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Autore: slanif    08/07/2014    3 recensioni
CamAvery
Cam osserva Avery dormire e ripensa al se stesso di prima e a quello che è diventato grazie a lei. A tutto quello che hanno passato, e a quello che hanno conquistato insieme...
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Avery Morgansten, Cameron Hamilton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pur Di Avere Lei
di slanif



Non avrei mai creduto di potermi innamorare, e invece alla fine è successo.
Sono sempre stato uno scapestrato; amavo divertirmi e godere della compagnia di belle ragazze disinibite che non aspettavano altro che alzare la gonna e abbassare le mutandine per me. E per parecchi anni questo mi è andato più che bene! Non ricordo una sola notte del liceo, o del primo anno di università, in cui non sia stato in compagnia… credevo che avrei continuato così in eterno, perennemente intento a divertirmi e a non impegnarmi; ma poi è arrivata Avery.
Un Pasticcino alla Fragola golosissimo, che ha stuzzicato subito il mio appetito.
Se l’avessi impasto con le mie stesse mani e infornato nel mio forno, un normale pasticcino alla fragola non avrebbe avuto l’odore delizioso che ha lei. Né il colore intenso dei suoi capelli rossi, morbidi e setosi, così divertenti con cui giocherellare o così eccitanti per passarci in mezzo le dita.
Quando i miei occhi si sono posati nei suoi, del colore del whisky invecchiato, così sfuggenti e distanti, mi sono reso conto che lei era la donna per me.
Non ne ho preso immediata coscienza, anzi! Mi ci è voluto un po’, ma alla fine ho capito che di quegli occhi, di quei capelli e di quell’odore, mi ero innamorato sin dal primo istante.
E adesso lei è qui, stesa vicino a me.
Quei capelli che così tanto amo sono sparsi dappertutto sulla federa bianca del cuscino, creando una soffice coperta naturale piena di riflessi alla tremolante luce giallastra dei lampioni che entra dalla finestra che affaccia sul parcheggio del palazzo. Gli occhi non li posso vedere, perché sono chiusi, ma ne posso ammirare le lunghe e folte ciglia scure. Posso ammirare il naso dritto e la bocca carnosa. Posso godere della visione dolce del suo corpo tralasciato tra le coperte, in un dolce sonno. Con la schiena che si alza e si abbassa lentamente, creando giochi di luce seducenti sulla sua pelle liscia. Una pelle stupenda, che amo sfiorare e baciare e mordicchiare e leccare in ogni suo centimetro.
Perché finalmente Avery si è data a me, e non ho nessuna intenzione di smettere di godere del contatto con lei.
C’ho messo mesi a convincerla ad uscire con me, molti di più a convincerla a fidarsi di me, ad amarmi, a lasciarsi andare e a farsi amare anima e corpo.
C’ho messo mesi interi, ma ne è valsa la pena. Ogni singolo istante, ogni arrabbiatura, delusione, gioia o sofferenza, ogni singolo segreto, sono ben accetti se ci hanno permesso di arrivare a questo. Se ci hanno permesso di amarci così tanto e così intensamente, immensamente. E non importa se ci è voluto del tempo a capire che l’altro è la persona di cui possiamo fidarci più ciecamente… tutto quello che abbiamo vissuto, alti e bassi, ci ha dato la possibilità di crescere e maturare e ci ha resi più consapevoli dell’amore che proviamo l’uno per l’altra.
Allungo una mano e ne poggio il palmo aperto sulla schiena nuda di Avery, che sospira appena, strusciando le gambe sul lenzuolo con un movimento lento. La stoffa le scivola un poco più in giù, scoprendole tutta la schiena e fermandosi sulla base della collinetta del suo sedere.
«Bellissima…»
Le sue labbra si tendono, inaspettatamente, e i suoi grandi occhi si aprono su di me: «Tu di più.»
Sorrido sghembo, facendo formare la fossetta sul viso: «Lo so.», dico sfacciato, sfoderando la mia intramontabile autostima, che so la manda fuori di testa.
E infatti Avery sbuffa, divertita e irritata al tempo stesso: «Idiota.»
«Mi ami anche se sono idiota. Anzi, forse è uno dei motivi per cui mi ami così tanto. Sono un ragazzo così simpatico!»
Lei ride di gusto, allungando un braccio verso di me e stringendomi una mano: «Purtroppo è proprio così.», ammette.
Sorrido, osservando la sua espressione serena, il suo sorriso sincero e aperto. Ci ho messo mesi a conquistarlo, e forse è stata la conquista migliore, perché mi conferma che il suo cuore è finalmente sereno e privo di ombre.
Per momenti come questi, per averla qui con me che sorride così felicemente, sono disposto a ricominciare tutto daccapo. A ripetere la sofferenza e la tristezza. Ogni singola cosa. Pur di avere lei.
Sempre.



**FINE**

   
 
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