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Autore: Niallsdonut    04/07/2014    23 recensioni
"Hei frocetto"
Uno scatto in avanti, un morso letale alla giugulare, il veleno acido che gli sgorgava nel cuore.
Buio.
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Heart of Darkness

 

 

 

 

-Initiation

 

Cameron venne assordato dal trillo della sveglia fin troppo vicina alle sue orecchie. Alzò il braccio destro e le diede una pacca in cima, così che smie di suonare.

Piano piano i pensieri incominciarono a correre con un ritmo normale, e gli venne subito in mente che era il suo primo giorno di scuola.

Già, si erano trasferiti in California da poco più di un mese, e aspettava questo giorno come il giorno del giudizio universale. Non voleva andare alla nuova scuola, assolutamente no. Ma doveva, per dovere e per far felice i suoi, almeno la madre.

Spinse le coperte in fondo al letto, appallottolandole, e si alzò per andare a prendere i vestiti accatastati sulla sedia. Si mise i suoi soliti pantaloncini logori e strappati sul cavallo e la maglietta di Oxford, che la sorella maggiore gli aveva mandato poche settimane dopo che era partita, appunto, per l'università.

Ora che ci pensava, non capiva come mai avesse scelto un'università in Inghilterra, così lontana da casa, lei, che amava stare con la sua famiglia. Inoltre, vi erano innumerevoli università illustri in america, come per esempio Harvard. Ma lei aveva insistito, e il padre era sospettosamente troppo a suo favore.

Il padre, ormai, non lo vedeva da tre mesi. Lavorava per una ditta di trasporti navali. Passava a casa solo due mesi l'anno, per il resto era sempre a bordo di qualche navve mercantile in rotta nel Pacifico.

Si decise a scendere in cucina. Percorse barcollando il tratto che lo separava dalle scale, scese i gradini inciampando nel penultimo, girò a destra ed entrò in cucina.

Era una stanza alquanto ampia, più ampia per lo meno di una cucina normale. Una cosa che la caratterizzava, oltre alle grandi porte finestre che davano sul giardino sul retro e che facevano entrare una grande quantità di luce, era il fatto che potevi entrare lì a qualsiasi ora della giornata, e avresti sempre trovato qualcosa che cuoceva sui fornelli. Oggi si trattava di uova e bacon.

Fece mezzo giro e si diresse verso il tavolo. Qui, assonnata quanto lui, stava la sorellina minore, April.

"Dov'è la mamma, ho fame", chiese April, strofinandosi gli occhi.

"Sono entrato in cucina dopo di te, ti pare che possa saperlo?", rispose acido Cameron.

"Mi scusi, sua maestà".

Cameron non fece in tempo a rispondere per le rime a sua sorella che le vetrate dietro di lui si aprirono. Entrò una donna slanciata, sulla quarantina ma che dimostrava un'età nettamente inferiore, con indosso un completo da giardiniere di tutto punto, sporco di terra solo sugli stivali e sui guanti. Posò sul tavolo un grosso vaso di terracotta che ospitava una moltitudine di papaveri multicolore e si rivolse ai ragazzi.

"Buongiorno ragazzi", disse con una voce che ricordava il cinguettio di un fringuello.

Grace, così si chiamava la donna, era la mamma di Cameron e April. Occhi color nocciola come quelli del figlio, capelli biondi come quelli della figlia, un viso proporzionato e labbra carnose. Si diresse verso i fornelli, spense il fuoco, verso il contenuto delle padelle in due piatti di ceramica e servì i figli.

Entrambi mangiarono molto in fretta, dato che entrambi avevano notato quanto veloce stesse correndo il tempo.

April finì per prima, lasciò il piatto sul tavolo e corse di sopra per prepararsi. Quando Cameron finì, portò sia il suo che il piatto di April verso il lavandino, dove la madre stava cercando di pulire gli schizzi di olio provocati dalla colazione.

"Hai dormito bene, Cam?", chiese la mamma, accortasi del figlio.

"Si, abbastanza", rispose Cameron, in tono piatto.

"Andrà tutto bene, te lo posso assicurare. Sii solo te stesso e vedrai che tutto andrà per il meglio".

"Lo spero, mamma", rispose il ragazzo, accennando un sorriso per compiacere la madre.

Cameron sapeva quanto la madre faceva per la famiglia. Era costretta a vivere dieci mesi l'anno senza la compagnia del marito, con due figli da crescere e una casa da mandare avanti. Fortuna che lo stipendio del padre era abbastanza cospiquo, altrimenti Grace avrebbe dovuto trovarsi pure un lavoro. Cameron sarebbe stato sempre in debito con lei, per tutta la vita.

Il ragazzo accettò con garbo il bacio leggero della madre sulla sua guancia, dopodiché si girò e filò a passo svelto di sopra per prepararsi.

Dopo una veloce sosta in bagno, Cameron rientrò in camera. Era un vero disastro: vestiti ovunque, cibo per terra, foglie sparse sul tappeto portate dal vento autunnale attraverso la porta lasciata distrattamente aperta. Si ripromise di ripulire il più possibile non appena sarebbe tornato a casa. Certo, la madre pulica ogni giorno quel che poteva, ma gli scocciava lasciare sempre tutto a lei. Cercava sempre di aiutare quando poteva.

Si vestì alla ben e meglio con i vestiti che trovò sulla sedia, ovvero una maglietta a maniche lunghe grigia, pantaloni neri stretti, Vans bordoux e giacchetto di pelle marroncino, oltre ovviamente allo zaino, che Cameron cercò di chiudere mentre scendeva le scale.

Gridò "Ciao mamma, io vado", e, senza neanche aspettare una sua risposta, si diresse fuori, cercando quali migliori scuse avrebbe potuto inventare per evitare ogni tipo di conversazione.







Prestavolto Cameron: Cameron Dallas


-Writer
Ciao a tutti, il mio nomer è Daniele Zallu. E' probabile che alcuni di voi mi conoscano già, sta di fatto che sto provando a scrivere questa storia per la quarta volta, continuando ogni volta a cambiare personaggi o ambientazione, ma tenendo invariata la trama. Questa è l'ultima volta che tenterò di scriverla, ma sono determinato a portarla a termine. Questo è il primo capitolo, scusate se è un po' corto, ma serviva solo per inquadrare il personaggio principale, Cameron (ho preso spunto da Cameron Dallas, ex membro dei Magcon), e inoltre per farvi capire più o meno come scrivo. Spero vi sia piaciuto, lasciate una recensione se vi va.
Informo che posterò il prossimo capitolo solo quando arriverò ad un tot numero di recensioni, che vorrei fissare a 10 (scusatemi lol).

Vi saluto lasciandomi il mio recapito Twitter (@calumstattooes), se volete scrivermi per qualsiasi cosa, anche per insultarmi, io ci sono c:

niallsdonut

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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