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Autore: Lady Moon    02/07/2014    3 recensioni
Hermione finge con Ron di avere "un amico" che ha bisogno della sua mano, per cercare di capire se a Weasley importa un po' di quello che lei fa, ma soprattutto per cercare di capire se realmente lui prova qualcosa per lei e quindi la cosa, visto che la persona è incognita e i dettagli non sono specificati, può farlo pensare. Hermione, confessa questo solo ad Harry. Ad ogni modo, ci riesce ma Ronald lo capisce troppo tardi, solo dopo che Hermione gli confessa che non è vero che qualche ragazzo la cerca. Ma ciò porta ad una conclusione positiva, per entrambi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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 «Nobody separates me from you.»


 
Harry si stava esercitando a pronunciare i nomi degli incantesimi e faceva finta di scagliarli con un bastoncino di legno, in quel caldo e tranquillo pomeriggio, nel dormitorio di Hogwarts.
Ron, invece, dormiva come un ghiro, vicino a lui Dean era a fissarlo imperterrito, perché di tanto in tanto russava, e puntualmente ogni volta Harry ridacchiava insieme a lui.
:"Secondo me sta sognando i ragni giganti..."- proferì Dean.

:"No, altrimenti si sarebbe svegliato urlando e come minimo avrebbe il sonno disturbato."- rispose Harry, ridendo sempre sotto i baffi. 

:"Oh, è ora! Dobbiamo andare alla lezione della professoressa Sinistra!"-urlò Dean, stavolta disturbando effettivamente il sonno di Ronald.

:"Miseriaccia, che succede?!"- domandò Ron, svegliatosi, squadrando sia Harry che Dean con gli occhi socchiusi e assonnati.

:"C'è un enorme ragno vicino a te."- rispose Harry. Ron saltò fuori dal letto imprecando.

:"Mi stai prendendo in giro, non lo vedo, dov'è!? Che tu sia maledetto, Harry..."- sbraitò Ron quando si accorse che i suoi amici stavano sghignazzando.

:"Va bene, va bene...ora andiamo, su, su!"- disse Dean, ancora con le lacrime agli occhi per le troppe risa.

:"Col cavolo. Io non vengo con voi e poi mi sono appena svegliato."

:"Avanti Ron, non prendertela così tanto, almeno adesso sappiamo come farti alzare dal letto, quando ce n'è bisogno. E' una cosa categoricamente positiva." - conferì Neville, che manco per sembrare incoerente, stava ancora col pigiama.

Più dopo, tutti, prima di Ron, lasciarono il dormitorio e raggiunsero l'aula. Un attimo prima che finalmente si ritrovasse davanti alla porta, si accorse che dietro di lui c'era Hermione.
:"Non mi dire, hai fatto tardi? Questa si che è una sorpresa."- le disse, maliziosamente. Hermione gli sbuffò in faccia.

:"Sono stata interrotta. Non potevo dire di no, così adesso mi ritrovo ad entrare nello stesso momento in cui sei propenso ad entrare tu. Ora, apri la porta e non scordarti di bussare e chiedere il permesso."- rispose, in modo rigoroso.

:"Fallo tu per prima, a te l'onore."- le rispose Ron, sussiegoso. Finse un inchino e Hermione bussò alla porta e chiese di entrare. La professoressa acconsentì, anche se sorpresa del ritardo di Hermione mentre Ron, al contrario, era nella norma.
Furono costretti a sedersi vicini, all'ultimo banco, ma a nessuno dei due dispiacque. 
:"Da chi sei stata interrotta?"- domandò Ron.

:"Ron, fammi seguire. Per favore, abbiamo perso metà lezione." - rispose Hermione, ansimando.

:"No, per la precisione, siamo arrivati soltanto con dieci minuti di ritardo." - aggiunse Ron, che, nel pronunciare quelle parole scoppiò in una leggera risatina dall'aria sinistra (voleva quasi prendersi gioco di lei, infatti).

:"Non sono affari tuoi."- gli disse Hermione, arcigna.

:"Cosa?"

:"Chi mi ha interrotta, ovvio."

:"Oh, me n'ero già dimenticato, come vuoi."- Adesso Ronald smise di guardare Hermione e cercò di seguire la lezione, sbalorditivamente, e Hermione, che l'aveva visto con la coda dell'occhio guardare l'insegnante che con la bacchetta segnava la posizione delle stelle in quel preciso momento, cercò di imitarlo, anche se le piaceva stare a guardarlo senza farsi vedere da lui e altri, anche se poteva continuare a rivolgergli la parola, ma non voleva prestargli troppe attenzioni.
:"Mi presti un foglio, Neville il simpaticone?"- chiese Ron, soffiandogli dietro la schiena, Neville era seduto davanti a lui e se n'era accorto solo adesso.

:"Ah, sei qui alla buon'ora, dormiglione brontolone. Ecco, tieni."- Hermione li ignorò completamente, ma in realtà voleva scoppiare in una grossa risata per come era stato definito Ron. 
Finita la lezione Hermione si alzò quasi per ultima per lasciare l'aula, Ron restò a parlare con quei pochi che c'erano ancora e lei non salutandolo nemmeno, poi, si diresse in biblioteca.
:"Mi domando dove vada, adesso. Così di corsa, poi..."- disse Harry a Ron.

:"Ed io che ne so. Vado a dormire, ho sonno e prima avete fatto male a svegliarmi di botto." - fece notare Ron, ma subito dopo ebbe un lampo
:"...oh diamine, non ho studiato per domani!"- urlò.

:"Hai mai studiato?"- intervenne Seamus.

:"Ah, sta' zitto pure tu! Harry accompagnami in biblioteca!"- Dopo averlo implorato, Ron e Harry si diressero in biblioteca e trovarono Hermione, seduta a scrivere su delle carte vicino a grossi libri. Harry la salutò, Ron non aprì bocca. 

:"Restate?"- chiese Hermione.

:"Si, veramente è Ron quello che non ha studiato, io qualcosa l'ho già fatto." - Ron lo guardò da capo a piedi e poi disse :"Bravo, Potter, ti fai valere." - e si sedette davanti a Hermione, una volta preso i libri.

:"Signor Ron, posso muovermi, col vostro permesso? Devo vedere una cosa. Ah, Hermione...buona fortuna con...vabbe', ci siamo capiti. Allora, posso?" - domandò sarcastico Harry, qualche minuto dopo.

:"Sparisci, ci vediamo dopo, amico."- rispose Ron, sorridendogli e rimanendo un po' perplesso per quello che aveva detto ad Hermione.

:"Ci vediamo dopo, amico!"- enunciò Hermione con una vocina spiritosa, cercando di imitare Ron.

:"Ah... ah... ah...guarda come rido, guarda come mi sto divertendo."- le disse Ron, maligno, alzando gli occhi dal libro appena su di lei. Hermione gli rise in faccia.

:"Te la sei presa?"- domandò, infine.

:"No."- rispose seccato Ron, mentiva.

:"Resto qui con te al posto di andare da quella persone che mi ha "interrotta", dovresti sentirti elogiato..." - riprese Hermione, divertita.

:"Si può sapere di chi stiamo parlando?"

:"Mhh... una persona..."

:"Le tue amiche."

:"No, Ron, no." 

:"Il tuo gatto."

:"Ma che dici! E va bene, un mio amico, aveva bisogno di me."

:"Per fare cosa? Guardarti studiare?"- le domandò, in tono sempre scortese.

:"Zotico che non sei altro, no. Per altro, non sto a raccontarti i dettagli." - Ora Hermione riprese a scrivere. Ron alzò di nuovo gli occhi su di lei.

:"Aspetta un momento, è il tuo ragazzo? Non mi dire, hai un ragazzo!"

:"La vuoi piantare? No che non ce l'ho, non potrei. Voglio dire, siamo solo amici."

:"Dicono tutti così."

:"E tu sei un idiota."

:"E tu una fannullona, saccente."

:"Ok, vado via, ti lascio "STUDIARE". 

:"Vai da lui?" - Hermione risbuffò, prese i libri e rispose :"Si." - Ron si alzò a sua volta e si mise vicino a lei, Hermione per un attimo pensò che volesse impedirle di andar via, ma in realtà voleva solo sistemare il libro che aveva preso dallo scaffale dietro di lei. Hermione, mesta, fece due passi in avanti, intenta a lasciare il posto, ma Ron la prese per il braccio e la girò verso di lui.
:"Non ho dimenticato niente."- disse velocemente Hermione, che stava iniziando ad arrossire.

:"Mi scrivi l'introduzione? Solo l'introduzione, per favore..."- Hermione adesso, pensava che Ron fosse uno stupido, ma soprattutto che era stupido da parte sua credere che lui avrebbe potuto bloccarla per altro.

:"Ti...io...ti maledirei all'infinito...anzi, no, lascia stare. Lasciami!"- Hermione lasciò la presa e Ron intervenne subito

:"Me la scrivi? Davanti a me."

:"Si, ma non davanti a te."

:"Invece si, proprio adesso."

:"Devo andare via adesso, ho ben altro da fare."- In lontananza un ragazzo di Tassorosso stava guardando casualmente Hermione, Ron credette subito che fosse l'amico in questione, e dopo essersi convinto ebbe un colpo di genio. Riprese Hermione per il braccio e la poggiò delicatamente allo scaffale, non smettendo di guardarla negli occhi, si avvicinò piano, come se una catena gli impedisse di muoversi liberamente e la baciò, così dolce da far credere ad Hermione di essersi immaginata tutto quanto, un attimo dopo. Ma non era così, lei aveva le sue labbra che toccavano quelle di Ron e nessuno, nessuno, poteva interporsi fra loro. Ron si staccò subito, prese le due braccia di Hermione e se le portò al collo, senza smettere di guardarla, Hermione lo strinse, sembrava quasi volesse scoppiare in lacrime per l'emozione. Era così bello abbracciare Ronald, era così bello sentire anche le sue braccia che la circondavano, perché per lei era la dimostrazione del fatto che l'uno per l'altro avrebbero fatto di tutto, era la dimostrazione del fatto che si volessero bene.
:"Perché vuoi essere abbracciato da me?"- chiese Hermione, lievemente.

:"Perché non voglio che quel cretino ti porti via, l'introduzione devi scrivermela tu..."

:"Ah, già, l'introduzione...solo per quello."- disse Hermione, abbassando lo sguardo. Per qualche ragione, Hermione, dopo quelle parole strinse il torace di Ron ancora più forte e ci poggiò la testa.

 :"Speravo tu mi dicessi che volevi farlo perché avevi voglia di farlo, come ne avevo voglia io...mi sbaglio sempre su di te, mi rendo conto di essere più stupida di te per questo." - gli disse, facendosi coraggio.

:"Hermione, se non voglio che tu stia con quel misero imbecille, sarà per il fatto che voglio che tu stia con me, no? A prescindere dall'introduzione." 

:"Davvero?"- domandò, alzando il volto per guardarlo, aveva quasi le lacrime agli occhi.

:"Si, non piangere, non farlo."

:"No, Ron, se è come dici tu, non vedo motivo di piangere, ti voglio bene."- rispose, sorridendo mielatamente.

:"Comunque non c'è nessun altro... sono stata interrotta dalla professoressa McGranitt, doveva chiedermi un paio di cose, sapevo che avrei fatto tardi, mi aveva avvertita già da un paio di giorni che avrebbe voluto parlarmi prima della lezione perché era libera. A quanto pare ci sono riuscita ad incuriosirti. Mi dispiace, scusami, scusami."- gli confessò, stavolta ridendo.

:"Sei stata brava. Ora mi scrivi l'introduzione?"- rispose Ron, in un certo senso scosso ma sollevato.

:"Si, te la scrivo, Ronald."- concluse Hermione. Finalmente poteva stare tranquilla.

Harry si era accorto dall'espressione di Hermione che fosse successo qualcosa di bello, ovviamente ne era felice, ma adesso si limitò solo a guardarli, una volta ritornato da loro.
:"Sei tornato, amico!"- disse Hermione. Ron sorrise.
   
 
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