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Autore: Ship_COFFE_Bar    04/07/2014    4 recensioni
[Creepypasta]
{Creepypasta}
Jeff the killer, un po' di Fluff folle.
Dal testo;
-Liu? Ehy, fatti forza, fratellino. Non è ancora ora di andare a dormire!- ti da un
ceffone talmente forte da farti voltare il viso di lato, senti la guancia bruciare e sei
sicuro che rimarranno i segni delle dita anche dopo che sarai morto.
Perché tu morirai. Oh, sì che morirai. E farà male, ti farà male, perché lui ti odia.
Mugoli di dolore, quando ti afferra i capelli e ti obbliga a guardarlo in faccia.
Quella sua orrenda faccia, la sua orrenda, spaventosa e terribile faccia, con quel
suo sorriso di sangue, folle come lui.
-Allora? Ti sono mancato, Liu?-
Genere: Dark, Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest, Violenza
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                                                                        My little brother~ i miss you





-Siamo tutti destinati a morire, prima o poi, disse una volta un tizio inglese.

Non importa il nome-

La sua voce è come il coltello che tiene stretto in mano, tagliente, affilata e mortale, 

ti si insinua nel cranio, aprendo una fenditura fino al cervello, per conficcarsi lì, e 

iniziare a far sgorgare sangue come elio da un palloncino bucato.

La tua testa come un palloncino. L'idea, non sai perché ma ti diverte.

Forse stai incominciando a diventare pazzo anche tu. O forse lo sei sempre stato.

-Liu? Ehy, fatti forza, fratellino. Non è ancora ora di andare a dormire!- ti da un 

ceffone talmente forte da farti voltare il viso di lato, senti la guancia bruciare e sei 

sicuro che rimarranno i segni delle dita anche dopo che sarai morto.

Perché tu morirai. Oh, sì che morirai. E farà male, ti farà male, perché lui ti odia.

Mugoli di dolore, quando ti afferra i capelli e ti obbliga a guardarlo in faccia.

Quella sua orrenda faccia, la sua orrenda, spaventosa e terribile faccia, con quel 

suo sorriso di sangue, folle come lui.

-Allora? Ti sono mancato, Liu?- "Ogni giorno. Ogni fottutissimo giorno" le parole 

non escono dalle tue labbra, secche, rimangono incollate fra loro come fossero 

cucite.

Non aspetta che tu gli rispondi, ti molla un altro schiaffo, che ti farebbe cadere, se 

non fossi legato alla sedia con lo scotch.

Non sai dove ti trovi. Il bianco delle parti ti fa pensare ad un ospedale. Ma non ne 

sei sicuro. Non sei più sicuro di niente, ormai.

-Rispondimi!- urla, con la sua voce che sembra un coltello, e tu molleggi il capo su 

e giù, in un cenno affermativo, bisbigliando attraverso le labbra dischiuse che sì, ti è 

mancato. Tanto. Troppo.

"Ho pregato tutte le notti che venissi a uccidermi, alla fine mi hai accontentato" sei 

quasi grato di quella sensazione. Non ti interessa il dolore. Non ti interessa che gli 

zii si sentiranno in colpa per averti lasciato a casa da solo, per l'ennesima sera. 

"Jeff è qui" l'unica cosa che ti è venuta in mente quando ti è apparso davanti, i 

capelli scuri più lunghi sul viso magro e innaturalmente pallido, che coprivano a 

malapena gli occhi, dalle pupille ristrette e il sorriso.

"Jeff è qui" continui a ripeterti. "Jeff è qui. Cos'altro c'è di più importante?"

~Rimanere in vita~ mormora una vocina nella tua testa. Quella voce razionale, 

senza sentimento! La voce che odi. La odi perché è colpa sua se Jeff odia te.

-Bene. Anche tu mi sei mancato- ti scompiglia i capelli, ridacchiando, in un gesto 

che alla tua mente provata sembra amorevole.

Alzi la testa a fatica, guardandolo speranzoso, felice e ti rendi conto che forse ai 

suoi occhi (senza il "forse") sei alquanto pietoso.

Lui piega la testa di lato, dandoti un buffetto sulla guancia, avvicinandosi al tuo viso, 

il suo fiato ha l'odore ferroso del sangue.

Ti fa vedere una piccola siringa, contenete del liquido trasparente.

-È ora che tu dorma un po', Liu. Ci vediamo più tardi- ti conficca la siringa in una 

gamba, ma tu hai già smesso di sentire, di provare.

Prima che il buio ti avvolga, sentì di nuovo la sua voce, ma non è più affilata come 

un coltello, no. È calda, allegra e affettuosa e per un attimo, tu sembra di avere di 

nuovo dodici anni.

~~~

Sogni. E ne sei consapevole. Sogni e intanto ricordi, a sprazzi, tutto come in un 

vecchio filmino, con un filtro color seppia che però poi è sangue.

Sogni e nel frattempo vedi le altre persone.

Vedi gli zii, che ti hanno preso in affidamento dopo che Jeff ha ucciso i vostri 

genitori. Non ti volevano bene. Mai.

Poi vedi Shara. Ah, dolce, piccola, cocciuta Shara. Dopo tante settimane ad 

organizzare quell'appuntamento, dovrai alla fine rinunciarvi. Oh, come ti senti triste, 

ma non per te, no. Tu sei con Jeff. Cosa puoi desiderare di meglio?

~Rimanere in vita~ la vocina nella tua testa prende le sembianze di te da bambino, 

con i capelli spettinati e i grandi e profondi occhi azzurri.

La ignori. Stupida voce egoista, è colpa sua. Tutta colpa sua. 

Vedi i tuoi genitori. Ti stanno salutando, guardali, come sembrano felici, si tengono 

per mano e gli squarci nei loro petto sanguinano ancora fiotti di sangue, così come i 

tagli sulle labbra.

Oh, ma loro sono stati cattivi, loro hanno allontanato Jeff. Si sono meritati quello 

che gli è successo, non li rimpiangi, non più.

I mesi in cui hai cercato di incolpare tuo fratello sono finiti. La vocina è stata 

finalmente messa a tacere, soffocata nel sangue delle ferite, e fra i ricordi color 

seppia.

Ri vedi Jeff, no, due Jeff. Eccoli, sei su un bivio. Letteralmente, sosti su un sentiero 

di campagna che sembra disegnato coi pastelli a cera, che si divide in due direzioni 

indicate da due rispettivi cartelli e da due diversi Jeff.

Quello di destra, lo guardi, ti sorride gentile, gli occhi azzurri come i tuoi, i capelli 

castano biondi, ti allunga una mano e la sua pelle è rosea, appena abbronzata, 

normale.

Il suo cartello è ben piantato nel terreno, dipinto di un verde cangiante, sopra c'è 

scritto in oro: 

"Liu live"

Ti volti verso quello di sinistra, e subito noti la differenza.

Questo Jeff stringe in mano un coltello, e la felpa è inzuppata di sangue, come i suoi 

capelli, che sgocciolano e formano una pozza ai suoi piedi.

Ti allunga una mano, e la sua pelle è pallida, decisamente troppo, sbagliata e 

innaturale, eppure così...giusta, normale.

Ti dirige uno sguardo che sa di dispettosa follia, mentre piega la testa di lato.

Il cartello al suo fianco è rosso cupo, la vernice scrostata in molte parti, mentre 

sopra, scritto con un pennarello scuro:

"Liu die"

Ti trovi davanti a un bivio.

Eppure, sorridi, perché sai esattamente cosa scegliere, la risposta, ti viene 

spontanea.

Afferri la mano bianca cadaverica del killer, lasciando che ti trascini verso di lui, 

conficcandoti il coltello nel petto, con un suono liquido.

"Ti voglio bene anche io, fratellino" ti sussurra all'orecchio, prima che il mondo 

intorno, si dissembli, come i pezzi di un puzzle caduto, come i frammenti di uno 

specchio rotto.

~~~

-Liu? Liu, avanti, abbiamo quasi finito- la sua voce è così strana, tagliente, ma 

rassicurante.

Non sai come definirla.

Ma ti piace, da morire.

Per questo, quando si avvicina col coltello in mano, chinandosi in avanti come un 

bambino che sa di aver combinato un guaio, sospirandoti:

-Voglio farti diventare bello come me- ti senti felice e pieno di gioia, e incominci a 

ridere, anche quando ti blocca la mascella, facendoti piccoli tagli ai lati delle labbra, 

che però si vanno via via allargando, grazie anche alla tua risata incontrollabile, che 

in qualche perverso e oscuro modo lo contagia, e vi ritrovate a ridere come pazzi, 

contorcendovi in preda alle convulsioni, mentre il sangue ti allaga la bocca e ti 

sporca la lingua e i denti, costringendoti a sputarlo.

Ti agiti legato alla sedia, continuando a sputare sangue, mentre senti qualcosa di 

bagnato venirti versato addosso.

L'odore pungente della candeggina, ti fa venire le lacrime agli occhi, e il dolore, che 

avresti dovuto provare, lo dimentichi, semplicemente smetti di sapere cosa sia.

La luce bianca della stanza si spegne, e Jeff si avvicina, slegandoti.

Ti lasci andare e lui ti stringe, bagnandosi a sua volta di sostanza infiammabile, ti 

porta in un angolo e vi ci accovacciate, rimanendo stretti.

Poi senti uno scatto, e la luce di un accendino illumina il tuo e il suo viso, 

-Cucù- ti dice, e tu ridi, come un bambino divertito.

Si avvicina alla tua fronte e vi posa sopra un bacio, strano, perché non ha labbra, 

ma cogli comunque il significato.

"Jeff non mi odia. Jeff non mi odia" quando prendete fuoco, lui ti stringe più forte, 

mentre senti la pelle che si scioglie e le ossa che spuntano dal tuo corpo.

Prima di andare veramente a dormire, per l'ultima volta, insieme, riesci a sentire un 

soffio di vento uscire dalla sua bocca.

-Ti voglio bene, Liu- 






~Angolo autrice~
Buonsalve a tutti, gradite un caffè? 
Questa...cosa, non ho proprio idea di cosa sia, non è nemmeno tanto horror, prendetela come uno sclero di mezzanotte (che poi sono le undici e mezza) 
Comunque, in pratica...Liu non è morto quando sono stati fatti fuori i genitori, crepa adesso, insieme al fratellone *tanto loooove!*
Spero che vogliate lasciare una piccolissima recensione, così, tanto per.
Un saluto

Im a Murder girl
  
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