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Autore: La_Birba    03/07/2014    2 recensioni
eccomi :) provo con questa storiella spero vi piaccia :) io ho amato scriverla :) ecco qualcosa tratto dal testo
Azzurro..tutto intorno a me era maledettamente azzurro! Avevo sempre odiato quel colore, non c'era un motivo vero e proprio. O forse c'era..
Me ne ricordai proprio in quel momento, dopo aver rivisto una folta capigliatura riccia proprio della tonalità tanto odiata. Lei non si ricordava minimamente di me. L'avevo capito in quanto mi si era presentata come se non ci fossimo mai visti.
-Piacere sono Bulma!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Goku, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Azzurro

 

 

Azzurro..tutto intorno a me era maledettamente azzurro! Avevo sempre odiato quel colore, non c'era un motivo vero e proprio. O forse c'era..

Me ne ricordai proprio in quel momento, dopo aver rivisto una folta capigliatura riccia proprio della tonalità tanto odiata. Lei non si ricordava minimamente di me. L'avevo capito in quanto mi si era presentata come se non ci fossimo mai visti.

 

-Piacere sono Bulma!

 

Mi sorrise. Io di tutta risposta le voltai le spalle, non avevo intenzione di parlarle! L'avevo giurato a me stesso anni prima. Non vidi la sua reazione ma ero più che certo che si alterò,

 

  • che cafone! Ma come si permette?! Io mi sono presentata e lei non mi degna nemmeno di una risposta! Vorrei sapere il nome della persona con il quale da adesso in poi dovrò lavorare!

 

Non era cambiata minimamente. Ne ero certo. Mi maledii milioni di volte quel giorno. Stavo cercando un socio per mettere su una ditta speciale. Avevo scoperto come riuscire a mettere cose grandi come una macchina all'interno di una capsula grande circa 2 centimetri. Nella mia testa era tutto perfetto, però mi mancavano i soldi. Avevo vissuto per 6 anni facendo lavoretti saltuari che trovavo per caso, quindi non vivevo di certo in mezzo al lusso, anzi in uno schifoso monolocale lercio. Dunque proprio per questo motivo mi trovato in quella stanza completamente azzurra con al centro una figura di donna che conoscevo fin troppo bene. Lei era ricca, lo era sempre stata, ma era stata un'immensa casualità quell'incontro. Ora vi spiego, insieme al mio migliore amico, stavamo cercando un privato che sostenesse la nostra scoperta. Goku, per l'appunto il mio amico, mi aveva detto di aver conosciuto una giovane donna pronta ad aiutare economicamente il nostro progetto. Proprio grazie a Goku, maledetto lui, che mi ritrovavo faccia a faccia con un mio grande fantasma del passato.

 

Grazie al cielo, il mio maledetto amico era seduto accanto a me e notando il mio silenzio iniziò a parlare. La spiegazione e gli accordi durarono un'eternità, almeno così sembrò a me. Non avevo ascoltato una sola parola, ero rimasto folgorato da quelle labbra rosse, rosse come il fuoco che avevano riattivato dentro di me. Desiderai baciarla, con quella stessa passione degli anni del liceo. Nella mia testa l'avevo già baciata, spogliata ed ora la stavo possedendo sulla scrivania che ci divideva. Mi eccitai e non poco! Dovevo riprendere possesso della mia mente.

 

 

Finalmente quella tortura finì, non ne potevo davvero più.

 

  • ehi, ma che ti è successo? Perchè non hai aperto bocca? Capisco che in effetti non sei un tipo loquace, però avevamo accordato che dovevi spiegare te e non io!

 

  • scusami Goku, sono andato completamente in palla quando l'ho vista..

 

  • ma perchè? La conoscevi già?

 

  • sei proprio un citrullo! Non ti ricordi di lei, era della classe davanti alla nostra!

 

  • cosa?! Ma che dici?! Bha anche se fosse non me la ricordo!

 

Era ovvio che non se la ricordasse, lui era sempre stato distratto. Finimmo il discorso con un sorriso di Goku mentre si grattava la testa, sembrava proprio un ebete a volte. Non volevo più parlare di lei, non mi andava di ricordare quanto male mi avesse fatto, anche se ormai era troppo tardi. Tutte le nottate insonni, i sospiri e le incazzature erano tornate a galla. Anche se Goku era il mio migliore amico dai tempi delle medie, di Bulma non avevo mai parlato. Non so spiegarmi davvero perchè, forse semplicemente non mi andava, ma forse era perchè non volevo mostrarmi debole davanti a lui. Mi aveva sempre visto forte, non potevo di certo mostrarmi debole per una ragazzetta.

 

 

Le settimane seguenti passarono veloci. Agli altri incontri con Bulma parlava sempre il mio caro amico, almeno era utile a volte! Era mercoledì, pioveva, mi ricorderò sempre di quella giornata! Era il giorno in cui dovevamo fare i primi esperimenti, l'appuntamento era alle 14 nel laboratorio dell'azzurra, che era un po' fuori città. Ero arrivato puntuale, subito dopo mi raggiunse anche lei. Non la degnai neppure di uno sguardo. Mi squillò improvvisamente il cellulare, era Goku mi avrebbe detto sicuramente che sarebbe arrivato in ritardo, come al suo solito.

 

  • Vegeta..mi dispiace ma non posso proprio venire..Chichi sta male..dovrai cavartela senza di me..scusami.

 

Mise giù senza neppure aspettare la mia risposta. Maledetto Goku! Avrei dovuto stare un intero pomeriggio con lei.

 

  • era il tuo amico? Allora, arriva?

 

  • no, non verrà.

 

  • bhe allora andiamo. Su! Chi ha tempo non aspetti tempo, dicono.

 

Sorrise..giuro in quel momento persi un battito del mio cuore..restai senza respiro. Mi rendevo conto di amarla sempre più eppure mi dicevo che era sbagliato. Non volevo amarla. Il cuore ha delle ragioni tutte sue ed io non potevo che seguirlo, perdendomi in quegli occhi azzurri e in quel sorriso meraviglioso per sempre. Entrammo nel laboratorio, fortunatamente Goku non aveva progetti perchè li avevamo lasciati a Bulma quindi non serviva effettivamente.

 

Lavorammo per tutto il giorno, senza parlare in pratica. La mia idea andava a meraviglia! Eravamo riusciti a mettere dentro una capsula un libro! Ok, magari non è proprio il massimo della grandezza..però è un inizio, eh che inizio!

 

  • basta, non ne posso più! Il mio cervello sta andando in frantumi. Direi che per oggi abbiamo fatto abbastanza. Andiamo và!

 

  • mi chiedevo se ti andasse ti mangiare qualcosa con me...

 

ok anche il mio cervello era andato in fumo. La bocca aveva parlato senza il mio consenso! Mi fissò per un lasso di tempo lunghissimo, poi mi sorrise e disse un semplice “sì”. Dio non avrei mai pensato di sentirmi così felice.

 

Non avevo la macchina, ma avevo una moto che era l'unica mia ricchezza, andammo con la mia infatti, anziché la sua macchina di lusso. Non avevo il casco, amavo l'aria in faccia mentre sfrecciavo per le vie della città. Andammo in una paninoteca. Va bene non sono un tipo romantico e come primo appuntamento è un luogo pessimo, ma ci pensai solo più tardi. Ormai era fatta.

 

Sembrava felice, parlò per tutta la sera, io facevo finta di ascoltarla ma in realtà guardavo le sue labbra e i suoi occhi. Finita la nostra cena la riaccompagnai al laboratorio, dove c'era appunto la sua macchina ad aspettarla. Fu un momento, appena scendemmo dalla moto la fermai prendendola per un polso, appena si girò per dirmi qualcosa non la feci parlare e la baciai. Dio come mi mancavano quelle labbra. Non corrispose al bacio e mi stampò un bello schiaffo in pieno viso.

 

  • V..Vegeta?

 

Ebbene si era finalmente ricordata di me.

 

  • cosa diavolo ti salta in mente?! Perchè sei tornato? Perchè?

 

  • io non me ne sono mai andato..

 

  • perchè sei tornato nella mia vita? Perchè mi fai questo?

 

  • non ti sto facendo nulla..Bulma io..

 

  • no ti prego non dire niente..non voglio ascoltarti!

 

Stava gridando senza rendersene conto. Si girò senza lasciarmi parlare e mi lasciò lì, da solo e imbambolato. Ero un idiota!

 

**

 

Magari vi starete chiedendo “cosa cavolo è successo negli anni della scuola superiore?” complimenti è un'ottima domanda! Ve la andrò a spiegare brevemente:

 

avete presente il classico ragazzo stronzo? Quel ragazzo che ogni giorno cambia ragazza, che se si fidanza la tradisce dopo due secondi..ecco ero io! Scuola la saltavo un giorno sì e l'altro pure. Amavo una ed una sola materia: scienze. Ero curiosissimo a riguardo infatti era l'unica materia in cui andavo veramente bene. L'ultimo anno era appena iniziato e all'intervallo del primo giorno in genere puntavo sempre un paio di ragazze con il quale avrei voluto spassarmela. Come sempre ne vidi svariate carine, ma poi vidi quegli occhi e quei capelli azzurri. Era splendida! La puntai come mia prima preda.

 

Dopo un paio di settimane non ero ancora riuscito a presentarmi, ma un giorno le caddero dei libri e fu in quel momento che entrai in azione. Glieli raccolsi, lei mi sorrise timidamente. Capii che non era di qui e che magari veniva dall'altra parte del pianeta.

 

  • ehi tutto bene? Vuoi mica una mano a portarli?

 

  • grazie mille...sei molto gentile..

 

La accompagnai in classe, lungo il tragitto mi disse che veniva dalla città dell'est, appunto come pensavo, l'altra parte del mondo. Mi disse che non era molto brava a farsi degli amici per colpa della sua timidezza e che le sarebbe piaciuto se fossi diventato suo amico. Ammetto che pensai che era una tipa bizzarra. All'uscita mi aspettò davanti la porta, anche perchè le nostre classi erano davanti l'una all'altra. Feci andare avanti Goku per stare da solo con lei. Appurai che viveva abbastanza vicino a me, casa sua era sul tragitto di casa mia, così l'accompagnai. Abitava in un mega-villa che io avevo sempre visto disabitata. Prima di andarmene provai a baciarla, ma lei si scansò e corse in casa. Dovevo andarci con calma.

 

L'indomani mattina la ritrovai davanti al suo cancello ad aspettarmi. Non me lo sarei mai aspettato. Appena mi vide mi guardò abbastanza male.

 

  • anche se sei l'unica persona che conosco, nessuno ti ha dato il permesso di baciarmi!

 

Era timida ma aveva anche un bel caratterino quando voleva. La accompagnai fino davanti il cancello della scuola.

 

  • bene sei arrivata. Prometto che verrò a prenderti quando finisci scuola. Ciao ciao

 

  • ehi! Ma che fai? Salti scuola? Sei impazzito?! E se ti beccano? I tuoi genitori non ti dicono niente?!

 

  • non fare la scandalizzata, faccio sempre così, vado a scuola quando mi và..i professori ormai l'hanno capito e si sono arresi, per i miei genitori bha non gli interessa poi molto.

 

  • e cosa fai tutto solo?

 

  • niente che ti possa interessare. Ci vediamo azzurra ciao ciao.

 

Mi voltai e me ne andai. Sembrava davvero stupita. Volevo che si incuriosisse di me. Volevo farle perdere la testa per me perchè come si sa, alle donne piace stronzo. È una regola.

 

Come promesso la passai a prendere a fine scuola. Mi fece un sacco di domande su cos' avevo fatto eccetera e poi si mise a raccontarmi di tutto ciò che aveva fatto lei. Sembrava una bambina.

 

Da quel giorno era diventata una routine, io la prendevo a casa, la lasciavo a scuola e la passavo a riprendere. Invece i giorni che non marinavo stavamo insieme tutto l'intervallo. Era la nostra piccola quotidianità. Un giorno però, quando me ne stavo andando dopo averla salutata mi fermò.

 

  • ehi! Stamattina voglio venire con te. Voglio conoscerti di più. Voglio sapere tutto di te!

 

Non mi scorderò mai quello sguardo. Aveva un'aria così decisa. Così portai la mia piccola bambina con me. In pratica me la portai a lavoro. Ero uno di quelli scaricano le casse di merce per i negozi, finii alle 10 e così la portai al mare. Amavo la spiaggia. Ci sdraiammo entrambi, in totale silenzio. Ad un tratto lei si tirò su e mi baciò. Non aspettavo altro. Da quel momento iniziò la storia più travagliata che si conoscesse.

 

L'amavo era tutto per me. Non mi sentivo manco più io, mi sentivo diverso. Era una sensazione unica. Grazie alla sua insistenza avevo iniziato a frequentare più assiduamente la scuola, ogni tanto la marinavo comunque, però molto meno rispetto a prima. Invece lei aveva iniziato a parlare e a fare amicizie grazie a me. Eravamo perfetti per stare insieme.

 

Passarono i mesi e tutto andava a gonfie vele, le altre ragazze non esistevano più ormai, per me esisteva solo Bulma. Il primo giorno di primavera decise che era l'ora di farmi conoscere i suoi genitori. Quando entrai in casa Brief sentii degli sguardi accusatori su di me. Mi guardarono dall'alto al basso. Si vedeva chiaramente che pensavano che non fossi degno di loro figlia, loro così ricchi, ed io..bhe ero semplicemente io.

 

Il giorno Bulma venne a scuola con il labbro spaccato e vari lividi.. l'avevano picchiata perchè non volevano che mi frequentasse e quando lei aveva detto loro che mi amava e di tutti i vari progetti che volevamo fare una volta finita la scuola, lì erano partite le botte. Odiai i suoi genitori dal profondo. Non entrai mai più in quella casa..

 

Il 4 luglio finimmo i vari esami. Alla sera eravamo a festeggiare in riva al mare, solo io e Bulma. Ci baciammo ed improvvisamente lei si spogliò, non aveva mai accennato a voler fare l'amore con me. Fummo presi dalla passione. Quella fu la sua prima volta, ma in un certo senso fu anche la mia. Era la prima volta che facevo l'amore e non semplice sesso.

Il giorno dopo trovai nella cassetta delle lettere una busta da parte di Bulma..

 

mi dispiace ma la nostra relazione non può più continuare. I nostri erano sogni destinati a infrangersi. Ieri sera è stato un errore. Non ero in me. Mi trasferisco. Non cercarmi ti prego! Voglio dimenticarti.

B.B.

 

Corsi a casa Brief più veloce che potevo ma era troppo tardi. Quell'enorme villa era ormai deserta.

 

**

 

Ho sempre ripensato a Bulma, non ho mai capito il perchè di quel gesto. La volevo odiare, disprezzare, in realtà riuscivo solo ad amarla. Adesso potevo finalmente aver una spiegazione di quella lettera. L'avevo tenuta in un cassettino per tutti quegli anni. Volevo sapere.

 

Il giorno seguente andai nel suo ufficio con in mano quella lettera. Lei non mi voleva vedere ma io la obbligai alla mia compagnia. Mi gridò insulti senza tregua..

 

  • non sono qui per importunarti! Vorrei solo che mi spiegassi questa.

 

Le porsi il fogliettino, lei si calmò un attimo, lesse attentamente..la vidi stupita.

 

  • cos'è una presa in giro? Io non ho scritto nulla di simile! Tu mi scrissi un fogliettino uguale a questo!

 

  • io? Cosa diavolo stai dicendo?!

 

Lei prese il portafoglio e aprendolo mi porse un fogliettino simile al mio con su scritto

 

Cara Bulma sei proprio un'ingenua se pensavi che ti amassi davvero! Volevo solo il tuo corpo. Ora che me l'hai dato non vedo il senso di dover stare ancora con te. Non cercarmi!

Vegeta”

 

 

Ero basito..chi mai aveva potuto scrivere quei biglietti?! Poi mi venne un'illuminazione: i suoi genitori. Avevano sicuramente fatto tutta quella sceneggiata per allontanarci e ci erano perfettamente riusciti. Li maledii mentalmente. Spiegai la mia ipotesi a Bulma..

 

  • non avrebbero mai fatto una cosa simile. Erano contrari a te però non li reputo così subdoli.

 

  • Bulma maledizione ti avevano fino picchiato! Ragiona!

 

Vidi il dubbio nei suoi occhi, aveva compreso tutto. La presi alla sprovvista e la baciai. Ricambiò il bacio stavolta. Staccarci da quel bacio fu faticoso ma dovemmo riprendere fiato.

 

  • oh Vegeta. Non immagini quanto tu mi sia mancato! Non sai quante notti ti ho pensato anziché dormire. Non sai quante lacrime sono scese dai miei occhi.

 

Stava piangendo..l'abbracciai e la strinsi forte.

 

  • ti amo Vegeta! Ti amo!

 

  • anch'io Bulma! Ora ti chiedo vorresti rendermi l'uomo più felice della terra sposandomi?

 

Lei mi guardò, si asciugò le lacrime e mi sorrise. Quel sorriso e quegli occhi così azzurri significavano tutto in quel momento. Quel azzurro che avevo odiato rivendendola, ora lo avrei avuto per sempre, quel magnifico azzurro.



*** angolo autrice
spero vi piaccia i consigli sono ben accetti ma anche le critiche :) grazie per averla letta :) ciao ciao :) mi raccomando fatemi sapere se vi piace :D

  
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