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Autore: Larissa99Baelish    02/07/2014    2 recensioni
Ricordo di essere stata presa da una grande passione in quel periodo.
Ricordo una sera in cui c'era un uomo.[...]
Ricordo di aver provato sgomento. Ricordo la confusione. Ricordo la paura. Ricordo i pensieri che confusi, si rincorrevano nella mia piccola testa. Ricordo di aver ricordato. Ricordo di aver sorriso.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Spazio autore: Lo metto all'inizio per avere modo di dare alcuni chiarimenti. Ho scritto questa fan fiction basandomi sul rapporto e sul modo di vedere, di Mayrcella nei confronti di Doran Martell, in un mondo attuale. Ho sostituito la gotta del principe con un'altra malattia. E' un pò surreale forse, ma...Beh che dire, buona lettura. Aspetto recensioni :)


#Ricordo ancora quanto mi piaceva camminare in quel periodo.

Spesso, dopo aver fatto un servizio, mi mettevo gli auricolari, accendevo il cellulare, andavo sulla musica, riproduzione casuale e mi chiudevo nel mio mondo, come tutti gli adolescenti.

Ricordo che camminavo senza una meta, semplicemente sentendo i polpacci contrarsi ad ogni passo affrettato.

E se…se uno di quei giorni fosse successo l’impensabile.

Ricordo di essere stata presa da una grande passione in quel periodo.

Ricordo un sera in cui c’era un uomo. Un uomo comune. Come tanti altri. Di mezz’età, con dei radi capelli brizzolati. Gli occhiali. Paffuto, dai tratti normali. Sudato. Ricordo di aver sorriso nel vederlo arrancare per far avanzare la macchina.

Ricordo di essermi avvicinata a chiedergli se avesse bisogno d’aiuto.

Poi, non ricordo più.

#

Ricordo di averlo rincontrato. Ricordo un cenno di saluto da parte sua. Ricordo il mio timido e complice sorriso.

Ricordo il liquore che scese  nel mio cuore nel sapere che le buone azioni per le persone buone esistevano ancora.

#

Ricordo che una volta, camminando, dei libri sono caduti per terra. Ricordo la mia frenesia nel raccoglierli.

Ricordo di essermi girata e aver visto due piccole familiari pozze di legno puro.

Ricordo di aver visto un sorriso caldo e familiare.

Ricordo una voce roca. Ricordo di aver trovato una somiglianza con un cantante.

Ricordo un avvertimento. Ricordo lo scivolare dei suoi occhi su un copione.

Ricordo uno sguardo curioso. Ricordo di aver cominciato a parlare.

Ricordo di non aver mai finito.

Ricordo un saluto pensieroso e confuso.

#

Ricordo di aver provato sgomento. Ricordo la confusione. Ricordo la paura.

Ricordo i pensieri che confusi, si rincorrevano nella mia piccola testa.

Ricordo di aver ricordato. Ricordo di aver sorriso.

#

Ricordo di essermelo dimenticato. Ricordo di esserci passata sopra.

Ricordo di non aver avuto fortuna. Ricordo di averlo rivisto.

Ricordo di essermi fermata. Ricordo di averlo guardato a lungo. Ricordo uno sguardo di risposta.

Ricordo un caffè. Ricordo la disperazione nella sua voce. Ricordo il tormento dei suoi occhi.

Ricordo i suoi problemi. Ricordo una difficile situazione sentimentale. Ricordo il disprezzo per una donna ingiusta e superficiale. Ricordo l’indignazione per la repressione di uno spirito differente dalla banalità di un matrimonio insoddisfacente. Ricordo una sigaretta. Due. Tre. Ricordo una tosse.

Ricordo un saluto carico di segreto.

#

Ricordo un pugno di giorni passati a pensare alla stranezza di questa vita.

Ricordo la confusione. Ricordo i pensieri che vagabondavano.

Ricordo una morsa al cuore. Ricordo un pugno nel diaframma.

#

Ricordo le parole. Ricordo i sorrisi. Ricordo le battute sagaci. Ricordo i discorsi da piccolo borghese. Ricordo i sorrisi che mi suscitavano. Ricordo la preoccupazione per quella malinconia che ogni volta pareva crescere.

Ricordo l’aspetto sempre più provato.

Ricordo un respiro più lento.

Ricordo due labbra.

Poi non ricordo più.

#

Ricordo il senso di colpa. Ricordo la sensazione di sbagliare. Ricordo le scuse di uno e dell’altro. Ricordo le promesse di allontanare. Ricordo gli “è stato un errore, un momento di debolezza, una svista”. Ricordo la compassione. L’affetto e si, magari anche l’amore.

Ricordo il platonico.

#

Ricordo due occhi che si rifiutavano di incontrarmi. Ricordo una mano calda nella mia. Ricordo due pozzi umidi.

Ricordo di aver avuto un impeto di rabbia. Ricordo di non aver potuto credere. Ricordo di aver scosso la testa. Ricordo dolore e gratitudine in quelle pozze.

Ricordo una fuga disperata.

Ricordo il sapore salato delle lacrime sulle labbra.

Ricordo un tumore.

#

Ricordo una decisione difficile. Ricordo una dura separazione. Ricordo una lettera. Ricordo una confidenza. Ricordo l’oblio. Ricordo la sofferenza. Ricordo la fine e l’inizio. Ricordo il peso immane sulle spalle.

#

Ricordo due mani saldamente ancorate che scivolano. Con forza vengono separate. Sempre più lontano. Bagnate, salate. Ricordo uno struggente dolore.

Ricordo la pece nelle vene al posto del sangue. Ricordo crepe ovunque.

Ricordo una carezza. Ricordo le due pozze darmi forza e trarla dalla mia determinazione.

Ricordo parole che nessuno saprà mai.

Ricordo. Ricordo te.

Ricordo.

Ricordo la mia storia.

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