Un
posto sicuro
Fino a pochi
anni fa non avresti mai pensato di fare una cosa del genere.
Nemmeno
nella parte più recondita del tuo cervello.
Categoricamente
escluso.
Eppure sei
lì, sotto le lenzuola.
Completamente
coperta nonostante il caldo di agosto.
Rannicchiata,
con i pugni stretti attorno al tessuto.
Raggomitolata
su te stessa per nasconderti meglio.
Quasi
volessi annullarti sotto quelle lenzuola.
Vorresti che
fossero il tuo scudo. La tua armatura.
Invece ti rivedi
in una bambina di sei anni, impaurita dal temporale, correre nel
lettone per
proteggersi dai tuoni.
Ma non
è dai
tuoni che devi scappare.
Non è
il tuo
corpo che devi proteggere.
È
qualcosa
di più prezioso.
È il
tuo cuore.
Ti guarda.
Ti sorride felice per quel nuovo gioco.
Sette mesi
fa hai giurato che l’avresti protetta da tutto e da tutti.
Ed ora
glielo stai dimostrando.
Il lenzuolo
si alza all’improvviso rendendo entrambe alla
mercé del nemico.
La stringi
forte coprendola più che puoi.
Un secco
colpetto di tosse attira la tua attenzione “Sto via due
giorni e vi ritrovo
sepolte a letto?”.
Riemergi dal
tuo giaciglio solo con la testa. Anche la piccola Amy cerca di guardare
verso
il suo papà.
La sua
faccia perplessa ti fa capire che nemmeno lui avrebbe mai pensato che
tu –sì
proprio tu, Kate Beckett – stia reagendo così...drammaticamente.
“Non
puoi
capire” gli mormori appena, sollevando Amy dal materasso per
mostrargli quanto
gli avevi accennato al telefono.
Lui tocca
con estrema dolcezza quelle braccine e quelle gambette cicciotte, poi
passa
alle guance. Gran parte di quel corpicino è ricoperto da
punture e
arrossamenti.
La piccola
sussulta un poco, trasformando quell’adorabile sorriso in una
serie di smorfie
e lamenti.
“Lo
vedi? Le
zanzare ci stanno torturando da giorni!” esclami secca,
riprendendo possesso
delle lenzuola e comprendo entrambe nuovamente.
“Non
ridere!” urli poi, da sotto la vostra fortezza.
Ovviamente
lui ride solo perché gli hai detto di non farlo
“Dai uscite, morirete di
caldo”.
“Stiamo
benissimo qui sotto. Siamo al sicuro da quelle sanguisughe”
gli rispondi
lasciando un bacetto sul naso di tua figlia.
“Mi
sarei
immaginato molto più facilmente questa scena a parti
inverse, Kate” come sempre
ti legge nel pensiero.
Sì,
anni fa
non l’avresti mai fatto.
La detective
Beckett non avrebbe mai reagito così.
In
un’altra
vita, con un altro uomo, le avresti solamente messo un unguento anti
zanzare e
acceso un fornelletto insetticida.
Ma in questa
vita, con quest’uomo, crei fortini con le lenzuola per
proteggere la tua
piccola bambina dalle zanzare.
E non
cambieresti vita per niente al mondo.
“Non
ho
nessuna possibilità di farvi uscire da lì,
vero?” capti il suo meraviglioso
sorriso mentre te lo domanda.
“Nessuna”
rispondi tu.
Con urletto
stridulo, risponde anche Amy.
“E va
bene,
se proprio non volete uscire...” le lenzuola si sollevano di
nuovo e in un
attimo siete entrambe avvolte dalle sue braccia
“...verrò io da voi!”.
Per un
po’
restate così, immobili, persi nell’abbraccio.
“Soffocheremo”
ti sussurra svariati minuti dopo “Ho
un’idea”.
“Mi
spaventi
sempre quando lo dici” lo canzoni, cercando di restare seria.
“Facciamo
due buchi per gli occhi nelle lenzuola e girovaghiamo come fantasmi per
casa”.
Solo lui
può
pensare una cosa del genere.
“Certo
Castle, così a tua madre prende un colpo appena ci
vede”.
“Mmm..
hai
ragione non ci avevo pensato” si zittisce pensieroso,
respirandoti vicino
all’orecchio “Allora? Lo facciamo?”
esclama divertito.
Martha vi
obbligherebbe ad assistere alle sue esibizioni per il resto dei vostri
giorni
se le faceste uno scherzo del genere.
Ridete
assieme perché ammettilo, una piccola parte di te lo farebbe.
“Restiamo
qui
ancora un po’?” gli chiedi invece.
Amy si fa
largo tranquillamente sul tuo corpo per raggiungere quello di suo padre.
Lui la
accoglie sul suo petto e con delicatezza le accarezza la testa.
Chiude gli
occhi per godersi meglio quelle coccole.
“Si,
restiamo qui” ti risponde “Qui si sta
bene”.
Ti sistemi
bene accanto a loro e contempli la tua famiglia.
Sotto le
lenzuola. Al sicuro.
Ivi’s
corner:
Il mio
“amore” per le zanzare e la voglia di vedere quel
lato di “giocoso” di Kate che
piano piano stiamo imparando a conoscere ha prodotto questa pazzia u.u
Dai.. dopo
averne combinate di tutti i colori a Castle in “Beautiful
Mess” ora mi sono
concentrata un po’ su Kate e su uno dei suoi tanti strati
cipollosi, come lei
stessa ha detto u.u
Inoltre, non
avevo mai scritto di una figlia femmina per i Caskett :3 (li vedo
meglio con un
little boy).
Spero vi sia
piaciuta.. e di avervi almeno un po’ fregate
all’inizio!!! Sembrava angst eh..
xD muahahahahahah
A
prestooo!!! :-**