Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: Amartema    04/07/2014    1 recensioni
"Non è nostalgia di baci e abbracci, sguardi e sorrisi.
E’ la nostalgia dell’essere amati ciò che schiaccia e soffoca.
E lei quella nostalgia la provava da sin troppo tempo, sin troppi anni; una tortura che nessun essere umano desidererebbe mai e poi mai provare. "
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Documento senza titolo





Vittime di vita
.



Le note lente e gravi di un violoncello si disperdevano per le stanze di quell'enorme e vecchia casa, avvolgendo l'ambiente con una strana malinconia, con un oppressivo senso di mistero.
Niente altro era permesso in quella casa, le uniche note concesse erano sempre e solo le stesse; erano le uniche a consolare un animo martoriato, le uniche a celare una voce graffiante quasi da renderla magnifica.
Ma insieme a quelle lente note un odore di morte si celava dietro gli angoli come un ospite indesiderato e intento ad osservare dietro ogni serratura, pronto ad apparire nel momento giusto, magari riserbandosi di entrare in scena con un macabro e magnifico effetto sorpresa.
Ma no. Non era quello il momento, la Morte stessa lo sapeva sin troppo bene: qualcosa in quella casa era mutato, qualcosa si mescolava al suo gelido abbraccio. Un vago senso di leggerezza e libertà stava per giungere.
E giungeva insieme ad un cuscino, lacrime e un sussurrato “Ti amo”. Quelle stesse lacrime che venivano ricambiate con un morbido sorriso delicato, sofferente sì, forse anche un po' compiaciuto ma soprattutto liberatorio.
Liberatorio come un marito che aveva ormai ceduto alle suppliche di una moglie malata mettendo definitivamente fine alla sua esistenza, poiché, in fin dei conti quale prospettiva migliore può esserci al mondo di un uomo in grado di sacrificare la propria coscienza per amore di un altro essere umano? Nessuna.
Lei lo sapeva bene. Lo sapeva benissimo e per la prima volta, dopo tanto tempo, ci fu un lieve raggio di sole in tutta quella tenebra. Quello stesso raggio di sole e amore che silenziosamente portarono via la sua vita, ma con essa anche un dolore che aveva il sapore di lacrime accumulate per anni.
Ma qualcos'altro venne portato via: le deboli note del violoncello cessarono, lasciando la casa alla sua solitudine e ad un silenzio che faceva ancora più male. Maledettamente male.





NOTA DELL'AUTRICE: C'è chi ha definito questa drabble un elogio all'eutanasia ma spero che in voi lasci emergere qualcosa di differente, che sia positivo o negativo non importa.


Vi lascio i miei contatti:
Pagina facebook : Contessa Amartema
Gruppo Facebook : Spoiler, foto, trame delle mie storie.
Ask : Inutile specificare, no?

Altra storia in corso : Animi Inversi

Inoltre, la mia mente malata e quella di Malaria, ricordano che:
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Amartema