dalla stanza , seguito a ruota dai suoi compagni.
L’ultimo a uscire fu Luke , che si fermò un attimo sulla soglia e guardò il loro manager.
 - Non mi è consentito usare la magia fuori da Hogwarts -.
 
 
Nikki era rimasta a casa con Margaret.
La donna lavorava a maglia canticchiando filastrocche per bambini, mentre la bionda faceva ricerche su internet, pensando a come dire ai ragazzi della sua importante decisione.
Era nervosa mentre si torturava le unghie con i denti, ne aveva già rotte due.
 - Piccola- la chiamò Margaret.
Nikki si alzò e andò da lei.
 - Va tutto bene? – le chiese non sapendo come mai l’aveva chiamata.
La signora anziana sorrise, trovava Nikki un vero angelo, l’adorava, e non le importava del motivo per cui Michael gli aveva chiesto di farle da babysitter, sapeva solo che così nessuna delle due rimaneva da sola.
 - Volevo solo farti questo – disse sorridendo la signora mentre le metteva in mano una cosa in lana bianca e nera 
- E' un cappello-.
La bionda sorrise.
  - Posso provarlo? - .
La donna annuì, così la bionda si mise in testa il cappello, provocando subito una reazione di apprezzamento dall'anziana signora.
Era un cappellino a forma di panda, e non faceva che rendere la ragazza ancora più innocente e adorabile.
- Sei tenerissima, una vera e propri...-
La porta si aprì ed entrò Calum.
Appena la bionda entrò nella visuale del moro, si paralizzò, e sul suo viso si fece largo la stessa espressione che hanno i personaggi degli anime e dei manga colpiti dal "noseblood", ma senza sangue dal naso.
Il secondo a entrare fu Luke.
- Awww Nik sei.... sei... Awww un panda bellissimo -disse con gli occhi a forma di cuoricino - mi viene da farti le coccole e i grattini  - andò da lei e le morse delicatamente il naso, lei sorrise divertita.
Anche gli ultimi due entrarono, e videro Nikki.
Ash sorrise, e Mike andò a parlare con la donna, voleva ringraziarla per essere stata così disponibile con loro, e di tenere Nikki con lei.
Ash si avvicinava al panda, ai suoi occhi, la ragazza era l'incarnazione dell'innocenza.
Nikki sorrise ad Ashton che si stava avvicinando sorridendo.
- Sono un panda - gli disse allargando il sorriso che aveva.
Nel cervello di Ashton morirono un paio di neuroni in quel momento.
Ormoni calmatevi. Non devo commettere errori.
Le diede un leggero bacio sulla fronte.
- Sei un bellissimo panda - le disse.
Nikki arrossì leggermente e Ash sorrise.
Lei era imbarazzata, e a lui faceva tremendamente piacere, sopratutto perché sapeva di essere stato lui a far arrosire quelle guance.
- Grazie - sussurrò timidamente.
 
 
 Nikki era andata a farsi una doccia, mentre il resto del popolo discuteva in cucina.
- Cucino io ragaz...-
- NO! - dissero fermando Luke e la sua idea di cucinare.
Il biondo sbuffò irritato, non gli lasciavano mai fare nulla.
- Ma scusate se cerco di essere gentile - disse andandosene indispettito -maledetti - borbottò.
Per poco non si scontrò con Nikki che stava andando da loro, con uno sguardo tremendamente serio.
Luke la fermò prima che andasse dagli altri, era un po' preoccupato da quegli occhi seri.
- Ehi, tutto bene? - chiese preoccupato.
Lei indugiò un attimo e poi annuì, prima di tornare a passo spedito verso la cucina.
Arrivò sulla soglia della stanza e strinse i pugni con forza prima di parlare.
- Cal? - chiese.
Il moro si girò a guardarla.
- Dimmi piccola - si avvicinò a lei.
- Possiamo parlare un attimo? - sussurrò.
Il ragazzo notò il suo nervosismo.
Doveva essere importante, e la cosa lo spaventava un pochino.
- Certo, andiamo - disse portandola sul divano.
Si sedettero, e lei strinse ancora i pugni infilandosi le unghie nella carne fino a farsi male.
- Va tutto bene? - le chiese mettendole una mano sulla spalla per rincuorarla.
Lei restò in silenzio.
- Vorrei chiederti una cosa - sussurrò.
- Tutto quello che vuoi - cercò di tranquillizzarla.
Lei deglutì.
Ash nel frattempo si era accorto che Cal era sparito, stava per andare a prenderlo per un orecchio e trascinarlo di nuovo lì con loro, quando lo vide parlare con Nikki; normalmente sarebbe lo stesso andato a disturbarlo, perché poteva parlare con lei dopo, ma non in quella situazione, lei era nervosa, si mordeva le labbra e aveva le mani chiuse a pugno, lo faceva sempre quando lo era, e parlava a bassa voce con lui, in modo che nessuno li potesse sentire.
Quella non era una semplice discussione.
Rimase lì a guardarli, improvvisamente Nikki sorrise e le si illuminarono gli occhi di una strana luce che non aveva mai visto, si sentì morire dentro in quel momento.
Che alla sua bambolina piacesse Calum?
Si avvicinò in modo silenzioso, ma non abbastanza per poter evitare di essere notato.
La bionda smise subito di parlare appena si accorse di lui, e abbassò lo sguardo.
Sì, Ashton stava morendo dentro.
- Vuoi qualcosa Ash? - chiese Calum, cercando di liquidarlo il più in fretta possibile per poter continuare a parlare con la ragazza.
Nikki aveva dei segreti, e questo, lui lo sapeva bene, ma credeva di essere quello con cui la ragazza si confidava, credeva di essere l'unico a poter sapere qualcosa in più su di lei.
Forse si sbagliava. Forse era Calum quello che fino ad ora aveva sempre saputo tutto di lei.
Era ferito.
Fissò Nikki che aveva lo sguardo abbassato.
- Ash, ci sei? - chiese Cal vedendolo perso nei suoi pensieri.
Il biondo si risvegliò.
- Ehmmm.. sì, cioè no. Non era nulla di importante - disse tornandosene in cucina.
Sono un idiota. Un emerito idiota.
Si sedette e sbatté la testa contro il tavolo.
Mike lo guardò confuso.
- Ehi, ma che fai? Cerchi di uccidere i pochi neuroni c... - non finì la frase perché notò che l'amico era troppo giù di morale per meritarsi una frase sulla sua mancanza di materia celebrale.
- Va tutto bene? - chiese sedendosi vicino a lui.
Ash fece segno di sì.
Come ho anche solo potuto sperare di essere così importante per lei?
Luke lo è almeno mille volte più di me.
Anche Cal sembra lo sia.
Io sono un idiota.
Mike era preoccupato, il suo amico aveva qualcosa che non andava, e non voleva dirglielo, aveva il brutto presentimento che fosse in quello stato a causa di una ragazza.
A causa di Nikki probabilmente.
- E' la tua vita, non devi chiedere il permesso - le disse Cal sorridendo, contento di essere stato d'aiuto.
Lei annuì.
- Gli altri lo sanno?-  chiese.
La bionda fece segno di no.
- Ho paura che Ash si arrabbi-.
Cal rise.
- Perché dovrebbe? -
- Non lo so- ammise lei sorridendo - però, per ora, non dire nulla, lo farò io domani. Me lo prometti? - chiese.
- Te lo prometto - sorrise.
Nikki lo abbracciò stretto, e poi andò in cucina a dare una mano.
Ash stava mangiando del gelato alla nocciola con lo sguardo triste, e Mike lo guardava preoccupato.
Molto preoccupato.
La ragazza notò subito lo stato in cui si ritrovava il biondo, e gli andò vicino, ma Mike la prese per un braccio e la tirò a sé.
Ti ucciderò Cal. Ti impiccherò con le tue stupide budella.
Mandò giù un altra cucchiaiata di gelato.
- Credo sia meglio lasciarlo un attimo in pace, visto che sta mangiando chili di gelato alla nocciola, a cui è allergico - sussurrò Mike.
Ash si girò verso di loro.
- No, va tutto bene, avevo solo voglia di gelato - disse ai due che lo guardavano in silenzio.
Si alzò e si diresse minaccioso in salotto, prese Cal per un braccio e lo portò nella sua camera.
- Ash, sei un bel ragazzo, ma non farò sesso con te- disse Cal che ricevette subito un'occhiataccia di fuoco.
- Prima che ti uccida impiccandoti con le tue interiora, dimmi che cosa ti ha detto Nikki - disse minaccioso.
Il moro lo guardò e non poté fare a meno di essere decisamente contento di sapere qualcosa che lui non sapeva, sapeva che tra lui e Nikki c'era un rapporto particolare, sapeva che i due avevano dei segreti, ma ora era il momento per lui di avere dei segreti con la bionda.
Avrebbe custodito il loro segreto  come un tesoro, giusto per dare un po' di fastidio  ad Ashton.
- Non posso -.
- Perché?!? - chiese il biondo sull'orlo di una crisi.
- Ho promesso di non dire nulla- .
A quel punto Ashton si trovava di fronte a una scelta: o lasciava perdere, o avrebbe dovuto torturare Cal fino alla morte per sapere quello che voleva.
Per amore della sua fedina penale pulita, e per la reazione allergica alle nocciole che gli procuravano nausea, optò per lasciar perdere l'idea di giocare all'allegro chirurgo sul moro.
- Esci prima che io cambi idea - disse.
Cal era confuso, cambiare idea? Idea per cosa?
Non se lo fece ripetere due volte comunque, e uscì da quella che sarebbe potuta diventare una camera delle torture.
Ash si stese sul letto cercando di non pensare a cosa Nikki gli tenesse nascosto, e di non pensare alla nausea che presto l'avrebbe portato ad abbracciare il water.
 
A fine serata Ash, non era ancora uscito dalla stanza, la cosa preoccupava molto Nikki, che si divincolò dalle braccia di Luke ,e si alzò dal divano.
- Non resti con noi a guardare Saw? - le chiese il ragazzo.
La bionda fece segno di no.
- Penso che per questa sera passo, vado a dormire. Buonanotte - disse sorridendo prima di andarsene.
Aprì la porta della camera di Ash, e lo trovò steso a guardare il soffitto.
Gli si avvicinò preoccupata, si sedette sul letto e iniziò a passargli una mano tra i capelli per rincuorarlo.
- Cosa non va Ashton? - sussurrò mentre si divertiva a toccare quella morbida massa di capelli biondi.
Il ragazzo chiuse gli occhi sotto quel tocco delicato.
Che segreto non vuoi rivelarmi piccola?
Non sapeva come andare sull'argomento per chiederle che cosa gli stesse nascondendo, così optò di chiedere direttamente senza mezzi termini.
- C'è qualcosa che non mi dici, vero? - chiese.
La ragazza smise un attimo di toccargli i capelli, doveva pensare a cosa rispondere, ma infine decise che sarebbe stato molto meglio dirgli la verità.
- Sì-
- Posso saperlo? -
- No-
La sua sincerità era disarmante.
- Perché l'hai detto a Calum e non a me? - 
La ragazza restò un attimo in silenzio.
- Ho paura di deluderti - sussurrò.
Ash scattò seduto, e la guardò negli occhi.
- Non potrai mai deludermi bambolina - le disse prendendole le mani per chiuderle tra le sue.
Lei abbassò un attimo lo sguardo su quelle dita intrecciate.
- Non voglio rischiare di farlo- continuò a bassa voce - deludere una persona significa perderla, e non voglio che accada - .
Il ragazzo a quelle parole sorrise, sorrise in modo raggiante.
Quanto si era preoccupato per nulla; se quella ragazza non gli diceva qualcosa era solo per paura di perderlo, e a lui piace da impazzire questa cosa, perché significava che la ragazza ci teneva davvero molto a lui.
Così tanto da non voler rischiare.
- Non mi perderai - disse prendendola tra le sue braccia e trascinandola con lui, in modo da stendersi sul letto.
I loro visi erano pericolosamente vicini, e lei sorrise sentendo il respiro di Ashton che si confondeva con il suo.
Aveva paura di perdere quel ragazzo, aveva paura di perdere l'unica persona su cui poteva contare, nonché l'unica persona che avrebbe fatto praticamente tutto per lei.
Non poteva permettersi di perdere una persona simile.
 
I quattro musicisti, anche il giorno seguente tornarono a casa delusi, perché le idee che venivano fuori per fare una nuova canzone erano ancora peggio di quelle del giorno prima.
Luke, come al solito, fu il primo a entrare in casa, era pronto per andare ad abbracciare la sua bambolina dopo una pessima giornata.
Aprì la porta, e trovò la casa deserta.
- Dov'è la mia piccola? - chiese il biondo al vuoto.
Mike entrò, e anche lui notò lo strano silenzio che c'era.
Inutile dire, che tutti iniziarono a preoccuparsi, o almeno, tutti tranne Calum.
- Non c'è nemmeno Margaret, forse sono uscite - azzardò Ashton per non farsi prendere dal panico.
Nikki gli aveva fatto una promessa, doveva mantenerla; lo sperava almeno.
- Vado a controllare a casa di Margy - disse il biondo scappando via.
Calum tranquillamente andò a farsi un caffè.
Mike, notò quel suo atteggiamento troppo calmo e rilassato, stava per andare a chiedergli se sapeva qualcosa, quando il biondo si fiondò in casa allarmato.
- Margaret è in casa, e ha detto che oggi non doveva stare con la mia bambolina - 
Ashton stava rivivendo un incubo, si dovette appoggiare al muro per non crollare.
Mike si dimenticò completamente di Cal, che guardava l'ora sorridendo, e corse a guardare in giro, se per caso la ragazza avesse lasciato un biglietto con su scritto il motivo per cui non era lì, e magari su dove fosse andata.
Luke invece, cercò di evitare un possibile attacco di panico.
Non poteva accadere di nuovo.
Ash prese le chiavi della moto e si fiondò fuori dalla porta; aprì, e senza volerlo, travolse la persona che timidamente stava per bussare: Nikki.
Il biondo si alzò di scatto, stava per scusarsi, quando si accorse che la persona che aveva travolto, era quella che stava cercando.
- Ragazzi, è qui!- gridò stringendola a sé non appena si fu alzata.
Lei sorrise.
- Dio mio, Nik, sei qui - disse senza lasciarla andare - mi hai fatto prendere un colpo, non...-
- BAMBINA MIA! - gridò Luke saltando addosso ai due.
Successivamente , in modo poco delicato, spostò Ash da lei, per poi avere la ragazza tutta per sé.
L'abbracciò stretta.
- Credevo fossi andata via di nuovo - disse con la voce un po' tremante.
Aveva davvero preso un colpo, e ora, era così contento di riaverla , tanto che stava per mettersi a piangere dalla gioia.
Nikki diede un bacino a Luke.
- Non vado da nessuna parte Signor Orso - disse dolcemente, cercando di tranquillizzarlo - entriamo in casa, ti va? -.
Luke fece segno di sì.
Andarono a sedersi in salotto.
- Dove sei andata? - chiese Mike precedendo Ash  nel farle la domanda.
La ragazza guardò Cal, che le sorrise e le fece i pollici in su.
- Dovevo rientrare a casa prima di voi, ma ho sbagliato la tempistica. Non volevo farvi preoccupare - iniziò a parlare facendosi un po' di coraggio - avete presente la tavola calda qui di fronte? - chiese.
Annuirono tutti.
- Sono la nuova cameriera - sussurrò lasciando tutti senza parole - la metà dei soldi che mi daranno servirà a contribuire per le bollette, e per ciò che avete sempre fatto per me, visto che mi avete dato tutto - alzò lo sguardo e sorrise - l'altra metà la risparmierò per poter iscrivermi al corso universitario di arte - concluse sorridendo.
Erano tutti senza parole.
Cal andò da lei e l'abbracciò.
-Sono orgoglioso dite! Alla fine ce l'hai fatta, non dovevi avere paura -.
Ash realizzò che quello era il segreto che non gli aveva detto.
Il suo segreto era quello di volersi sentire indipendente, quello di volere una vita diversa, e non sapeva se era un bene perché questo significava che finalmente stava voltando pagina, o un male, perché nella pagina che stava voltando c'era anche lui, e non sapeva se ci sarebbe stato anche nella pagina nuova.



BUONSALVE PICCOLI PASTICCINI MIEI ** 
Come vi va la vita? 
Io non mi lamento, anche se qui a Verona c'è un tempo di merda, si e dico le parolacce su internet perché sono una persona orribile.
Insomma è il 29 giugno, e qui sembra il 29 ottobre porca misera.. e poi una non si deve arrabbiare e.e
Anyway, ieri ho comprato la valigia per il mio fantastiglioso viaggio a York, ed è tipo più grande di me.. infatti ci sto dentro, non chiedetemi come faccio a saperlo C:
Com'è da voi il tempo invece?
Vabbè. lasciando perdere i discorsi sul tempo, anche se sono di una certa importanza, passiamo al capitolo, SONO RIUSCITA A FINIRLO! 
E tutto grazie al fatto di aver cambiato nome al capitolo, perché dovete sapere, che io prima di scriverlo, non ho mai un'idea ben precisa di come far andare la storia, mi baso sul titolo che do al capitolo, e so che i nteoria questo non si fa, ma posso assicurarvi che se scegliete n buon titoletto nessuno vi ferma più dallo scrivere.
Infatti, il nome non doveva essere segreti, ma "disegnami,colorami, dipingimi", e so che è quarantamila volte più bello come titolo, ma non riuscivo a scrivere niente se dovevo basarmi su quello :'( 
Mi è dispiaciuto molto lasciarlo andare.
Inoltre volevo avvisarvi, che ho  idee n po' confuse, e quindi potrebbe essere che invece di avere 21 capitoli in totale, la storia potrebbe averne 20, perché mettevo gli ultimi due insieme, visto che secondo il mio cervello, uno dei due veniva troppo corto, e non valeva la pena fare un capitolo corto secondo me... comunque si vedrà.
Quanto è bello avere le idee chiare... una felicità assurda (IRONIA.. MOLTA IRONIA).
An si, tornando a parlare di cose più importanti del capitolo, volevo dirvi, che faccio l'animatrice al Grest, e tipo i bambini mi amano anche se non so bene il perché, tipo una volta stavo camminando e c'erano tutti i bimbi seduti in file, e sento una che mi si attacca alla gamba, LETTERALMENTE, avevo un peso morto attaccato alla gamba. Guardo la bimba in modo poco amichevole e le faccio "Cavati subito", probabilmente ora soffre della sindrome di Stoccolma, perché continua a perseguitarmi tentando di abbracciarmi nonostante io in tutti i modi cerchi di allontanarla. MAH. 
Poi uno , non so per quale ragione, la prima volta che mi vede si mette a raccontarmi la storia della sua vita... Fortuna che aveva solo 8 anni, altrimenti sarei ancora là ad ascoltarlo D:
Anyway, ve gusta il capitolo, e anche voi mangiate tanto gelato come me? No perchè io ne mangio a quintali, mi trasformerò in un gelato vivente! Vi manderò la foto nel caso succedesse. Sarò un bellissimo cono al cioccolato con la panna... oddio mi viene fame a pensarci.
Che poi ci stavo pensando, ma esiste il gelato alla pizza? No, perché io esigo di volerlo assaggiare altrimenti! O magari alle patatine fritte! :3 
Ciboooo :Q___ 
Ciambelline, avete capito, che bene o male io finisco sempre a parlare di cibo LOL (AMATEMI LO STESSO ANCHE SE MANGIO TANTE SCHIFEZZE).
Vi lascio continuare le vostre FAVOLOSE vacanze miei cupakes ** 
Ringrazio chi ha messo la storia tra le preferite\ricordate\seguite.. e chi si ostina a mettermi tra gli autori preferiti**
Vi adoro **
In caso questo è il mio contatto twitter se volete chiedermi qualcosa o altro: @Lillilola_
Un bacione,
Lily**
  



 
   
 
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