Fanfic su artisti musicali > Demi Lovato
Segui la storia  |       
Autore: TeenAngelita_92    03/07/2014    4 recensioni
- "Non possiamo, tutto questo non deve accadere" le disse mentre cercava di allontanarsi, ma i suoi occhi l'avevano incastrato, non aveva la forza di allontanarsi da quel meraviglioso viso distante pochi centimetri dal suo.
"So che lo vuoi anche tu, sono certa che hai aspettato questo momento tanto quanto me." gli sussurrò ed il suo respiro lo fece rabbrividire.
"Io non... non posso provare queste cose per te! Non devo provare ciò che sto provando in questo momento."
"Perchè? Perchè non puoi dare ascolto a ciò che senti?" le sue labbra erano sempre più vicine, troppo.
"Perchè io sono tuo fratello" -
E se Demi Lovato scoprisse ad un tratto di avere un fratello? Se per caso lo incontrasse ed allo scuro di tutto si innamorasse di lui a tal punto da aver bisogno delle sue carezze, delle sue mani, dei suoi occhi e del suo bellissimo viso? Cosa succederebbe?
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Like a brother.
Image and video hosting by TinyPic
28.
"Demi..." era Andrew. 
Era lui, in piedi davanti alla porta mentre tra le mani stringeva la maniglia alla quale si era appoggiato. Il solo contatto con il freddo materiale di quel semplice elemento era bastato a farlo rabbrividire, ma forse non era quella la vera causa. E non ci volle molto prima che anche lei si accorgesse della sua presenza oltre a Mattew e George. Non ci volle molto prima che si alzasse, si dirigesse velocemente verso di lui e lo stringesse forte tra le braccia. Gli circondò completamente il corpo e sospirò a quel contatto che per troppo tempo le era mancato.  
"D-Dio... Andrew!" riuscì solo a balbettare con un filo di voce nell'incavo del suo collo, abbastanza confortevole ora da poter accogliere completamente il suo viso. E lui seppe solo chiudere gli occhi e stringerla a sua volta, senza ne una parola, ne un sospiro e ne un sorriso. Aveva solo bisogno di riabbracciarla, di sentire il suo respiro sulla pelle e lasciare che il tempo passasse veloce senza disturbarli. 
"Dio ti ringrazio." sussurrò a se stesso George, strofinandosi il viso con le mani e tirando un sospiro che poteva definire di grande sollievo. Vederlo di nuovo li, riabbracciare la persona che amava... Si era cosi tanto affezionato a quel ragazzo, tanto da poter affermare che quella circostanza rappresentava per lui il regalo più bello che la vita avesse mai potuto fargli. 
"Dove diavolo sei... sei stato? Perchè sei scappato?" sussurrò ancora lei, come bisognosa di spiegazioni, stringendo ancora un po' più forte la presa attorno al suo corpo. "Avrei potuto aiutarti! Avrei potuto starti accanto come abbiamo sempre fatto! Dio, perchè?" chiese ancora, cosi intenzionata a dimostrargli quanto lui l'avesse delusa, quanto lei fosse arrabbiata. Ma in realtà stava solo cercando di sembrarlo ai suoi occhi, di convincerli, in realtà non ci riusciva. In realtà lei voleva solo tenerlo ancora stretto tra le braccia e non lasciarlo più andare per paura di perderlo ancora. 
"Mi.. Mi dispiace" riuscì solo a farfugliare affondando completamente il viso tra i suoi capelli. "Mi dispiace.. io non..."
"Non farlo mai più..." lo interruppe "Non farlo..." continuò a ripetergli sussurrando, mentre George e Mattew restarono li, fermi a guardarli per un tempo che gli sembrò infinito, convinti di essere di troppo ora, convinti di poter solo lasciare che si chiarissero e si abbracciassero ancora per risanare tutto quel tempo che non avevano potuto farlo. 
"Credo.." tossì Mattew, cercando la loro attenzione "Credo sia meglio che noi andiamo ora." li avvertì ed insieme a George, si avviò verso l'altra stanza. 
"G-George, aspetta." lo fermò Andrew allontanandosi leggermente dal corpo di Demi. Gli afferrò il braccio e provò a guardarlo negli occhi. "Mi.. Mi dispiace, io non.. Non volevo comportarmi in quel modo, non..."
"Va tutto bene, non devi spiegarmi niente."
"No, no George, io devo.." provò ancora, aveva bisogno di farlo.
"Andrew, è tutto ok. Se davvero lo desideri parleremo dopo di tutto, ti ascolterò, ma ora pensa a lei, e a te stesso." gli sorrise, accompagnando quella sua felice espressione con una pacca sulla spalla "Ha cosi bisogno di te, ora." gli disse infine, alludendo ancora a Demi, ed insieme a Mattew uscì lasciandoli soli. 
Restarono in silenzio, a guardarsi senza aver bisogno necessariamente di parole per poter parlare.
"Hai... Hai conosciuto Mattew." notò lui, a corto di coraggio per dirle ciò che sentiva il bisogno di spiegarle. In realtà avrebbe voluto avvicinarsi e poggiare le labbra sulle sue, ma neanche di questo aveva il coraggio, non ora dopo tutto ciò che le aveva fatto e detto.
"Torniamo a letto, hai bisogno di riposare ora." gli prese dolcemente la mano, e del tutto incurante di ciò che lui le aveva appena detto, lo guardò come per chiedergli il consenso, una conferma.
"Va bene." sorrise appena lui, stringendole a sua volta la mano.
 Lo accompagnò nella camera da letto dove prima stava tranquillamente riposando. Lo aiutò a stendersi  e si sedette su una delle due piccole poltroncine poco distanti. Andrew prese a guardarla e notò che il suo sguardo era basso, quasi come se stesse cercando con tutte le forze di nascondere qualcosa. "Perchè non vuole guardarmi?" si chiese tra se e se. Quella fu una delle prime ipotesi a cui pensò per poter spiegare quel suo strano comportamento, ma sperava tanto di sbagliarsi.
"Demi" la chiamò, aggrottando leggermente la fronte. Le prese dolcemente una mano e gliela strinse, come per dimostrarle che ora lui era davvero li, era tornato.
"Tu non.." iniziò a parlare, forse intenzionata a spiegargli, con ancora lo sguardo basso "Tu non sai quanta paura ho avuto di non rivederti." gli confessò, forse sul punto di crollare dopo quelle interminabili ore di ansia. "Tu non sai quanto ho sperato che tornassi, che ti vedessi girare l'angolo e tornare a casa di George. E non sai quanto è stato insopportabile dover far finta che la possibilità che Mark avesse potuto scopriti non.. non c'era. Non sai quanto ho cercato di non pensarci e convincermi che non ti avrebbe mai trovato."
"Io.. ora sono qui" le disse con un filo di voce, stringendole ancora la mano.
"Ora sei qui... Ma non qualche ora fa. Non stanotte, non nella nostra stanza, non sotto le coperte abbracciato a me mentre..." 
"Demi..." provò a fermarla, forse con l'intenzione di rimediare a quello stupido comportamento della sera prima, ma lei non gliene diede la possibilità.
"Andrew, tu non c'eri!" alzò lo sguardo finalmente, ma lui capì che forse non sarebbe più riuscito a sostenerlo stavolta, appena si rese conto dei suoi occhi rossi e lucidi.
"E mi sento cosi stupida adesso che sto cercando di sembrare arrabbiata quando in realtà non lo sono! Non riesco ad esserlo! E giuro... Mi sono chiesta se sia stata colpa mia... Sto solo cercando di capire il perchè ma..."
"Shh.." la interruppe, alzandosi di scatto e avvolgendola completamente tra le sue braccia, quasi per zittire quelle paure e quei pensieri che l'avevano tormentata fino a quel momento.
"Non è colpa tua, non è mai stata colpa tua."
"Perchè sei scappato allora?" gli chiese, con voce tremante e il viso completamente appoggiato al suo petto. "Perchè sei scappato?" continuò.
"Non è colpa tua, credimi, non è colpa tua." strinse la già forte presa intorno al suo corpo e la lasciò sfogarsi, liberarsi dei pensieri e delle domande che le avevano martellato la testa e che ora necessitavano di riposte e spiegazioni. 
"P-Perchè?" continuò mentre la sua voce sembrava intenzionata a sparire mano a mano che Andrew le accarezzava dolcemente la schiena e le sussurrava che non era colpa sua, non lo era mai stata.
Love Song - Adele
Whenever I’m alone with you
You make me feel like I am home again
Whenever I’m alone with you
You make me feel like I am whole again
Whenever I’m alone with you
You make me feel like I am young again
Whenever I’m alone with you
You make me feel like I am fun again
However far away I will always love you
However long I stay I will always love you
Whatever words I say I will always love you
I will always love you
Whenever I’m alone with you
You make me feel like I am free again
Whenever I’m alone with you
You make me feel like I am clean again
However far away I will always love you
However long I stay I will always love you
Whatever words I say I will always love you
I will always love you

Ogni volta che sto sola con te
Tu mi fai sentire come se fossi di nuovo a casa
Ogni volta che sto sola con te
Tu mi fai sentire come se fossi di nuovo intera
Ogni volta che sto sola con te
Tu mi fai sentire come se fossi di nuovo giovane
Ogni volta che sto sola con te
Tu mi fai sentire come se fossi di nuovo divertente
Nonostante sia lontana io ti amerò per sempre
Non importa quanto rimarrò io ti amerò per sempre
Qualunque cosa dirò, ti amerò per sempre
Io ti amerò per sempre
Ogni volta che sto sola con te
Tu mi fai sentire come se fossi di nuovo libera
Ogni volta che sto sola con te
Tu mi fai sentire come se fossi di nuovo pulita
Nonostante sia lontana io ti amerò per sempre
Non importa quanto rimarrò io ti amerò per sempre
Qualunque cosa dirò, ti amerò per sempre
Io ti amerò per sempre

"Non è colpa tua, non è mai stata colpa tua."

Erano già passate un paio d'ore da quando Demi era riuscita a chiudere gli occhi e a riposare tranquillamente. Andrew aveva intuito una certa stanchezza nei suoi occhi e aveva immaginato che probabilmente quella notte non aveva dormito molto, o almeno non abbastanza. L'aveva convinta a stendersi con lui e a lasciare che la sua testa smettesse per un solo attimo di pensare e di riflettere. E questo era risultato essere un'impresa: ci aveva messo molto per farle chiudere gli occhi, per convincerla che non sarebbe più andato via, che non l'avrebbe più lasciata, perchè era di questo che in realtà lei aveva paura. Sapeva che una volta chiusi gli occhi non avrebbe più potuto rendersi conto di ogni suo movimento, quella sua apparente impossibilità di tenerlo stretto e di non lasciarlo andare. 
"Non è colpa tua." aveva continuato a sussurrarle nel sonno, mentre con le mani le accarezzava dolcemente il viso. "Sono stato cosi stupido" pensò. Cosi stupido a comportarsi in quel modo, ad urlarle contro cose che in realtà non pensava minimamente, a lasciarla li e farle credere che non gli importasse più niente di lei, di loro. 
"Voglio solo che tutto questo finisca. Voglio poterti portare ovunque tu voglia senza dover avere paura che qualcuno possa vederci. Senza dover aver paura che lui possa vederci...Voglio poterti portare via con me, lontano da qui." avvicinò la bocca al suo viso, ora apparentemente tranquillo e beato, per lasciargli piccoli e lenti baci lungo le guance. 
Desiderava cosi tanto baciarla, poter sentire di nuovo il sapore delle sue labbra, ma aveva deciso di aspettare. Aveva deciso di aspettare e di rispettare la sua più che giusta reazione a quel loro incontro, formata apparentemente da rabbia e confusione. Apparentemente, perchè lui sapeva che non era rabbia quella, sapeva che era solo paura e bisogno di sicurezza, lo sapeva bene.  
"Mi dispiace cosi tanto." continuò a sussurrarle la sua voce bassa e quasi disperata, nella speranza che lei potesse sentire, perchè forse al suo risveglio non avrebbe più avuto il coraggio di dirle quelle cose.
E fu allora, mentre le dita sfioravano delicatamente la sua pelle, che capì di dover fare qualcosa per porre fine a tutto. Si era reso conto che non avrebbero potuto vivere per sempre nascosti da tutti, da Mark, aspettando che la realtà delle cose cambiasse. Toccava a lui ora fare qualcosa affinché la donna che ora aveva tra le braccia potesse essere felice, affinché potesse amarla senza paura di niente, senza limiti. E non solo quello: doveva porre fine una volta per tutte a quelle sue domande e quei suoi dubbi riguardo a suo padre che da tempo continuavano a tormentarlo, senza ricevere nessuna risposta o spiegazione. Quello era un capitolo della sua vita ormai da concludere, ma che lui aveva lasciato ancora in sospeso per paura. 
"A-Andrew." la voce sottile ed ancora assonnata di Demi lo distrasse per un attimo dai suoi pensieri. Si strinse a lui come per accertarsi della sua presenza, per paura che fosse andato via.
"Sono qui." la rassicurò baciandole la fronte "Sono qui, non sono andato via." le sorrise. "Hai dormito tanto, perchè non mi hai detto che eri cosi stanca?"
"Non era questo ciò che mi importava. Avevo solo bisogno di stare qui, cosi, accanto a te." gli rispose e lui le sorrise ancora, felice di averle permesso di riposare tranquillamente.
"Mattew mi ha spiegato tutto." gli confessò interrompendo il breve silenzio tra di loro. 
"Di.. Di cosa parli?" le chiese, leggermente preoccupato.
"Perchè non mi hai mai parlato di come sei arrivato a me? Di come quel giorno sei riuscito ad intervistarmi e ad avere quel lavoro?"
"Io non..." provò, ma sembrava aver bisogno di più tempo per rimettere insieme le parole e sceglierle con attenzione. "Non credevo fosse importante. Non avevo la minima idea di ciò che sarebbe successo dopo quell'intervista. Credevo che non ti avrei più rivista, che avrei solo avuto bisogno del tuo ricordo per continuare la mia vita come prima, ma non so cosa mi sia successo... Io avevo... Avevo solo bisogno di vederti e poterti conoscere."
"Credo che Mattew questo l'abbia capito." gli disse sorridendo leggermente "Hai fatto tutta quella strada solo per potermi vedere ed io non... Non l'ho capito prima."
"Come avresti potuto capirlo prima? Avevo deciso di tenermi per me quella storia, volevo solo conoscerti, non ti avrei detto comunque niente."
"Quindi se non ti fosse caduta quella foto dalla tasca... Se io non ti avessi chiesto di tuo padre e della tua famiglia... Saresti andato via e non ci saremmo più visti?" gli chiese, le venne spontaneo pensare a cosa sarebbe potuto accadere se quei semplici e piccoli eventi non fossero accaduti. 
"Probabilmente lo avrei fatto..." le confessò abbassando lo sguardo "E... Continuo a pensare che sarebbe stata la cosa più giusta da fare invece di procurarti solo problemi e..." e lei lo interruppe, alzandosi di scatto per poterlo abbracciare e zittire.
"Cosa... Cosa diavolo stai dicendo?" gli disse, tenendogli il viso stretto tra le sue mani. "Tu credi davvero che sarebbe stata la cosa migliore? Tu..."
"Io cosa? A quest'ora non saresti qui, a seguire uno stupido che sta cercando di nascondersi da qualcuno senza neanche aver fatto niente di male! A quest'ora non avresti dovuto lasciare tutto solo per..." e lei lo baciò. Lo interruppe ancora ma stavolta premendo le labbra contro le sue in un bacio per niente dolce e casto. Teneva il suo viso ancora stretto tra le mani come per non permettergli di allontanarsi, e fu allora che Andrew capì di non essere il solo ad aver bisogno di sentire di nuovo il sapore delle sue labbra e quella sensazione che provava ogni volta che riusciva a sentire il suo respiro sulla pelle. 
"A-Andrew..." riuscì solo a dire affannosamente quando si allontanò, solo di qualche millimetro. 
"D-Dio...Ho.. Ho quasi creduto che non mi avresti più baciato in questo modo." le sussurrò balbettando, del tutto sorpreso quanto felice. E lei gli sorrise, un sorriso cosi vero, il primo che era riuscito a vedere da quando si erano rivisti.
"Voglio... Voglio che tutto questo finisca, voglio poter vivere accanto a te senza che nessuno ce lo impedisca. Voglio... Io voglio stare con te Demi." prese a spiegarle, quasi come se avesse atteso troppo tempo per dirglielo. Le prese dolcemente le mani stringendole sul suo stesso viso. 
"Staremo insieme amore mio, credimi ce la faremo, va tutto bene." gli sorrise rassicurandolo.
"N-No, no Demi io devo incontrare Mark. Devo... Devo mettere fine a tutto questo!"


Spazio Autrice:
Ciao *si nasconde dietro una piccola porticina invisibile*
No, cercherò di smetterla *esce completmente* Sapete, ci ho pensato e mi sono detta: "Alessia, la smetterai di fare queste piccole/gigantesche e lunghe pause?" e mi sono anche data una risposta "Si, Alessia, si." 
Ultimamente non ero molto di buon umore, e ogni giorno ho provato a scrivere ma quando è cosi, so già che ciò che scrivo non mi piace per niente. Ed in effetti non credo di aver dato il meglio di me in questo capitolo, ma odio dover far aspettare le persone che con cosi tanta pazienza mi seguono, non volevo farvi pensare che avevo abbandonato tutti. E quindi eccomi qui, intenzionata a fare molto meglio di questo. Chiedervi scusa mi sembra inutile, lo faccio ogni volta ormai e non credo basti. Spero con il cuore di riuscire a farmi perdonare.
Buona lettura. Un bacio graaaaande graaande.
TeenAngelita_92
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Demi Lovato / Vai alla pagina dell'autore: TeenAngelita_92