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Autore: _justjuls_    01/07/2014    0 recensioni
Non so se ti è mai capitato di sentirti diverso; non uguale ai ragazzi e dalle ragazze della tua scuola, e magari ti hanno insultato, solo perché non sei come loro.
Beh, se sei mai stato in questa situazione, allora saprai come mi sono sempre sentita. Sono dislessica, iperattiva, con un disturbo da deficit dell’attenzione, insomma, non male per una matricola al primo anno di liceo. Scusa, non mi sono ancora presentata: mi chiamo Aurora Chord e in effetti sono diversa.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CACCIA ALLA BANDIERA.
 
Ciò che accadde dopo fu tutt’altro che caotico. La squadra sembrò accettare di comune accordo la mia idea senza protestare.
Arrivammo ben presto sulla costa e avemmo il tempo di piantare la nostra bandiera e organizzarci per la difesa e l’attacco.
Rimanemmo felicemente sorpresi trovando una quercia molto alta al confine tra il bosco e la spiaggia, che ci avrebbe facilmente permesso di scoprire la posizione dei nostri avversari e avvistarne l’avvicinamento.
E come già sospettavamo – o meglio, gli altri membri della mia squadra sospettavano – si erano posti sul Pugno di Zeus, ben visibili.
Ray ed io assumemmo il comando dato che nessun’altro era disposto a farlo.
— Bene ragazzi, ci organizzeremo così: I figli di Poseidone stanno in difesa, a proteggere la bandiera. Sarete più potenti stando nell’acqua e questo ci da un gran vantaggio.
Meglio che in difesa non ci stiano troppe persone, per evitare di attirare l’attenzione, ma neanche troppo poche, altrimenti risulterebbe loro fin troppo facile acchiappare la bandiera.
Metà della cabina di Apollo e metà della cabina di Demetra, i figli di Ade e Nemesi, resteranno in difesa.
Io e Ray con il resto dei volontari della cabina di Apollo saremo in attacco, con i figli di Iride, Demetra, Ares, Ecate e Ipno. Butch, ho un favore da chiedervi. Dovreste sfruttare la vostra velocità correndo da un albero all’altro. Credi di potercela fare?
Maggie, tu gli altri figli di Demetra sareste in grado di rendere il loro lavoro più facile aprendo una specie di sentiero sugli alberi?

Il piano fu organizzato nei minimi particolari e ogni pezzo quadrava. Nessuno si lagnò del ruolo che gli venne assegnato, la cosa mi sorprese non poco dato che sono sempre stata a contatto con gente a cui non andava bene mai nulla. Forse tutti i mortali erano propensi a rompere le scatole, mentre i semidei non lo erano, o – cosa nettamente più probabile, e non solo perché avevo conosciuto semidei rompiballe – il piano aveva soddisfatto tutti e ognuno si sentiva utile. Mi piaceva pensarla così e andai orgogliosa del mio piano.
Sentimmo il corno risuonare attraverso il fitto bosco e partimmo a correre lasciando la postazione sulla spiaggia. Correndo attraverso il fiume, sulla spiaggia e infine prima di inoltrarmi nel bosco, mi voltai a vedere se tutto era come avevo programmato. Figli di Poseidone con i piedi immersi fino alle caviglie nel mare, i figli di Demetra rimasti che facevano da vedetta sulla quercia e che posizionavano le radici degli alberi a loro piacimento mediamente all’altezza di un ginocchio, in modo che fosse - per i nostri avversari – più difficile correre.
E i figli di Ade e Nemesi, più vendicativi che mai, erano pronti a regolare i conti degli scherzi fatti dai figli di Ermes – e in questa particolare occasione – con tutta la loro squadra.

Correvo al fianco di mio fratello ed ero felice. Mi sentivo parte di questa famiglia. Partecipe.

Butch era davanti a noi, con tutta la sua combriccola, che sfrecciava sugli alberi alla velocità della luce, mentre Margaret e gli altri figli di Demetra erano intenti a facilitargli la cosa. A facilitarci la strada. Noi stavamo esattamente dietro di loro. A chiudere la fila.
Sotto di noi, sulla terra ferma, i figli di Ares e altri miei fratelli si facevano strada con foga, pronti ad abbattere ogni ostacolo che intralciasse il loro cammino.
Corremmo senza sosta fino al Pugno di Zeus --- una piccola parentesi. Io ODIO correre. Sono una schiappa, e quindi dovete immaginarvi quanto fossi stanca una volta raggiunto il Pugno di Zeus, ma vi svelo un segreto: l’adrenalina è qualcosa di magnifi
co; ci permette di fare cose che non avremmo mai pensato di fare, nonostante dopo ci lasci un senso di stanchezza lancinante. Questo per dirvi che anche noi semidei siamo umani. Semidivini, certo, ma anche vulnerabili. Io per esempio, faccio schifo a correre. Non siamo tutti dei gran palestrati come Ercole, o per rendere l’esempio più moderno, The Rock. Non si sa mai a quale pubblico sia rivolto questo racconto, quindi meglio attualizzare. Ora però sto divagando, torniamo alla narrazione. Stavo dicendo --- 
Corremmo senza sosta fino al Pugno di Zeus e una volta raggiunto, la difesa avversaria fu attaccata frontalmente dai figli di Ares. Mentre erano occupati, i figli di Demetra ci fecero un passaggio con delle piante rampicanti che passava sopra il pugno e collegava i due lati opposti della strada. Corsi avanti, come secondo il piano, pronta a sorprender la difesa con un attacco alle spalle, quando Butch mi fermò. Gli altri erano già passati ed ci avevano già coperto le spalle.  — Vuoi avere l’onore? — Mi domandò accennando alla bandiera totalmente scoperta da ogni difesa. — Butch, io non so, dobbiamo attenerci al piano vai t-- — Non riuscii a finire la frase perché Butch mi spinse giù. Mi sentivo molto Tarzan. Mi ero sentita in un misto tra Tarzan e Naruto per tutto il viaggio sugli alberi, ma questo era molto meglio, mi sembrava di volare. Saltai e Butch fu esattamente accanto a me. Prendemmo insieme la bandiera e sfrecciammo. [1]
Raggiungemmo velocemente il fiume e lo varcammo con altrettanta facilità. Il corno suonò.

Avevamo vinto.

[Nota 1.Per vincere questo gioco è necessario riportare la Bandiera sulla sponda del fiume corrispondente alla posizione della propria bandiera. Fummo particolarmente fortunati, dato che il Pugno di Zeus è relativamente vicino al corso d’acqua.]


SPAZIO AUTRICE
Come sempre, spero che vi sia piaciuto questo capitolo.
Per me è importante ricevere recensioni, quindi spero che vi vada di lasciarmene una. VI PREGO RECENSITE.

Grazie per aver letto,
Juls

PS: So di fare schifo a modificare le immagini :))

 



 
  
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