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Autore: John Hancock    01/07/2014    6 recensioni
Siamo nel vecchio West, un gruppo di banditi prova a rapinare un treno. Niente pistole, Winchester o Revolver. Il loro posto è preso dalle Pokéball, gli unici mezzi che hanno per riuscire nella loro impresa. Vittoria o morte, non ci sono altre possibilità.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Wild Wild West.
Allora quanto ci vuole ancora?” Domandò Clay
“Boss, Clay ha ragione, nessuno del gruppo riesce a sopportare ancora questo caldo. Siamo all’ombra e ci saranno quaranta gradi” Aggiunse Doug.
“Pazienza ragazzi, pazienza. Ormai è quasi giunta l’ora” Rispose il giovane uomo dalla cima della collina.
Doug aveva ragione però, quel caldo era opprimente. Il Sole era talmente forte che riusciva a penetrare anche la folta chioma degli alberi sotto cui si era nascosto il gruppo. Nonostante si trovassero all’ombra, sentivano lo stesso la pelle scottarsi al contatto con i loro vestiti. Pessima idea vestirsi in quel modo con quel caldo, ma era la loro “divisa” quindi andava indossata comunque:  camicia bianca con gilet di pelle nero, pantaloni beige, stivali neri con le punte in ferro e, ovviamente, il cinturone con attaccate ad esso le loro Pokéball.
L’unica eccezione era il loro capo. In quel momento sia Clay che Doug lo stavano fissando, ed ebbero la sensazione che nonostante l’età, fosse tagliato per quel ruolo. Poteva avere ventuno, forse ventidue anni, o almeno erano questi che dimostrava, nessuno lo sapeva. A dir la verità della sua vita non conoscevano quasi nulla. Le sole cose che sapevano è che era giunto nella loro città dall’est, al galoppo del suo Rapidash, portando con sé soltanto il suo Treecko.
Aveva iniziato con quasi nulla, fino a che non si era arruolato. In poco tempo aveva stracciato ogni concorrenza, diventando il capo della banda.
Ora era lì, a scrutare i binari dove avrebbero attaccato il treno. Accanto a lui c’era il suo fedele Treecko, che a differenza dei Pokémon dei suoi compagni, era libero di vagare, libero dalla prigionia della sfera. Passava tutto il giorno con il suo allenatore, forse è per questo che gli somigliava in tutto e per tutto.
Agli occhi dei loro ragazzi, i due si differenziavano soltanto per l’abbigliamento.
Treecko indossava un piccolo copricapo da cowboy marrone scuro e continuava a masticare il filo d’erba che aveva raccolto vicino gli alberi.
Marcus invece indossava una bandana nera che gli copriva i capelli cortissimi, una camicia corta a quadri blu su sfondo azzurro ghiaccio, un paio di jeans semplici, stivali  di un marrone sbiadito, consumato dal tempo, e ovviamente, il suo immancabile legnetto di liquirizia che sembrava non finire mai.
Non avevano nulla di particolare quei due, erano in tutto e per tutto normali. Le sole cose che li differenziava erano la loro tenacia, la loro sicurezza in sé stessi, il loro coraggio, la loro follia. Perché si doveva essere pazzi per voler fare ciò che avevano programmato. Ora era tardi per rinunciare.
“Sellate i Rapidash, svelti” Ordinò loro Marcus.
“Sì boss” Risposero tutti all’unisono.
“Quante volte vi ho detto di non chiamarmi boss? Sono Marcus, faccio parte della squadra e sono vostro amico, basta con questa gerarchia”
“Ci scusi boss. Cioè scusa Marcus, ci vorrà un po’ per abituarci, il vecchio capo era un tiranno sotto questo punto di vista” Disse Clay.
“Tranquillo lo so, basta solo che cercate di finirla. Mi fate sentire troppo importante così, come se io vi comandassi. Non è così. Voi siete liberi di fare come vi dico io” Rispose scherzando Marcus.
Risata di gruppo. Fa bene ridere, allenta la tensione.
Il treno era ormai visibile. Era il momento.
“Tutti pronti? Clay aiuta Chris e James a stringere quelle cinghie, Doug tu occupati di Luis che ha bisogno di aiuto con quelle staffe. Forza ragazzi, manca poco, muovete i culi.” Ordinò Marcus.
“Capo qui abbiamo finito, siamo tutti pronti” disse Clay tornando dal suo lavoro.
“Perfetto. In sella ragazzi, mani sulle Pokéball e ricordate, noi non attacchiamo. Se ci dovessero attaccare, allora risponderemo. Ma non voglio vedere un ragazzo o una signora con un solo graffio intesi? Se necessario li immobilizziamo, ma non di più. Esigo il rispetto di questo, chiaro?”
“Certo capo!” Rispose l’intera banda.
Così tutti salirono in groppa ai loro Rapidash. Alla testa del piccolo contingente c’era Marcus, che si lanciò al galoppo non appena la collina si faceva meno ripida. Treecko si reggeva forte davanti a lui, attento a non bruciarsi sulle fiamme azzurre di Rapidash. Quel Pokémon Cavalfuoco aveva qualcosa di speciale, era l’unico esemplare a sprigionare fiamme simili. Visto di notte sembrava un destriero dell’apocalisse.
Arrivarono fino al treno, era enorme, Marcus riuscì a contare trentadue vagoni prima di essere richiamato alla realtà dal suono assordante del vapore che fuoriusciva dal treno.
“Signori, che inizino le danze. Avviciniamoci a questo vagone, credo sia il centrale. L’oro può trovarsi ovunque, ci divideremo in  due gruppi, Clay tu vieni con me verso la sala macchine, porta con te sei uomini. Doug tu invece prendi i restanti e perquisisci la parte posteriore” Urlò loro Marcus nel frastuono del vento.
“Ci pensiamo noi capo” Risposero i suoi due uomini.
“E Doug, il primo che trova qualcosa, avvisa l’altro intesi? Non fare nulla di troppo rischioso, non sappiamo quante guardie ci saranno” Aggiunse Marcus
“Tranquillo boss, lascia fare a noi” Disse Doug cercando di tranquillizzarlo.
“Ottimo. Signori, buon divertimento” Disse Marcus, poi aggiunse “Rapidash usa Lanciafiamme sulla serratura, poi aspetta che tutti siano saliti e raduna i tuoi compagni, superate il treno e aspettateci, pronti a partire. Credi di farcela, compagno?”
Rapidash nitrì pieno d’orgoglio, sapeva di avere un ruolo importante. Dopodiché colpì la serratura indicata dal suo allenatore, liquefacendola all’istante.
Il primo ad entrare fu Marcus, seguito da Treecko,  Clay e Doug, infine dal resto della banda. Dopodiché i Rapidash si allontanarono.
“Buon giorno Signori e Signore! Siamo qui per l’oro del vostro odiato Generale, non per voi. Quindi restate calmi e fermi ai vostri posti, non vi verrà fatto nulla, se non proverete ad attaccarci. Vi consiglio di continuare a godervi il viaggio e di non fare caso a noi, toglieremo il disturbo fra breve” Disse Marcus facendo il suo ingresso in scena.
Solo pochi percepirono il suo messaggio, la maggior parte dei passeggeri iniziò ad urlare e ad agitarsi.
Delle guardie ancora nessuna traccia. Quindi ne approfittarono per calmare il caos che si era generato.
Quando ormai le persone erano ferme ai loro posti, pregando per la loro incolumità, Marcus riprese la parola.
"Ora è il momento di dividerci ragazzi, fate come vi ho detto e attenti alle guardie, so che hanno Pokémon con loro”
Così la banda si divise, la maggior parte andò con Doug verso i vagoni finali del treno. Marcus, Clay e gli altri si diressero verso la sala macchine.
Appena superato il vagone da cui erano entrati, Marcus e Treecko si trovarono a dover affrontare le prime guardie.
Non le presero alla sprovvista, c’era stato troppo caos e si erano preparati. Avevano schierato i loro Cacturne che erano pronti ad attaccare con Semitraglia .
Marcus fu più veloce di loro, ed ordinò a Treecko di attaccare con Breccia il Cacturne alla sua sinistra, per poi colpire il secondo con Aeroassalto.
Il Pokémon Legnogeco fu velocissimo. Scansò l’attacco Semitraglia del primo Cacturne ed evitò anche il Missilspillo del suo secondo nemico. Poi colpì in pieno il suo bersaglio, mettendolo al tappeto all’istante.
Non ebbe però la possibilità di eliminare anche l’altro Cacturne, poiché era stato già messo al tappeto da un potente Lanciafiamme. Marcus si era del tutto dimenticato del Charmeleon di Clay.
Eliminati con facilità i due avversari, Marcus lasciò al resto dei suoi uomini il compito di legare le due guardie, poi proseguirono per la loro strada.
Guardarono in ogni vagone, ma non trovarono nulla. Ormai erano quasi arrivati alla sala macchine, quando ci fu una tremenda esplosione e tutto iniziò a tremare. Era come se il treno stesso si stesse autodistruggendo. I vetri esplosero, i bagagli iniziarono a volare, le persone urlavano, ma a Marcus venne da pensare una sola cosa: Doug.
“Cosa diamine era? Chiese Clay.
“Non lo so. So soltanto che dobbiamo andare a cercare Doug”
“Ah non ci pensare neanche boss. Sarà andato a farsi fottere un vagone intero, con esso tutti i vagoni posteriori. Quindi chiunque si trovava lì è morto. Se Doug e i nostri compagni non erano lì, sapranno tornare qui con i loro piedi”
“Hai ragione… Proseguiamo, ora tutti attenti ad ogni movimento intesi?”
Così superarono i restanti vagoni, arrivando a quello antecedente la sala macchine, la porta era blindata.
“Mi sa che ci siamo, deve essere questo. Ragazzi prendete il controllo del corridoio, non fate passare nessuno. Clay tu e Charmeleon venite con me”
“Certo boss. Per la porta ci penso io. Charmeleon usa ancora Lanciafiamme contro la porta, sciogli la maniglia.”
Charmeleon ubbidì. Ci volle un poco, ma riuscirono nel loro intento.
All’interno del vagone i due si ritrovarono faccia a faccia con il Generale a cui volevano rubare l’oro, e un altro signore, un vecchio. Né Clay né Marcus lo riconoscevano, ma per stare al fianco del Generale doveva essere uno importante.
Il silenzio durò ben poco.
“Ma guarda, questa sarebbe la banda che sta portando disordini in città? Strano che i miei uomini non siano riusciti a fermarvi. Se vuoi che una cosa sia fatta per bene, falla da solo, giusto?” Disse il Generale
“Certo Generale, ben detto. Peccato che comunque non hai possibilità, l’oro adesso è di nostra proprietà”
“Come osi darmi del tu? Esigo il Lei, sei tanto bifolco da non avere un briciolo di istruzione?”
“Guarda che sono istruito. Proprio per questo non Ti do del lei, non meriti il mio rispetto. Quell’oro è del popolo, al popolo ritornerà.”
“Beh, questo lo vedremo. Dovrai passare sul mio cadavere”
“Mi stai invitando a nozze, dolcezza. Cerco di non farti troppo male ok? Tu cerca di non piangere”
“Ora basta, questo è troppo! Non tollero più la tua presenza qui. Falli fuori Nidoking. E tu non stare lì impalato, aiutami vecchio.” Disse il Generale
Un enorme esemplare di NIdoking si liberò dalla sfera ruggendo, incazzato nero.
Il vecchio sorrise, mentre dalla sua Pokéball fuoriusciva un Nidoqueen troppo cresciuto, era quasi il doppio delle sue simili.
“Hey, ma questa è davvero una bella coppietta! Mi dispiace rovinarvi la gita domenicale, ma sono costretto, scusatemi signor e signora Nido. Clay, prima le donne, quale vuoi?” Disse Marcus
“Simpatico come uno sputo in un Whiskey, capo. Prendo il maschietto, sempre se non lo preferisci tu”
“Ok vada per il maschio, io mi occupo di Bigmama. Pronto Treecko? Vai con Laccioerboso”
“Charmeleon tu attacca con Lacerazione”
Il Generale non tardò a contrattaccare “Nidoking vai con Lanciafiamme e brucia l’attacco di Treecko. Vecchio permetti di usare Nidoqueen giusto? Bene, chi tace acconsente. Nidoqueen vai con Protezione”
Gli attacchi di Treecko e Charmeleon furono respinti senza problemi.
“Ok proviamo a cambiare tattica, Clay usiamo la velocità, quei due occupano quasi tutto lo spazio, non possono muoversi. Treecko usa Agilità e poi attacca con Energipalla Nidoqueen”
“Charmeleon riproviamo. Usa Lanciafiamme su Nidoqueen”
“Così fate il due contro uno eh? Avete sbagliato però. Nidoking usa Gigaimpatto, Nidoqueen ancora Protezione.”
“Treecko evitalo saltando!”
“Charmeleon segui Treecko, poi usa Vampata su Nidoqueen!”
“Vampata? Ma quando l’ha imparato?” Chiese Marcus
“Da non molto, speriamo funzioni”
“Treecko fa in modo da annullare l’attacco di Nidoqueen, usa Energipalla”
Così Protezione fece il suo dovere, bloccando Energipalla, ma l’attacco Vampata colpì in pieno Nidoqueen, che cadde a terra ormai privo di forze. Non ci fu il tempo di esultare. Nidoking aveva ricaricato l’attacco, scaraventando Charmeleon ai piedi di Clay. Uno a uno, palla al centro.
“Merda! Quel grassone è proprio veloce, fa attenzione Marcus”  Clay lo mise in allerta.
“Lo so tranquillo, tu prendi Charmeleon e sta dietro di me, ci penso io. Treecko attacca Nidoking con Crescipugno, a ripetizione. Per colpirlo più velocemente usa Agilità!”
Treecko eseguì alla lettera i suoi comandi, diventando una piccola scheggia verde impazzita, che saltava su ogni parete, per poi colpire Nidoking e scappare. Non gli faceva il minimo danno.
“Nidoking recupera le forze, e prepara un secondo Gigaimpatto, non ti sta neanche scalfendo” Disse spavaldo il Generale.
Dopo poco Nidoking fu pronto.
“Ottimo, attacca ora!” Ordinò il Generale.
“Treecko è il nostro momento, ancora Agilità” Disse Marcus, e Treecko divenne ancor più veloce.
“Adesso, scarta di lato, scansa Nidoking, e usa Schianto!”
Treecko riuscì ad evitare il grosso Pokémon  Trapano con una facilità unica. Prese lo slancio caricando il salto contro una parete e partì all’attacco.
Quel colpo non avrebbe fatto quasi nulla a Nidoking, ma grazie a Crescipugno l’attacco di Treecko era aumentato notevolmente, e questo bastò per eliminare in un solo colpo Nidoking.
“Anche il papà è andato. Treecko tieni d’occhio quei due, se si muovono, usa Schianto su di loro” Ordinò Marcus.
“Non è finita qui, i miei uomini ti troveranno, maledetto. Ci aspettano già a pochi minuti di marcia da qui” Replicò il Generale
“Oh io non credo proprio. Clay fai tu gli onori di casa, legali e chiudili nella sala macchine, sigilla la porta, stacca il gancio, e vieni qui”
“Certo boss, con piacere”
Clay scortò i due uomini nella sala macchine, dove li chiuse a chiave. Dopodiché staccò il gancio e vide il treno rallentare, per poi fermarsi.
“Che bella coppietta che erano quei due vero? Spero che avranno figli maschi” Sentirono dire da dietro le loro spalle Marcus e Clay.
“Doug! Sei vivo! Come stai amico?” Chiese Marcus.
“Di merda. Un ragazzino ha avuto la brillante idea di cercare di scappare col suo Pokémon. Ha fatto usare esplosione al suo Electrode! Il vagone è esploso, sono morti tutti, mi sono salvato solo io perché l’onda d’urto mi ha rispedito indietro attraverso la porta “
“Cazzo. Ok è il momento di levare le tende. Staccate il vagone dal resto del treno ce lo portiamo via”
“Cosa? Ma sei pazzo Marcus? Come facciamo?”
“Con i Rapidash, fidatevi e fate come vi dico” Rispose Marcus.
Staccarono il gancio, mentre Marcus richiamava il suo Rapidash e con esso tutti gli altri. Legarono robuste funi ai loro Pokémon. Dopodiché fecero lo stesso col vagone. Ritornarono in sella e ripartirono verso la città, riportando l’oro alle persone che erano state sfruttate per ottenerlo. Ovviamente trattenendo la loro ricompensa.


Note d’Autore:
Voglio ringraziare la mia ragazza per questa One-Shot. È stata lei, che cambiando canzoni in auto al cosiddetto “cazzo di cane”  ha trovato “Wild Wild West” dandomi l’ispirazione per l’ambiente e la storia stessa. Quindi è soltanto grazie a lei che ho potuto scriverla. Mi sa che se la storia avrà successo me lo rinfaccerà a vita, ma fa niente, significa che a vita staremo assieme (momento dolce ooooooooohw)
Vi saluto, e spero vi sia piaciuta.
A presto.


Son.
   
 
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