«Secondo
me non ce la fai. Saresti troppo sfrontata, e non è nel tuo stile»
Sopracciglia
bionde si crucciarono sopra ad un attento sguardo celeste, vagamente divertito.
«p-per me
ha r-ragione Ino-chan. Lascia p-perdere, Sakura-chan»
Mani
dalla pelle candida si andarono a cercare, facendo congiungere gli indici
gemelli in una sola linea.
«ah sì?
Non mi credete capace? Vedrete!»
Labbra
sottili ma carnose si piegarono in un sorriso sfacciato, mentre piccole ciocche
di capelli rosa si andarono ad attaccare su queste a causa del lucidalabbra.
«che il
gioco… abbia inizio»
Tutto ciò che c’è da dire.
L’istituto “Senju” di Tokio, stranamente, regalava ai
passanti la propria facciata dalle porte aperte.
Chi passava osservava stranito la scuola chiedendosi come
mai, in quel punto dell’estate, fosse aperta e se fosse successo qualcosa di
grave; preoccupazioni assolutamente infondate.
La realtà era che il corpo insegnanti aveva ritenuto
opportuno, come solo da quell’anno aveva iniziato a fare, lasciare l’istituto
aperto per lezioni extra a chiunque ne avesse avuto bisogno, o anche a chi solo
fosse stato interessato a non passare l’estate con le mani in mano.
Puntualizzando, ben pochi erano i ragazzi lì presenti per
l’ultimo scopo, infatti, Naruto Uzumaki osservava più che mai perplesso gli
amici seduti ai propri posti a prendere freneticamente appunti, quando non ne
avrebbero avuto bisogno.
Spostò le iridi turchine sul quaderno sul quale avrebbe
dovuto scrivere qualcosa e strappò un pezzo dal foglio, afferrando la
penna che aveva accuratamente lasciato cadere sul banco.
Scribacchiò sopra due righe e si girò furtivamente, stando
attento a non farsi cogliere nel momento in cui avrebbe utilizzato la tecnica
“lancia-e-girati” per mandare il suo bigliettino all’amico.
Seduto due posti più infondo e una colonna a sinistra
dell’Uzumaki, un ragazzo dalla carnagione pallida trascriveva tranquillamente
ciò che Kakashi-sensei diceva e, nell’istante in cui l’uomo si girò alla
lavagna dando le spalle alla classe, una pallina di carta lo colpì sulla
guancia, cadendo miseramente sul banco.
Lo aprì di malavoglia e, riconoscendo la scrittura di
Naruto, sbuffò prima di leggerlo.
Ohi Sas ‘ke, certo che sei davvero un dobe.
Oggi che è il tuo compleanno e – tra l’altro – siamo in piena
estate,
rimani qui come un mongolo a scuola a sorbirti la lezione?
Perché non esci a farti un giro? Non hai vita sociale,
cazzo? XD
Colui che si doveva chiamare “Sas ‘ke”, o meglio, Sasuke Uchiha, imbronciò le labbra in una tipica espressione a metà fra l’annoiato ed il rassegnato, girando il biglietto e scrivendo un’immediata risposta al compagno.
Fatti i cazzi tuoi.
Una vita sociale ce l’ ho, ma al contrario tuo
Voglio anche avere buoni voti quest’anno, quindi piantala.
Ed il dobe sei tu. Sta’ attento, piuttosto.
Naruto alzò gli occhi al cielo, mimando con le labbra un “teme”. Ben presto però, sulle labbra di un rosso scuro si accentuò un sorriso che aveva del malizioso e del furbo messo insieme.
Si premurò di strappare un altro pezzo dal quaderno e di
rimettersi a scrivere.
Perché dovrei stare attento se poi gli appunti me li passi
tu? ;)
Se guardi infondo ci sono anche le ragazze, hai notato?
Va beh che Ino ai corsi di recupero ci deve comunque
venire,
ma Hinata e Sakura-chan no. Magari sono venute a farle
compagnia…
…oppure sono venute per me XP
L’Uchiha spostò gli occhi del color dell’inchiostro sulle
figure femminili infondo alla classe, notando come quella bionda – in arte Ino
Yamanaka, rinomata “reginetta della scuola” – stesse tranquillamente
sbadigliando, premurandosi di coprire elegantemente la bocca con una mano.
Sorrise divertito, passando alla ragazza che questa aveva di fianco,
incontrando due pozze verdi cristalline.
Sussultò, notando che Sakura Haruno stesse guardando proprio
lui e si girò nuovamente verso la cattedra, corrucciando le sopracciglia scure
in segno di smarrimento.
Sì, le ho viste.
Perché non lo chiedi a loro che ci fanno qui?
Almeno evito di sopportarti per il resto della lezione.
Comunque fra poco abbiamo la pausa, parliamo in quel
momento che se
Kakashi ci becca fa fuori me e te, ed io – francamente,
non ci tengo.
Lanciò quell’ultimo pezzo di carta in direzione del biondo e ritornò a dare la propria attenzione a Kakashi che, con un pacato tono vocale, continuava a spiegare letteratura ignaro di quello scambio di opinioni fra gli allievi.
Ma si sa, la curiosità prevale su ogni istinto umano,
anche su quello di un ragazzo perfettamente razionale e con la testa sulle
spalle come l’Uchiha che, senza riuscire a non darsi dell’idiota, si girò per
l’ennesima volta verso il fondo della classe per vedere se Haruno lo stesse
guardando ancora.
Sakura Haruno sedeva compostamente al suo posto; gambe
lisce e dalla pelle chiara accavallate sotto il banco, cosce lievemente
scoperte a causa della gonna scivolata sulla sedia, camicia perfettamente
abbottonata fino al collo sebbene facesse un caldo insopportabile e fondo della
matita fra le labbra.
I capelli di un insolito colore rosa ricadevano morbidi sulle spalle della ragazza, sfiorandole il seno poco prosperoso coperto dalla divisa scolastica; alcune ciocche erano fra le labbra insieme alla matita mentre gli occhi, quegli occhi assurdamente verdi, erano puntati insistentemente su di lui.
Sasuke gonfiò appena le guance, maledicendosi per essersi
voltato e per essersi fatto vedere dall’Haruno stessa. Non era una novità che
lei avesse una cotta per lui; dopotutto, chi non l’aveva?
Sasuke Uchiha non si era mai ritenuto poi così bello.
Affascinante, ma non un sex-symbol eletto da quasi tutte le ragazze e ragazzine
dell’istituto, condividendo quel posto in alta percentuale con Neji Hyuga e
Sabaku No Gaara. Aveva normalissimi capelli ebano relativamente lunghi; alcuni
ciuffi gli sfioravano le spalle, altri nemmeno la nuca. Gli occhi del medesimo
colore risaltavano splendenti sulla carnagione pallida della pelle, come del
resto venivano messi in risalto dallo sguardo accattivante.
Sì, accattivante. Così dicevano le ragazze che lo
avevano eletto “Ragazzo più bello dell’istituto”.
A riscuoterlo dai suoi pensieri ci pensò la campana che,
stordente, annunciava agli allievi una meritata pausa fra le sei ore di studio
forzato per i recuperi e lo studio extra per i volontari.
«Sas ‘ke! Allora, hai preso tutti gli appunti?» senza
nemmeno dargli il tempo di riordinare il quaderno, Naruto si fece
prepotentemente avanti, spintonando chiunque gli impedisse di raggiungere al
suo posto l’Uchiha.
Sasuke sbuffò innervosito, alzando gli occhi sulla figura
del compagno che avanzava verso di lui.
Notò il sorriso sfacciato sulle labbra del biondo,
l’espressione allegra e rilassata degli occhi e non poté fare a meno che
accennare un velato sorriso anche lui.
«certo che li ho presi. Ma non credo te li presterò, ho
sempre desiderato farti rimanere così nei cazzi» sibilò tranquillamente,
accavallando le gambe sotto al banco e poggiando i gomiti su di questo.
Naruto spalancò la bocca inorridito, come se volesse dire
un qualcosa di talmente cattivo da non riuscire ad inventarselo al momento,
quando gli occhi vennero attirati dalla snella ragazza che lo stava
raggiungendo.
«Ohayo Sakura-chan! Come mai qui?»
L’Haruno scrollò le spalle, stampando sul volto un sorriso
raggiante e cordiale.
«Giusto un ripasso prima di partire per la Francia: sarà
lì che passerò le mie vacanze. E poi avevo voglia di salutarvi tutti, mi sa che
non ci vedremo fino all’inizio dell’anno prossimo… ah, dimenticavo!» Sakura
dedicò un’ultima occhiata a Naruto prima di prestare tutta la sua attenzione
all’Uchiha che era rimasto in silenzio.
«Auguri, Sasuke-kun. Oggi compi diciotto anni, giusto?
Spero tu li possa festeggiare in pace!» esclamò pacata, lanciando uno sguardo
all’Uzumaki che Sasuke interpretò come un “ogni riferimento è puramente
casuale”.
L’osservò dal basso, senza accennare ad alzarsi in piedi.
Vide con la coda dell’occhio Naruto allontanarsi
borbottando qualcosa – probabilmente stava dando fondo al suo dizionario per
esprimersi sullo sgarbo di poco prima – e riportò le iridi antracite sulla
ragazza.
Non sembrava nervosa come lo era di solito quando parlava
con lui.
Era tranquilla, completamente rilassata, con quel sorriso
acceso sulle labbra.
In quel momento, gli parve davvero una delle più belle e
particolari ragazze che avesse mai visto.
«lo spero anche io…» disse solo infine, distogliendo lo
sguardo e puntandolo su Kakashi che sfogliava interessato un piccolo libro da
manuale con la copertina arancione.
«Sasuke-kun… ti devo dire una cosa. Segreta, in privato.
Posso… ahem, dirtela nell’orecchio?» balbettò improvvisamente nervosa Sakura,
voltando il viso verso le amiche Ino ed Hinata sedute al loro posto, entrambe
con una strana espressione ed i risolini pronti sulle labbra.
L’Uchiha si schiarì la voce, allontanando i gomiti dal
banco e poggiando le spalle sullo schienale della sedia.
«parla» proclamò infine, lasciando sì che la ragazza si
avvicinasse al suo viso.
Sakura si mordicchiò la guancia, sorridendo stralunata e
appoggiando il palmo della mano sinistra sul banco del ragazzo, chinando il
busto in avanti per arrivare all’altezza del viso del compagno.
Portò la bocca vicino all’orecchio di Sasuke quando
improvvisamente, cambiò direzione, spostandosi verso la bocca di quest’ultimo.
Se ne impossessò senza nemmeno chiedergli permesso, premendo le sue sulle
labbra di lui, gustandone la morbidezza ed il sapore reso dolciastro dal
lucidalabbra che aveva.
Sasuke rimase spiazzato, senza capire né sapere cosa fare;
solo l’istinto di alzare una mano e di poggiarla sul fianco dell’Haruno lo
guidò ad avvicinarla maggiormente, premendo con maggior veemenza le labbra su
quelle di lei, intrufolandovi la lingua e cercando la sua, che non tardò ad
assecondare.
Entrambe si accarezzavano con naturalezza, scambiandosi
sapori, sensazioni e parole sempre taciute ma sempre pensate. Fu Sakura ad
allontanarsi per prima, sentendo la mancanza di ossigeno troppo elevata.
Quando si distaccò completamente dall’Uchiha sentì la
situazione insostenibile crollarle sopra; tutta la classe si era fermata ad
osservare. Chi perplesso, chi divertito e chi ingelosito.
Kakashi batté due colpetti di tosse falsa, osservando con
l’unico occhio scuro scoperto gli studenti.
«ehm. Ritornate ai vostri posti, la campana è suonata.
Mentre Haruno… ha finito di parlare con Uchiha?»
Sakura alzò una mano portandola velocemente dietro
l’orecchio per sistemare una ciocca di capelli rosati, sorridendo nervosamente
al sensei.
«certo Kakashi-sensei. Tutto ciò
che dovevo dirgli, gliel’ ho detto» annunciò con voce appena tremolante e,
senza badare a Sasuke, corse al suo posto sedendosi rapidamente.
Sasuke si tirò indietro, ancora stranito da ciò che era
successo e con il sapore di lei sulle labbra.
Troppo impegnato a riflettere non si accorse dell’ennesima
pallina di carta che, questa volta, lo colpì in testa.
Oh darlin’.
Credo proprio di aver capito il perché Sakura-chan è
venuta alle lezioni extra.
Lo vuoi sapere il motivo?
Strano, si chiama come te, Sasuke XD.
Beh, felicitazioni alla nuova coppia dell’anno!
Sasuke deglutì scettico, tirando sulle labbra pallide un sorriso sornione, volgendo il capo verso la finestra.
Osservò fuori, notando la bellezza del cielo
splendidamente azzurro ed il calore del sole, più bollente che mai.
Ma non riuscì proprio a spiegarsi se fosse il sole a
regalargli quella sensazione di calore o se era il ricordo di quelle labbra
morbide premute sulle sue a riscaldarlo così tanto.
«non ci
credo! Lo hai fatto davvero!»
Ino
Yamanaka premette le mani sulle labbra, sorridendo con la sola forza dello
sguardo.
«te lo
avevo detto io. E pensa che per una questione d’orgoglio…»
Hinata
piegò il capo, facendo cenno a Sakura di continuare.
«…beh,
come reagite se vi dico che adesso sto con il “ragazzo più bello
dell’istituto”?»
Non mi piace per nulla O.O
Credo di aver perso ogni facoltà di scrivere.
Penso sia troppo piatta, scritta male ed affrettata. Una
vera schifezza, insomma.
Ma magari chissà, può anche piacervi! XD
Non potevo non scrivere nulla per il compleanno di Sasuke,
ed eccomi qui, alle due di notte e con ben *si fa il calcolo* 34 giorni di
ritardo, a postare il suo regalo! XD
L’idea è stata presa dall’ascolto continuo di Sleeping Sun
(Nightwish) e da quest’immagine SasuSaku:
http://img518.imageshack.us/img518/8988/surpirsery2.jpg
Non è bellissima? *-* Meno male che esiste l’immagine, se
ci basassimo solo sulla fic… hai voglia X°D
Comunque sia, passo e chiudo.
Ah sì, dimenticavo.
Sono Tornata! Muhauhauhauha!
Baci e saluti a tutti, una recensione non mi dispiacerebbe
XD
Rory.