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Autore: MissBethCriss    06/07/2014    2 recensioni
Una serie di fanfics scritte senza pretese e senza un nesso logico che le lega fra loro, salvo che per due innamorati che, persi nelle mille sfumature che la vita potrà mai assumere, troveranno sempre un modo per trovarsi. Sebastian e Blaine, semplicemente loro.
▻ Day One: Alternative Meeting
▻ Day Two: Wet T-Shirt Conterst
▻ Day Three: Historical/Different Decades
▻ Day Four: Free Day
▻ Day Five: Paranormal/Fantasy
▻ Day Six: Soulmates
▻ Day Seven: Disney
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Beth's Corner: visto che ci teneva tanto tengo a precisare che questa storia è tratta da una storia vera. 
 

They found that love and yes, it was wonderful

 
Per la Seblaine Week
1st Day – Alternative Meeting
 
Stones of Love
 
 
Cosa mai poteva guastare la vacanza in Spagna di Blaine? Un esemplare di Sebastian Smythe che nel suo ambiente naturale continuava a bere come una spugna benché, lui, l’alcol mica lo reggesse. E che aveva anche il vizio di commettere pastrocchi su pastrocchi e questi si accumulavano, uno sopra l’altro, come dei piccoli mattoncini e col tempo era convinto che sarebbe riuscito a costruirci un prototipo della sua amata Tour Eiffel.
I due ragazzi erano due sconosciuti, mai visti, ma che il fato, o chi per lui, aveva portato a farli incontrare in un bar sperduto di Benidorm e nel più bizzarro dei modi poiché entrambi, finito il college, si regalarono un viaggio con i loro amici più cari in quella località valenziana. I loro occhi s'incrociarono per la prima volta dopo il quarto bicchiere, di un liquore sconosciuto, di Sebastian, e il francesino aveva incominciatosubito dopo a domandargli cosa ci facesse così lontano dalla Contea un hobbit da solo e Blaine preferì non rispondergli, la prima volta. Come aumentavano i bicchieri scolati aumentava anche il tasso di insopportazione di quel ragazzo che passava da biascicare parole in inglese al francese, dicendo cose che non avevano né capo né coda. Un suo amico, alla fine, lo portò fuori dal locale per fargli prendere una boccata d’aria fresca e una volta che rientrò, s'indirizzò verso il centro della sala dove si trovava Blaine tirando fuori una rosa che il moretto non sapeva da dove potesse mai averla tirata fuori. E Sebastian andò verso di lui con uno di quei sorrisi che avevano il potere di illuminare anche la più oscura delle notti e con uno sguardo dove, sotto il velo dell’ebbrezza, si poteva scorgere un barlume tenue di rammarico, come se fosse veramente dispiaciuto di tutte le battute sulla sua altezza o i commenti troppo spinti che uscirono poco tempo fa dalla sua bocca. Quando gli fu di fronte, si inginocchiò e dopo, con un sorriso mesto, si girò verso il suo compagno di disavventure e fu lui il destinatario di quella meravigliosa rosa. E Blaine, in quella circostanza, non seppe dirsi il perché provava un sentimento che gli opprimeva il petto, come se si sentisse offeso. Offeso poi da che? Da un gesto insensato di un ubriaco di cui nemmeno sapeva il nome, per giunta? E quando se ne andò via stizzito anche a Sebastian, questo suo comportamento non passò inosservato e anche a lui, senza un motivo logico, si insidiò nel suo stomaco una piccola morsa, che lo faceva sentire in colpa per quello che aveva appena fatto. E per dimenticare si scolò un altro bicchiere promettendo al barman che quello sarebbe stato il suo ultimo bicchiere della serata. Anche se il pensiero del moretto non abbandonò mai i suoi pensieri.
Quando la sbronza passò a Sebastian e dopo che si diede alle escursioni più folli la sera prima della partenza, si ritrovò a passeggiare in riva al mare, con una grande luna che brillava alta nel cielo e un cielo stellato, intorno a lei, che la rendevano ancora più luminosa. Sentiva in lontananza della musica dagli stili più svariati e stranamente non cozzarono fra loro in una melodia poco armonica, non urtavano nemmeno la bellezza irreale di quella passeggiata, si sentiva in un’altra dimensione. A un certo punto vide un ragazzo e quei suoi capelli ricci gli parvero familiari, mentre camminava, verso di lui gli ritornò alla mente il moretto che aveva attratto la sua attenzione fin dal primo momento che l’aveva visto e col quale ci aveva fatto il cretino.
“Ehi.”
“Ancora tu?” chiese seccato, quando fece per alzarsi Sebastian lo bloccò prendendogli il polso.
“Giuro che non ti ho pedinato, mi son detto che conoscevo quei ricci ed era meglio se passavo a farti un saluto, a scusarmi almeno. E, e sai è la mia ultima sera qui e volevo godermi la spiaggia. C’è un qualcosa del mare al chiaro di luna che è magico, ed è un buon ultimo ricordo di un posto, non trovi?”
“Che vuoi? E no, non mi sono perso e non abito nella Terra di Mezzo.”
“Ecco. Te l'ho detto, volevo scusarmi, non lo faccio spesso, ma con te ho superato un limite. E, da come ne parla Chuck, credo di averlo proprio fatto.”
“Ci sono abituato, tranquillo.”
E Blaine si rimise a sedere sulla sabbia imitato da Sebastian, che lasciò cadere fianco al ragazzo, tanto vicino a lui che i loro gomiti si potevano toccare. Rimasero in silenzio per un po’ e poi incominciarono a raccontarsi della loro esperienza spagnola, i posti che avevano visto, gli odori che li accompagnarono e di quei colori che difficilmente se ne andranno via dalla loro memoria. E poi finirono per raccontarsi dei loro viaggi passati e della loro vita di tutti giorni, dei loro timori e da cosa scappavano con tanta frequenza. Stranamente i due si trovarono più a proprio agio di parlare di fatti personali con un perfetto sconosciuto che con i loro amici di vecchia data, i due non se ne accorsero ma parlarono fino a quando il Sole si svegliò e la Luna gli lasciò il posto. E allora Sebastian si dovette alzare, perché aveva bisogno di ritornare all'albergo per prepararsi al lungo viaggio che lo attendeva, ma prima di lasciarlo andò a cercare un sasso sulla battigia e poi lo consegnò a Blaine, che lo guardò curioso.
“Beh, non è una rosa, ma non muterà mai e non morirà mai. Per alcune credenze simboleggia un eterno ricordo e questa serata non me la voglio dimenticare. Così la prossima volta che ci vedremo io non mi sarò scordato di te e ti regalerò la rosa che ti meriti e ti devo anche un ballo, giusto? Così forse sarò un po' più perdonabile per quello che ho fatto. Tanto starai a New York per un po’, giusto?”
“Sì, se tutto va per il meglio, mi stabilirò lì. E sei già perdonato, dormi tranquillo.”
Blaine si alzò sorridendogli e Sebastian si avvicinò a lui per lasciargli un bacio sulla guancia, poi se ne andò senza voltarsi indietro.

Cosa mai poteva rendere la vacanza in Spagna di Blaine indimenticabile? Un Sebastian Smythe.

 

 
Beth's_Corner.2: Chi non muore si rivede, vero? Infatti eccomi qui! Per chi segue "F for Family" scusatemi, ma ora che finalmente anch'io sono libera la riprenderò il prima possibile! Sapete sono una personcina libera solo da tre giorni (per stare nei tempi dovevo per forza puntare a un qualcosa di breve e la cosa bella è che sono tutte finite e betate) e quindi scusatemi, un'altra volta, per ciò che è venuto fuori per il primo giorno della Week. Ma sapete la maturità mi ha prosciugato anche quel poco di sanità mentale che mi era rimasta. Sì, ho stoppato tutto per via della maturità, ma ora che è finita posso tornare alle cose belle della vita. Vedo la luce ora finalmente, sono tanti libri e penombra.
Storia tratta da una storia vera, ebbene sì, tranne che per Benidorm (luogo mi ha rubato un pezzo di cuore), per il piccolo dono che Bas fa a Blaine e altre minime piccole modifiche di qua e di là. Alla diretta interessata è piaciuta, chissà se piacerà anche a voi? Lo spero tanto!
Un grazie va alla beta che è sempre più spaventata di me, storia dopo storia, scelro dopo sclero ("sono 11 pagine. Quando le hai scritte?! Ho paura di te" -cit beta, ho i folletti che non mi fanno le scarpe quando dormo, ma mi scrivono scemate, ecco l'ho detto), ma troverà sempre un po' di tempo per me e per questi due scemi che amiamo tanto, anche se ingarbugliata fra mille preparativi per la partenza. E uno va alla cara B che ha donato il più bel input a questa storia.
Grazie aanche a chi legge e a domani!!
HAPPY SEBLAINE WEEK! MAY THE FEELS BE WITH YOU.
   
 
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