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Autore: LadyIce9    05/07/2014    10 recensioni
Cosa sarebbe successo se il giovane Tom Riddle, invece di essere nato negli anni quaranta, fosse nato negli stessi anni dei suoi mangiamorte più famosi? Se avesse conosciuto fin da bambino Bellatrix Black, Rodolphus Lestrange, Lucius Malfoy e anche Severus Piton, Lily Evans e i malandrini? Sarebbe cambiato qualcosa in lui o sarebbe comunque diventato il mago più cattivo e spietato di sempre? Questa storia si propone di spiegarvelo, senza modificare nessun personaggio e nessun contenuto della storia originale....
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mangiamorte, Severus Piton, Sorelle Black, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Bellatrix/Voldemort, Lily/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Prologo- la cattura, febbraio 1979

“Perdonami” le aveva detto “devo farlo” aveva aggiunto in un soffio, poche e semplici parole che Bellatrix continuava a ripetersi mentre stava al centro di un paese abbandonato, sola e impossibiliata a muoversi a causa di un incantesimo che le aveva lanciato lui, l'uomo che amava sopra ogni cosa.
Faceva molto freddo, il vento le soffiava contro impetuoso e le frustava il viso, agitandole i capelli neri, tanto neri che si confondevano con il nero di quella notte. Non cercò di scappare o di mettersi in salvo, non le importava. In fondo se questo era ciò che lui voleva, allora lo voleva anche lei, anche se sarebbe stato estremamente doloroso. Perché Bellatrix sapeva bene ciò che le stava per succedere, ma non era per questo che tremava violentemente, né per il vento o il gelo, ma perchè, molto probabilmente, non l'avrebbe più visto. Lui. La sua forza, la sua vita, la sua anima.
No! tutto tranne questo, si ripeteva in preda all'angoscia, qualsiasi cosa, ma non questo... perchè lo aveva fatto? Perchè le aveva fatto una cosa del genere? Perdonarlo?
“Perché Tom?” riuscì a sussurrare a malapena nel momento in cui vide dei bagliori bianchi smaterializzarsi intorno a lei e accerchiarla. La luce che emanavano quei tre auror le ferì gli occhi, per questo li chiuse forte, cercando di calmarsi e di allontanare la sua mente da quella situazione tremenda, di estraniarsi e immaginarsi il suo viso...
“Buona sera cugina” una voce giovane e beffarda la riportò bruscamente alla realtà
“Oh no” pensò infastidita Bellatrix, riconoscendo la voce di Sirius Black “Ci mancava solo questo, dannazione tra tutti gli auror che ci sono...”
La voce irrisoria e divertita parlò nuovamente “ Beh, non sei contenta di vedere tuo cugino, Bella? Io sono felice oltre ogni modo di vederti”
a questo punto Bellatrix aprì gli occhi e lanciò uno sguardo carico d'odio verso il giovanissimo cugino che le era a pochi centimetri di distanza, con la bacchetta puntata verso il suo viso. Il secondo auror, più vecchio ma altrettanto sorridente, intervenne con un falso tono severo
“ Su, Sirius, smettila! lo sai che non bisogna mai prendere in giro i fidati clienti...”
Sirius lanciò uno sguardo di intesa ad Alastor Moody, e gli rispose riportando gli occhi sulla prigioniera
“scusa capo, è che sono talmente felice di sbattere mia cugina in galera che non riesco proprio a trattenermi”.
“Falla finita Sirius” lo ammonì il terzo auror, che doveva essere un pezzo grosso del Ministero “ sei ancora un apprendista, ricorda la tua posizione”. Ma Sirius non parve sentire quell'ammonizione, tanto grandi erano la gioia e la soddisfazione di catturare e sbattere in prigione la sua odiata cugina. Moody, che aveva anch 'egli puntato la sua bacchetta contro Bellatrix, le si rivolse direttamente
“Bene, bene signorina Black” parlò divertito “vedo che i suoi colleghi ci hanno risparmiato la fatica di correrle dietro e catturarla, è stato gentile da parte loro, ma proprio non dovevano disturbarsi, sul serio”
“chissà perchè la cosa non mi sorprende” si intromise Sirius senza staccarle gli occhi di dosso “ e io che pensavo di odiarla più di chiunque altro! Evidentemente c'è qualcuno là fuori che mi batte, non è vero Bella?” Sirius spinse la bacchetta nella gola della strega, ghignando, dopo essersi preso un'occhiataccia dal terzo auror. Moody però non parlò ma si soffermò un momento a guardarla, spaesato. Aveva sentito spesso parlare di Bellatrix Black, di quanto fosse pericolosa e combattiva, della sua malata ossessione per la purezza del sangue e delle atrocità che aveva commesso in suo nome, ma ciò che aveva davanti agli occhi non corrispondeva affatto alle immagini e ai racconti che aveva visto e sentito in due anni di ricerche. Non c'era una guerriera davanti ai suoi occhi, non un nemico temibile e pronto a tutto pur di non lasciarsi catturare e umiliare in quel modo, ma solo una ragazza, una triste e immobile ragazza con un'espressione di mal celata sofferenza. Persino Sirius parve accorgersene.
“ Ebbene, signorina Black” le disse Moody pensieroso, scrutandola con il suo occhio meccanico “immagino che lei sappia già quello che le aspetta”
“lo so”
“ha qualcosa da dire in sua discolpa?”
“no”
I tre auror si scambiarono un'occhiata smarrita, e Moody continuò, sempre più stranito “perfetto..allora vediamo di velocizzare le cose e chiudere il discorso”.
Bellatrix annuì impercettibilmente e chiuse di nuovo gli occhi, sforzandosi di pensare a lui, mentre l'incantesimo di Sirius la colpiva e le trasferiva dolorosamente nelle prigioni provvisorie del Ministero.

  
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