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Autore: ohwowlovely    30/06/2014    21 recensioni
5 goffi ragazzi in uno sgangherato minivan in rotta per il Glastonbury festival vivranno le avventure più bizzarre della loro vita, tra cui scappare dalla polizia, infiltrarsi in un lussuosissimo hotel, rischiare la morte (più di una volta) e venir coinvolti in una rapina da Waitrose's durante un pit stop. Con una sognante colonna sonora che va dagli Stone Roses ai The Cure e i Blur, Michael, Calum, Ashton, Tyler e Luke capiranno che non c'è niente di meglio di un viaggio per conoscere se stessi;
L'unica domanda è: come?
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=6qq0HkR6ma4
Soundtrack: https://open.spotify.com/user/11146695121/playlist/1iYmiG06Hty5uwX5WHTJrN
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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(1) 
Before


 
 






-Potrei ascoltare i Sex Pistols fino alla noia-
Michael alzò il volume delle casse, “Pretty vacant”, il suo pezzo preferito di “Nevermind the bollocks, here’s the Sex Pistols”; il volume era così alto che il parquet della sua camera tremava ad ogni basso, le pareti (oramai tappezzate di poster, adesivi e diversi ritagli di giornali, scatole di scarpe e chi più ne ha più ne metta) sembravano non riuscire a sorreggere la musica, ma Michael non sembrava notarlo, se ne stava steso lì sul suo letto con le mani sotto i capelli verde acido ed i piedi che si muovevano a destra e sinistra a ritmo della batteria, finì anche con quello destro nel portacenere, ma sembrò ignorarlo e continuò.
-Don't ask us to attend 'cos we're not all there/ Oh don't pretend 'cos I don't care/ I don't believe illusions 'cos too much is real/ So stop you're cheap comment 'cos we know what we
-ABBASSA LA MUSICA SEGAIOLO!-
Un pugno abbastanza potente alla porta riuscì a sovrastare la voce di Johnny Rotten, Michael sbuffò e diminuì il volume della musica.
Si alzò in piedi e si stiracchiò, per poi aprire la porta della camera: i suoi tre migliori amici,  Luke, Calum e Tyler erano sulla soglia,con un sorriso un po’ sghembo in viso ed una busta di Doritos a testa fra le mani, ogni tanto Michael si chiedeva il perché fossero amici, considerate le loro apparenti differenze, ma dopo aver passato con loro i passati nove anni scolastici li considerava come suoi fratelli. Fratelli un po’ stupidi, ma pur sempre fratelli.
-Tyler, sei sempre fine.-disse lui riferendosi al “Segaiolo” di qualche secondo prima, Tyler si sistemò il ciuffo color lilla verso l’alto.
-Oh Michael, se solo tu non saresti etero ti salterei addosso- esclamò Tyler.
-E’ se non fossi, non se non saresti- lo corresse Michael.
-Nazista etero della grammatica-
-Checca isterica-
-Vaffanculo e prendi i Doritos-
Tyler e Michael si dimostravano affetto così dalla tenera età dei dodici anni, da quando Michael lo consolò dopo che dei ragazzini più grandi lo chiusero nel bagno arrotolato nella carta igenica, con un grosso adesivo in fronte con su scritto “Frocio”. Ai tempi, Tyler era un bimbo paffuto e biondo, con un paio di occhiali tondi dalla montatura viola che gli facevano gli occhietti azzurri enormi. Gli disse che quelli erano solo delle stupide “teste di cacca”, e che non era solo e potevano diventare amici. Così introdusse Tyler a Luke e Calum, e divennero più che inseparabili.
Michael rise piano ed aprì la busta di Doritos, erano ormai come una pietanza giornaliera per loro, specialmente dopo che Calum vinse come premio in palio ad una gara di beneficenza una scorta di Doritos che poteva bastargli per più di tre anni, aveva pacchi di essi in ogni angolo: nella credenza in cucina, sotto il letto, nel garage, diverse buste nascoste nei cassetti e altre a casa di Luke o di Michael, giusto per liberarsene, giurò di non comprare mai più Doritos in vita sua dopo di quest’accaduto.
-Finiranno mai queste patatine?-disse Luke facendone volare una in aria ed afferrandola con la bocca, Calum alzò le spalle.
-Spero vivamente di sì, fra poco mi escono Doritos dalle orecchie.-
-Eppure-Tyler prese una patatina dalla busta e la fissò fra le dita con sguardo sognante.-Sono sempre più buoni.-
-Oh Tyler, guardi i Doritos con la stessa intensità con cui fissi il culo di Calum.-eslcamò Luke ridacchiando, Calum gli scoccò un’occhiata confusa e Tyler arrossì a dismisura, facendo la sua caratteristica risata a risucchio, come l’avevano soprannominata i ragazzi, era un suono indefinito fra la sghignazzata di una strega ed una balena sofferente.
-Cosa?- disse Calum.
-Avanti Cal, ammettiamolo, hai un bel culo.- affermò Tyler, Calum aggrottò la fronte interdetto.-E non fare il modesto.-
-Non lo sto facendo, ma il mio miglior amico ha appena confermato che quando mi volto di spalle mi fissa il fondoschiena-
-E non solo quando ti giri, Cal…-
La breve sensazione di disagio fu rotta (fortunatamente) da Michael:
-Che ci fate qui?- domandò, Luke sogghignò.
-Siamo qui per organizzarti la miglior festa di compleanno della tua vita.- rispose l’amico, Michael lo guardò con aria affranta, non ne poteva più delle loro idee assurde, e dopo il disastroso compleanno dell’anno prima non aveva per niente voglia di festeggiare.
-Non mi dire, una festa a tema Star wars in un qualche club stra-costoso, con un deejay che metterà musica iper-commerciale che non mi piace e da finanziare con i soldi che i miei non sborseranno e che non ho? Ti ringrazio, quest’anno passo.- disse tutto d’un fiato Michael, appallottolando la busta vuota di patatine e buttandola nel cestino, Luke, Calum e Tyler sospirarono all’unisono.
-Michael, sei un guastafeste.- disse Calum.
-Concordo.-aggiunse Tyler, leccandosi le dita unte, Michael fece un sorrisetto compiaciuto e scrollò le spalle.
-Je suis desolè, mes amis- esclamò sforzandosi di emulare un accento francese. Alzò il braccio per cercare di prendere il pacchetto di sigarette poggiato sulla scrivania, ma Luke lo prese sul tempo e gli schiaffeggiò la mano.-AHIA!-
-Michael Gordon Clifford, stai diventando un segaiolo d’eccellenza.- disse stringendo il pacchetto fra le mani ed indicandolo col dito, poi aggiunse:-Te ne stai tutti i santi giorni in casa a mangiare porcherie, non ti fai una doccia decente da chissà quanto tempo, la tua camera sembra la stazione nucleare di Chernobyl dopo l’esplosione, puzzi di tabaccheria e puzzola morta e chissà quanti porno ti sei visto.-
-Vuoi una risposta sincera o preferisci un plateale “Fatti i cazzi tuoi?”-
-Hai dimenticato una piccola cosa, Luke.- apostrofò Calum.-Sei anche diventato parecchio acidino.-
-Più etero del solito.-aggiunse sottovoce Tyler, Luke lo ammonì.
-Non è il momento Tyler!-
-Ho le mie ragioni per stare così.-disse Michael, poi allungò la mano verso Luke.-Posso riavere le mie sigarette adesso?-
Luke ne sfilò una dal pacchetto e poi lo mise nella tasca di dietro dei suoi stretti jeans neri, pescò un accendino dalla scrivania, sommersa da cd, fogli di carta, magliette e piatti di plastica e se l’accese.
-No, ora sono mie.-disse facendo un tiro, Michael sbuffò di nuovo.-Mikey, che ti succede? Solo perché quella tipa ti ha mollato non vuol dire che adesso devi ignorarci!-
-Quella tipa ha un nome, okay? E tecnicamente non mi ha mollato, ma tradito.- rispose Michael, Tyler rise sotto i baffi.
-In realtà tradire è il modo più esplicito per mollare qualcuno…-
-Tyler, non è il momento- ripeté Luke,-Punto è, che dopodomani è il tuo compleanno, abbiamo già chiesto noi a tua madre se ci dava casa libera ed ha risposto di sì, Sydney pullula di ragazze che farebbero di tutto per riuscire ad avere Michael Clifford, e tu rinunci a tutto questo per una stupida rottura con una ragazza?-
Michael lo guardò un po’ smarrito e dispiaciuto, si era reso conto che nell’ultimo periodo aveva trattato i suoi migliori amici molto male, ignorando le loro chiamate ed inviti, e dopotutto gli faceva piacere che lo visitassero e gli portassero ancora i Doritos, nonostante li avesse evitati ed il suo atteggiamento schivo.
In realtà, Michael si meravigliava come facessero tutti a sopportarlo per il suo costante atteggiamento schivo.
Si meravigliava anche come facesse lui stesso a sopportarsi.
Michael era un paradosso coi piedi, si credeva superiore a tutti gli altri nonostante odiasse il suo carattere, non sapeva mai quando era il momento giusto per essere ironico o no, voleva essere felice ma pensava sempre a come le cose potessero andare storto, anche nelle migliori giornate, gli piaceva far stare bene la gente ma non sapeva come fare, faceva sempre il passo più lungo della gamba e poi aveva rimorsi su ciò che aveva appena fatto.
Michael non sapeva chi fosse o cosa volesse diventare.
Michael non sapeva e basta.
Nonostante questo, gli piaceva dare l’idea di essere un tipo un po’ fuori dagli schemi, quello che si colorava i capelli di colori diversi, che indossava t-shirt di band sconosciute e che ascoltava Joy Division durante l’ora di educazione fisica, sembrava non notasse le attenzioni che le ragazze gli davano e tendeva ad ignorarle, dando forse l’immagine del tipo “non-me-ne-frega-un-cazzo-perché-sono-figo”, ma lui non se ne rendeva davvero conto, essere completamente su un altro pianeta era nel suo essere.
-Non è solo per questo…lo sai cosa è successo l’anno scorso…- disse a bassa voce, riferendosi alla festa passata, tutti sembrarono riportare alla mente le stesse immagini ed abbassarono lo sguardo, Luke fece un lungo tiro e soffiò via il fumo dalle narici, poi disse:
-Lo so benissimo, ma voglio, anzi, vogliamo rimediare al passato e riavere con noi il vecchio Michael, e faremo di tutto pur di riottenerlo.-
Tyler e Calum gli sorrisero, scoccarono due sorrisi davvero genuini, e Michael non poté fare altro che sorridere indietro.
-Ma dovrai collaborare, lo sai vero?-esclamò Calum.
-Lo farò.-rispose.-Ragazzi, siete i fratelli segaioli migliori che ho.-

Quella fu l’ultima frase carina che i ragazzi si sentirono dire da Michael, prima che la chiamata più brutta della loro vita potesse arrivare, prima di sbattere col naso inaspettatamente su di un grosso cartello astratto che diceva, a caratteri cubitali: “Nulla sarà come prima”.
 
 



my space;

Salve a tutti c: il mio nome è Lucrezia, e questa è la prima fanficton che posto su Efp, quindi se trovate errori o se la trovate prettamente squallida, fatemelo sapere.
Ho avuto quest'idea ieri sera mentre mi lavavo i capelli nel meglio di "D is for dangerous" degli Arctic Monkeys, e anche se un roadtrip può sembrare molto banale, farò del mio meglio per rendere questa storia diversa dalle altre.
Mi sono ispirata un pò a paper towns di John Green, ma la trama e gli avvenimenti saranno molto diversi.

Il protagonista è un Michael svampito ed amante di qualsiasi tipo di musica che impareremo a conoscere nel corso della storia, e con lui ci sono i suoi tre migliori amici Luke, Calum e Tyler, un ragazzo gay che amerete capitolo per capitolo come lo amo io <3
Cercherò di aggiornare il prima possibile, ed anche di creare un banner decente per la Fanfic, se vi piace lasciatemelo sapere con una minirecensione (o con soldi in cash)
Meow,

Lu
 
  
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