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Autore: alessia14    29/06/2014    2 recensioni
Owen: Buongiorno, sono il dottor Hunt. Cosa c'è che non va?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Callie Torres, Derek Sheperd, Jackson Avery, Meredith Grey, Owen Hunt
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Infermiera: Dottor Shepherd, dottor Shepherd.
Derek: Che c'è?
Infermiera: Un paziente per lei dottore.
Derek: Lo mandi da un aiuto.
Infermiera: No, è per lei.
Derek: Che ore sono?
Infermiera: Sono le cinque.
Derek: Eh va bene. Non può prenderlo un aiuto?
Infermiera: E' il dottor Karev.
Derek: E' il dottor Karev. Arrivo subito.


Derek: Andiamo Alex?
Alex: Eccoti qua! Non ti avrò mica svegliato...
Derek: Si, signore.
Alex: Tu sei un vero amico.
Derek: Ti ringrazio.
Alex: Veramente..
Derek: Purtroppo.
Alex: Ce l'avete un letto per me? E' libera la tre.
Derek: La tre.
Alex: C'è la tre. Tre per tre?
Derek: Nove. Andiamo Alex... E sta buono!
Alex: Ah che bello, ho un letto. Non so dirti quanto ti sono riconoscente, Derek. Sono un po' nel pallone..
Derek: Ora mettiti giù.
Alex: Faccio da solo. Ci sono. Aspirina.. Porca, mi scorso sempre l'aspirina. Beh è andata così... Lei attacca dicendo “Non lo sapevo che voi pediatri foste tanto sexy” e io le faccio “Bimba non hai ancora visto niente!”. Molto bene, fammi una flebo, ne ho proprio un gran bisogno.
Derek: Sta giù Alex, lasciami lavorare.
Alex: Oh, come sta la tua strepitosa mogliettina?
Derek: Sta benone.
Alex: Bene. Avete risolto il problema?
Derek: Si. Il problema è risolto.
Alex: Tu non lo puoi lasciare il pronto soccorso.
Derek: Mettiti giù eh.
Alex: Guarda che non scherzo. Ok. Tu non sai quanto ti sono riconoscente. Ti devo moltissimo...
Infermiera: Ecco l'aspirina.
Derek: Tenga d'occhio il flacone che non si svuoti.
Infermiera: Ma si riduce sempre così?
Derek: Solo nelle sere libere. Io me ne torno a letto, svegliami alle sei e mezza.


Infermiera: Dottor Shepherd.
Derek: Si? Che c'è?
Infermiera: Le sei e mezzo, Dottor Shepherd.


Infermiere: Avverti traumatologia, c'è stato il crollo di un'edificio. Dodici feriti in arrivo.
Richard: Bella giornatina...


Derek: La signora ha bisogno di un emocromo. Il dottor Karev sta dormendo, vada a svegliarlo e lo butti fuori. Che sta succedendo?
Richard: Crollo di palazzo in costruzione, dodici feriti gravi in arrivo.
Derek: Si, ma in quanti siamo?
Richard: Soltanto noi.
Derek: Ok... Passiamo oltre. Chiami Meredith Bailey, al settimo e all'ottavo piano, dica di mandare giù tutti quelli che possono. Chiami subito.


Infermiera: Come si chiama?
Paziente: Jack.
Richard: Svelti svelti, portatelo dentro. Attenzione, solleviamo al mio uno, due, tre. Tutto bene signore? Tranquillo, andrà tutto bene. Beh, ora diamo un'occhiata. Luce. Muoviamoci con la luce. Cerchi di pensare a cose piacevoli. Andrà tutto bene signore. Blocca una sala operatoria e anche una stanza. Chiama l'ortopedico, digli di venire all'istante. Elettrocardiogramma e radiografia del torace. Jack sente niente se le tocco la mano?
Paziente: No.
Richard: Vedrà noi gliela salviamo la mano.


Alex: Stia tranquillo, ora mi dica, accusa dolore alla testa?
Paziente: No.
Alex: E al collo?
Paziente: No.
Alex: Va bene. Adesso signora dovrebbe... Non si preoccupi, ora deve dirmi se sente dolore quando respira.
Infermiera: C'è un calo di pressione.
Alex: Subito flebo di soluzione salina, molto veloce. E dica al dottor Webber di venire subito qui. Io sono soltanto un povero pediatra.


Meredith: Quante sono?
Paziente: Tre.
Meredith: Come si chiama?
Paziente: Jeff.
Meredith: Sta benissimo. Controllo ossa facciali. Direi che le è andata bene Jeff.
Paziente: Lei è bella dottoressa.
Meredith: Grazie.
Paziente: E' sposata?
Meredith: No, sono un medico. Adagio Jeff, un secondo trauma cranico potrebbe esserle fatale.


Richard: Signora faccia un bel respiro profondo. Bene, ora un altro. Sente dolore qui?
Paziente: No.
Richard: Tutto ok. Prenota una sala operatoria. Attenti! C'è un'arresto cardiaco, niente pulsazioni. Arresto, codice blu. Su, presto, muoviamoci. Forse possiamo ancora farcela! Allora, siete pronti? Liberare!
Infermiere: Non risponde.


Meredith: Cosa abbiamo qui?
Paziente: Datemi qualcosa, è un dolore insopportabile.
Meredith: Tenga duro. Avverti ortopedia, c'è una frattura esposta, subito. Ha dolori in altri punti?
Paziente: Al ginocchio.
Alex: Serve una mano?
Meredith: Controlla il ginocchio. Fermo così, un momento solo. Un bel respiro...
Alex: Vediamo un po'...


Richard: Vuoi rovinarti la giornata? Su, facciamo un altro tentativo. Proviamo. Liberare!
Infermiera: Tutto libero.
Richard: E' ripartito. Molto bene. Cerca di ritornare tra noi. Pompa, pompa, non ti fermare. Continua a stimolare Ally. Si!


Meredith: Ora la morfina la farà sentire un po' meglio. E tra pochi minuti entrerà in sala operatoria.
Alex: Ce ne sono altri?
Callie: No, è finita.
Derek: E' finita?
Callie: Gli ultimi due erano già morti.
Derek: Allora sembra proprio finita...
Callie: Almeno per ora.


Derek: Dov'è andato Karev?
Richard: A cambiarsi, credo. Gli hanno vomitato addosso. Una signora.
Meredith: Quella dell'arresto cardiaco?
Richard: Si.
Meredith: Ce l'ha fatta?
Richard: Beh, il cuore pompa di nuovo. A volte perde qualche colpo...
Derek: La mano di quell'uomo?
Richard: Si trova ancora sotto i ferri. Credo che dovranno lavorarci tutto il giorno. Chi di voi vuole un caffè?
Meredith: Lo bevo io.
Richard: Come lo prendi?
Meredith: Come ieri e come mesi fa. Un po' hai dormito stanotte?
Derek: Quasi un'ora.
Richard: Di nuovo. Le infermiere sono venute a rubarci il caffè. Ma perché non se lo fanno da sole? Ora vado a dirgliene quattro.
Derek e Meredith: Lascia stare.
Richard: D'accordo. Lasciamo stare.
Derek: Non dovevano arrivare dei tirocinanti oggi?
Meredith: Si, è vero, hai ragione. Speriamo bene. Gli ultimi due facevano pena.
Callie: Qualcosa non va?
Richard: Oh, ci puoi scommettere. Siamo senza caffè perché ce l'hanno portato via le infermiere, ecco cosa non va.
Callie: Fanne dell'altro.
Richard: Fanne dell'altro? Ci sorbiamo 36 ore di lavoro e 18 di riposo, 90 ore per 52 settimane l'anno. E come se ciò non bastasse dovremmo farci anche il caffè?
Callie: Ho le lacrime agli occhi.
Richard: Dove lo trovo il caffè?
Derek: Dentro il frigorifero.


Richard: Sono sbarcati i marziani.
Derek: E' il primo camice fatto su misura che vedo.
Richard: Lo trovate carino?
Meredith: Carino è carino.
Derek: Ci capisce qualcosa secondo voi?
Alex: Nell'abbigliamento si.
Derek: Mah...
Richard: Dev'essere il mio studente... Ti saprò dire. Owen Hunt?
Owen: Si, signore.
Richard: Richard Webber. Tu studi chirurgia?
Owen: Si, terzo anno.
Richard: Bene. Dovremmo stare parecchio tempo insieme. Ora ti faccio fare un giro d'orientamento. Questa è l'accettazione se devi registrare qualcuno o vuoi una cartella vieni qui. Di qua si va nei laboratori e ci si fanno tutte le analisi, chiunque entri qui va subito sotto flebo, conviene usare sempre un ago sedici, il più grosso. Lo sai inserire un ago in vena?
Owen: Veramente no.
Richard: Non eri al terzo anno?
Owen: Si, ma ho fatto solo dermatologia e psichiatria.
Richard: Le specializzazioni eleganti. Ti accorgerai che i chirurghi devono pensare a salvare la gente, non a far soldi. Il modo migliore è tirar bene la pelle, così la vena non si muove e introdurre l'ago, quando sei dentro colleghi l'ago all'apparecchio. Lei è Callie Torres, capo infermiera. Owen Hunt.
Callie: Ciao.
Owen: Salve.
Richard: E' uno schianto, vero? Sta con un ortopedico che gioca a football e somiglia a King Kong. Poi fermi il cannello con del nastro e regoli il flusso. Due o tre gocce per secondo. Tutto qui. E' un giochetto da ragazzi. E' chiaro?
Owen: Si... Chiarissimo.
Richard: Qui tutto intorno ci sono salette di visita medica in cui gli spacciatori di medicina fanno strage di innocenti, ma queste, queste sono le salette di chirurgia. E' qui che vengono salvate le vite. Con questo telefono si chiama la sala operatoria. Radiologia è qui dietro l'angolo, ma sono un branco di idioti. Spaventano i pazienti e li fanno aspettare. Perciò quando si può è meglio accompagnarceli i pazienti in Radiologia perché non si spaventano e non li fanno aspettare per ore. Ah, ecco il dotto Avery. E' il primario. Sta in guardia, gli specializzandi se li mangia a pranzo.
Jackson: Jackson Avery.
Owen: Owen Hunt, molto piacere.
Jackson: Il dottor Webber è uno dei nostri migliori assistenti, assimili tutto da lui. Tranne l'atteggiamento.
Richard: Stava scherzando!
Jackson: Neanche per sogno.
Richard: Quaggiù è dove tu farai le suture. Sai fare le suture?
Owen: No.
Richard: Va bene, ti insegno io. Abbiamo qualcuno da cucire?
Infermiera: E io che ne so?
Richard: Sai la cosa bella qui? Tutti smaniano per aiutarsi l'un l'altro. Beh questa è la sala sutura, vedi? Buongiorno signora. Sono il dottor Webber. Il dottor Hunt.
Paziente: Buongiorno.
Richard: Allora, diamo un'occhiata. Come si è tagliata?
Paziente: Si è rotto un piatto mentre lo stavo lavando.
Richard: Stia tranquilla, adesso la rimettiamo subito a posto. Allora, sente dolore qui?
Paziente: Si!
Richard: Riesce a muovere il dito?
Paziente: Ma certo! E' solo un taglio.
Infermiera: Dottor Webber, portano un poliziotto, ferita d'arma da fuoco arti inferiori.
Richard: Avverti radiologia, io arrivo. Dunque, qui ce la tua roba. Chiedi alla paziente se è allergica a sostanze farmaceutiche. Signora, è allergica alla lidocaina?
Paziente: Non mi fanno male i denti.
Richard: Lo so. Le può provocare irritazioni?
Paziente: No, finora no.
Richard: Iniettala ai due lati della ferita, un pochino per volta. I guanti te li dovrai mettere da solo, questo lo sai come si fa, non è vero? Stupendo... Cominciamo.


Richard: Lascia uno spazio tra i due lembi della ferita, i tessuti si gonfieranno nelle prossime ore.
Infermiera: Dottor Webber, c'è il poliziotto.
Richard: Arrivo subito. Tieni, finisci tu.
Owen: Vedrà che non sentirà dolore.


Richard: Sei ancora qui? Vuoi fare il ricamo artistico?
Owen: Provvede lei a fasciare la signora?
Paziente: Grazie dottore.
Owen: Dovere mio.
Paziente: Quando vengo a farmi tirare via i punti?
Owen: Fra...tre settimane.
Paziente: Ma...a mio figlio hanno tolto i punti al piede dopo dieci giorni.
Owen: Davvero? Dieci giorni, tre settimane...quando vuole. Ora devo andare.


Owen: Buongiorno, sono il dottor Hunt. Cosa c'è che non va?
Paziente: Perché non si vede? Mi hanno sparato in questa stupida gamba.
Owen: Gliela sistemiamo in un baleno.
Paziente: Si, non sapete dire altro.
Owen: Per prima cosa dobbiamo metterla sotto flebo.
Paziente: Facciamo una cosetta veloce.
Owen: Si, signore. Molto bene.
Paziente: Avevo voglia di spaccargliela in faccia a pugni. E invece mi sono sparato un colpo alla gamba.
Owen: Cose che capitano.
Paziente: Chissà quante ne vedrà lavorando in un posto così.
Owen: Ne vediamo di tutti i colori.
Paziente: Dottore ma è la prima volta che lo fa?
Owen: Mi creda, preferisco non ricordare quante volte l'ho fatta. Bene, ora sentirà una punturina. Non fa poi così male. Ma siamo fuori vena. Dovrò farle un altra punturina.
Paziente: Sa con mia moglie a volte litighiamo, ha avuto solo fortuna che non l'ho ammazzata. Avrei potuto.
Owen: Siamo ancora fuori vena. Dovremmo bucare di nuovo. Lei ha delle vene molto dure.
Paziente: Mia moglie...è una gran bella donna, sa? Ma io cerco di evitare di picchiare le donne neanche quando sono loro che lo vogliono, a volte però te le tira. Quella strega di mia moglie è fortunata che non l'ho acchiappata, non le ho spezzato il collo!
Owen: Non si muova... Stia immobile. L'ago è in vena. Cerchi di restare immobile. Ecco fatto. Ora si trova sotto flebo.
Paziente: Come?
Owen: Ormai per lei il peggio è passato.
Paziente: Mi posso muovere?
Owen: Certo, si muova quanto vuole. Per lei non posso fare altro al momento, ora verranno a prenderla per portarla in radiologia e poi in sala operatoria.
Paziente: Sala operatoria?
Owen: Si. Comunque mi creda, il peggio è passato.


Derek: Lei ha da fare?
Owen: No.
Derek: Allora venga con me. Avverti ostetricia.


Derek: Le metta la mano tra le gambe e tenga dentro la testa. Inspira a fondo signora. Serve un'anestesia. Fa venire il pediatra. Manca il tempo, è già in espulsione. Espiri tra le contrazioni, signora.
Owen: Io...cosa devo fare?
Infermiera: Ehi, sta nevicando di fuori?
Derek: Continui a tenerlo dentro. Metto i guanti e subentro io. Chi viene da ostetricia?
Infermiera: Sono tutti impegnati. Le trovo un camice?
Derek: No. Dovremmo farla partorire così com'è ora.
Alex: Allora è vero... Stia tranquilla cara, andrà tutto bene. Si, espiri così. Brava, espiri. Sta nevicando?
Owen: Si, sta nevicando.
Alex: Il 17 marzo e nevica ancora? Incredibile.
Infermiera: Tranquilla signora, ci siamo noi. Nessun problema.
Derek: Si tolga, ora subentro io. Tutto apposto, signora. Alla prossima contrazione una bella spinta, d'accordo?
Meredith: Bene, bene.
Derek: Uno, due, tre. Ok, di nuovo, ecco la contrazione. Ora spinga. Ancora un altra spintarella. Sta venendo fuori. Proviamo di nuovo. Uno, due, tre, spinga. Le spalle sono già fuori. Lei ha messo al mondo un bellissimo giovanotto. Proprio un bel giovanotto. Eccolo qua.
Infermiera: Gran bel bambino. Complimenti. Sei stata molto brava.
Richard: Dottor Hunt, ci sono tre pazienti da visitare. Qui non c'è bisogno di lei, possono cavarsela benissimo da soli. Si muova, forza.


Meredith: Tra poco avrò la radiografia. Lei fuma molto?
Paziente: Due o tre pacchetti al giorno.
Meredith: E da quanto fuma?
Paziente: Più o meno da quando avevo 14 anni.
Meredith: Dovrebbe smettere.
Paziente: Eh si, lo so.
Meredith: Torno subito. Intanto si può rivestire.


Meredith: Pronto? Ah, ciao. Non posso parlare, sono al lavoro, a meno che...che cosa? Scusa ma... No, io lavoro stanotte. Si, fino a domani sera, intorno alle sei. Scusa ma noi due abbiamo troncato. Suvvia, per favore. E' che ora dovrò dire una cosa al paziente. Cerca di capire, mi dispiace, ma ora non...si, d'accordo. Ciao.


Meredith: La sua radiografia... Come vede c'è una densità nel lobo polmonare destro.
Paziente: Che vuol dire?
Meredith: Vuol dire che c'è qualcosa di anormale nel suo tessuto polmonare.
Paziente: Ho qualcosa al polmone?
Meredith: Si, esatto.
Paziente: E che cos'è?
Meredith: Può essere diverse cose. Un'infiltrazione, delle tracce lasciate da una vecchia infezione... Potrebbe aver inalato un corpo estraneo. Può essere una qualche forma di granuloma. Un mucchio di cose.
Paziente: E secondo lei che cos'è?
Meredith: Non si può dire, dovrà sottoporsi ad una broncoscopia e forse ad un'intervento esplorativo per poterlo sapere.
Paziente: Si, ho capito, ma... Al momento cosa ne pensa?
Meredith: Diciamo che va considerata la possibilità che si tratti di qualcosa di serio.
Paziente: Vuol dire che ho il cancro?
Meredith: Non ho detto questo. Ho detto che non sappiamo niente di sicuro.
Paziente: Dottoressa lasci che le spieghi una cosa. Ho 41 anni, ho una moglie, ho tre figli, una casa che sto ancora pagando e una madre con la casa ancora da pagare. Ho delle responsabilità. Perciò ho bisogno di sapere ora che ne pensa.
Meredith: C'è la possibilità che lei abbia qualcosa di molto serio, ma lo sapremmo solo dopo ulteriori indagini.
Paziente: Guardi, io non riesco a capirla. E' così difficile dirmi come stanno le cose?
Meredith: Il fatto che lei continui a tossire sangue, perdere peso...e questa radiografia, potrebbero indicare un tumore, ma è ancora una diagnosi priva di conferme. Potrebbe essere benissimo qualcos'altro. E non possiamo trarre conclusioni prima di avere prove concrete. Questo posso dire.
Paziente: Quanto mi rimane?
Meredith: Da sei mesi a un anno.
Paziente: Ho sei mesi di sicuro?
Meredith: No, non di sicuro.
Paziente: Ok... Io la ringrazio molto. Grazie per avermi visitato e avermi detto come stanno le cose. Grazie. Beh, non dovrò più smettere di fumare.
Meredith: Una cosa s'impara facendo il mio mestiere, che non c'è niente di sicuro. Per quanto brutto possa sembrare, per quanto bello possa sembrare, non c'è mai niente di sicuro. Niente.

  
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