Fan
Meeting
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- Piccolo Drago
- Ero in ritardo.
- Fottutamente in ritardo.
- E questo lo capivo dall'interminabile fila che ormai si era accumulata fuori dall'ingresso. Le loro gigantografie torreggiavano sventolando fuori dall'edificio che era stato scelto per il fan meeting.
- Cominciai a farmi largo tra la folla di ragazze euforiche per raggiungere l'entrata, le loro proteste al mio passaggio venivamo immediatamente messe a tacere quando mostravo loro il pass per essere una tra le fortunate 10 ad avere il permesso di farsi le foto con loro e riuscire a scambiarci due parole messe in croce.
- D'altronde i BigBang non erano certo persone che riuscivi a trovare comunemente per strada; una volta arrivata all'entrata un addetto alla sicurezza controllò che fosse tutto in regola e mi lasciò passare.
- Finalmente dentro riuscii di nuovo a respirare normalmente.
- Otto ragazze e un ragazzo stavano già aspettando di incontrare i loro beniamini; il mio ingresso poco elegante li fece voltare tutti verso di me.
- In quel momento mi sarei voluta sotterrare.
- In una buca molto profonda.
- Nonostante i BigBang fossero uno dei miei gruppi preferiti io non ci sarei voluta venire a questo fan meeting, mia mamma mi aveva praticamente obbligata, diciamo pure minacciata...
- -Ho incontrato sua madre per puro caso, era così tanto che non parlavamo, sarebbe felicissima anche lei di rivederti....-
- Disse con occhi sognanti che di solito non portavano niente di buono.
- -Eravamo in classe insieme ma sono passati talmente tanti anni che non mi riconoscerà neanche-
- Sbottai io quasi arrabbiata.
- -Eravate migliori amici-
- Continuò mia madre come se quello spiegasse tutto.
- -Mamma finiscila, non ci voglio andare!-
- -E invece ci andrai eccome!! Ho promesso a sua madre che andrai a salutarlo e lo farai! Ti ho già comprato il pass!!-
- Questo accadeva più o meno un mese fa...
- Tutt'oggi non so come diavolo sia riuscita ad accaparrarsi quel pass con le migliaia di VIPs che sicuramente avranno lottato all'ultimo click per accaparrarsi i pochi disponibili.
- Alla fine non ho potuto far altro che cedere ed eccomi qui: ansiosa e tesa come una corda di violino.
- I gridolini eccitati e i sospiri degli altri componenti del gruppo mi fecero tornare alla realtà.
- I BigBang erano ormai a pochi passi da noi.
- Lui era a pochi passi da me.
- -Oddio! Mamma finiscila! Non devo mica andare ad un matrimonio...-
- La mia esasperazione trasudava da ogni poro.
- -Voglio che tu sia la più carina, non vorrai mica sfigurare accanto a JiYong?-
- Sospirai.
- -Non si accorgerà neanche di me-
- Tentai di farla ragionare.
- -Sciocchezze!-
- Mi liquidò lei sventolando una mano. Discutere con quella donna era praticamente impossibile.
- Ancora una volta mi ero estraniata dal mondo reale per ripensare a quello che era successo appena poche ore fa e senza che me ne accorgessi JiYong mi stava guardando dritto negli occhi.
- Sembrava divertito.
- -E tu sei?-
- Mi chiese. Ovviamente, come avevo detto alla mamma, non mi aveva riconosciuta.
- Sospirai per l'ennesima volta facendo sorridere gli altri BigBang e alzare un sopracciglio a JiYong.
- -Mi chiamo Eun So... Piccolo drago-
- Aggiunsi con un ghigno sulle labbra.
- Negli occhi del leader passarono prima sorpresa, poi confusione e infine un largo sorriso arrivò ad illuminargli anche gli occhi.
- -Eun So!!-
- Si passò una mano tra i capelli, per una volta di un colore umano.
- -Sei Eun So!!-
- Continuò mentre tutto il resto del gruppo ci guardava come se fossimo dei pazzi.
- Incrociai le braccia sotto al seno aspettando che il ragazzo riuscisse a dire qualcosa di più intelligente che ripetere il mio nome.
- -Wow!- andiamo bene... -Sei cambiata- ridacchiò -Dov'è finito il maschiaccio che conoscevo?-
- Risi anch'io.
- -È sempre qua- allargai le braccia -Solo che adesso mi vesto meglio-
- JiYong mi aveva pregata di rimanere fino alla conclusione del fan meeting.
- In quel momento ringraziai mia mamma per avermi fatta vestire in modo decente... se fosse dipeso da me sarei andata in tuta da ginnastica.
- Aspettai tranquilla in una stanza che era stata adibita a camerino per i cinque BigBang; non tardai molto a riconoscere la postazione del leader, il suo stile era inconfondibile.
- Ridacchiai ripensando a quante ne avevamo combinate insieme... Non credo che sua sorella ci perdonerà mai per aver usato i suoi reggiseni come fionde.
- Sospira ricordando i bei tempi andati.
- -Ji, quando avevi intenzione di dirmi che sei riuscito ad entrare all'YG come trainee?-
- Cercai di mantenere la calma anche se dentro di me bruciavo di rabbia, tanto che avrei potuto mollargli un cazzotto per avermelo tenuto nascosto.
- Lui continuava a stare in silenzio, quasi imbarazzato.
- -Non ci vedremo più come prima e... E questo mi mette paura- sospirò, per l'età che aveva era già un ragazzo maturo -Sarà come entrare in un mondo nuovo io... io!!-
- -JiYong!-
- Lo richiamai prendendolo per le spalle e guardandolo dritto negli occhi.
- Quello che ora è il leader dei BigBang ricambiò il mio sguardo e mi diede un leggero bacio sulle labbra.
- Arrossii come la bambina che ero stata in quel momento e inconsciamente mi portai le dita alle labbra.
- Trovai strano come i ricordi si affacciavano in maniera così spontanea ma prima che potessi approfondire i miei sproloqui mentali i ragazzi fecero il loro ingresso parlando e ridendo tra loro.
- -Ceni con noi, peste?-
- Il leader mi lanciò una bottiglietta d'acqua che presi al volo.
- Lui rise.
- -I tuoi riflessi non sono cambiati- io ghignai – Allora per la cena?-
- Avevo accettato. E voi starete aggiungendo nella vostra mente un grande “ovviamente” e non posso certo darvi torto.
- Essere riuscita a parlare di nuovo con il piccolo drago per me sarebbe già stata una conquista degna di nota. Adesso però ero circondata da tutti i BigBang che mi stordivano con ogni tipo di domanda passasse loro in mente.
- -Ti sei trovata un ragazzo??-
- La domanda mi fece andare l'acqua di traverso, soprattutto perché era stato JiYong a chiedermelo.
- Borbottai qualcosa a mezza voce sperando che l'argomento cadesse nel nulla più totale ma vidi il leader sogghignare e quella vista mi mise i brividi.
- JiYong mi stava accompagnando al mio appartamento.
- Il tragitto era stato piuttosto silenzioso ma non sembrava turbare nessuno dei due. Il piccolo drago sembrava perso nei propri pensieri e io ne approfittai per osservarlo di nascosto.
- La sua “baby face” non era cambiata, e già ai tempi di quando andavamo a scuola insieme la adoravo.
- I suoi occhi scuri erano sempre riusciti a sondarmi l'anima e capire quando c'era qualcosa che non andava; erano come il cioccolato fuso e nonostante non ci fossimo più visti fino a quella sera, riuscivo a perdermici anche guardando i suoi video attraverso uno schermo.
- Troppo tardi mi accorsi che JiYong aveva fermato la macchina davanti al mio appartamento e mi stava guardando un po' curioso e un po' divertito.
- Il buio mi aiutò a nascondere l'imbarazzo che provavo in quel momento.
- -È stata davvero una bella sorpresa trovarti al fan meeting-
- Mentre parlava si era poggiato allo schienale del sedile chiudendo gli occhi; doveva essere davvero stanco.
- Nell'oscurità vidi balenare sul suo volto l'accenno di un sorriso.
- -Io non ero sicura che mi avresti riconosciuta...-
- Ammisi; quel dubbio era uno dei tanti che mi aveva bloccata quando mia mamma mi chiedeva, supplicava alle volte, di andare a trovare lui o la sua famiglia.
- Aprì un occhio scrutandomi nell'oscurità.
- -Ti fidi così poco di me? Di quello che abbiamo condiviso in quegli anni?-
- Il buio dava troppa intimità alla situazione per i miei gusti.
- -Avevo solo paura...- mi difesi -È passato molto tempo...-
- Il leader si staccò dal sedile guardandomi dritto in faccia; il suo sguardo mi fece sussultare.
- -Non hai idea di quanti messaggi abbia provato a mandarti in questi anni- ridacchiò -Ma deduco che tu abbia cambiato numero e non ti sia posta il problema di dirlo anche a me...-
- Il suo tono adesso era deluso mentre io arrossii fino alla punta dei capelli, ringraziando nuovamente il buio che mi proteggeva da me stessa.
- -Scusami...-
- Si stiracchiò.
- -È un problema a cui possiamo porre facilmente rimedio-
- Prese il suo cellulare mentre io lo guardavo un po' stranita.
- -Allora??-
- Chiese lui adesso divertito.
- -Allora cosa??-
- Gli feci eco io.
- -Il tuo numero Eun So, ti ricordavo più sveglia-
- Questa volta rise sul serio mentre io mi maledivo per i miei troppo frequenti viaggi mentali.
- Dopo essermi ripresa e avergli dato finalmente il numero di telefono scesi dalla macchina.
- -Però adesso non scomparire piccola Eun So-
- Fece lui con un sorriso che mi fece perdere qualche battito.
- -Non vado da nessuna parte piccolo drago, sono sempre stata qui anche se non mi vedevi-
- JiYong rise ancora e dopo un ultimo saluto lo seguii con lo sguardo finché non scomparve alla vista.
- Prima di entrare in appartamento mi resi conto che quello che provavo per JiYong quando andavamo a scuola insieme era ancora lì, e non sembrava volersene andare.
- La suoneria del mio cellulare mi svegliò facendomi imprecare a denti stretti. Riuscii a raggiungerlo a tentoni sul comodino mentre con la voce ancora impastata dal sonno riuscii a mormorare un:
- -Pronto?-
- -Quanto ci metti a prepararti?-
- La sua voce riattivò i miei neuroni in un attimo.
- -JiYong che vuoi fare?-
- Nel frattempo mi alzai e cercai di darmi un aspetto presentabile come se potesse vedermi.
- -Ti porto in un posto speciale, sono già sotto casa tua-
- Mi precipitai alla finestra per accertarmi della situazione e il leader era veramente lì, sotto casa, appoggiato elegantemente alla sua macchina sportiva.
- Mentre ero ancora imbambolata JiYong riuscì ad individuarmi e mi salutò con la mano nonostante fossimo ancora al telefono.
- -Ti do dieci minuti di tempo- disse -Altrimenti vengo a prenderti io-
- Riattaccò senza aggiungere altro. Dopo mezzo secondo di confusione mentale mi precipitai nell'armadio per trovare qualcosa degno di quella occasione.
- Quando intravidi il piccolo ristorante iniziai a saltellare e a battere le mani come una bambina mentre JiYong mi guardava sorridente.
- Quel posto era pieno di ricordi; ci fermavamo insieme a mangiare quando uscivamo da scuola, oppure la volta che saltammo le ultime lezioni della giornata e il proprietario coprì la nostra fuga, il giorno che il leader mi diede la notizia di essere entrato alla YG e mi dette quel bacio...
- Tutte queste immagini mi si affollarono nella mente mentre entravamo nel ristorante, il locale, accogliente come lo ricordavo, mi fece sentire subito a mio agio e io e il leader trovammo un posticino appartato come ai vecchi tempi.
- Mentre guardavo distrattamente il menù persa di nuovo nei miei pensieri JiYong mi riportò alla realtà come sempre.
- -Vorrei provare una cosa-
- Non mi lasciò neanche il tempo di pensare perché la sua mano passò delicatamente dietro la mia nuca e le sue labbra si posarono sulle mie.
- Quando tornammo a guardarci negli occhi io sapevo di essere diventata rossa come un pomodoro mentre il leader sorrideva come un ebete.
- -Ripartiamo da quel giorno- disse poggiando la sua fronte sulla mia -E continuiamo questo viaggio insieme-
- Non riuscii mai a dargli una risposta ma i baci che seguirono furono piuttosto eloquenti nel loro significato.
-
muhahahahahahaha!!! sono tornata!!! *.*
*figgite sciocchi!!! ç.ç voce per favore stai zitta... =.=*
credevate di esservi liberata di me e invece sono tornata muhahahahahahahaha!!!
*sclero time on*
mi sono solo messa a scrivere una storia Marvel sugli Avengers ma continuo comunque a bazzicare nel regno Kpop :3
spero che la storia vi sia piaciuta e ringrazio chi la leggerà
*si inchina insieme alla voce*
alla prossima
ciauuuuuu
M_Wonnie *che vola via con il pony argentato che vomita arcobaleni*