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Autore: ShadowFeanor    23/08/2008    3 recensioni
Shinku: Dobbiamo trovare l’ultima creazione di nostro padre.
Jun: L’ultima? Intendi la settima Rozen, quella per cui si è spacciata Barasuishou?
Shinku scosse leggermente il capo. Non era di lei che c’era bisogno.
Shinku: No, non è stata lei l’ultima creazione di nostro padre.
Jun: Allora di che si tratta?
Shinku: Hai mai sentito parlare di una creatura chiamata Bahamut?
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Jun Sakurada, Shinku, Suigintou
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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L’Ultima Creazione di Rozen

 

Questa è la mia prima fic su Rozen Maiden, perciò non aspettatevi un’opera d’arte. Sinceramente non ho mai letto il manga, ma ho trovato per caso gli episodi dell’anime in uno dei tanti forum che permettono a tutti di vedere episodi di vari anime. Ho deciso quindi di riprendere la storia dalla fine dell’ultimo episodio e creare un finale tutto mio. Ora però diamo inizio alla storia.

 

I)              Unica soluzione, l’Ultima Creazione

 

Jun stava tornando a casa, quando un acquazzone improvviso lo aveva colto di sorpresa.

 

La giornata era stata per tutto il tempo soleggiata, nessuno si sarebbe aspettato che da un momento all’altro sarebbe iniziato a diluviare.

 

Le vacanze estive stavano terminando e lui si recava ogni giorno a scuola per recuperare ciò che aveva saltato durante le sue assenze. Per sua fortuna c’era Tomoe ad aiutarlo o sarebbe stata un’impresa a dir poco disperata.

 

Quando arrivò in casa era totalmente fradicio, ma almeno era all’asciutto.

 

Jun: Ragazze, sono a casa!

 

Nori: Bentornato Ju… Ma che ti è successo? Ti hanno buttato in una fontana?

 

Jun: … Non ti sei accorta che stà piovendo?

 

Nori: Oh, è vero. Ora sali a cambiarti, la cena sarà pronta tra poco.

 

Jun: Non c’era bisogno che me lo dicessi tu…

 

Suiseiseki: Credevo che un tardo come te non ci arrivasse a capirlo desu.

 

Dalle scale fecero capolino Shinku e Suiseiseki, che guardava l’umano con uno sguardo dispettoso.

 

Jun: Chi sarebbe il tardo bambola perversa?!

 

Suiseiseki: Vuoi sfidarmi desu?

 

Jun salì le scale, ma si limitò ad andare in camera sua per cambiarsi.

 

Dopo aver messo addosso dei vestiti asciutti si sedette vicino al computer, in attesa che sua sorella lo chiamasse per cenare.

 

Rimase abbastanza sorpreso quando vide che era già acceso.

 

Iniziò a pensarci su, e si ricordò che era più o meno da una settimana che succedeva.

 

Solitamente Nori non usava il computer, e Shinku lo aveva usato una sola volta per comprare un fumetto di Kunkun.

 

Vista la precedente esperienza avuta con la bambola aprì la cronologia di quel giorno, ma non vide nessuno dei siti sui quali era solito fare i suoi acquisti.

 

Tutti i siti visitati trattavano videogiochi, occulto, miti, leggende e creature mistiche.

 

Google aveva un’unica parola di ricerca…

 

Bahamut

 

Bahamut

 

Bahamut

 

Bahamut

 

Sempre e solo Bahamut.

 

Controllò anche la cronologia dei giorni precedenti, ma oltre ai suoi siti di shopping online c’era sempre e solo quel nome.

 

Bahamut.

 

Jun: Chi di quelle tre potrebbe volere così tante informazioni su questo essere? Forse Shinku, lei legge sempre, è probabile che su uno dei libri che abbiamo nel ripostiglio abbia trovato questo nome ed abbia cercato di avere più informazioni a riguardo…

 

Poteva essere la soluzione adatta, ma rimaneva un interrogativo: perché una tale insistenza nel cercare per giorni interi?  

 

Per lo meno non avrebbe dovuto pagare niente che fosse stato acquistato da Shinku, a meno che non si trattasse di una Action Figure di Bahamut proveniente da un negozio online della Square Enix.

 

Poco dopo Nori lo chiamò per la cena, il che lo convinse a lasciar perdere l’investigazione del perché era stato cercato con tanta insistenza Bahamut.

 

Arrivato in cucina non osò volgere lo sguardo verso la televisione, perché sapeva che avrebbe visto loro.

 

Hina Ichigo.

 

Souseiseki.

 

Era da un mese che erano in quello stato ormai, ma ogni volta si sentiva male.

 

All’inizio detestava i piagnistei di Hina Ichigo, ma poi, a lungo andare, aveva iniziato ad abituarcisi, ed ora che si era spenta la casa gli sembrava quasi vuota.

 

Per quanto riguardava la quarta Rozen non sapeva bene che rapporto avesse avuto con lei, ciò che sapeva di lei era che fosse molto saggia e che si preoccupasse più per il prossimo che per se stessa. Era anche grazie a lei che era venuto a conoscenza del passato di Shinku e del perché Suigintou la odiava tanto.

 

Dopo cena salì immediatamente di sopra, sempre evitando di guardare le due bambole, ormai senza vita.

 

Non andò in camera sua però, ma nello sgabuzzino.

 

Toccò la superficie liscia e fredda dello specchio che aveva davanti, sperando che lo catturasse come era successo molte altre volte.

 

Sentì dei passi alle sue spalle, e quando si voltò vide che la quinta Rozen lo osservava.

 

Questa chiuse la porta dello stanzino, isolandoli dal resto della casa.

 

Shinku: Ti fa male, vero?

 

Jun: Di che parli?

 

Shinku: Non guardi mai Hina Ichigo e Souseiseki. Non riesci a sopportare che loro siano…

 

Jun: … è solo che… ormai siete diventate parte della mia famiglia e… vedere loro in questo stato… è come vedere mia sorella in coma. La cosa più dura da sopportare è che non posso far niente per aiutarle!

 

Shinku: Se ci fosse una soluzione ci proveresti?

 

Jun: Lo sappiamo entrambi che non c’è.

 

Shinku: Ma se ci fosse…

 

Jun: è inutile, non c…

 

Shinku: DEVE ESSERCI UNA SOLUZIONE!!!

 

Jun guardò Shinku, per quanto il buio nella stanza glie lo permettesse.

 

La bambola che gli era davanti sembrava così diversa dalla Shinku che aveva sempre conosciuto.

 

Shinku era sempre stata fredda, difficilmente si faceva accecare dalle emozioni, ed ancor più difficilmente perdeva le staffe ed alzava la voce.

 

Quella era la prima volta che Jun sentiva la sua bambola gridare a quel modo.

 

Shinku: Forse non te ne sei mai accorto, ma Suiseiseki non fa altro che piangere… durante tutta la giornata fa finta di niente, ti prende in giro, si finge allegra, ma durante la notte non fa altro che piangere… le manca la sorella, le manca Hina Ichigo. In questi ultimi giorni sono rimasta sveglia e l’ho sentita. Chiede disperatamente alla sorella di tornare e promette alla piccola Hina che non le ruberà più le fragole per farle dei dispetti…anche Kanaria non è più quella di prima. Mitsu le chiede spesso di convincerci ad andare a casa sua per poterci fare altre foto, ma non può farlo. Anche Mitsu di certo non sarebbe indifferente alla scomparsa di Hina e Souseiseki…

 

Dal viso di Shinku iniziarono a scorrere alcune lacrime. Anche lei, in fondo, stava nascondendo la realtà di quello che provava nel suo silenzio e nella sua freddezza.

 

Jun: Ma noi… che possiamo fare?

 

Shinku: Una soluzione c’è, ma è difficile attuarla.

 

Jun: Sul serio? Perché non me lo hai detto subito?

 

Shinku: Perché me ne sono ricordata solo ultimamente. Era un ricordo molto vecchio e probabilmente solo il nostro attuale stato mi ha permesso di ricordarlo. Oltretutto è un’impresa a dir poco impossibile…

 

Jun: Non importa ora. Che dobbiamo fare?

 

Shinku: Dobbiamo trovare l’ultima creazione di nostro padre.

 

Jun: L’ultima? Intendi la settima Rozen, quella per cui si è spacciata Barasuishou?

 

Shinku scosse leggermente il capo. Non era di lei che c’era bisogno.

 

Shinku: No, non è stata lei l’ultima creazione di nostro padre.

 

Jun: Allora di che si tratta?

 

Shinku: Hai mai sentito parlare di una creatura chiamata Bahamut?

 

Jun: Si, ma ne… Quindi è per questo che cercavi informazioni su Bahamut!

 

Shinku: Come fai a saperlo?

 

Jun: Non basta chiudere le finestre per cancellare le proprie ricerche sul computer, c’è anche un archivio che registra tutto quello che guardi.

 

Shinku: Capisco… comunque, che sai su questa creatura?

 

Jun: Poco e niente. So che è una creatura mitologica usata molto spesso in alcuni videogiochi, tutto qui.

 

Shinku: Allora ti spiegherò io cosa è Bahamut. A quanto pare in Arabia si pensava che Bahamut fosse un pesce mistico che sulla schiena trasporta Kujata, un enorme toro. Non si sa molto sulle sue origini, ma si sanno molte altre cose sul suo conto. Secondo altre fonti questo essere era un tutt’uno col demone Behemoth, ma Bahamut è considerata essere una divinità dai poteri positivi e quindi venne considerato il patrono dei Draghi. Non poteva essere quindi identificato con Behemoth, che è una creatura malvagia e peccatrice. Inoltre sembra essere collegato a Leviathan, un serpente marino, ed entrambi possono essere minacciati solo da Dio. Secondo altre leggende sarebbe il figlio di Io, creatore di ogni cosa, e fratello di Tiamat, che è una dragonessa della distruzione. Viene menzionato anche nei testi sacri di molte religioni e nell’Apocalisse descritta da Erodoto. Secondo alcuni altri studi recenti sarebbe semplicemente un ippopotamo o un dinosauro misterioso.

 

Jun: Ma allora cos’è, un pesce, un dinosauro, un ippopotamo o un drago?

 

Shinku: Ora è identificato con i draghi, ed in quanto tale ha potenza e sapienza superiore a quella di qualsiasi altra creatura e nonostante sembri minaccioso è di buon cuore ed è solito proteggere chi è in difficoltà. Difficilmente scende in battaglia, a meno che la situazione non sia critica o la sua curiosità lo spinga a battersi. Sarebbe entrato in contatto con tutti i popoli del mondo trasformandosi in un umano, in quanto la sua curiosità potremmo dire sia la sua unica debolezza. Il suo corpo è ricoperte da scaglie dure più del platino e solo l’arma più potente al mondo impregnata di potere magico potrebbe scalfirlo. Come umano sa maneggiare ogni tipo di arma, ma quando si presenta nella sua vera forma non può semplicemente sputare fuoco come un drago qualsiasi, ma può anche soffiare ondate d’aria gelanti, nubi di vapore e scaraventare via i nemici con una potente onda d’urto. Non a caso in molti videogiochi correnti è una delle creature più frequenti e potenti.

 

Jun: Tutto questo è interessante, ma… che c’entra con voi Rozen?

 

Shinku: Come tu sai noi tutte abbiamo uno spirito custode. Meimei, Pizzicato, Suidream, Renpika, Holie, Berrybell, ognuno con dei propri poteri.

 

Jun: Quindi Rozen avrebbe creato uno spirito dandogli il nome di Bahamut?

 

Shinku: Non proprio, in pratica nostro padre è riuscito a trovare una squama di questa creatura e grazie a quella a creare uno spirito con gli stessi poteri di Bahamut. Naturalmente questo spirito è nato da una scaglia, perciò non è altro che una microscopica entità della potenza di Bahamut. Questo spirito inoltre avrebbe avuto il compito di concludere il Gioco di Alice.

 

Jun: Concludere il Gioco? Ma non si dovrebbe concludere con…

 

Shinku: Il Gioco inizia quando tutte e sette le Rozen sono sveglie, ma per permettere la nascita di Alice Bahamut deve dare il suo consenso o Alice non nascerà.

 

Jun: Non capisco, se il suo scopo è dar vita ad Alice come può…

 

Shinku: Bahamut è un essere giusto ed intelligente, non sarà difficile per lui capire che ciò che deve fare è diverso dallo scopo per cui è stato creato.

 

Jun: Quindi Bahamut dovrebbe comprendere i vostri sentimenti e fermare il Gioco, giusto?

 

Shinku: Lui è l’unico che può fermare il Gioco, in un modo o nell’altro.

 

Jun: Allora ciò che dobbiamo fare è trovare una bambola che…

 

Shinku: Bahamut non è una bambola. Tanto per cominciare è un essere maschile…

 

Jun: Un soldatino? Un pupazzo?

 

Shinku: No. Il suo potere è troppo elevato perché questi contenitori sopportino la sua presenza.

 

Jun: Allora cos’è?

 

Shinku: Vedi, quando nostro padre riuscì a crearlo sapeva già che una di noi non sarebbe mai riuscito a sopportare quello spirito, perciò provò a creare un contenitore di metallo come corpo, ma l’effetto fu devastante. Nonostante l’abilità di nostro padre il corpo scelto non era abbastanza resistente per un tale potere ed il contenitore implose, più o meno come è accaduto a Barasuishou quando ha assorbito le nostre Rose Mistyche. Cercò anche di creare un contenitore con la forma di un drago, ma lo stesso non funzionò. La forma poteva essere adatta, ma lo spirito non lo riconosceva come proprio corpo.

 

Jun: Allora come ha fatto a sigillarlo?

 

Shinku: Ci volle molte tempo prima che nostro padre venisse a capo della cosa. Bahamut, al contrario degli altri spiriti, è nato dall’essenza di un essere vivente, mentre noi siamo nate da un’entità artificiale. In pratica solo un corpo di un vivente può contenere Bahamut. Il problema ora era: quale corpo? Come ti ho già detto Bahamut è entrato in contatto con tutti i popoli del mondo, e questa fu la scintilla che illuminò la mente di nostro padre, perciò…

 

Jun: Non dirmi che…

 

Shinku: Si, Bahamut può essere contenuto esclusivamente nel corpo di un umano, così come per entrare in contatto con i popoli del mondo si tramutava in umano, visto che i draghi sono impossibili da trovare. Gli unici draghi esistenti tuttora sono draghi del calibro di Bahamut ed inferiori, i quali vivono nel mondo spirituale, un mondo che non può essere raggiunto nemmeno con gli N-Field. Nostro padre non poteva però unirsi a quella incredibile massa di puro potere, perciò gli procurò un ulteriore potere: scegliere lui stesso chi poteva usufruire dei suoi poteri.

 

Jun: Quindi Bahamut potrebbe essere alla ricerca di un corpo?

 

Shinku: No. Bahamut è già in qualcuno ora. Ogni volta che l’esistenza terrena del corpo prescelto finisce Bahamut entra subito in un corpo nato nell’istante della sua morte, in modo che possa adattarsi subito al suo potere. Bahamut quindi è un’anima che continua a reincarnarsi sempre, indipendentemente da tutto. L’unico problema ora è trovarlo.

 

Jun: Al mondo ci sono miliardi di persone, non ci basterebbe tutta l’eternità per trovarlo! È davvero un’impresa disperata…

 

Shinku: Però c’è. Mi basta questo per avere la speranza di trovarlo, prima o poi.

 

Jun: Sarà difficile riconoscerlo…

 

Shinku: Quasi dimenticavo. Bahamut naturalmente è un essere superiore alla natura umana. Chi cerchiamo deve essere potente, di buon cuore, saggio e sicuramente è maschio.

 

Jun: Quindi un essere di Luce a giudicare dalle sue caratteristiche…

 

Shinku: Invece è il contrario. È un essere che appartiene alle Tenebre.

 

Jun: Una creatura così perfetta?

 

Shinku: Bahamut è diverso da noi Rozen Maiden. Noi siamo nate per essere Alice, per essere perfette, senza un briciolo di impurità. Una tale purezza deve essere bilanciata in qualche modo, perciò Bahamut è nato dalle Tenebre.

 

Jun: E Suigintou allora perché è così?

 

Shinku: Lei non è nata oscura, lo è diventata. Inoltre la sua Oscurità non danneggia Alice, in quanto anche quel briciolo di Oscurità è compreso nella sua perfezione. Allo stesso modo anche Bahamut ha in sé della Luce, la quale lo guida nella sua vita. In pratica non aspettarti che chi contiene Bahamut abbia le peculiarità di un principe azzurro. Non è biondo, non ha occhi azzurri, non ha la pelle candida, non ha un fisico snello, non è particolarmente aggraziato nel movimento, non veste in modo elegante, anche se può avere un proprio stile, non cavalca cavalli bianchi. Insomma, è l’esatto contrario, ma è nettamente superiore a qualsiasi principe per nobiltà d’animo e valore.

 

La bambola se ne andò in camera. Nonostante tutto non aveva ancora perso i suoi rigorosi orari, almeno questo non era stato cambiato da ciò che era successo.

 

Sempre se, come faceva Suiseiseki, anche lei non liberasse tutto ciò che pativa di notte, nell’oscurità del suo scrigno, dove nessuno poteva vederla.

 

Anche Jun decise di andare a dormire.

 

Dovevano trovare Bahamut, ma l’impresa non era di sicuro facile da compiere.

 

Bahamut era come una divinità minore, ma diversamente dall’essere di Luce descritto nei testi sacri e nelle leggende lui cercava un essere appartenente all’Oscurità.

 

In più era sotto forma umana in quel momento, e non c’era niente che potesse aiutarlo a distinguerlo da un comune umano.

 

Chissà, magari era addirittura un suo compagno di classe…

 

Queste domande accompagnarono Jun in un sonno profondo, ma anche lì fu tormentato da quella creatura.

 

Bahamut

 

Bahamut

 

Bahamut

 

Era diventato la fissazione di Shinku, ed ora, anche la sua.

 

   
 
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