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Autore: OcchidiNiall    04/07/2014    13 recensioni
IN REVISIONE;
CAPITOLI REVISIONATI: 2/42
Tratto dal prologo:
“Perchè quei cinque ragazzi continuano a fissarci?” feci cenno con la testa.
“Oh ma è ovvio!” continuò “Perchè oggi mi sono messa questa maglietta gialla fluorescente! Non è spettacolar...” la interruppi.
“Ma non fare l'idiota...” risi “odio chi mi fissa, soprattutto quando mangio”
“Ma dai e poi, non lamentarti, sono anche carini.” fece l'occhiolino al riccio.
“Oh ma porca puttana... si stanno avvicinando, perchè non ti stai mai ferma?”
Rise di gusto, “perchè io sono Jenna Tompson”
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Epilogo


Il grande giorno per Jenna e Drake era arrivato, la mia migliore amica, nonché ora mia cognata, non era piu' nella pelle, era felice e saltellava come una pazza di qua e di là.
“Calmati Jenna” le supplicò Alex, che intanto le stava aggiustando il vestito.
“E' difficile Alex, oddio, e se inciampo?”
Iniziai a ridere “devi avere proprio sfortuna allora!”
Entrambe le mie due migliori amiche mi guardarono, accigliandomi.
“Okaay” indietreggiai.

Jenna ha solo ventuno anni..perchè si sposa cosi giovane?

Dovresti saperlo, stupida. Vabbè, la famiglia di Jenna è molto severa, e dato che Drake, ne ha venticinque, e che dovrà andare a lavorare con papà a Miami, i genitori di Jenna vogliono che si sposino cosi da permetterle di andare a vivere con Drake, hanno una religione tutta strana.

Oh, ora capisco.

“Si è rotto il tacco!” esclamò Jenna, iniziando a piangere.
Ricominciai a ridere come una pazza scatenata, cadendo – per giunta – anche dal letto su cui mi ero appena seduta.
“Key, esci!” esclamò Alex, incazzata come non mai.
Roteai gli occhi al cielo, e con ancora le lacrime della risata precendente uscii.
Scivolai con il sedere sino a terra e iniziai a giocherellare con i capelli, fino a quando una figura si sedette accanto a me.
“Che ci fai fuori?”
Mi accoccolai tra le sue braccia “mi hanno cacciato, Niall”
Il ragazzo mi scansò di poco e prese a ridere, contagiandomi.
“Grazie” riuscii a dire, visto le risate.
“Vieni qui, piccola” mi cinse le spalle, avvicinandomi e sussurrandomi all'orecchio “andiamo in camera mia?”
Annuii.
Corremmo letteralmente tra i corridoi dell'hotel, perchè si: quei due si stavano preparando in un hotel, visto che tutti gli invitati alloggiavano lì.
Appena arrivammo incominciò a baciarmi e a lasciarmi baci sul collo che mi fecero rabbrividire, con una mano libera aprì il pomello della porta e ci fiondammo dentro.
“N-non credo” bacio sul collo “che sia” bacio “oh al diavolo!”
Il biondo sorrise sulle mie labbra e incominciò a sbottonarmi la cerniera del vestito blu che avevo indosso, lasciandomi con l'intimo.
“Dio” sussurrò al mio orecchio, prendendo a baciare il lobo sensualmente.
Ora era il mio turno, gli sbottonai lentamente la camicia lasciandolo a petto nudo, dove poi lo spinsi sul letto per baciarlo meglio, sensualmente, cosi come faceva lui per farmi impazzire.
Mi misi su di lui e chinandomi, gli baciai il petto, scendendo fino all'ombellico.
“Odio stare sotto” sottolineò lui, capovolgendo la situazione.


“Credo che dovremmo rivestirci, se entra qualcuno mi scavo la fossa” dissi io, avvinghiandomi ancora di piu' al mio ragazzo.
“Mh, si dopo” ripetè da ormai due minuti.
Fece avvicinare le nostre labbra e ci lasciò su un dolce bacio, dove poi fece intrecciare le nostre lingue, facendole schioccare ogni tanto contro il palato.
Sorrisi staccandomi di poco “posso chiederti una cosa?”
“L'hai già fatto” mi fece notare.
“Ok, posso chiederti due cose?”
rise “già l'hai fatto”
“Scusami, quando avrei fatto la terza domanda?”
“Proprio ora, piccola”
Socchiusi gli occhi a due fessure, incenerendolo con gli occhi.
“E dai amore!” esclamò stringendomi e baciandomi con enfasi.
“Dicevo..pensi ancora a Carlotta?” continuai “però, dimmi la verità, io non mi offendo”
“Mh, ancora Key?” rispose con un'altra domanda scocciato.
Annuii certa, volevo sapere se ci pensava ancora, volevo la verità.
“No, non ci penso piu'. Ora sei tu il mio pensiero fisso ventiquattro ore su ventiquattro. Ti amo tantissimo, basta parlare di quella poco di buono. Ho sbagliato a..lasciarti andare, lo sai. Ma, rimedierò tutto, te lo prometto”
Sorrisi illuminando anche il suo viso, che mettendosi di nuovo su di me, mi baciò sensualmente, cosa che adoravo che facesse.
All'improvviso qualcuno tossì “ho interrotto qualcosa”
Il biondo non si scompose piu' di tanto, mentre io ero tutta rossa in viso, cercando di coprirmi con delle coperte che erano quasi tutte sopra Niall.
“Louis..” sussurrò Niall divertito “esci dai”
“Hai fatto il video?” domandò.
“Certo, poi te lo faccio vedere, è una tigre a letto” rispose a tono Niall, facendomi spalancare gli occhi.
Il moro ci fece l'occhiolino e poi andò via.
Buttai Niall sul letto, capovolgendo la situazione “video? Eh, sei impazzito?”
“Scherzavamo, le tue doti non le farei vedere a nessuno” ammiccò posando una sua mano su un mio seno, per poi palparlo.
“Niall, tu hai un problema con le mie tette”
“Si, ne sono seriamente attratto” rise, contagiandomi.



Il matrimonio si svolse all'aperto, e durò poco. Dopo ci recammo in un giardino immenso, pieno di cose da mangiare.
“Ciao Key” mi salutò Austin, baciandomi sulle guance.
Ricambiai il saluto “tutto bene?”
Il moro annuì “si, certo”
Entrambi sorridemmo, forse in imbarazzo.
“Ciao, Austin” salutò Niall cingendomi con il braccio la vita e stringendomi a lui.
“Bene..allora, ci vediamo in giro, ok?”
“Va bene, ciao Austin” cercai di salutarlo ma il biondo non me lo permise, visto che mi tirò a sé, trascinandomi in un lungo bacio, davanti al moro.
Alzai un sopracciglio divertita “spiegamelo”
“Mi da fastidio quell'idiota” spiegò semplicemente mentre lo guardava andare via.
“Sei geloso”
“Si, perchè tu sei mia”
Mi morsi il labbro intenerita per poi trascinarlo al tavolo dov'eravamo tutti “riuniti”.
Prima però, mi sussurrò un “ti amo” per poi prendermi per mano e incamminandoci verso i nostri amici.




“Voglio fare un brindisi ad una coppia cosi giovane, Drake, mio figlio e Jenna!” esclamò mio padre, sorridendo e facendo intravedere delle fossette.
Ma perchè io non le avevo? Cos'ero negra?
Tutti applaudirono, facendo arrossire anche Jenna che si accoccolò a suo marito.
Mio dio, suonava strano dirlo.
Dopo che finimmo di mangiare il primo, il dj fece partire alcuni lenti che fece ballare ovviamente, ai due protagonisti: Drake e Jenna.
Mio padre chiacchierava allegramente con suo suocero e ascoltandoli bene, potevo ben capire che condividevano svariati argomenti.
Mia madre, invece, mi venne – come sempre – a mettere in imbarazzo.
“Key” disse, guardando Niall al mio fianco “ciao, io sono Alisha, la mamma di Key, e tu..saresti?”
Il biondo saltò in piedi subito, porgendo la sua mano a mia madre per presentarsi, “sono Niall, il ragazzo di sua figlia”
Ridacchiai, era davvero molto buffo, ma anche molto tenero.
“Oh complimenti, Key. Te lo sei scelto bene!” esclamò facendo ridere Niall per poi ricambiare la sua risata.
Roteai gli occhi al cielo “ahm, si bene. Niall, andiamo a ballare si?”
E senza neanche aspettare una sua risposta trascinai, letteralmente, Niall al centro della pista, dove ormai c'erano svariate persone che erano avvinghiate per ballare.
“Sei tutta rossa in viso, ti calmi?” chiese ridendo come sempre.
“E non prendermi in giro” risposi, facendo labbruccio.
A quel punto Niall si morse il labbro per poi farmi avvicinare a lui e baciarmi; ondeggiavamo sulle note di una canzone molto lenta e molto rilassante, e mentre ballavamo Niall mi baciava sensualmente il collo per poi procedere verso il lobo del mio orecchio.
“Mh” mugugnai, arrossendo a vista d'occhio.
Il biondo sorrise, riprendendo a fissarmi come pochi attimi prima “sei bellissima, lo sai vero?”
Abbassai lo sguardo arrossendo ancora e ancora.
Perchè doveva farmi questo?
“E dai..”
E dopo ciò, mi baciò ancora, intrecciando la sua mano alla mia.
Tutta la sofferenza che ci era capitata era servita a farci crescere e a capire che esistevamo solo noi due ora, e nessun'altro. Io amavo lui e lui amava me, era questo ciò che contava.
Io e lui contro tutti, contro il mondo. Nessun'altro ci avrebbe divisi perchè ormai eravamo troppo forti per essere separati; forti come due rocce solide.


 
“Io non sono quello che tu pensi, sono diverso.”


Chiara's space


Don't stoooop, uaaaaa.
Sono gasata, non chiedetemi il perchè, anzi, forse perchè sto ascoltando la canzone dei 5sos “don't stop” e sto cantando come una malata, ahahaha.
Beh, aspettate fra poco è fin..ok, è finita giusto ora.
AHHAAHAHHA, scusate la mia deficenza(?)
Alloooora, come state? Dio, mi dispiace se vi ho fatto crepare per il prologo, ma avevo un sacco da fare, MA sono riuscita ad aggiornare, mlmlml.
Come vi sembra? Vi piace oppure, non ha esaudito le vostre aspettative? Beh, in questo caso..mi dispiace un casino, ma io l'epilogo me lo sono immaginato cosi..e davvero, mi dispiace se non è come ve lo eravate “sognate”.
Niall e Key si sono riappacificati e l'hanno anche fatto per la prima volta, muahahah(?)
Lou, li ha scoperti – Tomlinson sappi che ti odiamo – e i poveri piccioncini hanno dovuto smetterla u.u'
Beh, ci tengo a ringraziare davvero tutte le persone che mi hanno seguito e..GRAZIE.
E' UN GRAZIE SINCERO, PERCHE', come dico sempre SENZA DI VOI IO NON SAREI QUI.
Diamine, chi se lo sarebbe immaginato! 192 recensioni..uao.
Grazie, grazie, grazie.
Io, ora inizierò una nuova fanfiction sui 5sos, se volete passate, ne sarei molto felice!
Vi metto una parte, cosi vedete di cosa si tratta, ok? ok.

 
[ “Ciao.” la salutò Michael, il ragazzo che tanto fissava.
“Ciao.” ricambiò distrattamente lei.
“Ehm, perchè quando siamo in pausa, mi fissi?”
“Non posso? Sai, anche io ho gli occhi.” rispose ironicamente, mettendolo a tacere.
“Comunque, io sono Michael.”
“Ed io Charlie.”
Sorrise squadrandola da capo a piedi “ti piace il mio amico Calum, vero?”
La ragazza si pietrificò d'innanzi a quella specie di essere umano che l'aveva spiazzata con una sola domanda.
Le sembrò impossibile, impossibile di essere riuscita a capirla in meno di venti secondi; doveva ammetterlo, quel ragazzo aveva un nonsocchè di misterioso.
“Spero tu stia scherzando.” rispose Charlie, ancora scossa per quella “stupida” domanda.
“Oh su, non mentirmi. Conosco le ragazze, che pensi? Senti, facciamo cosi; Oggi vieni a casa mia verso le sette, te lo farò conoscere, oh e..tranquilla, non gli dirò che sei segretamente cotta di lui.”  ]
 
Vi ringrazio ancora per questa bellissima oppurtunità, anche se la mia
storia non è finita tra le popolari non mi arrendo: ce la farò.
Grazie, Chiara.
  
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