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Autore: m4ryb4m    27/08/2008    2 recensioni
Ruby spense il telefono, in lacrime. Erano passati anni da quando lui non si era fatto più sentire e adesso che lei stava per compiere il passo più importante della sua vita doveva farsi vivo? Queste le prime due righe della mia prima fan fiction che vede la presenza di uno dei componenti del mio gruppo preferito, Travis dei Blink-182 (ormai ex....:( ) E' la mia prima storia così breve, spero di aver fatto un buon lavoro. Ovviamente questo mio scritto non vuole essere in nessun modo offensivo verso nessuno ed è frutto della mia fantasia; è fatto anche a solo scopo di divertimento. Buona lettura! ^_^
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ruby spense il telefono, in lacrime.

Erano passati anni da quando lui non si era fatto più sentire e adesso che lei stava per compiere il passo più importante della sua vita doveva farsi vivo?

Il giorno dopo si sarebbe sposata, sapeva che Kevin non era la sua anima gemella, però le cose tra di loro andavano bene ed era la persona più adatta con cui avrebbe potuto costruirsi una famiglia. E poi in fondo si volevano sinceramente bene.

All'inizio aveva pensato che non avrebbe mai potuto passare la sua vita con qualcuno di diverso da Travis, ma poi le circostanze avevano reso evidente il fatto che doveva farsi una ragione della fine della loro storia.

Si conoscevano fin da quando erano piccoli, erano vicini di casa e soprattutto dopo che la madre di lui era venuta a mancare la loro amicizia si era stretta.

Ai tempi del liceo però avevano cominciato a litigare sempre più spesso per motivi che prima erano inesistenti, finchè non fu evidente ad entrambi che non potevano più essere amici.

Si erano messi insieme dopo un afoso giorno di luglio, lui le aveva dichiarato i suoi sentimenti al chiaro di luna. Per un paio d'anni le cose erano andate benissimo finchè lui non era dovuto partire per un tour con la sua band di allora, gli Aquabats.

Ruby non avrebbe mai creduto che proprio quella partenza del batterista avrebbe segnato il capolinea della loro relazione.

Infatti durante quel tour come supporto ai Blink-182, il ragazzo entrò effettivamente a farne parte, cominciò a girare per il mondo con i suoi nuovi amici, Mark e Tom e per più di sei mesi non tornò a casa.

Ma anche dopo il suo ritorno niente sembrò migliorare, era sempre più impegnato con le prove, la registrazione del nuovo album, i concerti...tutto quello che riguardava la fama insomma.

Prima che la situazione degenerasse ulteriormente la ragazza aveva proposto a Travis di lasciarsi, di comune accordo. Inizialmente lui aveva cercato di farle cambiare idea, di convincerla che era solo lei a volere quella fine per loro due, ma poi davanti alla determinazione di lei aveva ceduto.

Dal giorno della rottura non si erano più visti, o meglio, non di persona, perchè Travis e i Blink erano praticamente ovunque. Per quello era contenta, finalmente il ragazzo a cui voleva tanto bene aveva ottenuto il successo che si meritava e a quanto pareva era anche felice.

Un paio d'anni dopo che si erano lasciati lui aveva sposato una certa Melissa, ma il matrimonio non era durato molto. Qualche tempo dopo il batterista si era risposato con un'attrice, Shanna Moaker e la coppia aveva avuto anche due figli. Stavano tutt'ora insieme e nel programma che avevano girato sulla loro vita privata in famiglia (Ruby ne aveva guardato qualche puntata, cosa che l'aveva aiutata a prendere la decisione di rifarsi una propria esistenza) sembravano innamoratissimi.

E allora perchè lui l'aveva chiamata quella sera? Come aveva fatto ad avere il suo numero?

Guardò l'orologio, erano ancora le otto e mezza e non era tardi, così prese la giacca e uscì, forse una passeggiata le avrebbe fatto bene.

Fuori le luci della città e le insegne illuminavano quella sera di febbraio e per la strada non c'era molta gente, per lo più coppiette che si recavano al cinema o al ristorante per una cenetta romantica.

Quello non fece altro che rattristare ancora di più Ruby, perchè sì, voleva bene a Kevin, ma tra di loro non ci sarebbe mai stata tutta quella complicità, non come ce ne era stata un tempo tra lei e Travis.

Vagò per un paio d'ore senza meta, finchè non si ritrovò davanti ad un locale e per poco non inciampò quando vide il manifesto attaccato al muro: diceva che i Blink-182 avrebbero suonato lì quella sera. Resistette all'impulso di entrare di soppiatto senza il biglietto e si allontanò il più in fretta possibile da quel luogo, in fondo sarebbe stato come gettarsi la zappa sui piedi cercare di rivederlo. Cercare di incontrare il ragazzo che a distanza di anni le faceva ancora battere il cuore così forte sarebbe stata una follia.

Mentre camminava sul marciapiede all'altro lato della scala vide la gente cominciare ad uscire dal locale, evidentemente lo show era finito.

"Wow! Sono stati fantastici come al solito!"

"Già, Mark è proprio un figo!"

"Sì, anche Tom è stato grande!"

"Hey, non dimenticatevi di Travis..mamma mia....non so cosa gli farei!"

"Su, non sbavare, sei stata fortunata a farci una foto insieme. Ti ha anche abbracciata. Un pò ti invidio"

Ruby non ascoltò oltre quella conversazione e riprese a camminare velocemente. Non conosceva molto bene quella zona della città, così finì in un vicolo cieco. Non era ancora completamente buio, però non amava particolarmente andare in giro da sola a quell'ora, così tornò sulla strada principale.

Giunse di nuovo davanti al locale, dove ormai non c'era più nessun fan vociante, ma solo un paio di tecnici che evidentemente avevano curato le attrezzature per il concerto.

Avvistò poi a qualche metro di distanza il tour bus dei Blink e le venne una stretta al cuore a pensare che Travis si trovassè così vicino.

Stava riflettendo sulla possibilità di andarci veramente a parlare e di fregarsene del fatto che fosse sbagliato o meno, quando si sentì toccare su una spalla.

Si girò e si trovò Kevin a qualche centimetro "Kev! Che ci fai qui?" urlò quasi, enormemente sorpresa

"Potrei farti la stessa domanda"

"Beh, semplicemente non riuscivo a dormire e ho deciso di fare quattro passi"

"Emozionata per il matrimonio eh, tesoro?" le sussurrò sfiorandole una guancia "Non sai quanto lo sono io"

La ragazza si scostò improvvisamente e sotto lo sguardo perplesso di lui si giustificò "Sai che porta male vedere la sposa il giorno prima delle nozze. Allora...buona notte. Ci vediamo domani"

Ruby si mise a correre prima che Kevin potesse aggiungere altro. Inciampò e cadde lunga distesa per terra. Si rialzò, totalmente confusa e spaesata, quando si sentì di nuovo toccare una spalla "Kevin, ti ho detto di lasciarmi stare" gridò senza nemmeno voltarsi

"Scusa, io non sono Kevin. Volevo semplicemente aiutarti, ti ho vista in difficoltà"

Ruby non credeva alle sue orecchie, quella era proprio la voce di Travis.

Si voltò lentamente, con la paura che si trattasse solo di un sogno, ma quando vide gli occhi blu di lui spalancarsi dalla meraviglia rimase immobile a fissarlo.

"Ruby, sei proprio tu! Non avrei mai sperato di incontrarti. Ti ho chiamato prima, perchè non mi hai risposto?"

Lei rimase ancora un pò in silenzio, ma poi si riprese e rispose "Come hai fatto ad avere il mio numero?"

"Ho chiesto in giro...mi sei mancata tanto, sai" disse lui avvicinandosi di più

Lei indietreggiò "Perchè mi hai cercata?"

"Te l'ho già detto, mi manchi. Voglio tornare con te."

"Ti rendi conto di quello che stai dicendo? Dopo tutti questi anni ti fai vivo e mi chiedi una cosa del genere. Non è possibile, Travis. Scusami ma ora devo andare, domani mi devo alzare presto."

"E cos'hai di tanto importante da fare, per non potere dedicare un pò di tempo ad una tua vecchia conoscenza?"

"Mi sposo!" urlò Ruby con le lacrime agli occhi

"Cosa? Mi stai prendendo in giro, non è così"

"Non sono mai stata più seria. Cos'è pensi che non abbia il diritto di ricostruirmi una vita anche io? E poi tu ora hai una famiglia, dei figli. Torna a casa da tua moglie, non farti più vedere"

La ragazza fece per andarsene ma lui l'afferrò per un braccio

"Lasciami andare!"

"No. Non lo farò, noi due abbiamo molte cose da dirci."

"Non è vero! Io non ho niente da dirti, quello che c'era tra di noi è finito anni fa."

"Se non hai niente da dirmi almeno ascolta quello che voglio dirti io"

"E cosa? Ormai è passata un'eternità. Tu hai la tua vita, io la mia. Niente può tornare come prima!"

"Se io ti dicessi che non sto più con Shanna, questo cambierebbe le cose?"

Ruby rimase interdetta per un attimo, poi però riprese in tono freddo "No."

"Dammi almeno una motivazione valida"

"Domani mi sposo con un ragazzo a cui voglio un mondo di bene e che mi ama tantissimo a sua volta. Che ne dici può andare?"

Il batterista rimase in silenzio

"Vedo che non hai altro da aggiungere. Addio, Travis"

Lei si allontanò, le lacrime cominciarono a scorrerle dagli occhi prima che potesse fermarle, poi sentì di nuovo la sua voce, estremamente malinconica e triste

"Le cose con il gruppo vanno malissimo, stiamo pensando di prenderci un periodo di pausa. Ho bisogno di te, ho bisogno di confidarmi con qualcuno"

Julie rinunciò a nascondere le lacrime "Non puoi piombare all'improvviso e chiedermi certe cose! Non hai il diritto di farmi soffrire così!"

"Nemmeno tu avevi il diritto di lasciarmi! Hai avuto paura non appena sono sorte le prime difficoltà, non hai neanche voluto provare a lottare per il nostro amore. Noi ci amavamo Ruby, perchè hai voluto distruggere tutto così?"

L'altra mise le mani sulle orecchie, intenzionata a non ascoltarlo "Finiscila di dire cavolate! Stai zitto. Non sai quello che dici. E' stato giusto così, noi non potevamo stare insieme un tempo e non possiamo stare insieme ora."

"Non vuoi capire che questa è stata solo una tua scelta! Cazzo, hai deciso tu per entrambi!"

"Ho dovuto farlo, non potevo lasciare le cose come stavano"

"Se non potevi lasciare le cose come stavano perchè non hai provato a migliorarle?"

"E come? La tua vita stava cambiando. Stavi diventando un musicista di fama mondiale ed io non ero altro che una patetica ragazza che era innamorata di te. Presto sarei diventata una delle tante e tu non avresti avuto più tempo per me."

"Ma ti ascolti quando parli? Senti la marea di scemenze che dici? Una delle tante...ma ti è dato di volta il cervello? Tu eri e sei ancora la sola per me! Sei la persona che amo di più e se mi fossi reso conto subito del fatto che non posso vivere senza di te, non ti avrei mai permesso di uscire dalla mia vita."

"Come posso crederti quando sembravi così felice con Shanna? Ho visto il vostro programma....sembravate così innamorati"

"Brava, hai detto bene! Sembravate. Ma effettivamente non lo eravamo e le cose non sono durate."

"E adesso cosa ne sarà dei vostri figli?"

"Ne abbiamo già parlato. Manterremo una relazione civile quanto basta per assicurare a loro tutto l'amore che si meritano"

Ruby tacque un attimo, stava per fare un'altra domanda ma poi si interruppe "Non capisco neanche perchè sto qui a parlare con te. Puoi fare quello che vuoi con tua moglie"

"Ormai non è più mia moglie" la corresse lui

"Quello che è...comunque puoi fare quello che vuoi della tua vita. Beh...auguri con i tuoi figli, il gruppo e tutto il resto"

Ruby si allontanò correndo, intenzionata a non tornare più indietro e a non ascoltare nemmeno un'altra parola del batterista.

Quella notte la ragazza si addormentò verso la una, aveva troppi pensieri per la testa e il suo sonno fu tormentato.

Nonostante tutto alla mattina alle cinque era già sveglia.

Uscì ad aprire le finestre, un paio d'ore dopo sarebbero già arrivate le sue amiche e la parrucchiera che l'avrebbero aiutata a prepararsi per le nozze.

Rientrata in casa andò in cucina e si preparò un caffè, ma prima ancora di berne un sorso la tazza le scivolò dalle mani con un tonfo sordo e si ruppe in mille pezzi.

"Come diavolo hai fatto ad entrare?!?" gridò arrabbiata e al contempo spaventata

Dall'altra parte della stanza Travis la guardava con aria innocente "Hai lasciato la porta aperta" le sorrise, quel sorriso che le faceva stringere il cuore ogni volta.

Ignorò quella sensazione e continuò adirata "Anche se ho lasciato la porta aperta non hai nessun diritto di entrare in casa di sconosciuti senza bussare!"

"Sconosciuti? Sai benissimo che io sono la persona che ti conosce meglio di chiunque altro"

"Ora non più. Non hai la minima idea di quello che ho fatto in tutti questi anni"

"Questo è successo perchè tu non me ne hai dato l'opportunità"

"Ancora con sta storia? Quando ti stancherai di ripeterla?" Ruby si sedette stancamente su una sedia e il batterista la imitò

"Mai. Ora che ti ho ritrovata non intendo arrendermi facilmente."

Lei nascose il viso fra le mani, lui le accarezzò un braccio "Perchè non vuoi nemmeno provare a parlarne? Ora non siamo più due ragazzini inesperti, possiamo benissimo trovare un modo di stare insieme se lo vogliamo."

"Invece qui ti sbagli. Così dimostri di non essere cresciuto Trav"

"Già che cominci ad usare il diminutivo vuol dire che facciamo progressi..." le sorrise di nuovo e lei si dovette trattenere per non ricambiare quel sorriso e rimanere seria

"Stammi a sentire, se noi due fossimo ancora degli adolescenti potremmo permetterci di dimenticare tutti questi anni e tornare insieme come se niente fosse. Ma ci sono in gioco le vite di altre persone. Quelle dei tuoi figli per esempio, o quella di Kevin"

"Kevin....comincio ad odiarlo seriamente questo tipo"

"Non lo conosci nemmeno, è fantastico. E sa come prendersi cura di me"

"Stai forse insinuando che io non l'ho saputo fare fin da quando eravamo bambini? Ruby, non ricordi che noi eravamo l'uno il complementare dell'altra? Quando tu piangevi perchè ti eri sbucciata un ginocchio, io ero sempre lì a farti compagnia e quando più avanti io avevo problemi a scuola in matematica tu mi davi ripetizioni"

L'altra non potè negare di fronte a quelle ovvietà e accennando un piccolissimo sorriso convenne "Eravamo una bella squadra, ma..."

"Ma, sempre ma! Non c'è nessun ma. Noi siamo fatti per stare insieme, punto e basta. Anche tu lo sai benissimo, è solo che hai la testa più dura del marmo e non lo vuoi ammettere"

Lui le si avvicinò ulteriormente con la sedia e le prese il viso tra le mani. Guardandola fisso negli occhi le sussurrò "Ti amo. Dimmi che è lo stesso anche per te e tutto tornerà come prima, tutto andrà per il meglio"

Lei rimase in silenzio e dopo un interminabile minuto, che sembrò un'eternità, parlò con voce spezzata "Io...io non posso negare di volerti tutto per me. Non ho mai smesso di amarti, mi sento un'egoista perchè anche dopo tutto quello che ho fatto, dopo aver deciso di troncare il rapporto con te, in tutti questi anni non ho mai smesso di aspettarti."

I loro volti si avvicinarono ancora di più fino ad unirsi in un bacio lungo e desiderato da fin troppo tempo. L'emozione che provocò in entrambi fu fortissima, in quel momento era come se la stanza fosse scomparsa e non ci fosse nient'altro oltre a loro. Durante il bacio Ruby gettò letteralmente le braccia al collo di Travis e anche lui non sembrava intenzionato a lasciarla andare.

Sempre senza smettere di baciarsi finirono in camera da letto, dove si spogliarono con una foga provocata dalla grande eccitazione che avevano addosso e fecero l'amore come nessuno dei due faceva da anni.

"Mi sei mancato tantissimo Trav, scusami ancora" disse Ruby al ragazzo mentre si tenevano stretti sotto le coperte

"Non importa. Adesso siamo di nuovo insieme, no?"

"Sì."

Lui le sfiorò la fronte con le labbra e la coccolò finchè non si addormentarono.

"Ruby! Hai lasciato tu la porta aperta?" Caroline, la migliore amica di Ruby era entrata nell'appartamento, in compagnia di altre due ragazze e della parrucchiera.

"Magari è in bagno e non sente"

"Oppure è ancora a letto quella pigrona, ne sarebbe capace! La conosco fin troppo bene..." ribattè Caroline in tono scherzoso "Ruby!" chiamò ancora una volta

Nell'altra stanza Travis si svegliò all'udire delle voci femminili provenire dalla sala, scosse energicamente la ragazza che ronfava tranquillamente al suo fianco "Hey, svegliati, credo sia arrivato qualcuno"

L'altra aprì piano piano gli occhi, si coprì la bocca mentre sbadigliava e chiese con aria interdetta "Che hai detto Trav? E' successo qualcosa?"

Sentirono bussare alla porta della camera "Ruby! O apri o al tre entro. Ti devi sposare oggi e va bene che la sposa ha tutto il diritto di farsi desiderare, ma non mi sembra il caso di arrivare in ritardo di proposito."

Ruby si alzò di colpo dal letto, si accorse di essere ancora nuda e con disappunto del ragazzo si rivestì in fretta "Aspetta Carry, apro subito"

"Va bene dormigliona" fu la risposta

Travis guardava l'altra con aria interrogativa

"Che aspetti? Rivestiti! Non vorrai mica che ti vedano così?"

"Hai detto qualcosa Ruby?" domandò Caroline dall'altro lato della porta

"No, niente! Aspettatemi pure in cucina, arrivo immediatamente!"

"Stamattina mi sembri un pò strana....però va bene...vedi di non metterci troppo" si sentirono dei passi che si allontanavano

Ruby si risedette sul letto, mentre il batterista si infilava i pantaloni

"Allora, cosa hai intenzione di fare?" le domandò

"Beh...per prima cosa ti presento a loro..."

"E come? Gli dici che ero l'idraulico che era venuto a controllare delle perdite nel tuo bagno ad un orario impossibile della mattina, il giorno delle tue nozze?"

"Ma no! Diremo loro la verità, sempre se anche tu sei d'accordo"

"Certo che io sono d'accordo. E come pensi che la prenderà Kevin?"

"Sicuramente non bene, però lui deve saperlo subito, deve conoscere il motivo per cui non ci sposiamo più. Quindi farò in modo di andare da lui appena avrò parlato con le ragazze di là"

Lui le prese una mano e disse in tono serio "Ci sarò io vicino a te" poi aggiunse cercando di sdrammatizzare "Dopotutto è un guaio che abbiamo combinato insieme!"

Uscirono dalla porta senza lasciarsi le mani e quando arrivarono in sala e videro gli sguardi allibiti delle ragazze sfoderarono i loro sorrisi migliori

Ruby cominciò "Ragazze, buongiorno! Lui è Travis. Travis, loro sono Caroline, Katerine, Valerie e Mary"

"Molto piacere!" rispose lui salutando tutte con la mano

Le altre lo guardarono a bocca aperta senza spiccicare una parola, al che Ruby rassegnata confessò "Beh, non credo che ci sia niente da tenere segreto ormai. Travis era il ragazzo con cui stavo un bel pò di tempo fa..."

"Cosa? Hai avuto una storia con il batterista dei Blink e non ce l'hai mai detto?" strillò Mary

"Già! Perchè ci hai tenute all'oscuro di tutto?" convenne Katerine e Valerie annuì d'accordo

Caroline si limitò a guardare l'amica allibita

"Ecco, avevo deciso di dimenticarlo, ormai non era più parte della mia vita....o almeno...questo era quello che pensavo. Però mi sono resa conto che lo amo ancora" si voltò verso Travis e gli sorrise "e non posso rinunciare a lui."

"E che ne sarà di Kev?" sbottò Caroline infuriata, ecco il perchè del suo silenzio fino a quel momento "Come pensi che la prenderà lui?"

"Questo non lo so. Infatti ora vado subito a parlargli. Lo troverò a casa sua, vero?"

"Credo proprio di sì! Lui si starà preparando per il matrimonio, non si starà divertendo con la prima che passa per strada!"

"Caroline! Travis non è il primo che passa per strada, ok? E poi ci ho pensato molto prima di fare un passo che avrebbe mandato a monte le nozze"

"Ci hai pensato? Hai pensato solo a quello che era meglio per te, o sbaglio?"

"No...ho pensato anche a Kevin, con me non sarebbe mai stato felice"

"Cazzo, Ruby! Dovevi pensarci prima di accettare la sua proposta di matrimonio...e questo bell'imbusto qui...non ce l'ha una famiglia?"

Travis intervenne nel dialogo "Non mi sembra il caso di aggredire così Ruby. Ne abbiamo parlato abbondantemente prima di prendere una decisione, questo te l'ha già fatto sapere anche lei. Ormai la nostra scelta è fatta ed andremo fino in fondo."

"Andrete fino in fondo eh? Siete solo due egoisti, ecco quello che siete!"

Ruby si avvicinò alla ragazza che ormai aveva dato in escandescenza e tentò di calmarla, ma l'altra non voleva sentire ragioni, così la spinse lontano da sè e l'altra sarebbe inciampata se Travis non l'avesse tenuta per un braccio.

A quella scena assistettero Katerine, Valerie e Mary in silenzio, senza sapere che fare. Quando qualcuno che non era stato presente fino a quel momento parlò

"Che sta succedendo qui?" Era Kevin che osservava il terzetto con aria incuriosita e confusa allo stesso tempo.

Prima che Caroline potesse strillare qualcosa Ruby si avvicinò al suo "futuro sposo" e gli parlò con calma "Ciao Kev, c'è una cosa che devo proprio dirti."

Gli occhi di lui si specchiavano in quelli di lei che avevano un'espressione indecifrabile, o forse lasciavano trasparire un pò di turbamento?

L'uomo la seguì nella stanza attigua e le domandò immediatamente "Che succede? Cosa mi state tenendo nascosto? So che non sarei dovuto venire, ma dopo ieri sera ero davvero preoccupato per te."

L'altra si sentì in colpa di dover dare una notizia così brutta a quel ragazzo che negli ultimi anni si era preso cura di lei. Era stato l'appiglio che l'aveva salvata dallo sprofondare nei ricordi del passato che altrimenti l'avrebbero assorbita come un'ombra malvagia da cui non sarebbe più riuscita ad uscire. Però adesso si rendeva conto che l'aveva solo usato, aveva fatto un grosso sbaglio e lui non doveva risentirne un attimo di più.

"Senti, Kevin, gli ultimi tre anni con te sono stati fantastici e abbiamo passato un sacco di momenti bellissimi, ma...io non sarò mai felice sposandoti."

Lui parve interdetto per un secondo, poi si riscosse e le chiese "Come, scusa?"

"Io mi trovo benissimo con te. Tu sei una persona così premurosa, onesta. Saresti un marito fantastico. Ma non per me. Io amo già un altro."

"Vuoi dire che in questi anni mi hai tradito? E lasciami indovinare, mi tradivi con quello che c'è di là? Ecco perchè mi sembra di averlo già visto, probabilmente vi avevo già beccato insieme però poi ho rimosso tutto dalla mente."

"Non è così! Tu Travis non l'hai mai visto di persona..."

"Travis? Si chiama così allora?" la interruppe lui furioso

"Ascoltami! Lasciami finire, per favore."

"Ci mancherebbe altro! Mi lasci il giorno del matrimonio, è ovvio che voglio una spiegazione"

"Travis...lui lo conosci perchè suona in un gruppo famoso, i blink-182"

"Ah..quei tre svitati!"

"Questo lo pensi tu. Comunque io e Travis ci conosciamo fin da piccoli e stavamo insieme prima che lui diventasse famoso. Poi però io avevo deciso di dare un taglio alla nostra storia perchè la sua vita stava prendendo una piega troppo diversa dalla mia"

"E se avevate dato un taglio alla vostra relazione perchè ora lui è di là?"

"Ci siamo rivisti ieri. Kevin, credimi, ero convinta di poter stare senza lui, ma non ci riesco, gli voglio ancora troppo bene. Cerca di capirmi."

"Invece non ce la faccio proprio a capirti! Sei stata solo una bugiarda per tutto il tempo che ci siamo conosciuti, mentre stavi con me non hai fatto altro che pensare a lui"

Kevin era indignatissimo e guardava Ruby come una che avesse commesso un crimine imperdonabile e per il suo punto di vista era proprio così.

"Kev, ti prego. Calmati...io ho sempre cercato di darti tutto quello che potevo, quella parte di me che ancora non era sprofondata in un'ombra senza fine. Questo lo devo anche a te. Ti voglio un bene dell'anima, ma non posso darti quello di cui hai bisogno tu."

"E allora dimmi, che diavolo dovrei fare ora?"

Ruby gli mise una mano su un braccio e gli si avvicinò. Lui sembrò volersi ritrarre ma poi rimase immobile.

"Sei una persona fantastica e troverai qualcuno che ti merita veramente, ne sono sicura."

Gli diede un lieve bacio sulle labbra. Lui le sorrise tristemente e la strinse a sè "Non sarà facile dimenticarti"

Tra le braccia di lui la ragazza si lasciò scappare delle lacrime "Io so che ce la puoi fare."

Poi Ruby si staccò da Kevin che le rivolse un lieve cenno "Vado a dire che le nozze non si fanno più"

"Vengo con te" disse l'altra con espressione determinata.

Lui annuì.

Diedero la notizia a tutti, che ci rimasero malissimo. I parenti di Kevin, non tutti fortunatamente, odiarono immensamente Ruby in quel momento. Lei però non se ne curava perchè al suo fianco c'erano sia Kev che Travis, che aveva insistito tanto per accompagnarli, essendo la causa dell'annullamento della cerimonia. Anche quest'ultimo ricevette mille sguardi di disapprovazione e commenti sgradevoli.

Finito quel compito poco piacevole il "non più futuro sposo" chiamò un attimo la sua "non più futura sposa" in disparte.

"Ruby, ti dispiace se parto da solo per il viaggio di nozze?"

Lei scosse la testa energicamente "No. Fai pure, anzi, spero che stare un pò in vacanza ti aiuti."

"Sì, lo spero anche io, ho bisogno di stare solo a riflettere un pò. Per quello ci voglio andare."

Lei gli sorrise e lo abbracciò "Buon viaggio allora"

"Grazie. Buona fortuna a te...con....lui..." il suo tono era un pò forzato, ma Ruby apprezzò lo stesso lo sforzo.

Tornò da Travis che l'aspettava appoggiato ad un albero.

"Tutto bene, quindi?" le chiese il batterista scrutandola con aria preoccupata.

"Sì, Kevin parte per un pò. Non l'ha presa malissimo in fondo..."

"Già. Meno male" ribattè lui mettendole una mano intorno alle spalle e incamminandosi al suo fianco verso casa di lei.

A tutti e due tornarono in mente i momenti in cui, anni prima passeggiavano per le vie della loro città natale nella stessa posizione.

Entrambi scoppiarono a ridere e i loro cuori si fecero più leggeri. Dopotutto erano insieme ora ed era questo ciò che contava.

fine

  
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